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Autore: Loki_Shuu    26/11/2013    1 recensioni
Ve lo dico in anticipo: questa sarà una fic. un po' ingarbugliata, ma spero che vi piaccia. Non ho tante idee per l'introduzione, ma sappiate che anche se i primi capitoli si basano sul romanticismo, il resto è totalmente diverso. I protagonisti sono Sasuke e Lein (personaggio di mia invenzione), che si troveranno alle prese con il doloroso e complicato passato della ragazza. Spero di avervi incuriosito. Baci!
Genere: Azione, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kakashi Hatake, Naruto Uzumaki, Nuovo Personaggio, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha | Coppie: Naruto/Sakura
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Capitolo 17: L'inizio della battaglia

 

-Siamo quasi arrivati!-fece sicuro Pac.

-Era ora! Sono veramente stanca!-

-Vuoi smetterla di lamentarti, Sakura?! L'ho sempre detto io: sei noiosa!-

-Sasuke!-

-Che vuoi, testa quadra?!-

-Non ti permetto di parlare così alla mia futura moglie!-

-COOOOOSA?! PIANTALA DI DIRE FESSERIE, NARUTO!-urlò la rosa in preda alla collera.

-Smettetela tutti e tre! Non è il momento di litigare!-li rimproverò Kakashi con severità.

-Ci scusi maestro.-miagolarono Naruto e Sakura.

Sasuke, invece, non rispose; si limitò a sbuffare.

L'uomo lo guardò divertito: era palese che il ragazzo stesse andando fuori di testa.

***

-Manca molto, Rain? Sono un po' stanca.-

-No, principessa: siamo quasi arrivati.-

-Per favore: chiamami Lein.-

-Come vuoi, Lein.-fece la ragazza divertita.

Era ormai un po' di tempo che camminavano in mezzo agli alberi.

Lein era affascinata e al contempo intimidita da tanta bellezza e tranquillità.

Sui rami dei salici cinguettavano ogni tipo di uccelli: ara, paradisee, passeri, pettirossi... .

In mezzo alle fronde c'erano numerosi fiorellini bianchi e rosa, mentre nelle cavità dei tronchi, tanti piccoli e teneri scoiattoli che le guardavano passare con spiccata curiosità.

-Ci siamo.-disse a un tratto Rain.

Le due ragazze arrivarono all'ingresso di un villaggio.

Lein si accorse subito che c'era qualcosa di strano: la gente sembrava triste e si trascinava sulle stradine, strette e sterrate.

Come videro passare le due ragazze, i loro volti s'illuminarono di colpo, alzarono gli sguardi e le guardarono con gratitudine.

Lein non capiva.

-Ma cosa...?-cercò di chiedere, ma fu fermata da Rain.

-Dammi la sfera.-le disse.

-Ma...-

-E' più sicuro che rimanga all'interno della Porta del Tempo. Credimi, Lein.-.

La bionda la guardava con sguardo supplicante.

-D'accordo.-cedette la blu.

Rain la prese in mano.

-Aspettami qui.-disse, prima di voltarsi e correre verso una grotta.

Passarono alcuni minuti che alla ragazza parvero interminabili.

Dopo un po', scorse Rain correrle in contro.

-Allora, c'è qualcos'altro che devo sapere o mi avete raccontato tutto?-domandò seccata Lein.

L'altra fece un risolino.

-A dire il vero ci sarebbe ancora qualcosa.-disse tornando seria.

-La gente che vedete qui è il vostro popolo. Da quando il re e la regina sono scomparsi, viviamo in povertà e un incantesimo ci impedisce di andare oltre quel castello.-disse indicando l'imponente figura all'orizzonte.

Lein era senza parole.

-Vuoi dire, che quel castello è casa mia?-domandò stranita.

Rain fece un piccolo sorriso.

-Esatto, ma l'interno è ben differente da ciò che vedete qui intorno.-

-Cosa vuoi dire?-

-E' stato messo a soqquadro. Non vi dico altro. Però, se voi riuscirete a sconfiggere quei demoni, a far tornare il re e la regina e a liberarci, noi, in cambio, risistemeremo il castello e lo faremo tornare com'era un tempo.-

-Come faccio a sconfiggerli?-domandò Lein.

-Seguitemi.-.

