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Autore: AstralFire    26/11/2013    9 recensioni
Una ragazza infetta di una malattia pericolosa.
Un ragazzo che non gli importa niente del mondo.
Una ragazza che č la miglior alunna della scuola.
Un ragazzo bullo e temuto.
Una ragazza a rischio di morte.
Un ragazzo che non ha niente da perdere.
Finche non incontra lei.
Due ragazzi che non si sono mai parlati. Non fino a quel giorno.
La storia di due ragazzi che proveranno un sentimento pių grande di loro
[Paring Principale: Gale]
Genere: Drammatico, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gerard, Lluvia, Natsu
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Una notte terribile
 
I' m taking my ride with destiny
 Willing to play my part
 Living with painful memories
 Loving with all my heart
 [Queen, Made in Haven]
"Non riuscirà a superare i venti anni"
Era una frase che Levi ha sentito per lunghi anni. Quando era piccola non riusciva a capire il significato di queste parole.
Sapeva solo che doveva passare i week-ends all'ospedale senza poter uscire con gli amici. Una noia totale fare analisi su analisi per due giorni consecutivi.
All'incontrario di altre persone preferiva stare a scuola che a casa. A casa sua c'era sempre aria di tempesta. Lei sapeva benissimo i problemi dei suoi genitori, di come suo padre gli aveva traditi. Ma non divorziavano. Il motivo?
Levi
Pensavano che separarsi l'avrebbe fatta preoccupare e ammalare di più ma, a detta sua, le farebbero solo un favore.
Era stressante ascoltare le loro litigate ogni giorno. Ma loro non sembravano capirlo. La malattia di Levi è molto strana.
E' come un Don Chisciotte. Prima riunisce tutte le difese immunitarie del corpo e poi le usava contro se stesso. E di conseguenza gli organismi si consumavano poco a poco.

~■~



Sentì come se tutto intorno a me scomparisse. 
I ragazzi, la scuola, gli uccelli che volavano liberi nel cielo. Tutto sparì.
C’eravamo solo io e lui. E io mio sguardo, non voleva distogliersi dal suo. Lo fissai a bocca leggermente aperta. Solo allora mi resi conto che aveva un’espressione di ghiaccio dipinta nel volto.
Non seppi quanto tempo passò. Secondi, minuti, ore o perfino anni. Persi ogni concezione del tempo. Pensai che sarei rimasta così per sempre, non fino a che Lucy mi tirò su.
Solo allora distolsi lo sguardo, posandolo su quello perennemente preoccupato di Lucy. Perennemente preoccupato solo quando è con me.
- Tutto bene?- chiese la bionda. Io annuì. Ero ancora attonita. Mi voltai verso di Lui. Balbettai un scusa, ma lui mi rispose rudemente.
-Fa attenzione ragazzina- detto questo si voltò e continuò il suo percorso con gli amici che lo accompagnavano. Lucy si mise a borbottare insulti contro Gajeel. Dopo si illuminò.
- Tieni- mi porse l’acqua anche se, non ne avevo più bisogno. Io sorrisi leggermente e buttai giù la pastiglia, presa dalla cartella, e bevetti un sorso d’acqua per precauzione. Non avevo la minima voglia di svenire in classe. 
- Andiamo?- chiese Lucy dandomi le spalle.
- Si- 
E c’incamminiamo verso il portone principale.
~■~

Suonò la campanella che segnava l’inizio della ricreazione. Io mi alzai dalla sedia e presi un borsellino dalla cartella. Sospirai, vedendo una Lluvia lacrimante correre verso di me.
L’ennesimo problema con Gray. Mi travolse. Letteralmente.
- Levi-chan! Lluvia si sente malissimo! Gray-sama mi ha detto che non gl’importava niente di Lluvia!- disse lei. Cercai con lo sguardo Lucy, sperando che mi salvasse da quella situazione, ma l’intravidi che parlottava con Sting. Se li vedesse il prof. Yamamoto..
Tornai a focalizzare l’attenzione sulla blu, che cercava disperatamente di far sparire le lacrime che scorrevano sulle proprie guance. Non capivo come facevano quei due a incontrarsi. Nella ricreazione lo capisco, ma in mezzo dello svolgimento delle lezioni? E quando le ha detto queste cose? Cinque minuti fa era allegra come un bambino!
