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Autore: Seekerofdreams_    28/11/2013    28 recensioni
Never ever give up è la storia di una ragazza che vive di musica, libri e scrittura.
Combatte contro qualcosa più grande di lei, ma non si arrende mai, ha imparato che bisogna lottare a denti stretti per ottenere qualcosa e vivere e ci riuscirà, grazie alla musica e forse, grazie anche a un paio di occhi color cioccolato.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Liam Payne, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Epilogo









A tutte le persone che soffrono, che sia per un malattia o per amore, 
ricordatevi che c’è sempre qualcuno disposto a darvi un abbraccio.






Lavorare è faticoso, è vero, ma quando fai un lavoro per cui vale la pena alzarsi la mattina non ti pesa 
fare nulla. Così è per me, sono ormai due anni che grazie a Liam 
e ai ragazzi sono riuscita ad aprire una casa famiglia per i bambini malati e per 
bambini orfani, fondando la “Never Give Up - One Direction Foundation”. 
Mi sono occupata di giocare con i bambini, curarli come solo una mamma può fare 
e intanto finire il tirocinio per la laurea.
Ogni giorno raccogliamo fondi grazie alle vendite dei biglietti, cd e quant’altro 
dei ragazzi per accudire i bambini e garantire loro un futuro.
Nel corso degli anni, la casa si è riempita sempre di più, ragazze madri che non 
volevano un bambino lo lasciavano qui,gli ospedali e gli assistenti sociali ci hanno 
affidato bambini che hanno perso entrambi i genitori per incidenti o malattie gravi 
e noi con impegno abbiamo lottato per dare il meglio di noi e far sentire tutti come 
in una grande famiglia.
Le porte dell’edificio si aprono rivelando la figura slanciata di mio marito, 
sorridente tiene in braccio un bambino di cinque anni, Sam, sorride anche lui con 
in mano un nuovo giocattolo, sicuramente Liam avrà comprato qualcos’altro. 
Scuoto la testa avviandomi verso di loro, accarezzo la testolina bionda di una 
bambina mentre sta disegnando e li raggiungo.
“Mammaaa!” urla Sam sorridendo.
Spontaneamente un sorriso nasce sul mio viso al suono di quella parola, due anni fa, 
una ragazza malata di cancro si è presentata qui, raccontandomi la sua situazione ed io 
a mia volta le ho detto di come ho sconfitto la stessa malattia, purtroppo lei si trovava i
n uno stadio troppo avanzato e dopo aver lasciato qui il suo bambino mi ha chiesto 
di prendermi cura di lui.
Io e Liam non avevamo ancora deciso di adottare nessuno, ma quel bambino mi è subito
entrato dentro, con i suoi occhioni verdi, i suoi capelli biondi, avevo bisogno di custodirlo, 
lo dovevo a sua madre e a me stessa, così dopo aver avviato le pratiche, sei mesi dopo 
Sam è diventato parte della nostra famiglia.
“Ciao tesoro!” sorrido prendendolo in braccio e facendolo volare in alto mentre lui ride.
Lo poggio a terra e lo invito ad andare a giocare con gli altri bambini, 
poi guardo Liam che mi avvolge teneramente con un braccio.
“Finalmente ti sei accorta di me!” sorride.
“Io mi accorgo sempre di te amore!” sorrido baciandolo.
“Com’è andata la giornata?” chiedo sistemando il colletto della sua giacca.
“Bene, Sam è stato bravissimo, ha mangiato e non ha fatto i capricci!” dice sarcastico.
“Che avete combinato?” chiedo ridendo.
“Uhm, nulla!” dice ridendo “Solo che casa è un disastro abbiamo giocato ai supereroi!”
“Liam!” sbuffo.
“Ehi, non è colpa mia, mi ha tentato con le statuine di Iron Man!” cerca di giustificarsi.
“Mh, ci devo credere?” dico alzando un sopracciglio.
“Certo!”
“Saaaam? Vieni un attimo!” lo chiamo.
“Che c’è?” dice sorridendo.
“Chi è stato a voler giocare ai supereroi, tu o papà?” chiedo abbassandomi alla sua altezza.
“E Liam non fare gesti!” dico fulminandolo.
“Papà!” dice Sam indicandolo.
“Ehi, avevamo fatto un patto!” sbuffa mentre Sam scrolla le spalle e torna a giocare.
“Non cambi mai eh!” dico ridendo.
“Non ci giocavo da tanto!” dice guardandomi come un bambino.
