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Autore: Miss_Slytherin    29/11/2013    9 recensioni
"Lilian Luna Potter, diversa dagli altri Potter. Fredda, crudele, insensibile, apparentemente senza cuore. Questa è la sua storia, la storia di un Giglio che non è un Giglio, non è puro, non è innocente". Dal primo capitolo: "...vedo ambizione, desiderio di gloria…intelligenza anche…poi…uno spiccato senso di autoconservazione…e se non mi sbaglio quella dovrebbe essere una punta di cattiveria mista ad astuzia…".
Genere: Generale, Drammatico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Lily Luna Potter, Scorpius Malfoy
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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                                                         CAPITOLO 65

                                              Glorya's New Year's Eve


Serpeverde perse clamorosamente la partita contro i Tassorosso, che le inflisse una sonora batosta. Non avevano mai giocato così male e Scorpius sapeva bene chi incolpare per quella disfatta.

Anche la squadra la pensava come lui, ed infatti mentre rientravano negli spogliatoi udì chiaramente i suoi compagni borbottare scontenti al suo indirizzo; gli unici a non incolparlo del tutto furono Brianna Aberfield, che sapeva che Scorpius era sempre stato un buon Capitano, e Derek, che era a conoscenza dei suoi problemi personali.

Di pessimo umore, Scorpius impiegò di proposito il doppio del tempo a cambiarsi e disse a Derek di non aspettarlo, perché voleva ritardare ancora un po' il momento in cui tutta la scuola lo avrebbe deriso; i Grifondoro erano sempre ben contenti di prendersela con Serpeverde, ed anche i Corvonero erano felici dell'esito della partita dato che così avevano scavalcato Serpeverde nella classifica.

-Non so se il momento migliore è stato quando il Boccino ti è passato sotto il naso e non l'hai neanche visto, o quando uno dei tuoi ti ha scagliato contro un Bolide credendo fossi un avversario- disse la voce divertita di Claire, entrata nello spogliatoio senza bussare.

Scorpius era a torso nudo, anche se fortunatamente aveva già messo i pantaloni.

-Mi starei cambiando, io- le fece notare, risentito.

-Ah, nulla che non abbia già visto, infondo- minimizzò Claire, sedendosi su una panca di fronte a lui.

-Sei venuta ad infierire? Eppure come arbitro dovresti essere neutrale- le domandò, arrabbiato con se stesso per aver permesso che i suoi problemi personali influissero sul suo modo di giocare. Dannata Lily...

-Lo sono, infatti. Sono qui per offrirti un po' di sano conforto amichevole- replicò Claire, che aveva gradito la vista del petto nudo di Scorpius.

-Non sono dell'umore-.

-Lo vedo. Che ti è successo oggi? Neanche a dodici anni eri così scarso-.

-Problemi personali- fu la laconica risposta di Scorpius.

-Capisco. C'entra Lily?- domandò Claire, centrando il punto.

-Già. Ma l'altra volta non ti ho forse detto che non mi va di parlare di lei?- le ricordò Scorpius, cercando di non sembrare troppo sgarbato; aveva finito di cambiarsi e di mettere la roba nel suo borsone, ed ora si era seduto accanto a lei.

-Oh, andiamo! Forse un parere femminile può esserti d'aiuto a risolvere la faccenda- lo esortò Claire, sperando che lui si aprisse con lei; conquistare la sua fiducia era il primo passo.

Ma Scorpius era chiuso e riservato per natura, e c'erano pochissime persone al mondo con le quali si sarebbe confidato. E Claire, riapparsa nella sua vita da appena una settimana, non rientrava di certo in quella categoria.

-Quando mi servirà la tua opinione, te la chiederò, grazie- replicò, sorridendo per farle intendere che comunque non era arrabbiato per la sua invadenza.

Claire capì l'antifona e decise di lasciar perdere, e, per non infastidirlo ulteriormente, passò ad un argomento più leggero, come i M.A.G.O. Parlando di quello, uscirono dallo spogliatoio e si avviarono al castello per il pranzo, e Scorpius si stupì di quanto fosse facile ridere con lei; Claire era spontanea, divertente e allegra, e riusciva a punzecchiarlo senza offenderlo veramente. Tuttavia, c'era un pensiero costante ad affliggerlo, e quel pensiero era Lily. Aveva passato buona parte della notte a pensare a lei e alle parole che si erano detti in sala comune prima di cena, e questo era sicuramente uno dei motivi per cui aveva giocato male quella mattina. Alla fine, per quanto gli costasse ammetterlo, era giunto ad una conclusione: doveva scusarsi con lei, dato che avevano litigato principalmente perché lui era arrabbiato con Edward. E non era certo colpa di Lily, se il suo ex amico era ancora infatuato di lei. E sì, forse Lily non aveva usato le parole più felici, ma aveva preferito essere sincera con lui piuttosto che rassicurarlo con parole che non pensava davvero. Derek aveva ragione: Lily non aveva mai cercato di nascondere la sua natura calcolatrice e talvolta arrivista, e Scorpius se ne era innamorato anche per questo, anche perché lei era fatta così. Ma naturalmente, pensare di scusarsi è una cosa, farlo davvero era tutt'altra. Sapeva per esperienza che Lily poteva essere davvero vendicativa e poco incline al perdono, soprattutto se era convinta di aver ragione. E non ce la vedeva proprio a buttargli le braccia al collo dicendo che era tutto a posto, non dopo che lui l'aveva trattata esattamente come aveva fatto James. Ma doveva provarci: Lily gli mancava davvero, e voleva solo che le cose tornassero a posto.

