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Autore: Danielle Petite    27/11/2013    1 recensioni
Cosa è successo a Sarah dopo la guerra magica? E' definitivamente finita con Draco? Cosa si prospetta per lei in futuro? Scopriamolo insieme attraverso il secondo ed ultimo volume di Blue Twister.
*Storia riscritta nel 2021*
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Nuovo personaggio | Coppie: Luna/Neville
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Blue Twister '
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Capitolo 23 - Open Day

 

 

La mattina del 20 si svegliò al Manor di buon ora perché non vedeva l'ora di rivedere Draco. Andò al bagno che era uguale a quello che aveva lui nelle sue stanze, enorme e con una vasca in muratura a livello del pavimento che sembrava una piscina, dove vi si immerse.

La prima cosa che fece fu accarezzarsi il pancione, era una cosa che le veniva istintivo fare ogni tanto, poi parlò «Sai tesoro, oggi conoscerai il tuo papà» e come risposta la sentì scalciare.

Sorrise tra sé e sé immaginando che avesse capito poi cercò di rilassarsi rimanendo a galla distesa sul pelo d'acqua ma ci restò per poco. L'eccitazione era troppa.

Fece un paio di vasche avanti e indietro poi decise di uscire e cominciare a pensare a cosa indossare. Fece non poca fatica a risalire poi si asciugò e si mise di fronte allo specchio per osservarsi, lo faceva tutte le mattine per rendersi conto della crescita di Elisabeth.

I fianchi le si erano un po ' allargati perché era un pò ingrassata naturalmente, e la pelle intorno alla pancia era tesissima. Per fortuna però Narcissa le aveva insegnato una pozione anti-smagliature che aveva usato anche lei quando era incinta di Draco.

«E' davvero miracolosa! Sarah usala mi raccomando, spargila anche sul seno e sui fianchi!»

Prese la pozione che aveva precedentemente preparato in un piccolo calderone e se la sparse sul corpo partendo dal seno, aumentato di una taglia circa, sui fianchi e sulla pancia.

«Ecco fatto!» disse al suo riflesso. Si mise la vestaglia e andò all'armadio per decidere cosa mettere.

Sapeva che in Giappone l'estate era molto più afosa e umida rispetto all'Inghilterra quindi optò per un vestitino premaman rosa in chiffon, era leggero cadeva molto morbido così da mostrare solo un accenno delle sue nuove forme.

Andò in sala da pranzo al piano di sotto per la colazione immaginando di essere sola, ma Lucius era già lì.

«Buon giorno Signor Malfoy» disse sorridendogli.

«Buon Giorno Sarah…mattiniera oggi?» Stava leggendo la Gazzetta del Profeta e non aveva per niente l'aspetto di una persona appena sveglia. Effettivamente non aveva mai visto i Signori Malfoy in disordine ma sempre elegantissimi e attivi.

«Si…sono emozionata» rispose arrossendo leggermente.

Lui rise e disse «Capisco…devo ammettere che anche io sono un pò…curioso…di vedere la faccia di Draco» fece una piccola pausa per sorseggiare il suo caffè «Anche se in realtà già ho avuto modo di vederla»

«In che senso?» non capì a cosa si riferisse.

«No, nulla. E' acqua passata» rispose scuotendo il capo.

«Su! Voglio saperlo adesso!» lo incitò sorridendo.

«Bhè...Diedi io la notizia a Draco di Astoria all'epoca…era a dir poco sconvolto» disse ridendo.

Ebbe un tuffo al cuore ricordandosi di quel periodo «…immagino…»

«Ma questa volta è del tutto diverso!» Esclamò forse pentendosi di quello che aveva detto.

Sarah lo intuì dal fatto che si agitò non poco facendo cadere la tazzina.

Non riuscì a contenersi «Secondo lei...potrebbe aver paura di diventare padre?»

«No, no!»

Furono interrotti da Narcissa «Buongiorno Sarah! Lucius…» Indossava una veste rossa da strega in cotone leggero ed aveva acconciato i capelli in una treccia laterale.

«Buongiorno Cissy…» le rispose ma lei fissava Lucius.

«Di che stavate discutendo?» chiese con un aria minacciosa.

«Stavo appunto per dire a Sarah che secondo me Draco sarà felicissimo dell'arrivo della bambina...sono consapevole di aver causato molti dispiaceri a mio figlio in passato e di avergli procurato non poco dolore…» si rigirò verso di lei «…ed ora sono più che convinto che sarà felice di essere riuscito a costruire una famiglia con te»

Non seppe mai se lo disse per far felice sua moglie o lo pensasse davvero.

