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Autore: Francy_92    29/11/2013    19 recensioni
[IMPORTANTE: Non leggere senza prima aver letto "LET'S BLAME ON SEPTEMBER"]
[Sequel di "Let's blame it on September"]
Andrea e Gaia si sono lasciati, in tutti i sensi, al matrimonio dell'amica di lei, Serena.
Sono passati quattro anni da quando Andrea e Gaia hanno vissuto la loro breve ma intensa, a modo loro, storia d'amore; tre da quando nessuno dei due ha più provato a cercare l'altro.
Ognuno ha la sua vita e le vecchie ferite sembrano essere state rimarginate. Sembrano....
[Dal capitolo 11]
"«Non conosco il suo indirizzo»
«Ti accompagno, se vuoi»
«Si, andiamo» dico annuendo e, prendendo chiavi e cellulare, esco di casa.
Mi rendo conto che il tragitto è breve e non posso davvero credere che, per tutto questo tempo, sono stato a pochi metri da casa sua.
Davanti al suo portone, mi fermo, incerto se salire o no.
«Cosa fai?»
«E’ sicura che io sia la scelta giusta? Soprattutto vorrà vedermi?»
«Sei la persona che ama e che crede di aver perso. Sei quello che può starle vicino»
Non dovrei perché mi ha preso in giro quella sera, ma posso davvero abbandonarla?
Ovviamente no.
Genere: Romantico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie ''A true love story never ends''
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Oddio ragazzi, ci siamo! :'(
Non credevo sarebbe mai arrivato questo momento, invece ci siamo eccome!
Il momento in cui la storia, lunga e travagliata, fra Andrea e Gaia sta per raggiungere il capolinea!
Se fino a qualche giorno fa ero pronta a lasciarli andare, adesso, dopo essere stata a Londra, mi risulta parecchio difficile!
Comunque, risparmierò qualche parola per la fine!
Ah, nuovo banner, per chi non l'avesse ancora notato :D Spero vi piaccia! Tutto merito di Jess Graphic
Buona ultima lettura! :(
Francy <3

There'll be a place for us

Epilogo
*Meravigliosamente, noi tre*
 
«Non credi che quel costume sia troppo striminzito?»
«Non essere geloso»
«Oh, no! Non lo sono, ma preferirei che i ragazzi in spiaggia non ti guardassero come se fossi ancora single»
«Ma non lo sono e tutti i nostri amici lo sanno. Sanno anche che sono quasi sposata con l’uomo migliore dell’universo»
«E sanno anche che con quest’uomo perfetto, meraviglioso, bellissimo e divertente hai avuto una perfetta, meravigliosa, bellissima e monellissima bambina?»
«Si, sanno anche questo. Anzi, al momento è con Luigi e Giorgio»
«Perché?»
«Amore, ti sei svegliato dieci minuti fa. Alisea era impaziente di andare in spiaggia. Loro ci stavano precedendo, quindi gliel’ho affidata»
«Perché proprio a loro?»
«Perché ci fidiamo. Stai tranquillo»
«Ho paura quando non siamo noi a proteggerla»
«Sono sicura che la proteggeranno a costo della vita. È la figlia del loro migliore amico. Anzi, sono più che convinta che la considerino una specie di mascotte»
Sorrido ad Andrea, mentre la sua fronte si distende. Adesso è meno preoccupato.
Osservando Andrea penso a quanto sia bella e felice la mia vita. A Natale abbiamo deciso di non sposarci subito e ci siamo promessi di farlo solo quando entrambi saremo veramente pronti. Da allora siamo veramente felici, non che prima non lo fossimo.
In questi sette mesi sono successe tante cose meravigliose che, a volte, stento a credere che questa sia davvero la mia vita: ho assistito ai primi passi di mia figlia, alla sua prima parola che, con estremo disappunto di Andrea, non è stata “papà” ma “mamma”, anche se poi, ad essere più usata, è stata “papà”. Non saprei descrivere la gioia di Andrea in quel momento. Non sapeva se piangere, ridere, urlare o dire a tutti che la sua bambina lo aveva appena chiamato papà.
Beh, diciamo che ha fatto un po’ tutte e quattro le cose, soprattutto l’ultima.
Credo abbia chiamato praticamente tutta la sua famiglia.
Sono molto fiera di lui e orgogliosa del rapporto che padre e figlia hanno instaurato e sono sicura che continuerà ad essere così per sempre.