Per questo motivo, prima che qualcun altro li vedesse insieme, quando lui e Claire giunsero davanti al portone del castello si fermò e le disse:

-Sarebbe meglio se non entrassimo insieme-.

Claire, con un piede già dentro, si voltò a guardarlo e gli chiese:

-Perché? C'è forse qualcosa di male?-

-No. Ma è meglio così, credimi- le assicurò; Claire lo fissò per qualche attimo, cercando di capire cosa gli stesse passando per la mente, ma poi decise di assecondarlo.

-Come vuoi. Allora cosa faccio? Aspetto qui fuori cinque minuti e poi entro anch'io?- domandò, forse ironica.

-Ottima idea. Ci si vede in giro- approvò Scorpius, che l'aveva presa sul serio. Non appena fu entrato in Sala Grande, Scorpius vide i festeggiamenti al tavolo dei Tassorosso e a quello dei Corvonero, mentre i Grifondoro non facevano nulla per nascondere il loro compiacimento; a Serperverde invece tutti erano mogi, soprattutto i componenti della squadra di Quidditch, e vedendoli così abbattuti Scorpius si ripromise che avrebbe dato il meglio per riportare la squadra in cima alla classifica.

Ma poiché in quel momento erano altri problemi ad occupare la sua mente, Scorpius fece scorrere gli occhi lungo la tavolata alla ricerca di una ben nota chioma rossa, solo che non la trovò; individuò invece sua sorella e Glorya, così decise di sedersi fra loro per avere informazioni.

-Ehi, fratello. Bella partita- lo accolse Cassiopea, che quanto a compassione poteva fare a gara con una iena in procinto di spolpare una succulenta carcassa.

-Ah-ah, grazie. Tu sì che sai come tirarmi su il morale- replicò Scorpius, mettendosi qualcosa nel piatto.

Glorya fu più comprensiva:

-Hai fatto di meglio, ammettiamolo. Comunque il campionato è ancora lungo-.

-Glorya Zabini, se potessi ti adotterei come sorella al posto di questa piccola serpe- la lodò Scorpius, beccandosi una gomitata nelle costole da parte di Cassiopea.

-Ahi, così mi fai male!- si lamentò teatralmente.

-Ben ti sta- gli disse Cassiopea, compiaciuta.

-Sempre così adorabile, sorellina. Comunque, sapete per caso...- iniziò a dire Scorpius, ma Glorya lo interruppe:

-Se stai per chiederci di Lily, sappi che è giù in dormitorio.-

Scorpius la guardò, stupito di fronte alla sua capacità di leggergli nella mente, poi chiese:

-Come mai? Sta male?-

-Dolori da ragazze- fu la laconica risposta di Cassiopea, intenta ad attaccare una fetta di torta alla melassa.

-Oh. Non è venuta neanche alla partita?- volle sapere Scorpius, pensando che il fatto che Lily fosse preda di crampi mestruali non l'avrebbe di certo aiutato.

-No, lo sai che detesta il Quidditch, poi figurarsi se oggi aveva voglia di essere sballottata dall'orda di tifosi- replicò Glorya, poi, anticipando ancora una volta la domanda di Scorpius, aggiunse:

-Se vuoi passare da lei, la troverai da sola. Io e Cassiopea abbiamo altro da fare, e Melissa ed Isabelle non stanno quasi mai in stanza, sempre prese da questo o quell'altro ragazzo-.

-Tu mi inquieti- annunciò Scorpius serio, poi, poiché aveva finito, si alzò e disse:

-Comunque grazie, se non mi sbrana ci rivedremo. Altrimenti, organizzatemi un bel funerale-.

-È stato bello averti come fratello- sogghignò Cassiopea, mentre Glorya gli augurava buona fortuna.

Scorpius impiegò pochissimo a raggiungere i sotterranei, dato che la maggior parte degli studenti era ancora a pranzo, e in men che non si dica era davanti alla porta del dormitorio femminile; dopo un attimo di esitazione la aprì, e vide che effettivamente Glorya aveva ragione, dato che in stanza c'era una sola persona. Lily era sdraiata sul suo letto, rannicchiata su un fianco in stile koala, ed era abbracciata ad un cuscino; teneva gli occhi chiusi, ma Scorpius capì che non stava dormendo dal ritmo del suo respiro.

Esitante, si avvicinò al suo baldacchino, ma solo quando fu a pochi passi da lei Lily aprì gli occhi; se era sorpresa di vederlo lì non lo diede a vedere, e Scorpius prese il suo silenzio come un invito a rimanere.

-Ehi- le disse quasi in un sussurro, -come stai?-

-Così e così- ammise lei, poi gli chiese: -che ci fai qui? Credevo che ci stessimo evitando-.

Era una domanda lecita, e Scorpius si prese qualche minuto per riordinare le idee prime di rispondere:

-Sono venuto a dirti che...mi dispiace-.

Tacque, aspettando una risposta da parte di Lily, ma poiché lei non accennava a dire nulla, proseguì:

-Non mi metterò in ginocchio a chiederti scusa o ad implorarti di perdonarmi, se è questo che ti aspetti. Sono qui per dirti che mi dispiace di essermela presa con te, e di aver litigato per una cosa che con il senno di poi ho capito non essere importante-.