 

****

 

«Draco non vedo l'ora di rivederla!» esclamò Andres in mensa.

«Chi?» chiese addentando un cornetto.

«Come "chi?",  Sarah!» esclamò sorridendo di nuovo.

«E come mai non vedresti l'ora di rivederla?» disse bloccando la masticazione.

«E' pur sempre la mia ex…e poi siamo rimasti amici» rispose lui come fosse una normale conversazione da fare quel giorno su quell'argomento in particolare.

«Mi stai cominciando ad andare sui nervi..»

«Puoi dire quello che vuoi, anche a me è mancata!» lo disse tranquillissimo e questo lo urtò.

«Lei viene per me, non te lo dimenticare…in più non sa nemmeno che tu sei qui» disse riflettendoci su.

«Come non lo sa? Non le hai parlato di me nelle tue lettere?» lasciò andare anche lui la colazione.

«Le mie lettere? In tutto questo tempo mi è stata concessa una sola lettera…e poi…perchè avrei dovuto sprecarla per dirgli di te?»

«Accidenti, però…» disse deluso.

«Appena la vedo le dirò che sei gay» gli disse per ripicca.

«Non ti azzardare a dirle una cosa del genere! Ti ho detto che non sono gay! E poi…di quella cosa…gliene parlerò io!»

«Pensa a Helina e lascia perdere Sarah….» Andres gli tirò addosso un vassoio di biscotti ormai vuoto.

«Piuttosto che pensare a Sarah…» continuò pulendosi i pantaloni dalle briciole «…chi hai invitato oggi?»

«Mia madre…forse viene anche mia sorella Carmen dalla Spagna..»

«Coooosaaa?» questa non ci voleva.

«C'è qualche problema?» chiese Andres.

«Non ricordi l'ultima volta che è venuta a trovarti a casa nostra un paio di anni fa?» fece un'espressione meravigliata.

«Si, ma dai, ora è cresciuta!»

«Appunto! Digli di starmi alla larga…»

Lui rise «Hai paura che ti salti addosso?»

«L'ultima volta ha fatto più di saltarmi addosso…»

«Non mi dirai che…te la portasti a letto?» aveva gli occhi sbarrati.

«Ti correggo…lei portò me…»

«Ma aveva solo 18 anni!» esclamò sconvolto Andres.

«E' tua sorella non la mia…se non sai quello che fa con i ragazzi non è un mio problema»

«Perchè non me lo hai mai detto!?»

«Tu non me lo hai mai chiesto!»

«Oddio che scena orribile…povera sorellina…»

«Povera sorellina? Non voleva nemmeno che facessi una pausa tra una…»

«Basta! non voglio sentire più nulla…»

 

 

Due anni e mezzo prima, nell'appartamento condiviso con Andres…

 

«Ciao Andres, torna presto!» lo salutò sua sorella.

«Non temere, un paio d'ore e sono di nuovo qui» disse prima di richiudersi la porta alle spalle.

Carmen si voltò verso di lui con uno sguardo malizioso.

«Cosa…c'è?» le chiese supponendo di conoscere la risposta.

Gli si avvicinò con passo felino «Mi fai vedere la tua camera da letto?»

Le sorrise accogliendo l'invito «Non perdi tempo tu…»

Lo afferrò per la cravatta e lo trascinò nella camera da letto riempiendolo di baci.

«Hey, hey…vacci piano» le disse mentre cercava di strappargli la camicia. Se la ragazza voleva qualcosa da lui, perchè non darglielo?

La assecondò e fecero sesso sfrenato per più di un'ora.

«Draco sei stato magnifico..» gli disse Carmen che ora giaceva accanto a lui nuda sotto un lenzuolo bianco.

«Grazie…» si sentiva sfinito…

 

 

«Comunque…» tornò serio « non voglio che Sarah sappia di lei…»

«Questo sarebbe un ottimo modo per vendicarmi di te lo sai?» certo che lo sapeva.

«Cosa vuoi in cambio per tenere tua sorella lontana da me?»

«Oh…domanda interessante…» sorrise maliziosamente «Avrei in mente qualcosa…»

«Spara» disse rassegnato.

«Nel caso trovassi tu l'antidoto…voglio il mio nome accanto al tuo»

Acconsentì con un leggero disprezzo.