Senza dire altro, condusse la ragazza all'interno della grotta dov'era stata poco prima. Camminarono a lungo, fino a che non giunsero alla fine.

Lì, appoggiata alla parete, una collana lucente lanciava bagliori colorati, mentre,

incastonata al suo interno, una sfera bianca brillava intensamente.

Rain la prese e la consegnò a Lein.

-Questa vi aiuterà. Vostra madre, la regina Cyndra, la portava sempre al collo. Grazie ad essa, non solo potrete sconfiggere quei due demoni, ma potrete tornare qui quando vorrete.-

Lein guardava meravigliata il gioiello, decorato ai lati con otto pietre: un rubino, un topazio, un quarzo citrino, uno smeraldo, uno zaffiro, un'acquamarina, un'ametista e un diamante.

Poi ebbe un'illuminazione.

-Questa sfera... è quella che portavo sempre al collo, vero?-

-Esatto.-

La dodicenne sorrise.

-E' bellissima. Grazie Rain.-

-Di nulla, principessa. Ora, però, dovete proprio andare.-detto questo scomparve. Lein guardò il punto dove, poco prima, si trovava la ragazza.

-Ma... aspetta! Non so nemmeno come usarla!-.

Udì la voce indistinta di Rain.

-Dentro di te, sai già come fare.-.

La ragazza si sentì nuovamente precipitare.

Vide di nuovo albe, tramonti, oceani, aurore boreali e tanto altro.

Vide il portone chiudersi lentamente.

***

-Ci siamo.-disse Pac sicuro.

Erano finalmente arrivati alla casa dove era stata portata Lein.

-Bene. Ora, Naruto, Sasuke: voi due entrate e cercate di non farvi scoprire subito, chiaro? Tu, Sakura, con me! Ah, mi raccomando voi due: niente mosse azzardate!-disse con decisione Kakashi, prima di scomparire in una nuvola di fumo assieme alla rosa.

Naruto spostò lo sguardo verso l'amico.

-Mi raccomando, Sasuke: cerca di mantenere la c... AAAAAAH!-urlò il biondo mentre veniva trascinato dal compagno davanti all'ingresso della vecchia casa.

-Piantala di lagnarti!-disse il moro spalancando la porta.

-Sasuke! Il maestro Kakashi ha detto di non far... -

-EHI! C'E' QUALCUNO IN CASA?!-urlò il ragazzo, ignorando completamente il compagno, che sbiancò.

 

Pensiero di Kakashi: “Ma perché? Perché a meeeee?!”

 

Intanto, Sasuke continuava ad urlare.

-RIPETO: C'E' QUALCUNO IN CASA?! SE LA RISPOSTA E' SI'... RISPONDAAAAAA!-.

Naruto, intanto, lo fissava allibito: non lo aveva mai visto comportarsi in quel modo! Non era Sasuke quello responsabile, serio e non impulsivo e stupido?

Beh, sicuramente non in quel momento!

Ad un tratto, dall'ombra uscì un uomo dai lunghi capelli neri.

-Buongiorno! Avete bisogno di qualcosa?-disse con uno strano sorriso dipinto sul volto diafano.

-Sì, grazie! Dimmi subito dov'è Lein!-disse il moro tirando fuori un kunai.

-Non so di chi stai parlando.-fece tranquillo l'uomo.

-Non fare finta di niente! So che la tieni nascosta qui! Dov'è?!-ringhiò Sasuke correndogli incontro.

L'altro, però, lo afferrò per un braccio e lo lanciò dall'altra parte della stanza.

-Sasuke!-urlò disperato Naruto.

In quel momento, Kakashi comparve alle spalle dell'uomo e gli puntò il kunai alla gola.

-Chi sei? Dov'è nascosta? Hai complici?-domandò.

L'altro ghignò.

-Pensi davvero di potermi ferire con quello?-chiese indicando con un cenno il kunai.

-Sono io che faccio le domande.-disse il jonin.

In quel momento, una punta acuminata tagliò l'aria con un sibilo, ferendo la guancia di Kakashi.

-Non preoccupatevi: la bimba sta bene... più o meno! Piacere, io sono Whim.- fece la voce stridula di una donna dai lunghi capelli rossi e un abito scollato.

Intanto, l'uomo si era liberato dalla presa e aveva raggiunto la compagna.

-Io, invece, sono Flam.-disse.