Lei lo fissò ancora per qualche attimo, poi disse:

-Mi hai fatto sentire indegna della tua fiducia-.

-Lo so, ma cerca di capirmi...ero arrabbiato con Edward, e anche se gliele avevo appena suonate non ero ancora del tutto calmo. Ho parlato spinto dalla rabbia- cercò di giustificarsi Scorpius, che pure si era aspettato che Lily non avrebbe ceduto così facilmente.

-Lo sospettavo- fu l'unica risposta di Lily, che in realtà apprezzava davvero il fatto che Scorpius fosse venuto da lei a scusarsi; sapeva quanto fosse orgoglioso, e se aveva deciso di ammettere i propri sbagli era perché ci teneva davvero a lei.

-Quindi? Cosa mi dici?- la esortò poi, dato che lei non sembrava voler aggiungere altro.

-Cosa mi dici tu, piuttosto. Sei disposto a stare con una che pensa solo ai propri bisogni, che mette se stessa prima degli altri, che calcola sempre in anticipo quali vantaggi può trarre da una situazione? Una menefreghista totale, fredda e scostante? Perché io sono fatta così, Scorpius, ed ero seria quando ti ho detto che non sarei mai stata la ragazza perfetta. Ed avevo ragione: forse un'altra al posto mio ti avrebbe mentito pur di non litigare- disse infine Lily, guardandolo dritto negli occhi.

-Tu non sei solo questo, Lily. Quando ti ho chiesto se mi avresti detto del bacio, tu mi hai detto di no, primo perché io ci avrei sofferto. È forse egoismo, questo? Hai messo i miei bisogni davanti ai tuoi, o sbaglio?- chiese, poi, prima che lei avesse il tempo di rispondere, aggiunse:

-E per rispondere alla tua domanda, sì, ti voglio proprio perché sei fatta così. Perché sei Lily, con tutte le tue sfaccettature. E ora sono io a chiedere a te se sei disposta a stare con uno che prima agisce e poi pensa, che spesso parla senza riflettere, che può essere irragionevole e collerico, che...-

-Che tu non fossi uno stinco di santo l'ho sempre saputo- lo interruppe lei, con un mezzo sorriso, -e comunque...sì. Per qualche misteriosa ragione, ti voglio così come sei. Ora, se non ti dispiace, avrei i crampi mestruali, quindi o ti rendi utile magari massaggiandomi la pancia, oppure sparisci e torni fra qualche ora- gli disse, concreta come sempre; Scorpius rise, sia perché lei lo aveva perdonato, sia perché nessuna era in grado di mescolare dolcezza e acidità come faceva lei.

-Credo che sceglierò la prima opzione- replicò lui, sdraiandosi dietro di lei e abbracciandola a cucchiaio; era così bello averla di nuovo fra le braccia, che quasi si scordò di fare quanto gli era stato richiesto.

-Malfoy?-

-Mmm?-

-Gradirei quel massaggio-.

-Oh, giusto. Così va bene?- le chiese, infilando le mani fra il suo ventre ed il cuscino e iniziando a massaggiare delicatamente la zona dolorante.

-Non male- rispose Lily con aria di sufficienza, facendolo ridere.

-Sei incontentabile-.

-Lo so, perciò impegnati-.

Trascorsero alcuni minuti carichi di un silenzio rilassato, e Lily stava quasi per addormentarsi grazie alle abili mani di Scorpius, quando lui disse:

-Mi sei mancata-.

-Anche tu-.

-Lo so, mi hai tenuto d'occhio. L'altra sera quanto hai impiegato, tre secondi, per accorgerti che Claire era venuta a parlarmi e piombare su di noi come un falco?- la prese in giro lui.

Lily fece un verso sprezzante e ribatté:

-Stai forse insinuando che io sia gelosa?-

-Non lo sto insinuando, è chiaro come la luce del sole- ghignò lui.

-Ti sbagli, sono venuta a presentarmi solo per curiosità. Ed è stato solo un caso che qualcuno mi abbia riferito che hai parlato con lei al campo di Quidditch, ieri- affermò decisa Lily.

-Come no. Ma non preoccuparti, sei adorabile- la schernì lui, appoggiando la testa sulla sua spalla.

-Tz, gelosa! E poi di cosa, di grazia? Non so neanche chi è questa Claire- disse Lily, invitandolo telepaticamente a raccontarle vita, morte, miracoli e reincarnazioni precedenti della Lewis.

Scorpius fece spallucce e disse, volutamente elusivo:

-Siamo stati insieme, qualche tempo fa-.

-Insieme come?-

-Insieme insieme-.

-Insieme fidanzati...insieme fisicamente...?-

-Insieme fisicamente-.

-Mmmh...- fu il polivalente verso di Lily. Mille altre domande le affollavano la mente, ma poiché aveva sempre la sua dignità da preservare, si costrinse a tacere; tuttavia Scorpius parve intuire cosa le passava per la testa e chiese:

-Altre domande?-

-Giusto uno o due milioni- replicò lei, facendolo ridere.

-Mi si prospetta un lungo pomeriggio, allora- osservò Scorpius, con voce fintamente tremula.

-E non solo il pomeriggio- fece Lily a sua volta ostentatamente minacciosa; Scorpius rise e le depositò un bacio nell'incavo del collo.