 

****

 

I Malfoy e Sarah erano al Ministero della Magia pronti a partire. Il cuore di Sarah era a mille e sentiva Elisabeth che si agitava nel suo ventre.

«Prego Signori, entrate uno alla volta» disse il guardiano della metropolvere.

«Cara vuoi andare tu per prima?» chiese Lucius a sua moglie porgendole la mano.

«Certo» la donna si chinò per entrare nel caminetto e gettò una manciata di polvere ai suoi piedi senza dire nulla. Una fiamma verde l'avvolse e sparì. Probabilmente l'avevano fatto in modo che portasse direttamente "alla base segreta"

«Sarah tocca a te» Lucius le porse la mano come fece con sua moglie e l'aiutò ad entrare.

«Prendi» il guardiano le porse la ciotola e presa una manciata di polvere magica. Non appena la gettò a terra il viso di Lucius sparì e fu trascinata in un vortice nero dove i sensi non si distinguevano più.

Si ritrovò in un vialetto in giardino o un campo, non seppe distinguere bene il posto perché non lo aveva mai visto prima. Narcissa spuntò davanti a lei e le porse un braccio per tenersi.

«Come ti senti?» le chiese.

«Un pò stordita…ma dove siamo?» si guardò intorno e vide di fronte a sé un edificio maestoso e in stile futuristico, le travi in acciaio erano a vista e le pareti di vetro.

«Un posto…insolito direi» disse Lucius che era appena comparso dietro di lei.

«Molto insolito» affermò sua moglie.

Non le interessava del posto. Dov'era Draco?

 

****

 

«Hola mamá me alegro de verte!» esclamò Andres rivedendo sua madre.

«Hola querida cómo estás?» la donna era visibilmente emozionata di rivedere suo figlio e Draco fece due passi indietro per lasciarli soli.

La sala d'ingresso era affollata, continuava a guardarsi intorno alla ricerca dei suoi genitori e di Sarah ma non li vide da nessuna parte.

Erano le due in punto quindi supponendo che fossero arrivati puntuali in metropolvere dovevano essere lì. Decise di disturbare la mamma di Andres.

«Salve Signora! Mi chiamo Draco sono un amico di Andres!» le porse la mano sperando che capisse l'inglese e lei la strinse.

«Piacere di conoscerti» rispose lei. Era una bella donna, capelli ricci e mossi come il figlio e la pelle olivastra. Sembrava molto più giovane di sua madre.

«Posso chiederle da che parte è arrivata? Vorrei andare a cercare i miei…»

«Si, da quella parte…c'è una metropolvere lì fuori...»

«Corri Draco!» lo incitò Andres. Non se lo fece dire due volte.

Camminò facendosi largo tra la folla ed uscì all'aperto respirando l'aria afosa del Giappone, quanto gli mancava la sua Inghilterra. Ovunque si girasse c'erano persone felici ed emozionate che si abbracciavano.

«Draco!» si sentì chiamare improvvisamente alla sua destra e vide in lontananza tre sagome che si sbracciavano per salutarlo.

Gli si allargò un enorme sorriso sul viso e prese a camminare a passo svelto verso di loro.

Sua madre era vestita di rosso, spiccava contro il cielo azzurro mentre suo padre era vestito di nero come al solito. Sarah era dietro di loro sembrava che non riuscisse a tenere il passo con gli altri due.

«Mamma! Papà!» Finalmente li aveva raggiunti. Sua madre subito gli si buttò al collo.

«Tesoro! Ci sei mancato tanto! Ma che hai fatto con questi capelli? Sembri un vagabondo!» Effettivamente non ci aveva pensato a darsi una sistemata ai capelli, gli si erano allungati di parecchio.

Strinse la mano a suo padre a finalmente i suoi occhi si posarono su Sarah.

 

****

 

Lo aveva visto! Era appena uscito dall'edificio «Draco!» urlò alzando le braccia. Narcissa e Lucius la imitarono e lui ricambiò.

Il cuore di Sarah martellò nel petto e si sentì quasi subito il respiro affannoso nonostante stesse solo camminando a passo svelto. Voleva abbracciarlo per prima ma Narcissa riusciva a camminare più veloce.

Si avvicinava sempre di più, com'era bello! Indossava una camicia bianca con il collo sbottonato in modo che riuscì a intravedere parte del suo petto e i capelli gli ricadevano sul viso un po ' scompigliati. Draco la guardò per un attimo negli occhi ma fu preso d'assalto da sua madre.