Quattro mesi dopo il battesimo, a giugno, Alisea ha compiuto un anno e l’emozione di Andrea ha quasi superato la mia nel vedere la nostra bambina, circondata da tutti i suoi amici del nido, nel suo vestitino bianco con le decorazioni di Biancaneve, cartoon che guarda da quando aveva sette mesi.
Io stessa non posso credere di avere una figlia così stupenda. È accanto a me da un anno e mi rendo conto che, dopo Andrea, è la cosa migliore che mi sia mai capitata.
È il mio miracolo, anche se, in quel periodo, non mi aspettavo e non volevo una gravidanza.
Comunque, questa è la prima estate che trascorriamo insieme da vera famiglia.  Lo scorso anno Alisea era troppo piccola per andare al mare ma, quest’anno, si sta divertendo tanto. Basta guardarla adesso, mentre rincorre Luigi. Sembra una paperella ed è assolutamente adorabile.
È felice, è spensierata, è innocente e ha tutta la vita davanti e, cosa più importante, ha due genitori che la amano più di qualsiasi altra cosa e che farebbero tutto per lei.
Assomiglia ogni giorno di più al padre. E’ sempre più bionda, ha gli occhi verde scuro come i miei, ma credo sia ancora troppo piccola per definirne il colore con certezza. È molto furba e anche un po’ monella… per quanto una bambina di tredici mesi possa esserlo.
Una sera, a Londra, mentre giocavamo sul tappeto ai piedi del divano, mi ha lanciato uno sguardo tra il furbesco e il “sono piccola, ma fregherò tutti quanti”. Mi ha ricordato molto suo padre.
«Gaia? Ci sei?»
«Hm?»
«Tutto bene? Stai fissando la vetrata da venti minuti»
Andrea mi sorride dolce come sempre. Il mio dolce uomo!
Gli sorrido di rimando e annuisco «Pensavo a questi sette mesi da favola»
«Sono volati…»
«Sono stati importanti!»
«E lei è già cresciuta» mormora abbattuto guardando oltre la vetrata. Mi volto per guardare nostra figlia che, adesso, ricopre Giorgio di sabbia e accarezzo il braccio di Andrea cercando di rassicurarlo.
«Andiamo, dai! Sono sicura che si stia chiedendo che fine abbia fatto il suo papà»
«Solo ieri era così piccola e adesso parla, corre e ci prende in giro»
«E’ una bambina stupenda. Dobbiamo esserne fieri»
«Lo sono. E’ il mio orgoglio» dice fiero ed io lo guardo con le lacrime agli occhi. Avrei dato qualsiasi cosa per sentire queste stesse parole da mio padre quando ero piccola.
«E’ magnifico quello che hai detto. Sono sicura che anche tu sia il suo»
«Spero di non sbagliare tutto con lei» confessa sorridendomi amaramente e uscendo sotto il sole di questo caldo mattino.
«Sei un papà meraviglioso. Stai andando alla grande e le stai dando molto. Io sarei fiera di avere un papà come te»
«Grazie amore» risponde baciandomi sulla fronte.
«Mamma! Papà!»
«Eccola qui la mia paperella!» esclamo sorridendo ad Andrea e abbassandomi per accogliere Alisea tra le mia braccia.
Lei adora questo posto. Insieme ai nostri amici, abbiamo deciso di affittare una grande casa al mare per trascorrere questi tre mesi tutti insieme, prima del ritorno a Londra.
«Papà, ho copetto zio Igi di sabbia»
«Brava amore! Ora continuiamo» gli risponde lui prendendola dalle mie braccia, mentre le do un bacio sulla fronte.
La lancia in aria, mentre il mio cuore si ferma per qualche secondo per paura che cada a terra ma, dopo pochi altri secondi, Alisea è di nuovo fra le braccia forti e sicure di Andrea.
«Ndora, ndora papi» esclama contenta ridendo felice.
Andrea l’accontenta avvicinandosi ai suoi amici, mentre rimango con Alessia e Serena.
«E’ una furia» dice Alessia.
«Credo proprio le piaccia il mare» rispondo lanciando un’altra occhiata a mia figlia: Andrea la sta immergendo in acqua.
«E’ cresciuta moltissimo da quando l’ho vista l’ultima volta» continua Alessia.
«Allora era Natale e lei aveva soltanto sei mesi» le faccio notare.
«Giusto»
Scoppiamo a ridere, mentre iniziamo altri discorsi da normali giovani donne.