                                                                ******


-Allora, come stanno andando le cose fra te e Marìkaa? Da dopo Capodanno non mi hai più detto nulla-.

Rose Weasley e Albus Potter si erano accaparrati le migliori poltrone davanti al fuoco, seguendo la tradizione Potter-Weasley; dopo essere saliti alla torre in seguito ad un lauto pasto, i due cugini avevano deciso di chiudersi al calduccio della sala comune, dato che fuori aveva ricominciato a piovere. Naturalmente i due erano al passo con i compiti e non erano ancora troppo preoccupati per i M.A.G.O, così non avevano da studiare. Infatti Rose stava leggendo per svago personale un libro sulla storia della Trasfigurazione -una lettura leggera, avrebbe detto sua madre- mentre Albus aveva appena ricevuto una lettera da casa.

-Mah, siamo in una situazione di stallo. In teoria lei mi ha perdonato e ha promesso di pensare a noi due, nella pratica si comporta ancora come se fossimo solo amici. Non so più che fare con lei, Rose- ammise Albus, con un sospiro.

-Mmm. Io un'idea ce l'avrei- disse Rose, con una luce malandrina negli occhi.

-Ho quasi paura. Di che si tratta?-

-Beh, tu finora sei sempre stato molto paziente con lei, e le hai dato tutto il tempo per pensare, giusto?-

-Giusto- confermò Albus, non capendo dove volesse andare a parare la cugina.

-Ecco, ora secondo me devi giocare la carta della gelosia. Intendo dire: se lei dovesse vedere che tu inizi ad interessarti a qualcun'altra, potrebbe avere due reazioni. Se è interessata a te, allora ne sarà gelosa e cercherà di “riconquistarti”, se invece ti vede solo come un amico, la cosa non le farà né caldo né freddo. In ogni caso, saprai come comportarti di conseguenza- spiegò Rose, molto soddisfatta del proprio piano.

Albus non avrebbe mai smesso di meravigliarsi di fronte alle macchinazioni che la mente femminile era in grado di partorire.

-Ma scusa, non farei la figura di quello che prima dice una cosa e poi fa tutto il contrario? Prima le dichiaro il mio amore e poi ci provo con un'altra?- replicò poi, logico.

-Beh, un po' sì, ma lei non potrebbe rimproverarti nulla. Dato che lei non ti fa capire se ricambia i tuoi sentimenti o meno, tu avresti tutti i diritti di andare avanti- ribatté Rose, chiudendo il libro di Trasfigurazione.

-Mm, ho capito. Ammettiamo che io decida di seguire il tuo consiglio, allora. Con chi dovrei provarci? Non mi piace nessuna, a parte...beh, a parte Marìkaa- confessò Albus, arrossendo.

-Ma quanto sei ingenuo, Al! Non deve piacerti davvero un'altra, basta scegliere una che non sia proprio un troll e che possibilmente nutra un minimo di interesse per te. Poi cominciate a farvi vedere un po' insieme, e il gioco è fatto- lo prese in giro Rose, intenerita dal suo candore.

-Non so se te ne sei accorta, ma non è che io abbia chissà che stuolo di ammiratrici ai miei piedi- sottolineò Albus, ironico.

-Ma certo che ce l'hai, solo che non ci hai mai fatto caso- lo contraddisse Rose, poi, prima di proseguire, diede un'occhiata in giro per controllare che non ci fossero orecchie indiscrete ad ascoltarli; non c'era pericolo, dato che la torre di Grifondoro era come sempre molto rumorosa.

-Ad esempio, prendi Amy O'Brian del sesto anno. È cotta di te da secoli, e non è neanche male- disse, indicandogli una ragazza piuttosto minuta, con una voluminosa chioma di ricci castani ed occhi nocciola; in piedi vicino ad una finestra, stava parlando con Angelica Weasley, di cui era compagna di stanza.

-Amy? Ma dai, non credo proprio di piacerle!- esclamò Albus, che in effetti con la O'Brian aveva scambiato sì e no due parole nel corso degli anni.

-Fidati! Parla sempre di te, solo che non ha mai avuto il coraggio di avvicinarti. Me l'ha detto Angelica- gli assicurò Rose, pensando che Albus non si rendeva proprio conto dell'effetto che faceva alle ragazze.

-Mah, sarà. Comunque, penserò a questa tua balzana idea- promise Albus, poco convinto; per un po', i due cugini tornarono a concentrarsi sulle proprie occupazioni, poi Albus decise che era il suo turno di impicciarsi degli affari di Rose.

-E con Derek come va?-

-Bene- rispose Rose, ma non con lo stesso tono allegro che aveva di solito quando parlava di Derek.

-Non sembra, sai. È successo qualcosa?- le fece notare infatti Albus.

-Beh...il problema non è lui. Andiamo d'accordo e stiamo bene insieme, solo che ieri sera, non mi ricordo come, è saltato fuori il matrimonio di Victorie- iniziò Rose, con gli occhi che si facevano tristi al ricordo della piccola discussione.

-Il matrimonio di Victorie?- domandò Albus, sorpreso.

-Sì, forse si stava parlando del fatto che non sapevo cosa mettermi, non ricordo...comunque, da lì siamo arrivati a parlare dei genitori, al che Derek mi dice che gli piacerebbe conoscere i miei e che il matrimonio poteva essere una buona occasione, dato che cade nelle vacanze di Pasqua-.