- Lluvia-chan..- ero senza parole. Non ero il massimo nel confortare le persone, in certi casi c’era sempre Lucy. Lei e Gray si fidanzavano e dopo qualche giorno, si mollavano. Molte amiche di Lluvia non gli andavano a genio Gray.
- Lluvia-chan!- urlò Merady, la migliore amica di Lluvia - Non c’era niente d’aspettarsi da un Haiiro!- continuò lei.
Haiiro.
E’ da anni che indichiamo la sezione normale con questo nome.
Grigio.
Noi siamo Akai.
Rosso.
I due colori del liceo.
Il grigio rappresenta noia, monotonia e freddo.
Il rosso rappresenta  creatività, energia e calore.
L’esatto contrario dell’altro. Due opposti.
Improvvisamente pensai a Gajeel. Pensai ai suoi occhi.
Rossi come la passione.
Avvampai a quel pensiero. Da quella mattina non facevo che pensare a lui. 
Mentre Meredy continuò a consolare Lluvia, io chiamami la mia amica, per attirare la sua attenzione.
- Lu-chan!- lei si voltò, e salutando educatamente il biondo, si diresse verso di me. Mi sorrise e ci dirigemmo nel piano inferiore, dove si trovava la mensa e il Shop School. E da la dove compravamo tutto quello che ci serviva. E aveva anche un mini-bar, dove facevi colazione al mattino. Ovviamente, quel posto non era affatto frequentato dagli Haiiro. Io presi una tazza di the e un dolcetto alla crema. Lucy ,invece, prese un succo di frutta e una tortina alla frutta. Ci sedemmo e iniziammo a parlare del più e del meno. Dopo qualche minuto lasciammo il bar e io mi diressi un secondo in farmacia.
Mi meravigliavo anch’io da quella scuola. Trovavi tutto e di più. Ci mancava solo che mettessero il cinema. Sarebbe il massimo. Per questo, era una delle scuole più prestigiose di Fiore. Anzi, del mondo intero. Entrai e trovai Polushka. Non era una tipa molto simpatica. Incontrai anche Wendy, del primo anno, che aiutava la donna appena aveva tempo. Wendy mi salutò e, senza che io le dissi niente, mi diede le mie solite pastiglie.
- Grazie Wendy!- la ringraziai io. Lei sorrise imbarazzata e mi avvisò che tra meno di cinque minuti dovrebbe suonare la campanella.  Salutai velocemente e mi misi a correre verso la mia classe. I ritardi non erano ben ammessi.
Arrivai un minuto prima del suono della campanella. Avevo il fiatone. Mi rimproverai mentalmente per aver corso nei corridoi. Tutti iniziarono a dirigersi ai loro posti, compresa me.
Ora avevamo lezione di francese. Adoravo quella materia. L’adoravo, non fino a qualche minuto dopo.
- Bonjour-, ci salutò lei- Gli alunni dell’altra sezione, saranno nostri ospiti fino alla fine delle lezioni. Vi chiedo di comportarvi bene- annunciò lei sorridendo. L’adoravo, non faceva differenze tra poveri e ricchi. 
- Sono loro che si devono comportare bene, non viceversa!- urlò Finnick. Ecco, un altro arrogante.
Improvvisamente mi venne a galla un pensiero.
Avevo la probabilità del 50% che Gajeel Redfox venisse in classe mia. Poi ci consegnò un foglio.
Lessi velocemente il titolo.
Divisa Scolastica
Che? Sapevo che a molte scuole prestigiose richiedevano la divisa, ma pensavo che la nostra avesse libertà di scelta.
Lessi velocemente le frasi a seguire e, alla fine del primo foglio, chiedevano ad alcuni alunni di disegnare delle divise, che verranno scelte dal Comitato Scolastico. Pensai che fosse un lavoro perfetto per Lucy e, se avrebbe accettato, l’avrei aiutata.
Dopo che la professoressa Lacroix fece un giro veloce per la classe, fece entrare gli Haiiro.
Ironia della sorte, c’era anche Gajeel Redfox. Riconobbi anche altri volti. 
Natsu Dragneel, Gray Fullbuster, Kana Alberona e Elfman Strauss.
