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Autore: LittleBell    03/05/2008    5 recensioni
“Draco...” sussurrò, sorpresa, le mani che tremavano e la mente che si rifiutava di credere a ciò che vedeva. Non poteva trovarsi davvero lì, le aveva giurato che sarebbe sparito dalla sua vita per non dover prolungare ancora a lungo la sofferenza dell’addio. Eppure era inequivocabilmente lui che le stava davanti in quel momento. I capelli biondi scompigliati dal leggero venticello che spirava dal mare, negli occhi un’espressione decisa.
Genere: Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Unavowable (Inconfessabile)
Unavowable
(Inconfessabile)




And all I can taste is this moment
And all I can breathe is your life
'Cause sooner or later it's over
I just don't want to miss you tonight

(Goo Goo Dolls - Iris)





Le onde del mare si infrangevano, spruzzando e spumeggiando, contro gli scogli bianchi.

Il sole stava ormai tramontando e si rifletteva nell’acqua limpida, colorandola di rosso e arancio, così come tutto il cielo terso, striato di nuvole candide.
Hermione chiuse il libro che stava leggendo e lo posò su di una pietra accanto a sé, poi piegò le gambe, cingendole con le braccia.
Il suo sguardo di perse all’orizzonte, contemplando il disco infuocato che lentamente scompariva al di là di quella linea immaginaria, inghiottito dall’acqua.
La brezza marina le scompigliava i riccioli scuri e le carezzava la pelle ambrata.
Amava quel luogo. Non vi era mai anima viva e questo le permetteva di rimanere solo a lungo, persa nei suoi pensieri e nel silenzio della natura, spezzato solo dal rumoreggiare del mare e dallo stormire del vento salato.
Tutto quello le infondeva una pace totale, lenendo il dolore che bruciava dentro lei da troppo tempo ormai perché potesse ricordarne l’inizio.
Quel dolore che così spesso la costringeva a fuggire da tutto e da tutti, evitando persino la compagnia di lui.
Anche quel pomeriggio era sgattaiolata fuori da Villa Conchiglia, eludendo la signora Weasley che insisteva perché provasse per l’ennesima volta il suo abito da sposa, ed era corsa a rifugiarsi fra quegli scogli con la sola compagnia di un vecchio romanzo rosa da quattro soldi.
Era la tipica lettura da adolescenti innamorate, piene di grilli per la testa, che fino a poco tempo prima avrebbe ignorato, disgustata.
Ma erano cambiate tante cose in lei, così tante che poter sognare e potersi illudere attraverso quelle pagine ingiallite le era quasi di conforto.
Conforto all’idea terribile che la tormentava da più di due mesi ormai, l’idea di dover vivere una vita nell’infelicità più totale, accanto ad un uomo del quale non era innamorata.
Ma sapeva che era quella la cosa giusta da fare, era quello che tutti si sarebbero aspettati dalla matura e responsabile Hermione Granger.
Non potevano immaginare quanto lei in realtà fosse diversa dall’idea che avevano di lei.
Perfino Ron, suo futuro marito, non sospettava di nulla.
Meglio così, pensò fra sé, asciugando una lacrima ribelle che le rigava il viso, gli eviterò una sofferenza inutile.
Eppure non c’era nessuno che la evitasse a lei, quella terribile tortura, quell’auto condannarsi ad un futuro che non desiderava.
Aveva imparato da molto tempo a metter da parte i suoi sogni, i suoi desideri.
Sapeva quanto fossero irrealizzabili, sapeva che nessuno avrebbe mai accettato la verità.