-Oddio, Derek e lo zio Ron nella stessa stanza- commentò Al, sbarrando gli occhi al pensiero.

-Esatto! Anch'io ho pensato la stessa cosa, così gli ho detto che non era proprio una buona idea...e lui si è arrabbiato- concluse Rose, sconfortata.

-Oh. Avete litigato, quindi?-

-Abbiamo discusso. Derek ha pensato che mi vergognassi di lui e che non volessi presentarlo ai miei, io semplicemente vorrei evitare che papà lo sgozzasse- riassunse Rose, che proprio non ce lo vedeva suo padre ad accogliere a braccia aperte un Serpeverde come genero. Albus stava per rispondere, quando l'arrivo di Angelica, che si era congedata da Amy, e di Hugo, impanicato per i G.U.F.O, pose fine alla chiacchierata.


                                                              ******


-...al che io mi sono arrabbiato, perchè mi sono sentito “indegno” di essere presentato ai signori Weasley, e così abbiamo discusso- concluse Derek, che, al pari di Rose, stava confidando i propri problemi di cuore a Glorya. Edward aveva già i suoi crucci a cui pensare, mentre Scorpius non si vedeva da dopo pranzo -ed era ormai quasi ora di cena-, così Derek aveva deciso di parlarne con la sorella. I due Zabini avevano occupato un divanetto della sala comune di Serperverde, mentre Cassiopea, che aveva deciso di andare in biblioteca a finire un saggio di Storia della Magia particolarmente noioso -sia perchè doveva davvero portarlo a termine prima di lunedì, sia perchè aveva bisogno di stare un po' lontana da Shane per capire come comportarsi a riguardo della sua smania da contatto fisico- non era ancora rientrata.

-Capisco. Beh, almeno avrebbe dovuto apprezzare il fatto che tu non abbia timore di presentarti ai suoi. Molti ragazzi non prenderebbero neanche in considerazione l'idea- fece notare Glorya, pensierosa.

-Appunto! Cioè, quando Liam è venuto a trovarti e ha incontrato Blaise tu non ti sei fatta alcun problema- osservò Derek, lieto che la sorella capisse il punto cruciale della situazione.

-Sì ma in quel caso io non sapevo che Liam sarebbe arrivato. Forse se lo avessi saputo sarei andata nel panico. Magari Rose non vuole che suo padre ti tratti male perchè sei uno Zabini e un Serperverde.

Da quel che so di Ronald Weasley, e considerando che la mia fonte è Lily, non deve essere un tipo molto...comprensivo- commentò Glorya, cauta.

-Mm, a questo non avevo pensato, in effetti- ammise Derek, guardando la sorella con occhi diversi. Glorya era sempre stata più matura della sua età, forse anche per via di quello che avevano dovuto passare, ed era bello avere accanto una sorella come lei.

-E tu come stai? É tanto che non ci facciamo una chiacchierata fratello-sorella- le chiese poi, rendendosi conto che effettivamente era passato un po' di tempo da quando si erano parlati per davvero.

-Sto bene- rispose lei stringendosi nelle spalle, ma qualcosa nel suo tono non convinse Derek.

-Sei sicura? Lo sai che con me puoi parlare- cercò di incoraggiarla.

-Mah, non credo che le tue orecchie siano adatte a sentire i dettagli fisici dei miei problemi con Liam- insinuò Glorya con un sorriso, pensando che, sebbene Derek non fosse un fratello geloso tanto quanto lo era Scorpius, c'erano comunque dei limiti da rispettare.

-Che tipo di problemi? Ha allungato troppo le mani? No perché va bene che sono un tipo pacifico, ma in quel caso potrei anche...- proruppe Derek, accalorandosi.

Glorya rise di fronte alla sua reazione, ma poi scosse la testa:

-Il problema non è che allunga le mani, è che non lo fa- ammise, ricordando la strana notte del 31 dicembre.



Dopo aver congedato gli ultimi ospiti in seguito alla rissa e aver sistemato Cassiopea e Shane e Derek e Rose per la notte, Glorya tornò da Liam per condurlo alla stanza da letto di Blaise, che era la più spaziosa e lussuosa della casa. Mentre la seguiva lungo il corridoio Liam cominciò a farsi più silenzioso, e quando giunse il momento di cambiarsi per dormire era così imbarazzato da non sapere cosa dire. Dopo attimi carichi di silenzio si schiarì la voce e le propose:

-Se vuoi metterti qualcosa di più comodo io vado a cambiarmi...in bagno-.

-Oh- fece Glorya, in parte delusa e in parte sollevata, -va bene-.

Cinque minuti dopo, quando Liam ritornò, trovò Glorya che lo aspettava seduta sul letto, avvolta in un'elegante camicia da notte rosso scuro; era da togliere il fiato, ancora leggermente truccata e con i capelli scuri non più stretti nello chignon.

-Ci mettiamo sotto le coperte, ti va?- gli chiese lei, assolutamente a suo agio; rigido, Liam annuì e imitandola si infilò sotto la pesante trapunta di lana.