Per le successive tre ore Alisea gioca con il padre che sembra non averne mai abbastanza della figlia o forse è quest’ultima a non averne mai abbastanza del padre e lui l'accontenta in tutto.
«Non mi sarei mai immaginata che Andrea sarebbe diventato così» esordisce Alessia mentre continuiamo a rilassarci sotto il sole.
«A cosa ti riferisci?» le chiedo mentre Andrea si avvicina a me con Alisea in braccio.
Alessia mi sorride, ma non dice una parola. «Che succede?» chiedo, invece, ad Andrea allungando le braccia per prendere mia figlia in braccio.
«E’ passato un quarto d’ora e dobbiamo metterle di nuovo la crema. Ha la pelle più chiara della tua. Non vorrei che si scottasse» mi dice facendomi l’occhiolino e abbassandosi per baciarmi e sporcarmi, ovviamente, di sabbia.
«Ti ricordo che nemmeno tu sei così scuro di carnagione» gli rispondo facendogli la linguaccia.
Sorridendo e ridacchiando lui si allontana; spalmo la crema solare sul viso e sul corpo di Alisea mentre Alessia tenta di tenerla ferma. Nel frattempo riprende il discorso interrotto prima.
«Non volevo parlarne davanti ad Andrea. Dopo tutto quello che è successo al liceo, non vorrei che pensasse che non siamo felici per lui»
Le sorrido e scuoto la testa «Credo che non lo pensi più da un bel pezzo. Quello è il passato e adesso siamo felici, tutti. Persino Luigi ha voltato pagina e lui, dopo Giorgio, è lo zio preferito di Alisea. Vero, amore?» le chiedo spalmandole per bene la crema bianca.
«Comunque, quello che intendevo è che Andrea è meraviglioso con Alisea e nessuno se l'aspettava»
«Credo che nessuno se lo aspetti quando sta per diventare genitore»
«Non eri spaventata?»
«Tantissimo ma non volevo pentirmi di non aver tenuto il bambino per il resto della mia vita, perché l'avrei fatto se avessi deciso diversamente. Adesso non sarei la donna più felice del mondo. Andrea è fantastico, Alisea cresce ogni giorno di più e anche se, a volte, ci sono delle incomprensioni, va comunque tutto bene. Non pensavo a un finale del genere per me e Andrea, ma sono felice che sia questo»
«Paaaaapiiii» urla Alisea appena finisco di parlare e di spalmare la crema.
Io e Alessia scoppiamo a ridere, mentre Giorgio corre incontro ad Alisea che, nel frattempo, mi è sgusciata via  dalle braccia.
Mi alzo di scatto per raggiungerla ma Giorgio, per fortuna, la prende al volo prima che cada a terra.
«Grazie» gli dico accarezzando la testa ad Alisea. «Fai la brava!» mi raccomando «E dì al tuo papà di non farti stare troppo in acqua»
«Tranquilla, ci pensa lo zio!!» esclama Giorgio lanciandola in aria mentre, come al solito, mi si ferma il cuore per il terrore che possa cadere.
«Non mi passerà mai la paura di vederla precipitare per terra quando la lanciano in aria in quel modo» dico ad Alessia e a Serena che, nel frattempo, ci ha raggiunte di nuovo.
«Lei si diverte…»
«E alla mamma vengono dei mini infarti…»
«E’ questo il ruolo delle mamme»
«Morire di crepacuore per tutte le preoccupazioni?» chiede Alessia precedendomi.
«Hm, no… preoccuparsi per tutto e assillare i padri sulla sicurezza dei figli eccetera, eccetera…»
«Allora sono sulla buona strada» rispondo scoppiando a ridere.
«Sei fortunata che Andrea se ne voglia occupare mentre siete al mare» mi dice Serena mentre si stende al sole.
«Perché?» le chiedo spalmandomi un po’ di crema solare sulle braccia.
«Di solito i ragazzi non fanno altro che stare in acqua o giocare a pallone; infatti, quando andavamo al mare, Massimo non si occupava mai di Marco. Però da quando ci sono Alisea e Andrea ha cambiato atteggiamento»
«Si adegua» mormoro ridacchiando.
«Stai zitta, amica!»
Scoppio a ridere e mi volto per dare un’occhiata ad Andrea e ad Alisea. Entrambi giocano sulla sabbia, mentre Luigi e gli altri si divertono in acqua.
All’improvviso mi sento profondamente in colpa nei confronti di Andrea. Non è giusto che rimanga a giocare con una bambina di un anno mentre i suoi amici si divertono.