Lei non amava Ron e l’avrebbe sposato, ingannandolo, illudendolo che fosse anche lei innamorata di lui come lui lo era di lei.
Mentre il suo sguardo vagava ancora sulla superficie increspata dell’acqua, la sua mente volò nuovamente e lui.
L’unico lui che esistesse nella sua vita, l’unico lui che amasse, l’unico lui che non poteva avere.
Una morsa le serrò lo stomaco, lasciandola senza fiato e riempiendole gli occhi di lacrime amare.
Meno di ventiquattr’ore e tutto sarebbe finito, si ripeteva.
Meno di ventiquattr’ore e sarebbe stata sposata, avrebbe indossato una maschera per il resto della sua vita.
Si strinse nel lungo maglione viola che portava, riparandosi dal freddo della sera.
Un sonoro CRACK risuonò dietro di lei, facendola voltare allarmata.
“Draco...” sussurrò, sorpresa, le mani che tremavano e la mente che si rifiutava di credere a ciò che vedeva.
Non poteva trovarsi davvero lì, le aveva giurato che sarebbe sparito dalla sua vita per non dover prolungare ancora a lungo la sofferenza dell’addio.
Eppure era inequivocabilmente lui che le stava davanti in quel momento.
I capelli biondi scompigliati dal leggero venticello che spirava dal mare, negli occhi un’espressione decisa.
“Cosa ci fai...” chiese di nuovo lei, a bassa voce, avvicinandosi all’uomo.
“Shh...” la strinse a sé, e d’improvviso tutto quanto sparì.
Il matrimonio, Ron, l’intera famiglia Weasley riunita a pochi metri da lì, Harry. Ogni singola cosa.
Esistevano solo loro.
Era incredibile il potere che lui aveva su di lei. Come con un solo gesto sapesse far tornare ogni cosa al suo posto, sapesse farla sentire al protetto, sicura.
I singhiozzi la scuotevano, mentre si stringeva di più al corpo solido di Draco, ma non avrebbe saputo di dire se per la gioia di averlo accanto o per la paura di non riuscire ad avere abbastanza coraggio per continuare davvero senza lui.
“Ti avevo chiesto di non tornare. Domani mi sposo.”
 “Lo so” rispose semplicemente l’uomo, tenendola ancora stretta a sé, e carezzandole i capelli, prima di chinarsi su di lei e baciarla dolcemente.
Tutto sarebbe stato indubbiamente più facile se lei si fosse semplicemente girata a avesse fatto marcia indietro sui suoi passi, ma quando le mani calde di Draco si fecero strada sotto il maglione di lei, sfiorandole la pelle delicatamente, ogni pensiero si dissolse dalla mente di Hermione.
Fecero l’amore come non ricordava di averlo mai fatto, nemmeno con lui.
Ogni loro gesto era colmo di passione e disperazione, entrambi consapevoli di come quello fosse un addio.
Poi rimasero semplicemente sdraiati in riva al mare, abbracciati, mentre la notte calava su di loro.
Non c’era bisogno di parole per quell’amore incompreso, proibito.
Quando in cielo le prime stelle iniziarono a brillare fu Draco che ruppe il silenzio.
“Herm?”
“Sì?”
“Non lo sposare”
Un sospiro, un fremito.
“Lo sai anche tu che è uno sbaglio, che te ne pentirai”
Lacrime di assenso, silenziose.
“Basta una tua parola e ti porto via di qui, non è troppo tardi. Solo una parola e saremo io e te. Per sempre.”
Intrecciò le dita della ragazza con le sue, baciandole una tempia.
Lei lo fissò a lungo negli occhi, gli sfiorò le labbra pallide con le sue.
Non parlò.







Diciamo che è sono in un periodo di one-shot, tutte che nascono così per caso (questa per la precisione durante l’ora di Greco!) e tutte piuttosto malinconiche.

Sarà che adesso come adesso ho ben poca fiducia nell’amore, perciò perdonatemi il “non lieto fine” e fatemi sapere che ne pensate (sia in positivo che in negativo!).

P.S. La citazione sotto il titolo è un pezzo della canzone “iris” (Goo Goo Dolls), che personalmente ritengo abbastanza adatta alla storia.
La traduzione infatti sarebbe:


E tutto quello che posso gustare è questo momento
E tutto quello che posso respirare è la tua vita
E prima o poi finirà
Voglio solo che tu stanotte non mi abbandoni


Disclaimer: I personaggi non mi appartengono e sono di crazione di J.K.Rowling. La fanfiction non è a scopo di lucro.


  
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