Con naturalezza, Glorya gli si avvicinò ed appoggiò la testa sul suo petto, proprio in corrispondenza del cuore, come se volesse sentirne il battito. Esitante, Liam le circondò le spalle e così Glorya, sentendosi incoraggiata, alzò il viso per ricevere un bacio. Era emozionata per via del contatto con il corpo di lui, così solido e caldo, e si chiedeva con trepidazione se lui avrebbe tentato un approccio più diretto. Sentiva di volere di più, di averne bisogno, ed era certa che lui fosse il ragazzo giusto con cui spingersi oltre. Ma Liam non sembrava voler procedere in quella direzione, e si stava limitando a baciarla passandole una mano fra i capelli.

Continuando a rispondere ai suoi baci, Glorya si chiese confusamente se per caso Liam non la trovasse attraente sotto quel punto di vista. Insomma, sapeva che lui la considerava bella e che di certo trovava piacevole il suo aspetto fisico, ma stava cominciando a temere che la loro relazione fosse un po' troppo...astratta. Come se fossero solo le loro menti e non i loro corpi ad attrarsi. Così, per mettere a tacere quei pensieri, cominciò a far scendere una mano lungo il petto di Liam, in direzione dell'inguine; era stupita dalla propria audacia -pensò distrattamente che Lily e Cassiopea sarebbero state soddisfatte di lei- ma cercò di non darlo a vedere.

A quel punto, Liam allontanò le labbra da quelle di lei e le chiese, nervoso:

-Che stai facendo?-

Glorya si bloccò, forse perché non era certo quella la reazione che si era aspettata, e rispose, esitante:

-Io...stavo cercando un contatto più...intimo, ecco-.

Liam chiuse gli occhi e sospirò. Glorya, imbarazzatissima, ritirò la mano e rimase a guardarlo sentendosi arrossire.

-C'è qualcosa che non va?- gli chiese poi, visto che lui non accennava a dire nulla.

-No, è solo che...io non l'ho mai fatto, Glorya- ammise Liam, riaprendo gli occhi su di lei.

-Oh. Capisco. Ne sono...felice. Davvero, sono contenta di essere la prima per te, come tu sarai il primo per me- replicò lei, sollevata; almeno non avrebbe dovuto combattere contro i fantasmi di ipotetiche passate partner sessuali.

A quel punto si sarebbe aspettata che anche Liam si proclamasse felice di essere il suo primo ragazzo, ma invece lui scosse la testa e disse:

-Non è solo perché non ho mai avuto molte altre ragazze. È che io...non voglio farlo-.

-Come sarebbe a dire, non lo vuoi fare?!- chiese Glorya, giustamente perplessa. Le possibilità erano due, a quel punto: o lui era in realtà gay -il che le pareva improbabile- oppure non la desiderava sino a quel punto.

-No. E non è che io sia gay- replicò Liam, intuendo almeno in parte i pensieri che le stavano passando per la testa,-è che...non voglio rischiare-.

-Ma rischiare cosa, di preciso? No perché neanch'io aspiro a diventare madre a quindici anni, ma sono ragionevolmente sicura che ci siano validi sistemi per evitarlo- ribatté Glorya, sempre più interdetta per la direzione presa dalla conversazione.

-Non ho paura di quello, Glorya- affermò Liam, con un piccolo sorriso triste, -ma a volte la mia natura mi porta ad essere troppo impetuoso, soprattutto quando si avvicina la luna piena, e temo che...insomma...potrei perdere il controllo, non essere in grado di fermarmi, se la parte irrazionale che ormai vive sempre in me dovesse prendere il sopravvento- le spiegò, con aria triste e abbattuta.

-Oh. Quindi è...per questo che mi hai fermata? Non è perché non mi trovi...ehm...sessualmente attraente?- domandò Glorya, in parte rassicurata.

A quelle parole Liam scoppiò in una breve risata, poi replicò:

-Glorya, tu sei la ragazza più meravigliosa su cui io abbia mai posato gli occhi, e credimi se ti dico che per me sei bellissima, davvero. Ma voglio solo...procedere per gradi, capire come gestire questa situazione. È nuova per me come lo è per te, solo che tu non diventi un mostro una volta al mese-.

-Tu. Non. Sei. Un. Mostro, è chiaro? E poi prova ad avvicinarti quando ho il ciclo, poi vediamo chi è più mostruoso- affermò Glorya decisa, facendolo ridere di nuovo.

-Lo terrò a mente. Allora, stando così le cose, che ne dici di riprendere da dove eravamo rimasti, senza esagerare troppo? Non sono fatto di ferro, sai- le propose Liam, attirandola nuovamente a sé.

-Ottima idea- approvò Glorya, con un sorriso che sperò fosse rassicurante.


-Bene!- esclamò Derek strappandola ai suoi pensieri, ma poi ripensandoci aggiunse: -O no?-

-Certo che no! Va bene che ho solo quindici anni, ma non voglio certo una relazione platonica!- spiegò Glorya, esasperata.

-Io sono più che contento se vi limitate ad una relazione platonica- la contraddisse Derek, che non voleva proprio pensare all'eventualità che mani maschili toccassero la sua sorellina.

Glorya alzò gli occhio al cielo, sbuffando:

-Lo vedi perché non si può parlare di certe cose con i propri fratelli? Siete geneticamente programmati a desiderare che le vostre sorelle rimangano vergini fino a trent'anni-.

-Anche quaranta- commentò Derek, facendola ridere.

