Serie TV > Dr. House - Medical Division
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Autore: lemnia    03/05/2008    4 recensioni
Breve fic. di quattro capitoli: "Due vite. Un'amicizia. Un aereo da prendere. Una notte soltanto per non perdersi, una notte soltanto per tornare a vivere o per dirsi addio...." La mia prima House/Wilson, I hope you like it ^-^
Genere: Romantico, Triste, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Greg House, James Wilson
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Particolari

PARTICOLARI




Le ruote scorrevano veloci sulla nera distesa di strada, graffiando l'asfalto come i ricordi graffiavano i suoi occhi, punti da quelle lacrime ostinatamente non versate.

È incredibile come talvolta siano i particolari a fare davvero male.

Un'insegna luminosa, il locale dove si fermavano a bere dopo il lavoro, un parcheggio, quante volte si erano dati appuntamento lì, un incrocio dove in troppe occasioni aveva aspettato di sentire lo sgommare della sua moto, un cartellone pubblicitario con la modella di turno e gli immancabili commenti di Greg, un cartone per avvolgere la pizza che corre spinto dal vento sul marciapiede, la pizza che avevano ordinato insieme un'infinità di volte, il semaforo della via principale, quello che resta rosso sempre troppo per i gusti di House, non si contano le volte che avevano rischiato il ritiro della patente e quella birra dimenticata davanti ad una scalinata, proprio la sua preferita.

Wilson sollevò lo sguardo osservando il riflesso nello specchietto retrovisore.

Guardò l'uomo che era diventato, lo stesso che ricambiava la sua attenzione, lo stesso che non poteva più mascherare le rughe attorno agli occhi, lo stesso che un giorno, davvero troppo lontano, aveva deciso di fare la differenza, di essere colui che poteva combattere ad armi pari la morte, lo stesso che aveva varcato la soglia della McGilly University con in mano un libro sull'anatomia umana, nell'altra i propri documenti e nel cuore talmente tanta speranza e forza da avere la certezza di poter realmente cambiare il mondo. Lo stesso uomo che credeva nella medicina, nell'amore, nella famiglia, nell'amicizia...Ed ora...cosa era rimasto di quell'uomo? Quante persone aveva già seppellito in nome di quella scienza superiore chiamata medicina? Quanti matrimoni falliti gravavano sulle sue spalle? E suo fratello? Ormai non sapeva più che faccia avesse...Forse l'unica cosa che gli era rimasta era quell'amicizia isterica con House...la stessa dalla quale stava fuggendo, la stessa che lo spaventava più di qualsiasi altra cosa, la stessa che nel suo cuore premeva per diventare altro...un sentimento al quale non aveva ancora il coraggio di dare un nome.

Per un istante la sua immagine vibrò ed i suoi occhi autunnali si scontrarono con il gelo invernale del collega...

Greg...salvami...salvaci...io non ne ho la forza...”

Scattò il verde ed il suo piede premette sull'acceleratore come se da questo dipendesse la sua vita, il loro futuro.


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Il tuo turno è finito...puoi andare a casa!”

Liza Cuddy osservò la figura appoggiata alla balaustra del balcone, le spalle ricurve, la testa bassa.

Per una volta che non mi precipito fuori e resto qui anche dopo il turno spontaneamente...dovresti esserne felice!” la risposta era giunta celere e pungente come sempre...ed allora perché la sua voce aveva assunto un tono diverso che, se non si fosse trattato di lui, si sarebbe potuto definire triste se non addirittura malinconico?

Già fatichiamo a sopportarti durante le ore assegnate, figurati un extra!”

Allo stesso tempo se qualcuno che non conoscesse la donna l'avesse sentita, avrebbe potuto azzardarsi a definire dolce l'intonazione della frase.

Liza si avvicinò all'uomo, affiancandolo.

è per Wilson vero?”

Silenzio.

Era un sì.

è venuto nel mio ufficio stasera...ho già preparato le carte per il suo trasferimento...manca solo la sua firma...”

Complimenti! Se ai tuoi spasimanti dedichi la stessa attenzione che dedichi ai tuoi medici allora capisco perché sei ancora zitella!”

Scusa?”

Magari potevi anche comprargli il biglietto aereo o magari subaffittargli l'appartamento! Il prossimo chi sarà?”