«Ragazze, vado un po’ da Alisea» dico e mi alzo raggiungendola.
Quando mi avvicino vedo che stanno facendo una buca mentre Andrea pronuncia una serie di parole che Alisea ripete. Ogni tanto Andrea scoppia a ridere per la pronuncia buffa di nostra figlia.
«Ehi… che state facendo?» chiedo piegandomi sulle ginocchia e dando un bacio sulla testa di Alisea.
«Papi mi dice tante palole. Ali ripete»
«Brava amore. Quali parole le fai ripetere?» chiedo, invece, ad Andrea.
Lui ridacchia e mi risponde «I nostri nomi, mamma, papà, nonna, nonno, amore, tesoro, queste cose così»
«Bravo amore, anche a te»
«Grazie» mormora guardandomi sorridendo.
«Adesso vai dai tuoi amici. Resto io con lei»
«Ma no, mi piace stare con lei»
«Lo so, ma adesso vai»
«Ancora con quella storia del sentirsi in colpa?» mi chiede intuendo i miei pensieri. Più di una volta, in effetti, ne abbiamo parlato.
«No, stai tranquillo» mento.
«Gaia, non mentirmi. Capisco quando non mi dici la verità»
«Va bene. Ok! È ancora per quella storia del sentirsi in colpa. Sei giovane e bello e dovresti andare a divertirti con i tuoi amici e non stare qui ad occuparti di tua figlia, almeno non ventiquattro ore su ventiquattro»
«Mi piace occuparmi di mia figlia ventiquattro ore su ventiquattro» dice calcando l’aggettivo. «Non devi preoccuparti. Andrò a divertirmi con i miei amici quando vorrò. Anzi, adesso l’unica cosa che vorrei fare è una passeggiata con le mie due donne preferite»
Gli sorrido accarezzandogli la guancia «Ti amo e sei troppo perfetto per me»
«Hm… no, sono soltanto troppo innamorato di mia figlia e della sua mamma e farei di tutto per loro anche rinunciare ai miei amici»
«Te ne pentiresti»
«L’unica cosa di cui potrei pentirmi è di non aver passato abbastanza tempo con la mia famiglia. Voglio voi due sempre! Magari anche un altro bambino, ma per il momento voglio voi due»
Lo bacio di nuovo, mentre Andrea copre gli occhi di Alisea con una mano e noi scoppiamo a ridere.
«Allora… ti va una passeggiata?»
«Molto volentieri» esclamo baciandolo a stampo un’ultima volta.
Ci alziamo entrambi, mentre Andrea prende in braccio Alisea facendola volare un’altra volta in aria. «Ti prego non lo fare mai più» gli dico mettendomi una mano sul cuore.
«Perché mai? A lei piace»
«Mi mette un’ansia assurda. Ho sempre l’impressione che cada»
«Stai tranquilla mammina super ansiosa. Tra le mie braccia la nostra piccolina è al sicuro»
«Lo so, ma potresti evitare di lanciarla così in alto? Fallo per questa mammina super ansiosa»
«Ok, lo farò. Non ti farò preoccupare»
«Grazie amore»
Gli sorrido e, in un moto di affetto improvviso, abbraccio entrambi, facendo anche il solletico ad Alisea.
Lei si contorce e comincia a ridere contagiando anche noi.
«Amo la nostra famiglia» mormora Andrea intrecciando la sua mano alla mia e tenendo forte Alisea sul suo braccio.
Lo guardo con gli occhi lucidi e annuisco.
Nonostante tutte le difficoltà e le paure, il destino ha comunque riservato un posto, nella nostra vita, per un po’ di felicità.
Anche se due anni fa non avrei mai immaginato che, io e Andrea, saremmo arrivati ad essere così felici con nostra figlia, adesso non riesco nemmeno ad immaginare un mondo in cui non ci sia lui o la nostra piccola e dolce Alisea.
Avrei dovuto sapere, anche quando le cose andavano male, che ci sarebbe sempre stato un posto per noi.
Un luogo per essere una coppia.
Un tempo per essere felici.
Un’infinità di momenti indimenticabili.
Un amore che ha attraversato stati, anni e difficoltà e che è sempre perdurato.
Un amore che ha dato vita ad una bambina stupenda e ad un’esistenza meravigliosa. 
 
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Eccoci qui!
E' davvero finita! Davvero, davvero!
