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Autore: ElisaBooBear    26/11/2013    2 recensioni
Katherine era una normale ragazza di quasi 16 anni. Tre mesi fa la sua vita si era interrotta psicologicamente, i suoi genitori morirono e lei si chiuse in se stessa. Ma un giorno ascoltò una voce angelica di cui si innamorò senza sapere di chi fosse. Presto sarebbe entrato un ragazzo nella sua vita, anzi 5, ma solo uno le conquistò il cuore. Un sogno che diventa realtà...
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Erano quasi le 10 di mattina io e Sarah ci eravamo alzate da poco e non avevamo per niente voglia di uscire. Fuori aveva iniziato a nevicare di nuovo. Io amo la neve, ma a volte mi crea tanti disagi.
Sarah: A cosa stai pensando?
Io: A Louis…credo che mi sto innamorando di lui ogni giorni sempre di più, sono qua solo da un giorno ma già immagino come saranno le prossime settimane.
Sarah: E’ normale tesoro. Io invece con Harry sono sempre più confusa, a volte sembra intenzionato a provarci con me e mi sorride anche, quel tipico sorriso che ti manda il cuore a mille, ma po lo vedo sempre correre da te e Louis come un fidanzato geloso.
Io: Sarah…mi dispiace, è il mio fratellastro non posso dirgli di starmi alla larga, è l’unica famiglia che mi rimane.
Sarah: Lo so e non ti sto chiedendo di stargli lontana. Però vorrei tanto che mi chiedesse di uscire.
Io: Fallo tu! Chiediglielo tu!
Sarah: Non vorrei sembrare troppo invadente, magari lui ha già una ragazza.
Io: Questo non lo so a se non ci provi non lo saprai mai, fidati di me. Harry sembra il tipico ragazzo snob di cui tutti hanno aura e le ragazze cascano ai sui piedi come gatte morte, ma non è così. E’ un ragazzo dolce, sensibile, affettuoso, sa sempre come consolarti  cosa dirti.
Sarah mi guardò in un modo strano, quasi accusatorio oserei dire. Sentivo le guancie avvampare dal calore, cos’ mi alzai e mi diressi verso il bagno, ma Sarah mi fermò tenendomi per la mano.
Sarah: Provi qualcosa per Harry?
Io:… no! Io amo Louis e solo lui. Senti Sarah chiama Harry e chiedigli di uscire sennò lo faccio io per te.
Sarah: Ok ok adesso lo chiamo.
 
Entrata in bagno chiusi la porta e mi ci appoggiai, sentii le gambe tremare che non mi reggevano, ebbi un giramento di testa. Poi mi appoggiai al lavabo e aprii il rubinetto presi con il dito un po’ di acqua e mi bagnai la fronte. Mi sentivo un po’ meglio, ma comunque non capivo cosa avevo.
Uscii dopo pochi minuti dal bagno e Sarah era occupata a rovistare nell’armadio a scegliere degli abiti.
Io: Allora? Ha detto di si?
Sarah mi corse incontro e mi saltò in braccio buttandomi sopra il letto e si mise a urlare e a strapazzarmi come un pupazzo!
Io: Ehiii piano. Dai che ti aiuto a scegliere un vestito. Ad Harry piacciono le ragazze semplici, non quelle che si mettono in mostra le gambe o il seno. A lui piacciono le ragazze solari e felici. Non ti dovrai truccare molto, basta un filo di eyeliner e un po’ di gloss sulle labbra!
Sarah: Okok paino partiamo dall’abito, dato che fa freddo direi jeans e una felpa, non voglio dargli l’idea che sia un appuntamento serio. Usciamo da amici, non voglio spaventarlo.
Avvertivo ancora dei giramenti di testa, ma cercai di inspirare profondamente, almeno per non far preoccupare Sarah.
Scegliemmo un coordinato semplice, capelli sciolti, gli stivali col pelo, un capellino di lana e il cappotto trench.
Alle 11 precise suonò il campanello, scendemmo di corsa e ci trovammo Harry davanti, vestito con la giacca in pelle, jeans, i capelli al vento. Per poco Sarah non gli sveniva tra le braccia.
Io: Be che si dice in questi casi? Buon divertimento.
Harry: Già, tu stai a casa da sola?
Io: Già… ho delle cose da fare.
Harry: Ti vedo un pò pallida o sbaglio?
Io: Tranquillo sto bene. Sarà il freddo. Devo ancora capire come accendere il riscaldamento in questa casa.
Sarah: Beh allora ci vediamo. Ciao Kath.
Mi abbracciò e prima di uscire le feci l’occhiolino.
 