“Ringrazia che ti amo troppo!” dico mentre lui mi accoglie tra le sue braccia.
“Lo so, ti amo anche io!” sorride.
“Che dici andiamo? Altrimenti facciamo tardi!” dico allontanandomi.
“Si, vado a dirlo a Sam!” mi dice lui avviandosi verso il ragazzo.
Io mi dirigo verso il mio studio e avverto le altre persone che lavorano con me che esco, 
prima però faccio un giro di raccomandazioni a tutti, anche se so che abbiamo un personale qualificato!
Alcuni colleghi salutano Liam ringraziandolo come sempre per tutto quello che fa, sorrido orgogliosa 
del mio uomo e intreccio la mia mano con la sua.
“Hai detto a Sam che deve restare qui?” chiedo.
“Si, ma non ha protestato, sta giocando con i suoi amichetti!” dice sorridendo.
“Perfetto, comincia ad andare, io vado a salutarlo!” dico separandomi da lui.
Annuisce con la testa prima di sparire dietro le vetrate, raggiungo Sam e saluto anche gli altri bambini.
“Fai il bravo eh, mi raccomando!” dico toccandogli il nasino.
“Si! Promesso!” dice continuando a giocare.
“Bravo, ora vado a dopo piccolino!” dico alzandomi per uscire.
Butto un’ultima occhiata e salutando Celine, la mia collega, esco fuori.
Il Suv di Liam è parcheggiato proprio davanti all’ingresso, salgo su e chiudo lo sportello, lasciandomi 
invadere dall’odore di frutti di bosco dell’ Arbre Magique, appeso allo specchietto.
“Sei pronta?” mi chiede girando la chiave.
“Certo amore! Tu?” chiedo poggiando una mano sulle sue gambe.
“Sono emozionato!” dice immettendosi nel traffico di Londra.
“Anche io!” ammetto.
Ci fermiamo davanti casa nostra, scendiamo subito e quando entro cerco di non guardare tutto il diastro 
di giocattoli e piatti sporchi, ci penserò dopo, mi avvio verso la camera matrimoniale e tiro fuori 
dall’armadio il mio vestito elegante, giacca e gonna bianca, mi vesto il prima possibile, infilo le scarpe 
alte e mi do un’aggiustatina in bagno.
Prendo dal cassetto del comò la mia cartellina con tutti i documenti e sorrido, la infilo nella borsa 
e aspetto che Liam finisca di prepararsi, poi torniamo in auto chiudendoci dietro tutte le porte.
“Stai benissimo!” dico sincera.
Il completo grigio gli dona veramente tanto, l’idea di averlo al mio fianco mi fa sorridere incredibilmente, 
lui mi prende la mano tra le sue e lascia un bacio sul dorso.
Ripartiamo diretti al tribunale, oggi è una giornata importantissima per noi, dobbiamo firmare 
i documenti per il trasferimento in Inghilterra di Sulley.
Dopo la visita in Ghana di otto anni fa, io e Liam siamo tornati molte volte lì, abbiamo stretto amicizia 
con molti bambini, abbiamo giocato con loro e portato giocattoli, cibo, vestiti, in uno dei nostri viaggi 
abbiamo conosciuto Sulley, un ragazzino di dodici anni tutto pepe, che giocava a calcio per le strade 
piene di buche di Accra, la capitale del Ghana. Liam aveva subito iniziato ad instaurare un rapporto 
d’amicizia con lui e ogni volta si legava a quel ragazzo grazie al calcio, fino a quando, un giorno ha 
espresso la volontà di portarlo a Londra.
“Stiamo per allargare la nostra famiglia!” dice Liam felice.
“Già, non mi sembra ancora vero!” sorrido.
“Voglio segnare Sulley in qualche scuola calcio!” dice entusiasta.
“Lee non è ancora arrivato e già pensi al calcio?” rido.
“Ehi, tu non capisci, hai visto come gioca?” dice incredulo.
“Va bene amore, mi fido di quello che dici tu!”
Accendo la radio e passano una vecchia canzone dei Beatles, alzo un pò il volume e canticchiamo insieme, 
sorridendo ogni tanto quando io stono qualche nota.
Arriviamo in venti minuti e mano nella mano saliamo le scale del tribunale, raggiungiamo l’ufficio 
affidamenti e chiediamo alla segretaria se è possibile entrare.
“Certo, vi stavano aspettando!” dice dandoci il permesso di passare.
Ci guardiamo per qualche secondo emozionati e poi entriamo nello studio, salutiamo gli avvocati 
e ci sediamo.
