Gotta be you.

I suoi occhi cioccolato erano a pochissima distanza dai miei, ne avvertivo la presenza.
La voglia di lui era tanta, la mia voglia delle sue labbra era irresistibile.
Così gli presi le guance e gli feci avvicinare il suo volto al mio, fino a quando non sentii il contatto tra le nostre labbra.
Il bacio si stava facendo più passionale e fu così che lui mi prese in braccio e io come un koala attorcigliai le mie gambe su di lui, non staccando il contatto con le nostre bocche.
Uscimmo dal bagno ed entrammo nella nostra stanza, appoggiandomi al grande letto ad acqua.
Il bacio continuò, era come se le nostre labbra fossero state pezzi di puzzle che combaciavano perfettamente.
Ad un certo punto si fermò e con un sorriso incominciò a guardarmi, mentre io lo guardavo stranita.
“C'è qualcosa che non va?” chiesi io con dubbio.
“No assolutamente, è che mi mancava tutto queste; forse mi mancavi tu, tutti qui.” disse lui sempre sorridendomi. Quel sorriso che mi mozzava il fiato, quel sorriso che solo lui sapeva fare.
Involontariamente sussurrai “You’re the best thing i have ever had.” pensando che lui non mi avesse sentito, invece “Io sarei la cosa migliore che ti sia mai successa?” chiesi lui con un volto illuminato.
“Certo che si idiota penso anche che se dovessi scegliere tra il tuo amore e la mia vita, sceglierei il tuo amore, perchè è la mia vita” Così feci scattare la sua reazione più bella, un abbraccio di mezz'ora. Tra le sue braccia mi sentivo protetta, lui era la persona che amavo di più e lui lo avvertiva. Mi iniziò poi a passare le sue morbide dita su e giù per le braccia creando in me dei piccoli, freddi brividi. “ Hai freddo?” mi domandò togliendosi la felpa e appoggiandola nelle mie spalle. Annui per poi spostarmi vicino all'armadio, cercando qualcosa di comodo da mettere.
Lui mi ritirò verso di sé dicendomi “Non toglierti questo vestito, sei stupenda”
“Avrai tutto il tempo di vederlo domani alla festa visto che tu e Hope mi obbligherete a metterlo.”
“Per questa volta passi Eff” disse lui rassegnato. Così mi cambiai, e ritornai in fretta da lui.
Quel lui che ora si poteva chiamare Zayn Malik, la distanza non era più un problema, lui c'era.
“Sai che domani sera ci saranno anche i miei amici?”
“Ah si?” dissi io felice di conoscere finalmente quei suoi amici famosi. “Non so i loro nomi!”
“Stai scherzando?” mi chiese lui scoppiando a ridere. “No!” Gli diedi una pacca sulla spalla.
Così tirò fuori il suo Iphone, che faceva invidia al mio telefono vecchio di chissà quanti anni, mi fece lezione per due ore, continuavo a confondere Liam e Louis, ero un vero disastro
“Ti devo cantare una canzone” disse lui, guardandomi negli occhi come poche volte faceva.
“Cioè?” “Mi ricordo che alle elementari una volta ti ho sentito cantarla mentre svolgevamo il compito di matematica e dà lì hai preso l'abitudine di cantarla mentre fai le verifiche” E come al solito scoppiò a ridere. Io arrossii un sacco, non pensavo che qualcuno lo avesse notalo che io cantassi My Heart Will Go On durante le verifiche, questa cosa mi imbarazzava un sacco.
“Non ti vedo cantare questa canzone, ti si addice di più il pezzo Oh girl, can we try one more, one more time?
One more, one more, can we try?
One more, one more time
I’ll make it better
One more, one more, can we try?
One more, one more,
Can we try one more time to make it all better”
Rimase a bocca aperta, pensava che io non avessi mai sentito una sua canzone, ma si sbagliava di grosso, anche perchè io le sapevo tutte a memoria, e ne andavo fiera.
“Com'è che sai le nostre canzoni e non sai nomi dei componenti?” mi chiese esterrefatto.
“ Perchè mi interessi solo tu” dissi io, trovandomi tra le sue braccia.
“Only you” aggiunge lui ridendo.

Continuammo a parlare finchè non suonarono al campanello di casa mia, doveva essere mia madre che tornava dal lavoro. Aprii, infatti era proprio lei, con mille buste della spesa, facendo vagare il mio cervello sulle meraviglie che ci potevano essere lì dentro. Entrò e quando vide Zayn disse: Ciao amore e ciao anche a te Zayn” gli parlò con il sorriso in bocca.
Andò a finire che fino alle 20:00 di sera lo torturò con le domande più assurde sulla sua nuova vita.
Io me ne stavo in disparte a pensare a quello che era successo. Era un uragano, un uragano di emozioni.

 

Hey belle, aspetto ancora una vostra recensione,

spero che ne arrivi qualcuna almeno questa volta, a domani