Kakashi ridusse gli occhi ad una fessura.

-Capriccio e Inganno: davvero dei nomi curiosi.-disse apparentemente calmo.

-I nostri nomi non ti devono interessare, umano!-disse Whim con rabbia, prima di avventarsi furiosamente contro il jonin.

Tentò un pugno, ma Kakashi parò il colpo con facilità, poi afferrò la donna per un braccio, la fece roteare in aria e la sbatté malamente a terra.

Le puntò il kunai alla schiena.

-Faresti meglio a confessare, se tieni alla vita della tua compagna.-disse calmo.

-E tu faresti meglio a stare attento, se tieni alla vita della tua allieva!-lo avvertì ghignando Flam.

Dal nulla, comparve Sakura legata a mani e polsi.

-Mi dispiace, maestro!-disse fra le lacrime.

Il jonin affilò lo sguardò.

-Ricordi cosa ti ho insegnato, Sakura?-.

La rosa lo fissò senza capire.

-Un ninja deve sapersi sacrificare per il bene dei compagni.-disse l'uomo.

E allora la ragazza comprese ciò che il suo maestro voleva comunicarle.

***

-Mmmm...dove sono?-si chiese la ragazza alzando di poco il capo.

Subito si rese conto di essere stata incatenata al pavimento.

Tentò di liberasi, ma invano.

Guardandosi rapidamente intorno, si rese conto di trovarsi sopra uno strano disegno, forse un cerchio, tracciato sulle piastrelle.

Solo qualche secondo dopo, si rese conto di stringere qualcosa fra le dita.

Spostò a fatica lo sguardo e vide la splendida collana vista in quello che aveva creduto un sogno.

Lein sapeva di avere il dovere di proteggerla da qualsiasi cosa.

In quel momento, sentì dei rumori assordanti, come di qualcosa che sbatteva con violenza contro il muro, provenienti dal piano superiore.

Poi delle voci familiari.

“Sasuke, Sakura, Naruto! Maestro kakashi! Siete arrivati!” pensò felice.

Finalmente avrebbe potuto tornare al villaggio con loro.

Strinse più forte la collana, tanto che questa cominciò ad illuminarsi, sprigionando una fortissima luce bianca.

Intanto, nel cerchio stava accadendo qualcosa: al suo interno, delle immagini ruotavano velocemente una dopo l'altra.

Lein vide se stessa da bambina, mentre giocava con Sasuke e Itachi nel giardino di Villa Uchiha.

Vide il suo primo bacio con Sasuke.

Non poté fare a meno di rivivere quel momento magico con tutta se stessa.

Se si concentrava, poteva ancora sentire il sapore delle labbra di Sasuke sulle sue. Purtroppo, quei dolci ricordi s'interruppero quando rivide il momento in cui era stata catturata.

Venne invasa da una furia incontrollabile.

Mentre tentava per l'ennesima volta di spezzare le catene, spostò lo sguardo verso l'unica, piccola finestrella della stanza.

Vide la luce argentea della luna illuminarle il volto.

I suoi occhi si fecero neutri e inespressivi, mentre nella sua mente prendeva forma un'immagine: vedeva se stessa e Sasuke.

Lei piangeva e lo abbracciava, lui sorrideva con aria malinconica e le diceva qualcosa.

Ma ciò che la colpì particolarmente fu che il ragazzo aveva uno zaino sulle spalle.

Riuscì a capire soltanto due parole: “...tornerò presto...”aveva detto.

La visione s'interruppe di colpo quando Lein sentì uno scossone proveniente dal piano superiore, tanto forte da aver fatto tremare il pavimento.

Le catene si spezzarono e fu libera.

Il cerchio, intanto, continuava a mostrare immagini della sua vita passata.

Lo guardò un ultima volta, poi corse svelta su per le scale e aprì la botola sul pavimento.

La scena che le si parò davanti le fece gelare il sangue nelle vene.

 

DALL' AUTRICE:
Helloooo! Mi dispiace tanto tanto tanto di aver aggiornato solo ora! Purtroppo ho avuto degli schifosissimi problemi di connessione! Vabbè, comunque se trovate errori o non capite qualcosa ditemelo che provvedo a correggere!
Grazie a Lita_ per aver recensito e per avermi fatto notare due piccole sviste!
Baciottoli!^^

By Noemina2001

 

  
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