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Autore: becky_reby    27/11/2013    0 recensioni
la monotonia di una vita quasi perduta ha costretto il cambiamento di essa a scappare ad allontanarsi per sempre da me. Vivevo una vita uguale omologata alla massa ,la mattina ti alzi tutto il resto viene da se senza pensarci i gesti sfuggono a qualsiasi fermo tu gli voglia mettere. Ma poi.. l ho incontrato, ero in biblioteca e lui con quell aria tetra e con quello sguardo penetrante, mi fissava mentre scovavo ogni singolo libro cercando di sfuggire ai suoi occhi azzurro intenso i quali sembravano poter scovare anche il pensiero più oscuro della mia anima.
Genere: Dark, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Erano passati due giorni da quando avevo conosciuto John ma lo stesso non riuscivo ancora a dormire era una sensazione stranissima non riuscivo a pensare ad altro ke ai suoi occhi al suo corpo al suo viso alla sua voce...non vedevo l ora di rincontrarlo volevo assolutamente stargli vicino un altra volta e sentirmi avvolta da quell alone di freddezza che allo stesso tempo era calda in quella sensazione dove mi circondavano mille emozioni tutte allo stesso tempo quella sensazione cosi magica perversa Mi sveglio di soprassalto e mi ritrovo tutta sudata mi alzo mi faccio una doccia pensando che mi potesse levare quei pensieri da testa ma non funziona mi sento ancora più confusa ma comunque mi devo andare a scuola a portare la mia relazione il solo pensiero mi fa sorridere ricordando la mia serata in biblioteca.mi vesto e scendo La giornata di oggi a scuola e stata pesantissima stancante stancante a tal punto che appena tornata a casa non ho neanche mangiato che mi sono addormentata.Mentre mi alzo sento improvvisamente alla porta mentre vado ad aprire e mi ritrovo davanti il ragazzo piu bello e piu misterioso che abbia mai conosciuto eccolo davanti ai miei occhi con la sua figura perfetta mi taglia la luce mostrando pochi tratti del suo viao contornati da quei capelli che gli cadono perfettamente sulla testa . Mi fa un cenno con la testa a mo di saluto mentre i suoi capelli vengono smossi e poi riappoggiati al loro posto. Io trovo finalmente il coraggio di parlare dopo aver contemplato la sua figura perfetta - ciao che cosa ci fai qui e come sapevi dove abitavo ?? Ho paura di averlo tempestato troppo di domande ma non me ne importa devo sapere perché mi cerca . Leggermente intimorito dal mio tono mi risponde emettendo le parole con un filo di voce evanescente vellutata quasi melodiosa - mi dispiace non volevo disturbare ,volevo solo sapere come era andata la relazione e poi...e poi - non lo avevo mai visto cosi intimorito da una persona quasi avesse paura di dire qualcosa di troppo pericoloso ma poi proseguì - e poi volevo chiederti se ti andava di - ti prego dimmi che non mi sta chiedendo di uscire insieme a lui ,non reggerei il confronto- andare a fare un giro oggi è una giornata splendida - mmmmh... Fammi pensare ma che cosa potrebbe mai essere una passeggiata e poi ha ragione che è una bella giornata : il sole splende e fa un caldo tropicale - va bene e poi hai proprio ragione prendo un attimo la giacca - . Siamo fuori e nessuno dei due ha ancora parlato e tra noi c e un silenzio imbarazzante che però allo stesso tempo è magico mi faccio forza non resisto mi sta mettendo sotto pressione - comunque la relazione è andata bene grazie al tuo aiuto ,ti sono debitrice - finalmente sento la tensione allentarsi - mi fa molto piacere e comunque non mi devi ringraziare di nulla - parliamo del più e del meno e scopro in noi molte più cose in comune di quelle che pensavo ma poi... Sono a terra non so nemmeno come ho fatto ma non sento l asfalto sotto di me ma e molto freddo apro gli occhi come se avessi paura di farlo e lo vedo a pochi centimetri di distanza da me, guarda e sorridendo poi si fa improvvisamente serio e si rende conto della nostra situazione ,allunga il braccio verso il mio viso e mi sfiora la guancia si avvicina sempre di più spezzando la bolla che c è tra me e lui sento il suo profumo ,il suo alito fresco la sua freddezza che riscalda sempre più vicina.
  
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