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Autore: Oldwhatsername_24    26/11/2013    1 recensioni
Dopo aver perso la donna che ama e la sua bambina, Billie Joe entra in uno stato di depressione, anche perché dopo il successo di American Idiot si sente un fallito sia a livello musicale che a livello familiare.
Ma quasi all'improvviso, una giovane donna e un giovane uomo che nella vita non hanno mai avuto nulla da perdere, gli faranno cambiare il modo di vedere le cose.
(Continuazione di "Now I wonder how Whatsername has been")
[dal testo...]
"Qualcuno dovrebbe parlare di una storia d'amore reale, basta cuori e amori, una alla Sid e Nancy, cazzo quella si che è una bella storia!"
"Sei volgare per essere una ragazza"
"E tu troppo per bene per essere una rock star"
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dreaming, I’ve been only dreaming.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
-B-
“Ragazzi, mi dispiace sparecchiare?”
“Lascia mamma, faccio io”  dice Joey prendendo i piatti e mettendoli nel lavandino.
Jakob invece sta ancora finendo il suo gelato, ha la faccia tutta sporca di cioccolato, è molto buffo.
Io rimango seduto al mio posto fissando una pagina bianca. In cosa cavolo spero?! In una rivelazione divina?
Accartoccio il foglio e lo getto nel cestino, dove già ne riposano altri cento, anche Dio è contrario a me che scrivo un’altra canzone.
Adie mi carezza i capelli e scocca un bacio sulla mia fronte, in un dolce gesto materno.
“Non fare troppo tardi, Bill”
“Stai tranquilla, buonanotte”
“ ’notte”  dice Joey praticamente scappando in camera sua.
Maledetti quattordici anni e maledetti maschi in pubertà!
Jakob invece viene ad abbracciarmi, forse dovrei godermi di più la sua età.
“Jake?” gli chiedo mentre lui è ancora stretto a me “Ti va se domani io, tu e tuo fratello ci facciamo una partita a baseball?”
Jake sorride e annuisce energicamente, correndo anche lui in camera sua.
“Ma perché non parla?!” Adrienne alza le spalle.
“Forse non ha nulla da dire”
 
Un’ora dopo fuori piove a dirotto e io sono rimasto solo con due bottiglie di vino vuote, certo che Novembre fa proprio schifo. Anche qui in California a Novembre piove sempre, e poi è un mese dove non accade praticamente nulla, a parte il giorno del ringraziamento forse.
Prendo un’altra bottiglia dal frigo e mi verso un bicchiere di vino rosso, rimango a fissare il terzo cassetto dall’alto del mobile accanto al frigo per dieci minuti buoni.
Lo apro, e prendo la scatola con quelle piccole pillole rosse; i sonniferi.
Ne sono diventato dipendente dopo Insomniac.
Ne prendo due insieme a un’abbondante sorsata di vino.
I ricordi mi tornano in mente, ma il sonnifero li rende meno dolorosi, quasi sopportabili.
Barcollando come uno zombie vado verso l’unica stanza dove posso urlare senza che il mondo abbia paura, la mia camera insonorizzata.
Lì, insieme a tutte le mie chitarre, c’è anche il pianoforte che veniva da casa di W, una delle poche cose che mi rimane di lei, le altre le ho quasi tutte nascoste in soffitta, rievocare ricordi fa sempre più male.
Mi siedo al pianoforte, cercando di sfruttare la poca lucidità che mi rimane, poso le dita sui tasti immacolati e comincio a cantare l’unica canzone che da quattro anni a questa parte sono riuscito a scrivere.
 
“I text a postcard, sent to you 
Did it go through? 
Sending all my love to you. “

 
Le pareti si rimpiccioliscono, mi sento soffocare dalla stanza, e vorrei soltanto urlare e scappare via e andare di sotto e scolarmi altre dieci bottiglie di vino e un flacone intero di sonniferi.
 
“You are the moonlight of my life every night 
Giving all my love to you 
My beating heart belongs to you 
I walked for miles 'til I found you 
I'm here to honor you 
If I lose everything in the fire 
I'm sending all my love to you.”

 
Cerco con tutte le mie forze di non piangere, perché l’ho già fatto fin troppe volte.  
 
“With every breath that I am worth 
Here on Earth 
I'm sending all my love to you. 
So if you dare to second guess 
You can rest assured 
That all my love's for you “

 
La mente si annebbia, forse sono I sonniferi chef anno effetto, o forse è il mio corpo che ha definitivamente deciso di perdere le speranze.
 
“If I lose everything in the fire 
Did I ever make it through?...”
 
Alle mie spalle, sento un sospiro.
Mi giro staccando le mani dal pianoforte,  Adrienne è poggiata allo stipite della porta e mi guarda con un sorriso quasi…triste.
“E’ una bella canzone, Billie, ma è sempre la stessa da anni”
Apro la bocca, cercando qualcosa di sensato da dire, ma tutto ciò che mi esce sono dei rantoli sommessi e lacrime, le lacrime che trattengo da troppo tempo.
Adie si avvicina e mi abbraccia forte, lasciando che io pianga sulla sua spalla.
“Andiamo a letto, Bill”
 
ANGOLO AUTRICE
Capitolo introspettivo su Billie, spero che vi piaccia, e grazie mille delle recensioni\minacce di morte sul capitolo precedente :D



 
  
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