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Autore: Strange__    27/11/2013    3 recensioni
"Patrick pensi che io sia invisibile?" Chiese Angie con lo sguardo basso.
Patrick aggrottò le sopracciglia "Perché dovrei pensare che sei invisibile?"
"No, niente." Sussurrò Angie.
"Sputa il rospo. Cos'è successo?"
"....Ieri in biblioteca è venuto Zayn e mi ha chiesto di che anno fossi. Sono quattro anni, quattro, che frequentiamo una parte dei corsi insieme. Senza contare che non sa neanche il mio nome. E non mi pare che il nome Angie sia così difficile da ricordare."
"Angie, Zayn viene da una scala sociale totalmente diversa della nostra. Siete come Marte e Giove. Siete come il viola e il rosso. Siete come me e l'eterosessualità. Incompatibili. Quindi non stupirti tesoro mio. Non sei invisibile." Disse Patrick dandole una carezza sulla guancia. "Ora me lo fai un bel sorriso?"
Angie gli sorrise e Patrick l'abbracciò.
Genere: Generale, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Beach."
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(7)


 

"Zayn figliolo, ti prego, non fare casini." Pregò Trisha appena Zayn arrivò all'entrata della casa.
"Mamma stai tranquilla." Disse Zayn mentre si passava una mano sul ciuffo.
"Tuo padre ci tiene molto."
Zayn sbuffò. "Lo so mamma, andrà tutto bene, stai tranquilla."
"Forza sali in macchina, vai con Donyia." Disse Trisha mentre apriva la porta di casa.
Zayn percorse il vialetto e salì in macchina dove trovò due delle tre sorelle.
"Ciao Dony." Salutò mentre si sedeva al posto del passeggero.
"Ciao Zay, mamma ha fatto anche a te tutta la ramanzina?" Chiese la sorella mentre metteva in moto l'auto.
"Certo, come avrebbe potuto risparmiarmela?" Rispose alzando gli occhi al cielo.
"Tu almeno sei quasi sempre fuori casa, io l'ho dovuta sopportare tutta la settimana." Disse Walihia affacciandosi tra i due sedili.
"Sarà una lunga serata." Preannunciò Zayn.
Donyia dopo una ventina di minuti circa parcheggiò davanti ad un'enorme villa azzurrina, circondata da un altrettanto enorme giardino da cui provenivano tante voci.
I tre fratelli scesero dall'auto e si avvicinarono ai genitori e all'ultima sorella che avevano parcheggiato poco lontano.
Trisha stava sistemando la cravatta di Yaser ancora una volta. "Andrà tutto bene, stai tranquillo."
I sei entrarono nel giardino che brulicava di gente e un uomo alto con la barba chiamò Yaser. "Yaser Malik! È un piacere vederti qui!" Disse con un sorriso bonario.
"Frank! Ciao! Vieni ti presento la mia famiglia, loro sono Donyia, Walihia, Zayn e la piccola Safaa. E lei è la mia splendida moglie Trisha." Disse.
"Ci dovrebbe essere anche la mia di famiglia qui intorno ma sai, i figli di Milly sono un caso perso -rise- e la piccolina ha  portato via mia moglie. Sai la figlia di mezzo dovrebbe avere l'età di tuo figlio all'incirca." Disse Frank.
Zayn sorrise un po' forzatamente.
"Dai ragazzi andate a fare un giro, senza fare danni però." Disse Trisha.
I ragazzi annuirono e si allontanarono. "Wal, tu tieni d'occhio Safaa, io mi faccio un giro." Disse Donyia allontanandosi.
"Io me ne vado verso la piscina, non farti vedere lì intorno." Disse Zayn allontanandosi ed era sicuro che Walihia lo stesse insultando mentalmente.
Procedette verso la piscina con passo lento, sicuro che quella che lo aspettava sarebbe stata un delle serate più noiose della sua vita.
Il pacchetto di marlboro rosse cominciò a bruciare nella tasca posteriore dei suoi pantaloni neri ma dovette reprimere l'istinto di fumare, sicuro del fatto che se suo padre o sua madre l'avessero visto sarebbe stata la fine.
Si avvicinò alla piscina e si beò la brezza di ottobre che ormai stava finendo.
Si guardò un po' intorno e poi vide una ragazza. E sorrise riconoscendola.
Era carina, con il viso chiaro e le movenze timide.