“Bentrovati” dice sorridendo uno dei due.
“Grazie” risponde Liam.
Vedo la sua gamba tremare mentre leggiamo tutti gli incartamenti, ci viene spiegato che Sulley arriverà 
a Londra tra un mese, il tempo di rilasciare il passaporto e fare il cambio di nazionalità.
“Così tanto?” chiede Liam.
“Si, abbiamo fatto il possibile per accorciare i tempi!”
“Oh, va bene, grazie!” intervengo io.
“Dovete firmare qui” dice indicando lo spazio vuoto infondo alla pagina.
Firmo con la mano tremante e sorrido a Liam, prende la penna dalle mie mani e aggiunge la sua firma.
“Perfetto, congratulazioni!” dice uno dei due dandoci la mano.
L’afferro prontamente sorridendo, aspetto Liam e insieme usciamo dallo studio, salutiamo la segretaria 
e una volta nell’altrio mi prende tra le braccia e mi fa girare.
Finalmente dopo mesi di battaglie, ci siamo riusciti.
“Non riesco a crederci!” dico abbracciandolo.
“Nemmeno io! Mi sembra incredibile!” dice stringendomi forte.
“Solo un mese e saremo tutti insieme!” dico sorridendo.
“Possiamo resistere un altro pò!” dice prendendomi per mano.
Usciamo e raggiungiamo l’auto, compongo il numero di Zayn e diamo ai ragazzi la buona notizia.
“Non avevo dubbi, sapevo che vi avrebbero concesso l’affidamento!” dice felice.
“Ci vediamo stasera a casa, ok?” dice Liam.
“Ci saremo!” 
Chiudiamo la chiamata e decidiamo di tornare a casa, mettiamo in ordine insieme e dopo mi trascina sul 
letto per fare l’amore con lui, ogni volta che sono tra le sue braccia mi sembra la prima, sembra che il 
tempo non passi mai, siamo nella nostra bolla di felicità da tanto tempo e anche se ho paura che possa 
scoppiare, mi godo ogni singolo minuto insieme.
“Ti amo” dice baciandomi dolcemente.
“I’m sorry if i say i need ya...” inizio a cantare una delle loro canzoni e lui sorride.
“You make me strong” dice lui guardandomi serio.
“No amore, sei tu che rendi forte me, l’hai fatto in tutti questi anni e continui a farlo ora” dico sincera.
Mi sorride felice e affonda la testa nel mio collo, accoccolandosi. 
“Mmh?” si lamenta.
“Che c’è?” chiedo.
“Le coccole” dice.
Sorrido e accarezzo la sua schiena, sembra un bambino eppure amo questo suo lato da morire.
“Forse dovremmo rivestirci” dico guardando l’orologio.
“Cinque minuti, poi andiamo a prendere Sam” dice lasciandomi un morsetto sul collo.
“D’accordo” dico chiudendo gli occhi.
Restiamo un pò in silenzio e poi ci alziamo per rivestirci, rifacciamo il letto e poi lo mando a prendere 
Sam alla casa famiglia.
Io intano ordino le pizze per questa sera, dopo otto anni conosco perfettamente i gusti dei ragazzi 
e così ordino senza tanti problemi.
Verso le sette Liam e Sam rientrano a casa e subito il piccolino si mette a guardare i cartoni seduto 
sul divano, Liam mi aiuta a sistemare la tavolata e qualche minuto dopo arrivano i ragazzi.
“Buonaseraaaa!” urla Harry allargando le braccia.
“Ciao Hazza!” sorrido abbracciandolo.
Sorrido mentre gli altri salutano Liam e Sam, passiamo i primi dieci minuti tra baci e abbracci prima 
di sederci sul divano in attesa della pizza.
“Ragazzi?” dice Liam alzandosi in piedi.
“Volevo ringrazirvi per essere qui a condividere con noi questa giornata!”
“E’ sempre un piacere” dice Niall sorridendo mentre tiene in braccio Sam.
“Facciamo un brindisi?” chiede Zayn alzandosi vicino a Liam.
“Ovvio” urla Louis alzando il bicchiere.
“A Sulley” dice dopo.
“A Sulley” urliamo tutti, compreso Sam.


***

Tre mesi dopo.


“Ha segnato, oddio!” grida Liam al mio fianco.
Siamo a vedere la prima partita di calcio di Sulley nella nuova squadra, sorrido abbracciando Sam, 
mentre Liam esulta come un pazzo.
“E’ stato bravissimo” dico felice.