Natsu lo conoscevo dall’asilo. Prendeva sempre in giro Lucy. Poi ho sentito che ha perso i genitori in un incidente qualche anno fa, nient’altro. Gray, beh, il motivo è immaginabile. Kana, famosa perché passa giornate a bere ed è la migliore amica di Mirajane Strauss, ma a differenza sua, fa parte delle Akai. Elfman, fratello di Mira, l’ho conosciuto un giorno quando ero andata da Lisanna. Anche lui aveva la possibilità di diventare Akai, ma non l’ha fatto. La prof., notando che eravamo in tanti per una classe, ci trasferimmo nell’aula artistica, dove era presente uno schermo gigante e un PC di ultima generazione. Poi era l’aula più grande dell’edificio.
Ci fece accomodare e, sfortunatamente, la nostra prof., da quanto sia geniale, fece sedere con noi un Haiiro  per aiutarlo. Non mi facevo problemi a stare con loro. Ma finì con lui. Gajeel.
Prese posto accanto a me. Lo salutai educatamente e lui sbuffò. 
Proprio educato. Lluvia finì proprio con Gray. 
Lucy con Ronald. Un tipo educato, anche se è uno che picchia. Come tutti.
Notai che Natsu gli lanciava occhiate di fuoco ed gli era toccato Lena, che gli va dietro dall’inizio del liceo.
Mira, Aries, Gerard  e Kinana rimasero soli. Meglio per alcuni di loro.
La Lacroix alzò le spalle come scusa. Solo Aries era contenta. Non per molto. 
Dopo cinque minuti di ritardo entrarono altri cinque.
Laxus, Leo, Erza, Andrew e un altro che non conoscevo. 
Aries fu sollevata che Leo avrebbe fatto coppia con lei. Erano amici d’infanzia e lei era molto timida per socializzare con uno sconosciuto. 
Leo lo conoscevo solo di vista e di come avesse portato a letto tutte le ragazze Haiiro.
Erza, soprannominata Titania, era la Presidentessa del Consiglio Studentesco Haiiro. Gerard degli Akai.
Quei due non facevano che litigare, ogni giorno, ventiquattro ore su ventiquattro. 
Sperai che la prof non li mettesse insieme o se no succederebbe il finimondo.
Ma lei, che voleva farci un torto, gli mise insieme. Guardai nella direzione di Gerard  e lo vidi sorridere. Non mi domandai neanche il perché.
Laxus con Mira. Niente di speciale, quei due si ignoravano completamente, ma con la dolcezza di Mira forse avrebbero fatto amicizia. Kinana, finì contemporaneamente con Andrew e l’altro, di nome Erik, che tutti chiamavano Cobra.
Con un quarto d’ora di ritardo, iniziammo la lezione. Ovviamente dovevamo iniziare dal principio, perché i cari Haiiro non sapevano nulla.
Avevo anche il sospetto che non studiassero quella materia. Io e Gajeel rimanemmo in silenzio, non fino quando la prof diede delle verifiche agli Haiiro per vedere se avevano capito qualcosa. Il mio partner sbiancò. Io ridacchiai e lui mi rivolse uno sguardo di fuoco. Ma io continuai a ridere. Lui allora sbuffò un’altra volte e voltò lo sguardo. La prof si avvicinò e gli mise il foglio in faccio. Gajeel lo prese e continuò a fissarlo per qualche minuto. 
- Bisogno d’aiuto?- chiesi io. Lui non disse nulla, ma mise il foglio nel banco. Lo presi per un si.
Lessi velocemente le consegne che, secondo me, gli esercizi erano di una facilità assurda. Gli spiegai tutto velocemente e lui annuiva ogni volta. Dopo lo lasciai a svolgere il tutto. Volsi lo sguardo agli altri. Gerard e Erza, che attirarono per primi la mia attenzione, si stavano stuzzicando a vicenda. Lucy ridacchiava a quello che diceva Ronald, che la guardava con aria sognante, e Natsu non toglieva lo sguardo da loro due. Gran e Lluvia svolgevano gli esercizi tranquillamente. Ma lei aveva uno sguardo sofferente. Non avevano ancora fatto pace. Mi sentì triste  per lei. Gli altri svolgevano gli esercizi tranquillamente. Poi notai Kinana che era rossa per l’imbarazzo e Cobra e Andrew avevano uno sguardo malizioso. 
Gajeel richiamò la mia attenzione con una spintarella, che mi fece quasi cadere.