Ormai Sarah non ci sentiva più, sentiva il suo cuore che batteva talmente forte da coprire tutti i suoni circostanti. Lui strinse la mano a suo padre e finalmente toccò a lei.

«Draco…» sussurrò, quasi in lacrime dalla felicità.

Lui fece uno scatto in avanti e le prese il viso tra le mani per poi darle un lungo bacio sulle labbra. Non riuscì a trattenere le lacrime e non appena lui si staccò lei fece altrettanto e lo baciò di nuovo. Le sue labbra…nessuno poteva dire quanto le erano mancate.

Elisabeth le diede un calcio che la riportò alla realtà «Draco…» gli sorrise «…devo parlarti di una cosa…»

«Dammi solo un secondo ok?» le disse accarezzandole i capelli.

Lo guardò interrogativa e lui si voltò verso suo padre «Dimmi che era questa la cosa importante ti prego!»

Lucius fece un mezzo sorriso «Era questa»

Si voltò di nuovo verso Sarah e si inginocchiò improvvisamente.

«Ciao…penso di essere il tuo papà» disse al pancione di Sarah.

 

****

 

Sarah era bellissima, più di prima. I capelli li aveva tutti neri e indossava un vestitino rosa chiaro…ma la cosa che lo colpì fu il suo corpo.

Era incinta. La prima cosa che fece fu di baciarla, non vedeva l'ora da tempo.

La notizia importante di cui parlava suo padre doveva essere sicuramente quella! Finalmente qualcosa di positivo!

Era la seconda volta che qualcuno gli dava questa notizia ma solo ora si rese conto di quanto dovesse essere bello riceverla dalla persona che si ama. Provò a staccarsi da lei per contemplarla meglio ma lei lo afferrò per il viso e lo baciò di nuovo. Però se ci fosse dell'altro? Forse suo padre stava male?

«Draco…devo parlarti di una cosa..» gli disse Sarah sorridendo. Credeva che non avesse capito?

«Dammi solo un secondo ok?» si voltò verso suo padre sperando che avesse ragione «Dimmi che era questa la cosa importante ti prego!»

«Era questa» le parole magiche, si sentì leggero come una piuma.

Si inginocchiò e parlò al ventre di Sarah «Ciao…penso di essere il tuo papà» appoggiò delicatamente una mano sul pancione e riuscì quasi a percepire un piedino. O forse era solo frutto della sua immaginazione.

«Pensi? Lei è tua figlia!» esclamò Sarah asciugandosi le lacrime.

Una bambina? Aveva sentito bene? «E' una femmina?» era emozionatissimo.

«Draco…ti presento Elisabeth Narcissa Malfoy» alzò lo sguardo a sentire il nome per guardare Sarah negli occhi. Aveva usato i nomi delle loro madri.

«Ovviamente per il nome…se non ti piace possiamo discuterne…»

«E' un bellissimo nome» riuscì a dire soltanto.

Si voltò verso i suoi genitori, in particolare verso sua mamma «Perché non mi hai scritto di ciò?»

«E' colpa mia…volevo dirtelo da vicino…in realtà speravo che tornassi presto…» si intromise Sarah.

«Figliolo credimi…è stata dura non dirti niente…ma qualcuno si è fatto sfuggire qualcosa a quanto ho capito!» Narcissa si voltò verso suo marito e lo guardò male.

«Gli ho solo detto di tornare presto perchè avevamo una notizia da dargli»

«Si ma non ho potuto fare nulla se non guadagnare queste 6 ore» prese la mano di Sarah e la strinse forte.

«Tesoro noi andiamo a farci un giro…avete tante cose da raccontarvi...ci rivediamo dentro ok? E non far stancare Sarah!» disse Narcissa prima di trascinarsi Lucius verso la struttura.

Rimasero soli e improvvisamente Sarah lo abbracciò «Mi sei mancato da morire!»

«Anche tu piccola mia» le disse stringendola a se. Avrebbe tanto voluto fermare il tempo per stare con lei un pò di più.

«Ti amo tanto» gli disse tra le pieghe della sua camicia. La strinse ancora di più e sorrise quando sentì il pancione contro il suo corpo.

«Che bella sorpresa…però mi chiedo…come è successo?» disse ad alta voce.

«Penso sia successo al pub irlandese, quella sera…con le luky beer in circolo...»

«Cosa? Ma allora….» avrebbe partorito a breve! «…Sarah quando te ne sei accorta?»