“Bravo fratellone!” dice Sam battendo le mani.
Sorrido stringendolo a me, ne ho passate tante e lui, Liam e Sulley sono il dono più bello che abbia 
mai ricevuto.
“Bravo tesoro” urlo a Sulley.
Rimaniamo a vedere la partita e poi aspettiamo fuori dai cancelli l’uscita dagli spogliatoi.
“Ecco il mio campione!” dice Liam travolgendolo in un abbraccio.
Sorrido emozionata a quella scena e una lacrima sfugge dai miei occhi.
“Perchè piangi?” chiede Sam.
“Niente amore, tutto ok!” dico sorridendo.
Lo faccio scendere dalle mie braccia e corre anche lui ad abbracciare Sulley.
“Lo lasciate anche a me?” dico facendomi spazio tra di loro.
“Sei stato bravissimo!” dico sorridendo sincera.
“Grazie Sere” mi dice.
Sorrido, so che per il momento è troppo presto per lui chiamarci mamma e papà, ma va bene così, 
sorrido a Liam e tutti insieme torniamo in macchina.
“Che ne dite, ci fermiamo a mangiare qualcosa per strada?” chiede in auto.
“Oh no, sono stanchissimo” borbotta Sul.
“Allora direzione casa!” dice ingranando la marcia.
Arriviamo venti minuti dopo e saliamo nel nostro appartamento, tolgo la giacca mentre i miei uomini 
si allungano sul divano, sarà complicato passare la vita con quei tre.
Sbuffo entrando in cucina e iniziando a preparare da mangiare, cucino un pò di verdure e un pò di carne 
e poi li richiamo all’attenzione.
Arrivano tutti e tre qualche minuto dopo, li vedo sorridere felice e mi si scalda il cuore, è quello che 
sempre sognato, una famiglia felice.
E’ vero, non sono sangue del mio sangue ma li considero figli miei e dopo otto anni, mi maledico ancora 
per aver dubitato dell’amore di Liam.
“Stai bene?” mi sussurra.
“Si” dico sorridendo, ed è la verità.
Sto bene seriamente, sto bene fisicamente e sto bene psicologicamente, forse bisogna trovare la persona 
giusta per accorgersi di quanto la vita è bella, perchè è così, la mia vita è bella e se finalmente posso dire 
di avere una vita che mi soddisfa è anche perchè ho passato momenti che mi hanno messo alla prova a tal 
punto da farmi pensare di non meritare felicità, ma tutti meritiamo di essere felici, bisogna solo capire 
cos’è che ci rende veramente felici!
“Noi andiamo a guardare la tv!” dicono Sam e Sulley.
“D’accordo!” dico alzandomi per sparecchiare.
“Lascia ti aiuto io!” dice Liam prendendo i piatti dalle mie mani.
“Grazie amore!”
“A cosa stavi pensando prima?” mi chiede mentre lava i piatti.
“Stavo pensando che sono felice con voi!” dico sincera.
“Anche io, ho il cuore che esplode di gioia!” dice sorridendo.
“Si vede, fidati!” 
Lo squillo del telefono di casa ci fa sobbalzare entrambi, ci guardiamo e ridiamo insieme prima che io 
afferri la cornetta.
“Pronto?”
“Hola!” sento ridere Zayn.
“Oh Malik, dovevo immaginare fossi tu!” rido.
“Certo, io vi penso sempre!” ride.
“Che ti serve Zay?” rido e Liam si avvicina a me dopo essersi asciugato le mani.
“Posso venire da voi stasera? Mi sento solo!” chiede dolcemente.
Guardo Liam e sorrido, questa per Zayn è quasi una seconda casa, quando i ragazzi non sono occupati 
nelle interviste, con i concerti o con eventi importanti Zayn passa la maggior parte del suo tempo qui 
con noi e mi sta bene perchè è il nostro miglior amico, vorrei solo che anche lui trovasse la felicità.
“Certo, ti aspettiamo!”
“Arrivo subito, a tra poco!” dice attaccando.
“Sta venendo qui?” mi chiede Liam.
“Si, vado a preparargli il letto!” dico sorridendo.
Raggiungo la stanza degli ospiti e metto le lenzuola pulite al letto, prendo dalla mia stanza una delle 
abat-jour e la metto sul comodino, so che Zayn ha paura del buio ancora adesso.
Torno al piano di sotto e trovo Zayn seduto sul divano con Sam e Sulley, mentre guardano la televisione.
“Ciao Zay” dico lasciandogli un bacio sulla guancia.