- Ehi!- esclamai io indignata. Potevo farmi male! 
- Finito- è la seconda volta che sentivo la sua voce. Era bassa e minacciosa. Mi dispiaceva per la sua ragazza, sempre se ne aveva una..
Stavo per correggere il foglio ma la campanella che segnava la fine dell’ora suonò.
La prof passò come un fulmine a prendere tutti i fogli. Dopo scappò. Io mi scattai verso Lucy.
- Com’era?- lei non capì.
- Ronald- spiegai io.
- Cosa centra?-
- Ma dai! Non vedevi come ti guardava?-
- Sinceramente no..- rispose lei inclinando la testa a lato. Io sospirai. 
- E tu? Come è andata con Gajeel?-
- Non è così male..- risposi io senza pensare. Lei mi squadrò per qualche minuto.
- Come va? Ti sei sentita male?- chiese lei preoccupata. Mi avevano fatto male i reni prima ma non era un gran problema. Scossi la testa. Venne da noi Erza leggermente arrabbiata.
- Quel.. coglione!- sbottò lei. Io la fissai pensando che era normale per lei dire parole del genere. Io e Erza siamo vicine di casa, quindi abbiamo buoni rapporti.
- Scarlett, sai bene che è maleducazione dire parole poco adeguate- la sfottè Gerard. Lei, che stava per scoppiare gli rispose.
- Te la faccio vedere io la maleducazione- e gli diede un calcio direzione del fianco destro. Lui prontamente le prese la gamba e fece cadere Titania. La rossa, con i piede libero, colpì la costola dell’avversario e lui si piegò leggermente. Erza approfittò del momento e si mise in piedi ma venne bloccata da Gerard che l’aveva presa per le braccia e stretta a lui. Le mormorò qualcosa dall’orecchio e, dall’arrossamento della ragazza, doveva aver fatto effetto. Poi lui si allontanò e si avvicino a Freed per parlare di argomenti scolastici. Il prof. di Arte entrò e noi ci dirigemmo al nostro posto. Notai che Natsu aveva spintonato Ronald e si mise accanto a Lucy. Lei lo guardò con perplesso ma lui le sorrise innocentemente. Lena stava per mettersi a piangere. 
La lezione passò velocemente. Il professore chi fece fare un lavoro facilissimo. Raffigurare il nostro compagno come vorremmo che fosse. 
Io disegnai un Gajeel senza piercing, capelli corti e pettinati. Con tanto di camicia, cravatta e occhiali. Quando glielo feci vedere stava per mettersi a vomitare. Il prof sorrise e mi mise una A-, dicendo che ho sbagliato con le sfumature degli occhi. Notai che Lucy non aveva ancora finito. Quando incontro il mio sguardo si decise. La vidi dipingere velocemente. Natsu sorrise. Lei si alzò e, appena lo vide il prof, la guardò sorridendo. Le mise una A+. 
Mi avvicinai al suono dell’ora.
- Cosa hai disegnato?- 
- Natsu, così com’è- disse lei sorridendo. Sorrisi a mia volta. Chiesi a tutti. 
Lluvia aveva disegnato Gray vestito da sposo. Gerard, con grande rabbia della rossa, Erza in bikini.
Mira aveva dipinto Laxus sottoforma di angelo. Aries, Leo con lo smoking. Gli altri disegnarono robe varie.
Era ora di pranzo. Presi la carta di credito e scesi accompagnata da Lucy e Lluvia in mensa. Ovviamente pagavi. I prezzi variavano dalle pietanze che prendevi. 
Io presi un piatto pieno di pesce di ogni tipo. Lluvia coniglio con salsa di acciughe e Lucy dell’aragosta. Io pagai 250 dollari. Non mi preoccupai, tanto di soldi ne avevo abbastanza. Ci sedemmo al nostro tavolo e Lucy ci annunciò che aveva intenzione di presentare qualche divisa scolastica. Io mi offrì di aiutarla e lei accettò.
- Lluvia vuole iniziare ad organizzare il suo compleanno- disse la blu - sareste disposte ad aiutarla?-
Noi annuimmo.
Pranzammo con calma e, contente che oggi i prof facevano sciopero il pomeriggio, andammo in aula ad affrontare l’ultima ora di scuola. Che era matematica. 
Facemmo verifica. Lluvia ci mise più tempo delle altre, era fatta di più per la scienza.