«Quando tu sei partito ho avuto un piccolo collasso e tua madre ha chiamato il medimago…ed ecco…mi ha detto che ero incinta di 2 mesi…»

Era un medimago anche lui, sapeva come funzionavano le cose «E in due mesi non hai avuto nessun sintomo?»

«Ho avuto il ciclo regolare fino ai 3 mesi, ed ho rimesso solo un paio di volte ma lo avevo associato a qualcosa che avevo mangiato…»

«..Si ricordo alla partita che ti sentisti male dopo la materializzazione…che stupido!» Era un pessimo medimago. Non accorgersi che la propria ragazza è incinta.

«Sai…io non sono ancora stata da una medimaga pediatrica» gli confessò.

«Come no? Nemmeno una volta?» le chiese ma lei scosse il capo. Come mai aveva deciso di non andare? E come mai sua madre non l'aveva portata?

«Sono sempre stata bene…e poi la sento muoversi spesso…»

«Non significa niente! Vieni che ti visito io» le prese la mano e fece per trascinarla con se.

«D'accordo…ma vorrei ricordarti che sono una Medimaga anche io…so se lei sta male» Sarah aveva incrociato le braccia irritata.

«Scusa…hai ragione…avevo scordato che sei più brava di me» le disse sorridendo.

«Certo…e non dimenticarlo più!» gli sorrise raggiante e lo precedette. La fissò per un pò fino a quando lo riportò alla realtà.

«Che fai non vieni?»

«Arrivo»

 

 

Draco la portò dinanzi uno specchio, oltre il salone dove c'erano tutti i parenti e gli amici «Che si fa?»

«Osserva» fece un passo avanti ed entrò letteralmente nello specchio ondulando la superficie.

«Wow» le scappò, non aveva mai visto una magia simile. Draco le porse la mano e lei la prese oltrepassando lo specchio insieme a lui.

«Per la barba di Merlino…che magia è questa?» davanti a loro c'era una porta che sembrava risplendere di luce propria e tutto intorno l'oscurità assoluta.

Draco infilò una chiave nella serratura e l'aprì «Benvenuta nel mio appartamento»

Entrò e subito vide un letto sulla sua sinistra «Bel lettino» poi di fronte a lei c'era un divano bianco e sul tavolino vide poggiate due tazze.

«Ehm…io non dormo qui…» disse frettolosamente «Vieni ti faccio vedere il mio letto» sempre alla sua sinistra c'era un arco che portava in un altra stanza da letto ed in fondo riuscì a vedere anche un bagno.

«Draco…» cominciava a sentirsi strana «…con chi dormi?» a questa domanda lo vide imbarazzato.

«Dormo da solo, di là dorme qualcun altro» ammise.

«E chi sarebbe questo qualcuno?» sperò con tutto il cuore che non fosse una donna.

«E'…» furono interrotti da un baccano proveniente dall'ingresso che fece sussultare Sarah.

«Chi è?» disse Draco.

«Ohi Draco...sei qui…» Sarah quella voce la conosceva bene.

«Andres?» disse scioccata spuntando da dietro l'arco. Sì era lui, ma non era solo, insieme a lui c'era una ragazza più giovane con i capelli biondi tinti e vestita alla moda.

«Oh mio Dio! Sarah!» lui divenne allegro e sorridente come ai vecchi tempi.

Andres si avvicinò e l'abbracciò «Sarah…ma tu…»

«Draco!!» la ragazza bionda, ignorando del tutto Sarah e gli altri, si buttò al collo di Draco e lo baciò sotto un orecchio «Che bello rivederti, mi sei mancato!»

Sarah rimase a bocca aperta.

«No, Sarah non è come pensi…» Andres prese la ragazza per il gomito e la rimproverò «Che stai facendo?»

«Sarah..» Draco si avvicinò lentamente ma lo respinse con la mano.

Andres cercò di trascinare via la ragazza ma lei non si volle muovere. La stava fissando con un' aria di sfida.

«Carmen vieni via! Lasciali stare!» insistette Andres.

«Perchè scusa? Qui sto talmente bene!» e si avvinghiò al braccio di Draco.

«E' uno scherzo?» disse Sarah irritata.

Vide Draco scrollarsi di dosso la biondina «Che vuoi da me?»

«Andres fammi uscire di qui» fece per andarsene ma Draco la fermò per un polso.

«Non è come pensi!» finalmente si scrollò di dosso la tipa che si offese.