-Ehi Scorpius, secondo te fino a che età dovrebbe rimanere vergine, tua sorella?- domandò poi, vedendo l'amico sbucare dai dormitori con l'aria di chi si è fatto un bel sonnellino; anche Lily, che lo affiancava, aveva l'aria riposata.

-Che razza di domanda è? Almeno fino a quarant'anni- replicò Scorpius, sedendosi fra Lily e Derek.

-Visto?- fece quest'ultimo all'indirizzo di Glorya, che fece un verso sprezzante.

-Scorpius non è esattamente il tipo di fratello a cui fare questa domanda- replicò, poi scorgendo Cassiopea in avvicinamento aggiunse:

-Ehi Cass, i nostri fratelli pensano che noi dovremmo rimanere vergini fino a quarant'anni-.

-Cosa?! Dovremmo andare in menopausa senza aver prima pregustato le gioie del sesso?- si scandalizzò quest'ultima, abbandonandosi accanto a Glorya.

-Come minimo!- esclamarono Derek e Scorpius all'unisono.

-Immagina se la pensasse così anche mio fratello, Malfoy- intervenne a quel punto Lily, divertita. Glorya e Cassiopea si scambiarono uno sguardo sentendola punzecchiare così Scorpius, e capirono che i due avevano fatto pace.

-Tanto tu non dai mai retta a nessuno- disse Malfoy, impallidito al pensiero dell'astinenza.

-Guardatelo, è già sbiancato alla sola idea!- lo prese in giro Cassiopea, pensando che comunque per come stavano andando le cose con Shane sarebbe stata fortunata ad arrivare vergine anche solo fino ai G.U.F.O.

-Non voglio parlare di sesso con voi, e perciò dirò solo questo: guai a voi due se vi fate deflorare prima dei...trent'anni, almeno- chiarì a quel punto Scorpius, riferendosi anche a Glorya, che aveva sempre considerato come una sorella.

-Invece sarò ben lieto di accogliere qualsiasi tua richiesta in tal senso- aggiunse poi, rivolto a Lily.

-Maniaco- disse quest'ultima, vagamente compiaciuta.

-Siete due ipocriti. Fino a due mesi fa eravate i primi a fornicare con chiunque avesse due tette e respirasse!- li accusò Cassiopea, riferendosi ai neanche troppo lontani tempi da donnaioli di Derek e Scorpius.

-Ah, ma poi abbiamo imboccato la retta via della monogamia- sottolineò Derek, con un ghigno.

-E sarà meglio per voi, soprattutto tu Malfoy- lo minacciò Lily, molto seria.

-Ma che paura- la schernì lui, ma in quel momento provò una strana sensazione alla nuca, come se qualcuno lo stesse osservando. Voltandosi, individuò Edward che fissava tutto il gruppetto, seduto fra altri del sesto e del settimo anno. Rimasero a guardarsi per un attimo e Scorpius percepì chiaramente quanto Edward desiderasse trovarsi lì in mezzo a loro, a chiacchierare rilassati prima di cena come avevano fatto molte volte nel corso degli anni. Ma era solo questo che Edward voleva o il suo sguardo si stava riempiendo di desiderio perché c'era Lily? Possessivo, passò un braccio intorno alla vita della propria fidanzata, che lo guardò stupita, momentaneamente disinteressata alla discussione con gli altri tre.

-Certo che sei bastardo eh- gli disse Derek, che aveva notato sia la mossa di Scorpius sia lo scambio di sguardi fra lui e Edward.

-Perché?- chiese Scorpius distogliendo gli occhi da Nott.

-Perché sì. Potresti anche cercare di passarci sopra, sai- buttò lì Zabini.

-Stai scherzando vero? Ha baciato la mia fidanzata!- sottolineò lui, rendendo così palese anche alle tre ragazze di cosa stessero parlando.

-Anche tu hai baciato Lily quando lei stava con Edward- fece notare Glorya. Lily li guardò risentita e disse:

-Vorrei sottolineare che sono qui. E comunque non sono mai stata con Edward!-

-Ma che dici. C'è stato un periodo in cui vi frequentavate- la contraddisse Cassiopea, evitando però di ricordarle che il primo bacio di Lily era stato proprio con Edward.

-La situazione è diversa, in ogni caso- disse invece Scorpius per rispondere a Glorya.

-E perchè è diversa? L'hai baciata tradendo la fiducia di Edward. Eppure lui ti ha perdonato- insistette Derek, che voleva far tornare il sereno fra i suoi due migliori amici a tutti i costi.

-Potreste smettere di parlare di me come se fossi un oggetto senza volontà?- cercò di intervenire Lily, ma ormai Derek e Scorpius erano lanciati nella discussione, supportati da Glorya e Cassiopea.

-Mi ha perdonato solo perchè ha trovato Diana a scaldargli il letto. E poi Lily è sempre stata mia, è stato stupido lui a non capirlo. Non ho fatto niente di male, mentre lui ci ha provato spudoratamente sotto i miei occhi!- si accalorò Scorpius, mantenendo comunque un tono di voce basso per non far sapere i fatti propri a tutti.

-Ti appoggio, fratello- concordò Cassiopea, molto ben disposta ad avercela con Edward anche se erano amici da anni.

-Io invece no. Sei il solito arrogante, Scorpius. Quando sei tu a prenderti quello che vuoi va bene, ma quando lo fanno gli altri li crocifiggi. Sei incoerente- disse invece Glorya, che era una delle poche persone a potersi permettere di parlare così a Scorpius.