“Ciao Sere, grazie eh!” dice sorridendo.
“Ti ho preparato la stanza!” sorrido.
“Posso dormire con zio Zayn?” chiede Sullay.
“Ma nel letto non ci state tutti e due!” dico.
“Io vengo a dormire nel lettone con voi!” urla Sam battendo le mani.
“Chi viene a dormire nel lettone?” dice Liam entrando in salotto.
“Io papà, io!” urla Sam scendendo dalle gambe di Zayn per correre verso Liam.
“Solo se facciamo i dispetti alla mamma!” dice Liam prendendolo in braccio.
“Va bene!” dice lui felice.
“E se i dispetti li faccio io a voi?” dico avvicinandomi piano verso Sam.
“No, il solletico no!” urla dimenandosi.
“Ti proteggo io!” urla Sulley alzandosi, seguito da Zayn.
Circondano tutti Liam e Sam e io scoppio a ridere fermandomi.
“Forza, un’altra mezz’oretta di televisione e poi tutti a dormire!” dico a tutti e quattro.
“Agli ordini capo!” dice Zayn facendo il saluto da militare.
Liam mi raggiunge mentre gli altri tre si siedono a guardare la televisione, mi abbraccia da dietro e poggia 
la testa sulla mia spalla.
“Che bella la nostra famiglia!” dice sorridendo.
“Già, siamo partiti che non potevamo avere figli ed ora ne abbiamo tre!” dico.
“Già, Zayn è il terzo figlio!” sorride.
“Ti amo Lee!” dico voltandomi per guardarlo.
“Anche io principessa!” sorride lasciandomi un bacio dolce sulle labbra prima di stringermi.
Rimango con la testa sul suo petto lasciandomi cullare da lui, respiro forte il suo profumo e penso a 
quanto sono grata a Dio per avermi dato l’occasione di conoscerlo, di viverlo, di amarlo.
Perchè quando Liam Payne entra nella tua vita, che sia di persona o da un computer, te la stravolge al 
punto da farti dimenticare cos’eri prima, chi eri prima senza di lui. Perchè una vita lontano da lui, 
senza i suoi sorrisi, senza la sua dolcezza, senza i suoi occhi sinceri non vale la pena di essere vissuta.
Liam Payne è la dimostrazione che credere in se stessi è l’unica arma in grado di regalarti il mondo, 
è la dimostrazione vivente che nella vita c’è un unica cosa da fare: non arrendersi mai.


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Nuova storia: 
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Quando ho iniziato a scrivere questa storia, avevo ben impresso come doveva andare a finire, 
essere arrivata fin qui e impostare la storia come completa è un grande traguardo ed è emozionante, 
voi mi trasmettete sempre coraggio per continuare e vi ringrazio per tutti i complimenti che mi fate 
in ogni recensione, su twitter o su facebook, forse per voi non significa nulla ma per me è tanto, 
quindi GRAZIE
Grazie perchè mi aiutate a portare avanti questa passione, fidatevi, senza di voi non sarebbe lo stesso.
Spero di avervi lasciato qualcosa con questa storia, di avervi trasmesso forza per affrontare avversità, 
ricordatevi che in ogni momento per qualsiasi difficoltà, c’è questa storia e ci sono io!
Avrei tante cose da dire e tante persone da ringraziare ma non trovo le parole giuste per farlo, 
mi sembra di star scrivendo cose senza senso ahahahah
Un grande GRAZIE va a tutte le ragazze del gruppo “Il Cielo d’Irlanda è dentro di te” su facebook, 
che mi riempiono di link, post, disegni e complimenti, siete parte della mia vita ormai! Grazie di cuore.
Un GRAZIE sincero a tutte voi che seguite la storia dall’inizio e continuate a recensire ogni singolo capito,
non vi nomino perchè siete veramente TAAAAANTE!
GRAZIE a chi è arrivato da poco e a chi legge in silenzio.
GRAZIE a Selenia e Martina per avermi sopportato da sempre.
GRAZIE alle ragazze del gruppo “Directioner Over 18”  per rendere le mie giornate divertenti 
e farmi disagiare con voi, in particolare a Melania e Sara, per il loro supporto alle mie storie!
GRAZIE a chi continua a seguirmi dal “Cielo d’Irlanda” e chi continuerà a farlo nella nuova storia.
Spero che il finale non sia deludente e magari in futuro tornerò a scrivere dei Siam!
Un bacione grande a tutte,
Vi voglio bene!
Sere.
   
 
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