Iniziai a prepararmi il pranzo ero sola e quindi non avrei mangiato molto, anche perché non mi sentivo ancora perfettamente.
Suonò il campanello, stavo per avvicinarmi alla porta quando ebbi un dolore atroce alla testa, inziò a girarmi e mi dovetti accucciare per terra. Il campanello continuava a suonare, ma no riuscivo a rialzarmi. Dopo alcuni secondi passò. Ero sempre più impaurita perché non capivo cosa fosse.
Andai alla porta e aprii. Era Louis.
Louis: Amore!
Mi abbracciò forte, avevo ancora dei dolori.
Louis: Dov’eri? Stavo iniziando a preoccuparmi!
Io: Scusa…stavo ascoltando la ,musica in camera e ho sentito alla fine della canzone il campanello.
Mi baciò appena finii la frase. Non me la sentivo però, mi sentivo come se mi mancassero le forze. Iniziavo a sudare e a tremare.
Louis: Ehiii ma stai tremando.
Io: No, non è nulla ho solo freddo.
Louis: No, cucciola sei fredda e sei pallida.
Riprese a girarmi la testa, ma stavolta il dolore era più intenso, mi facevano male le ossa e ovunque. Urlai dal dolore e caddi a terra, ma Louis riuscì a prendermi in tempo prima che sbattessi la testa a terra.
Louis: Amoreee! Cosa succede?
Non riuscivo a parlare non ne avevo a forza, mi sentivo come se stavo per morire.
Louis mi prese in braccio e mi portò in camera, mi mise sotto le coperte e si sedette vicino a me.
Io: Lou…Louii..
Louis: Che ce?
Non avevo più forze, nemmeno per pensare.
 
LOUIS
Katherine stava molto male e si vedeva, non sapevo che fare perché non capivo cosa aveva.
Provai a sentire il battito del cuore a era apposto, la febbre non ce l’aveva.
La prima cosa che feci, fu chiamare i ragazzi che venissero ad aiutarmi. Li chiamai e risposero tutti tranne Harry e Zayn.
Liam e Niall arrivarono in un batter d’occhio.
Liam: Che succede qui…oh dio…Katherine!
Niall si bloccò davanti alla porta, lui era molto legato a Katherine le voleva bene. Tutti le volevamo bene e vederla soffrire senza poter fare nulla era una sensazione terribile.
Niall: Chiamiamo l’ambulanza ti prego sta per svenire non vedi!
All’improvviso mentre stavo componendo il numero Katherine chiuse gli occhi, era immobile e non muoveva un osso.
Io: Katherine…Katherine! No ti prego resisti sta arrivando l’ambulanza! Ti prego.
Le strinsi la mano e le baciai la fronte che era gelida. Nel frattempo Liam il più tranquillo, chiamò l’ambulanza che arrivò dopo 5 minuti. I medici la caricarono sulla barella e le fecero una flebo immediatamente. La fecero salire in ambulanza e io salii con lei, Niall e Liam ci seguirono in macchina.
X: Il battito sta diminuendo, prendi la siringa.
Le iniettarono qualcosa nel braccio, nel frattempo cercai di contattare Jeremy almeno.
Rispose e mi disse che sarebbe partito subito per Londra dato che era fuori città, non ci vedevo più. Katherine mi era svenuta tra le braccia. E da stupido non avevo capito che stava veramente male.
Harry mi richiamò al cellulare.
Io: Harry! Ma dove cazzo eri!?
Harry: Stai tranquillo! Sono con Sarah al ristorante. Che ce si può sapere?
Io: Ce che Katherine si è sentita male mi è svenuta tra le braccia e adesso la stanno portando in ospedale!
Ci fu silenzio per due secondi.
Harry: Oh mio dio… no no! Di nuovo? Corro subito all’ospedale.
Buttò giù il telefono e io mi concentrai su KATHERINE. Le accarezzai il viso, per quel poco che potevo perché i medici si spostavano in continuazione.
All’improvviso frenammo di colpo, i medici aprirono le porte e fecero scendere la barella con Katherine sopra.
Io: Dove la portate?
X: Nel reparto intensivo, non potrete seguirla per adesso. Vi faremo sapere in seguito.
I medici corsero dentro all’ospedale con la barella tra le loro mani, con il mio amore nelle loro mani. Cercai di corrergli dietro ma quando entrarono nel reparto intensivo le porte si chiusero davanti a me.
Un medico mi venne incontro.
X: Lei ‘ il fratello della paziente?
Io: No…sono il fidanzato.
X: capisco, serve la firma dei genitori per delle carte in caso ci fosse bisogno di iniettarle sostanze.
Io: Cosa? Ma starà bene?
X: al momento non lo sappiamo cosa possa avere, le faremo sapere si accomodi in sala d’attesa qui.
 
Mi buttai di peso sulla sedia, ero in pensiero per lei, il mio unico amore. Pensare che solo pochi minuti prima ero con lei e sorrideva tranquilla, dovevo capirlo che stava male.
Avevo le mani tra i capelli, la testa in basso, sentii una mano toccarmi la spalla.
Harry: Ehi…come sta?
Sarah: Ti prego dimmi che è stato solo un mancamento!
Mi alzai, guardai la porta del reparto intensivo, e appena videro dove era diretto il mio sguardo sbiancarono in viso.
Harry: No…non può essere lì dentro. Dimmi che non è li dentro!
Io: Cazzo Harry! La sto perdendo di nuovo! Ed è colpa mia! Solo colpa mia!
Sarah: Non dire così, già stamattina non si sentiva bene, lo si vedeva dal colore del suo viso, ma lei diceva che era solo freddo.
Io: Non posso perderla, io la amo.

 
  
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