Ho un pò di paura a chiedere il vostro parere perchè non è stato il mio finale di storia migliore, ma se devo essere sincera alla fine non sapevo più cosa scrivere e in che modo terminare la storia!
Comunque... questo è quanto!
Nelle note iniziali dicevo che dopo essere stata a Londra mi risulta difficile separarmi da Gaia e Andrea... Non ci sono stata molto, ma già trovarmi a Piccadilly, sulla via dell'appartamento di Gaia, dentro quello Starbucks e di fronte quella vetrata, mi ha fatto un certo effetto. Non lo so, forse sono io che amplifico tutto, ma vi giuro che è stato come se dovessi incontrarli da un momento all'altro.
Addirittura, una ragazza, in aeroporto, somigliava tantissimo a Gaia (Emma Roberts). Ma non era lei. Di certo Emma Roberts non parte da Palermo per andare a Londra xD
Comunque, questo è quanto. Anche se è molto difficile devo lasciare andare questa coppia e dedicarmi ad altre storie!
Andrea e Gaia rimarranno sempre nel mio cuore e nella mia mente.
Saranno sempre parte di me e spero che almeno un pò sono riusciti a farsi spazio anche nel vostro cuore!
Se volete far parte del mio gruppo per le foto, spoiler, chiacchiere o qualsiasi altra cosa siete benvenute/i nel mio gruppo facebook.. FrancyEFP
Adesso arriva la parte dedicata a voi...
Sarebbe riduttivo e anche un pò scontato dirvi semplicemente "Grazie".
Anche se è la parola giusta da scrivere, non la scriverò, perchè voi già sapete quanto io vi sia grata per questi quattordici mesi passati insieme a leggere di Andrea e Gaia.
Vi dirò soltanto "A presto".
"A presto" con altre storie, altre trame, altri personaggi.
"A presto" con altre emozioni, confusioni e piaceri.
"A presto" con nuovi stili e nuove "pazzie".
"A presto" perchè anche se avevo pensato di non scrivere più, la sola idea di abbandonarvi mi intristice e so che alcune di voi hanno fiducia in me.
Proprio per questo, proprio per la fiducia che voi riponete in me, questa non sarà l'ultima volta che scriverò per voi.
Le avventure di Gaia e Andrea finiscono qui, è vero, ma resteranno sempre i personaggi migliori che io abbia mai inventato.
Come già sapete tutto è nato casualmente. La trama di LBIOS mi è venuta in mente e l'ho scritta mentre stavo cercando di prendere sonno. C'era quest'idea che mi frullava in testa e ci pensavo e ripensavo, cercando di renderla al meglio e di non rendere la storia banale e ripetitiva.
Beh, anche se in qualche recensione, qualcuno ha notato ripetitività e banalità nella mia trama, quella notte ho scritto qualche rigo della storia che avrei voluto sviluppare.
Quella notte mi ha portato tanto.
Non è stato soltanto una passeggiata lungo il viale dei ricordi, è stata una passeggiata che mi ha aperto gli occhi e che mi ha fatto conoscere persone che mai il destino mi avrebbe messo davanti.
Grazie a LBIOS e a There'll be ho conosciuto tutti voi che state leggendo queste righe e vi voglio un mondo di bene per questo perchè non vi siete fermate soltanto alla storia, ma molte di voi per me sono diventate delle amiche con cui confidarsi, con sui scherzare, con cui condividere momenti della propria vita e tutto questo per me è più importante della storia stessa.
Grazie per aver avuto fiducia in me e per aver voluto far parte della mia vita.
Ok, molto probabilmente non erano i "ringraziamenti" che vi aspettavate ^^''
Non so quanti di voi continuerà a seguirmi dopo la fine di questa storia, ma apprezzo che mi abbiate seguita, sostenuta, sopportata e apprezzata fino ad ora!
Ultima cosa, ma non meno importante, ringrazio la ragazza che ha migliorato i miei capitoli. Che mi ha consigliata quando avevo mille dubbi e che continua ad aiutarmi per rendere migliore la mia scrittura.
Adesso... Sperando che le nuove storie portino tutto ciò che LBIOS e There'll be hanno portato vi mando un bacio grande grande grandissimo <3
Andrea e Gaia vi sono grati per averli amati.
E, soprattutto Andrea, è lusingato da tutti i vostri complimenti! ;D
Spero che possiate avere tutti il vostro Andrea! Con il suo amore per Gaia... <3 <3
A presto,
Francy <3 <3 <3

 
   
 
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