Passò l’ora e Lucy ci invitò a passare la giornata in giro a fare shopping. Accettai, non mi andava di passare il pomeriggio a casa. Qualcuno venne addosso a me, che aveva una lattina di Coca e mi bagnai tutta. Davanti a me c’era Redfox. Oggi lo avevo incontrato troppe volte per i miei gusti.
- Scusa..- disse lui senza rendersi conto chi ero. Quando notò che ero io esclamò:
- Gamberetto!- 
Cosa?
- Beh, non conosco il tuo nome quindi..- si fermò - come ti chiami?- concluse. Io non risposi.
- Okkey, ti chiamerò Gamberetto o Nana. Tanto ho l’imbarazzo della scelta- disse lui.
Io non lo ascoltai e mi, passando accanto a lui, mi diressi negli spogliatoi alla ricerca dell’armadietto con il mio nome. Lo trovai e presi i vestiti di ricambio. Mi ritrovai Lucy alle calcagne che apriva il suo.
- Ti cambi?- 
- Sai che io indosso questo abbigliamento solo quando vado a scuola- mi rispose la bionda.
Presi velocemente la maglietta bianca, mezza trasparente, e un paio di jeans corti neri. Fortunatamente che il tempo era caldo per essere agli inizi di maggio, anche se io indossavo sempre vestiti pesanti. Non volevo ammalarmi. 
Lucy indossò una minigonna viola, una maglietta del medesimo colore e gli stivaletti bianchi color neve. Mi sorrise e uscimmo.
Trovammo Lluvia nel cortile della scuola che parlava con Gray. Appena ci vide si lamentò.
- Lluvia non sa che fare.. Gray-sama l’ha invitata ad uscire, ma Lluvia vuole andare anche con voi!-
- Non ti preoccupare facciamo un’altr..- Gray mi interruppe.
- Posso chiamare alcuni amici e uscire tutti insieme-  Io stavo per ribattere, ma Lucy e Lluvia risposero che non c’erano problemi. Ero sicura che ci sarebbe stato anche Gajeel.
Come immaginavo, Gray invitò Natsu e Gajeel.
Io misi la cartella dentro il mio armadietto, ma mi presi il portafoglio. Lucy mi avvertì che ci incontrammo per le tre e mezza nella piazza del mercato.
~■~

Andammo in Centro, dove ci fermammo in una bar, mentre Gray e Lluvia si misero a girare da soli.
Io offrì per tutti. Presi della cioccolata calda, Lucy una tazza di the e gli altri due del cafè.
Ci siamo messi a parlare del più e del meno. Non pensavo che sarebbe stato divertende.
Scoprì che Natsu, come Gajeel, non salivano mai sui mezzi di trasporto per fobia. 
Di Natsu seppi qualcosa, mentre Gajeel quasi nulla. Dopo girammo per i negozi e, verso le cinque, prendemmo il gelato. Questa volta offrì Gajeel. Continuammo a parlare di più e del meno e non eravamo resi conto che era sceso il buio. Guardai l’orologio presente nel cellulare. Erano meno un quarto alle dieci. Sbiancai. Mia madre sarà preoccupatissima, poi non ho preso le medicine.
- Lucy! Le  medicine!- gemetti. Lei sgranò gli occhi. 
- Che ore sono?- chiese lei.
- Quasi le dieci!- urlai io. Lei, che cercò di mantenere la calma si girò verso i due che ci guardano straniti.
- Noi dobbiamo andare…E’ tardi- spiegò Lucy. Loro si guardarono.
- Tardi? Sono appena le dieci! Noi stiamo via fino alle due di mattina!- disse Natsu ridendo.
- Beh, noi no!- sbottò Lucy.
- Volete che vi accompagniamo?- chiese gentilmente Natsu. Lucy scosse la testa e spiegò che abitiamo vicine, quindi saremo tornate in compagnia. Io continuavo a guardare preoccupata il cellulare. Speravo che mia mamma non avesse chiamato la polizia.
Li salutammo velocemente e mi affidai a Lucy. Lei aveva girato più di me, quindi conosceva vie secondarie più veloci. 
Prendemmo una stradina buia. Io non ero molto convinta, ma Lucy mi prese per mano e mi spinse. 