Io lo so cosa c'è...”

Oddio...ecco innestata la Cuddymammacomprensivachesatutto! Per favore...preferisco la sexy Cuddyvestitacosìfacciorescuscitareipazienti!”

Piantala! Lo sappiamo tutti e due il motivo per cui ti comporti così e ti assicuro che non è arrabbiandoti con me che risolverai il tuo problema! Se davvero ti aspetti che trattenga qui i “miei” dottori contro la loro volontà con la scusante che se no Gregory House sarà preda di una crisi isterica, allora sì, sono un'arpia!”

Finalmente te ne sei resa conto!”

House...va a parlare con lui...”


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L'appartamento lo accolse fra le proprie ombre, avvolgendolo in quel freddo ed oscuro grembo, ormai sterile.

Wilson si trascinò fino alla camera da letto e ne tirò fuori due grosse valige, il resto della sua roba sarebbe tornato a prenderla in seguito.

Così, mentre i vestiti sparivano l'uno dopo l'altro, inghiottiti da quelle enormi bocche spalancate, due voragini nere e profonde come la sua angoscia, l'insicurezza ed il passato tornarono a bussare alla sua mente.

E sono proprio le emozioni più forti, più dolorose, più intense, quelle che nascono da impercettibili frammenti di ricordi, così insignificanti e minuscoli da conficcarsi nel cuore.

Quei dettagli unici, quei particolari sottili che accompagnano una persona e la rendono speciale ai nostri occhi...e House di particolari atipici ne poteva vantare davvero molti...e nessuno come lui aveva imparato a riconoscerli, sopportarli, amarli...

Ormai riusciva a percepire il suo odore acre e selvatico in mezzo a quello intenso e forte del disinfettante all'interno dell'ospedale.

Udiva il ticchettio regolare del suo bastone avanzare per i corridoi.

Si aspettava di vederlo entrare nel proprio ufficio in qualsiasi momento, anche durante un colloquio importante con un paziente.

Già...i pazienti...

L'altro problema che lo aveva spinto ad accettare il trasferimento.

La verità e che non riusciva più a concentrarsi su di loro come avrebbe voluto.

Il suo rapporto con Greg lo rendeva inquieto e lo distraeva continuamente.

Quel suo desiderio misto a paura di varcare con House quella maledetta linea di confine, minacciava la sua professionalità in campo lavorativo.

Come può un uomo corroso da un cancro all'anima, curare chi è corroso da un cancro al corpo?

Infondo l'essere umano è solamente un animale razionale ma come ogni altro animale di fronte al pericolo ha due soli modi di reagire: attaccare o fuggire.

E lui aveva scelto di fuggire il più lontano possibile, il più rapidamente possibile perché se la notte si fosse trasformata in alba prima che lui fosse riuscito a salire su quell'aereo, allora non avrebbe mai più potuto rinnegare i suoi sentimenti per l'amico.

Implacabili le lancette dell'orologio, del tutto indifferenti verso il suo patimento, avevano proseguito nella loro sferica ed infinita marcia e l'ora di partire era infine giunta.

James sollevò allora lo sguardo e gli occhi dalle eleganti intarsiature e sfumature del legno, si poggiarono sulla liscia superficie della finestra.

Ed i suoi lineamenti, nel riflesso sul vetro, si confusero ancora con quelli di House, fondendosi nell'immagine di un autunno senza pace e di un inverno senza fine, le cui labbra s'incresparono in un sorriso velato di rassegnazione.

La voce di Greg, vibrante e tagliente, sembrò inondare l'appartamento:

/ Dove vuoi andare Wilson?

Per quanto tu possa scappare lontano non potrai mai sfuggire a te stesso e ovunque andrai, ti porterai dietro anche il mio riflesso.../

L'immagine poi si dissolse, cancellata dai fari di una macchina.

Qualcuno aveva parcheggiato di fronte al palazzo.



RINGRAZIO TUTTI COLORO CHE HANNO LETTO E COMMENTATO! è GRAZIE A VOI CHE, ANCHE SE A DISTANZA DI TEMPO, SONO RIUSCITA A RIPRENDERE E PROSEGUIRE LA STORIA!  ^-^  UN BACIO ENORME!

  
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