Aveva i capelli abbastanza lunghi e ricci, indossava un vestitino a fiori con un maglioncino bianco e sulla testa portava una coroncina di fiori.
Zayn si avvicinò. "Ciao."
La ragazza si girò confusa e lo vide. Avvampò e la cosa fece ridacchiare Zayn. "Come faccio ora a chiamarti cappello verde se non lo porti?"
Angie arrossì. "Mia madre non voleva che lo indossassi." Borbottò.
"Stai bene con i capelli sciolti."
Angie arrossì ancora di più. "Grazie."
E avrebbe voluto dirgli che lei stava bene con la sua treccia e il cappello verde senza alcun bisogno di cambiamento. Anche se lui e i suoi amici la reputavano una sfigata.
"Sei con la tua famiglia?" Chiese Zayn.
Angie annuì. "Stavo cercando mio fratello, voglio andare via."
"Io sono arrivato da tipo venti minuti ma te l'appoggio, ce ne andiamo?"
La ragazza quasi si strozzò con la propria saliva. "Io e te?"
Zayn aggrottò le sopracciglia. "Non ti va?" Chiese.
Angie scosse la testa. "Nono, va bene. Andiamocene. Solo prima fammi avvertire qualcuno." Disse mentre con lo sguardo cercava qualcuno. "Lì c'è mia mamma, vado a dirglielo, aspettami qui." E si allontanò.
Zayn la seguì con lo sguardo e la vide parlare con una donna con i capelli corti e neri che aveva in braccio una bambina piccola, ancora più piccola di Safaa, poi si girò e tornò da lui. "Possiamo andare."
Zayn annuì ed entrambi si girarono per andare verso il cancello e si avvicinarono all'uscita. Zayn vide Donyia e le disse: "Dony io me ne vado, dì a mamma che mi dispiace ma questo posto non fa per me."
Donyia annuì. "Vuoi le chiavi della macchina?" Chiese mentre già le cercava nella borsa.
"Grazie Dony, ci vediamo quando torno." Disse Zayn mentre prendeva le chiavi dalle mani di Donyia.
Zayn si girò e andò verso Angie che era poco distante da lì.
"Ti va di andare in spiaggia?" Chiese.
                                         *******
Angie scese dalla macchina nera e insieme a Zayn  andò verso la spiaggia.
Era bello quel giorno, con i pantaloni neri e una camicia bianca leggermente aperta.
"Abbiamo da fare quella relazione per scienze, potremmo farla qui in spiaggia." Disse Zayn mentre camminava con le mani in tasca.
Angie si strinse nel maglioncino bianco e annuì timida.
Cominciarono a passeggiare per la spiaggia mentre l'aria di ottobre gli entrava nei polmoni.
"Dimmi qualcosa di te." Disse Zayn interrompendo quel silenzio.
Angie scrollò le spalle. "Non c'è molto da dire, sono abbastanza noiosa." E invece le cose da dire su di lei erano tante. Come per esempio che non beveva il latte perché semplicemente non le piaceva ma con le gocciole diventava la sua colazione perfetta, o che fino alla quinta elementare aveva avuto i capelli lisci e che poi così, all'improvviso, erano diventati ricci, o che aveva un fratello, una sorella, un cane e una famiglia fuori dal comune, o che le piaceva leggere mentre era sulla spiaggia, o ancora, che le piaceva ballare. E invece se ne stava in silenzio dicendo semplicemente 'non sono interessante' sperando che un giorno, un qualcuno, le rispondesse 'secondo me non è così, dimmi qualcosa di te'.
"Va bene, capisco. Allora sei sicura che va bene farla qui in spiaggia la ricerca?" Ma evidentemente il giorno non era quello.
Angie annuì ancora. "Sicura, non c'è problema."
Zayn sorrise, mettendo in mostra i denti. "Potremmo, non so, fare delle foto e poi bho, non so, spiegare perché le abbiamo fatte." Disse.
Angie annuì ancora una volta. "Possiamo fotografare la fauna e le dune. Ah, anche le conchiglie. Spiegando per bene che tipologia sono. Va benissimo." Disse Angie.
"Quando ti va di cominciare?" Chiese Zayn girando lo sguardo verso di lei.
"Martedì potrebbe andare bene."
"Martedì va bene anche a me, ti vengo a prendere a casa, va bene?"
Angie sospirò e si girò verso di lui. "Certo, va bene."

   
 
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