Io avevo una brutta sensazione. Sentivo qualcuno che ci seguiva da lontano. Mi girai e vidi due ombre. Rabbrividì e provai a chiamare Lucy che non rispondette. Mi girai ancora. Erano sempre più vicini. Avevano un passo più veloce del nostro. Ma notai che era anche incerto. Una scossa mi attraversò alla schiena.
Erano ubriachi.
Stavolta scossi Lucy, che mi degnò un’ occhiata. 
- Dietro- sussurrai. Sbiancò e accelerò il passo. Sentimmo una voce gracchiare.
- Dove correte?- io non mi voltai, ma i miei piedi mi tradirono e inciampai. Quei pochi secondi fecero avvicinare i due. Chiusi gli occhi quando li vidi vicini a noi. Sentì una mano prendermi e tirarmi su, e un respiro che puzzava d’alcool al mio collo. 
- Ma che belle ragazze..- biascicò quello che mi teneva. 
- Steve, a te è capitata la migliore- 
L’altro teneva Lucy e le accarezzava le gambe. Lucy aveva un corpo più sviluppato del mio. Io ero il tipico tipo di ragazza “piatta”. Mi preoccupai di più per la mia amica che per me.
- Lu-chan- sussurrai quando vidi che l’altro le stava palpando il seno. Lei si tratteneva dall’urlare, non voleva dare soddisfazione ai due. Quello dai capelli neri, mi strinse più forte, quando capì che mi stavo dimenando.
- Sta ferma troietta- Il tizio che teneva la mia amica le aveva abbassato la gonna e giocherellava con le mutande. Io chiusi gli occhi preparandomi al peggio e sentì Lucy urlare.Il rumore che mi fece più paura era del ragazzo che stava slacciando la cintura dei jeans. Serrai di più gli occhi e sentì le urla di Lucy aumentare e il suo violentatore che la incitava ad urlare più forte. Sentì il suo respiro più affannoso e le urla della mia amica aumentare sempre di più. Ma poco dopo cessarono e io sentì la presa che mi stringeva allentarsi. Caddi a terra e aprì gli occhi. Trovai il rosso, che teneva Lucy, con il naso e il labbro sanguinante e un Natsu che aveva una smorfia di rabbia dipinta sul volto. Gajeel si occupava dell’altro, che gli ruppe il polso, a giudicare dalla strana posizione che aveva assunto quest’ultimo.
Guardai la mia amica con gli occhi sgranati dalla paura e lo sguardo spento. Notai che era senza mutande e un filo di sangue macchiava le sue cosce. L’aveva persa. Non era più pura. Lei si mise a piangere senza emettere rumore. Io mi avvicinai a terra e la vestì. Presi un fazzoletto e pulì il sangue. Lei rimase seduta a terra. Non seppi che fare. Natsu, dopo aver fatto scappare assieme a Gajeel i due, si avvicinò a Lucy. La tirò su e l’abbracciò, mormorando delle scuse con la voce spezzata. Solo allora lei si mise a piangere più forte e dopo svenne tra le braccia del rosato. Mi chiese l’indirizzo e io lo mormorai. Allora lui scomparì nel buio. Gajeel mi prese per un braccio e mi accompagnò a casa. Fui sorpresa del fatto che sapeva il mio indirizzo. Rimanemmo in silenzio per quasi tutto il tragitto.
- Grazie..- mormorai. Lui si girò verso di me e sorrise. Un sorriso vero. Uno di quelli che ti riscaldano il cuore. Ma qualcosa non andava. Avevo troppo mal di testa. Mi faceva male il fegato e i reni. Il mio respiro divenne così affannoso che Gajeel si preoccupò.
- Ohi, Gamberetto..- io scossi la testa per dire che stavo bene, ma lui non era del tutto convinto.
Arrivammo a casa, dove trovai mia mamma preoccupata a morte appena mi vide. Sbiancò letteralmente quando vide Gajeel ricoperto di sangue non suo. Non riuscì a capire quello che disse mia madre. Sentivo le voci lontane e avevo lo sguardo appesantito.
Sentì un solo urlo. Buio
Svenni.
 
~■~

Angolo Psicopatica.
Ok, dopo questo capitolo il Rating diventa Arancione. 
Spero che vi piaccia almeno un po’ e mi dispiace anche a me per Lucy.
Ora devo andare.
Plasmatica
  
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