«Lasciami…mi stai facendo male…non sarei dovuta venire qui a Tokyo!» con un colpo di frusta liberò il braccio e uscì da quella stanza abbracciandosi il pancione.

 

 

****

 

Camminò a passo svelto verso Narcissa che era seduta a un tavolo con il marito ed altre persone che non conosceva.

«Cissy dovrei parlarti» disse tutto d'un fiato tesa.

«Certo…vogliate scusarmi…» si congedò e si misero in disparte «Che è successo Sarah?»

«Voglio andare via da qui! Subito!» tremava dalla rabbia.

«Cosa? Vuoi andartene? Mi vuoi dire cosa è accaduto?» chiese preoccupata.

«Draco ha una relazione con un'altra ragazza» disse disperata.

«Cosa! Non può essere vero!» si guardò intorno come per cercare conferma ma non trovò nessuno ovviamente «Sarah…ne sei sicura?»

«Li ho visti!» cercò di non piangere ma le fu molto difficile.

«Voglio parlare con mio figlio» disse arrabbiata anche lei.

«Io voglio andarmene!»

«Sarah! Sarah!» «Sarah!» urlarono il suo nome nella sala.

Draco e Andres la stavano cercando, ma non voleva vederli, odiava tutti!

Scappò in giardino e si nascose dietro un albero, a piangere.

Il suo cuore era a pezzi di nuovo, fatto a pezzi dallo stesso ragazzo da cui era scappata per molto tempo e a cui aveva ceduto nuovamente. Non le era chiara tutta la situazione, l'unica cosa che sapeva è che si sentiva male.

«Tranquilla piccola…mi prenderò io cura di te» si lasciò andare contro l'albero e si sedette sull'erba fresca poi improvvisamente chiuse gli occhi.

 

****

 

«Mamma! Hai visto Sarah?» chiese a sua madre una volta trovata.

Come risposta ricevette uno schiaffo in piena regola davanti a tutti.

«Come hai osato…» quasi urlò e fu raggiunta da suo padre immediatamente.

«Che diavolo sta succedendo qui?» chiese sussurrando.

Sua madre si voltò di scatto verso suo padre e disse «Tuo figlio non ha perso il vizio di spassarsela con le ragazze…»

«Mamma che stai dicendo?» le chiese sconvolto. La guancia gli pulsava ancora.

«Mi perdoni se mi intrometto signora Malfoy…» disse Andres timidamente «C'è stato un malinteso con mia sorella, Draco non sta con nessun'altra ragazza»

Si sorprese di lui. Lo stava difendendo.

«Tu sei il ragazzo che condivideva l'appartamento con Draco…» disse suo padre.

«Si, ora sono il suo assistente qui…mia sorella è venuta solo per oggi, come voi d'altronde…il suo comportamento è stato orribile, chiedo scusa a suo nome»

«Quindi…non hai tradito Sarah?» gli chiese direttamente sua madre.

«No! Non lo farei mai! Sto studiando giorno e notte per liberarmi di questo posto così da poter tornare a casa! Mi dici dov'è andata adesso?» vide l'espressione di sua madre addolcirsi.

«E' andata fuori…»

Corse come non faceva da tempo.

«Sarah! Sarah! Dove sei?» la cercò ovunque ma non la trovò. Il caminetto da dove erano arrivati era spento e si sarebbe riacceso solo alle venti, quindi doveva essere lì da qualche parte.

Passò davanti alla fontana cinque, sei volte, ormai si disperò.

«SARAH!» continuò a chiamarla «SARAH!»

«Ehi Signore!» un bambino spuntò da dietro un albero «Sei un medimago?» gli chiese.

«Si…» rispose andandogli incontro.

«C'è una signora che dorme là terra» indicò un punto imprecisato in mezzo agli alberi.

«Una signora che dorme hai detto?» non poteva essere che…«Portami da lei»

Seguì il bambino sul prato quando improvvisamente ebbe un tuffo al cuore.

«Sarah!»

Si inginocchiò accanto a lei e continuò a chiamarla ma non si mosse.

Estrasse la bacchetta e sentì i parametri vitali di Sarah e della bambina, erano molto deboli.

«Sarah ti prego riprenditi» le fece un incantesimo per farle riprendere conoscenza ma sembrò non funzionare.

Doveva portarla dentro e farla visitare da qualcuno, lui ora non era in grado agitato com'era. La prese in braccio e corse dentro alla struttura urlando «Codice rosso! Aiutatemi!»

 
  
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