Scorpius infatti si trattenne dall'insultarla solo perchè le voleva bene, e rispose:

-Stai forse dicendo che Edward non ha sbagliato?-

-Sto dicendo che ha avuto un momento di debolezza- replicò Glorya e Derek annuì:

-Come tutti. Capisco la tua rabbia, ma davvero vuoi far finire la vostra amicizia per colpa di una ragazza? Con tutto il rispetto per te, Lily- aggiunse con garbo.

-Oh, non ti preoccupare. A quanto pare non posso avere proprio voce in capitolo- commentò Lily, sarcastica, così Derek continuò, visto che Scorpius non aveva ancora ribattuto:

-Anzi, tu meglio di tutti dovresti sapere cosa si prova a desiderarla e dovresti capirlo-.

-Certo, perchè non perdonarlo, così la prossima volta che distolgo lo sguardo me lo ritrovo di nuovo appiccicato alla mia fidanzata?- chiese Scorpius a quel punto, retorico.

-Fidanzata che a quanto pare sa solo starsene buona buona ad aspettare le molestie sessuali del primo che passa- commentò Lily infastidita, e Cassiopea ridacchiò.

-Dovreste parlare, e basta- affermò Derek in tono risoluto, ponendo così fine alla discussione.

-Andiamo a cena? Ho fame- disse Cassiopea, intuendo che Scorpius stava per ribattere ancora e volendo evitare che il fratello perdesse l'unico altro amico che aveva.

-Sai che novità- borbottò Lily, ma poi tutti accolsero la proposta della Malfoy alzandosi dai divanetti.

A cena l'atmosfera fu molto più rilassata, fra chiacchiere leggere e risate, anche se Scorpius continuava a rigirarsi in mente le parole di Derek e Glorya, maledetti loro e la loro razionalità.

Dopo una piacevole cena a base di arrosto di tacchino e budino alla vaniglia, la Sala Grande cominciò a svuotarsi e come sempre Derek, Glorya e Cassiopea si congedarono per poter passare del tempo con i rispettivi partner.

-Torniamo in Sala Comune?- chiese Scorpius a Lily, alzandosi e tendendole la mano; era uno dei primi gesti affettuosi che faceva in pubblico nei suoi confronti, cosa che gli valse l'attenzione di metà scolaresca, compresa tutta Serpeverde.

-Ma allora è vero! La Potter sta con Malfoy!-

-Ma che invidia! Che ci trova in quella dico io...non è niente di che, alla fine! Magra, senza tette e pure antipatica!-

-Hai capito quella volpe di Malfoy...proprio la più carina doveva accalappiarsi...-

Lily sorrise compiaciuta sentendo i vari commenti suscitati dal fatto che lei aveva appena afferrato la mano di Scorpius e si accingeva a seguirlo fuori dalla sala sotto gli occhi di tutti; pensando a quanto fosse bello essere al centro dell'attenzione, si lasciò la Sala Grande alle spalle. Stava giusto chiedendosi se per caso Scorpius non fosse disponibile a farle un altro massaggio rilassante, quando vide arrivare Albus, abbastanza trafelato. Vedendolo, si ricordò di una conversazione lasciata a metà giorni prima e così, dopo aver detto a Scorpius che lo avrebbe raggiunto dopo, si avvicinò al fratello.

-Ehi Al. Sei in ritardo per la cena-.

Albus si fermò e le rivolse un sorriso:

-Già, sarò fortunato se trovo ancora il dolce. Volevi qualcosa?-

Lily sbuffò:

-Perché tutti pensano che io abbia sempre chissà quale secondo fine?-.

Albus alzò un sopracciglio, ironico, e rispose:

-Sarebbe molto strano se così non fosse-.

-Fratello ingrato. Avevo trovato un modo per aiutarti con la Sciatta, ma visto che mi hai profondamente ferita...-

Lui scoppiò a ridere di fronte all'aria teatrale di Lily, poi volle sapere:

-E cos'avrebbe partorito la tua mente malefica?-

-Ho pensato che dovresti far ingelosire la Stewart. Sei stato sin troppo paziente con lei, ora basta. Se ti vuole deve darsi una mossa, altrimenti passa oltre- gli consigliò Lily, appoggiandosi ad una parete.

Albus era sbalordito.

-A volte si vede che tu e Rose siete cugine-.

-Questa è un'offesa bella e buona! E sentiamo, perché dici così?-

-Mi ha dato lo stesso malato consiglio oggi pomeriggio. E mi ha suggerito di provarci con...-

-Amy O'Brian- lo interruppe Lily, concreta, facendo spalancare la bocca ad Albus per la sorpresa.

-Tu come...? Hai parlato con Angelica, per caso?-

-Con chi?- chiese Lily, un attimo confusa; Albus alzò gli occhi al cielo per la sua mancanza di considerazione per il resto del parentado, poi le ricordò:

-Nostra cugina-.

-Ah già. No, comunque, ti pare?!-.

-E allora come fai a sapere che Amy mi sta dietro?-.

Lily lo guardò impietosita.

-Io so sempre tutto, Al, ricordatelo. Ora vai a mangiare, dovessi mai andare a letto digiuno per colpa mia-.

-Che sorella amorevole, quasi mi commuovo. Allora vado. 'Notte Lily, grazie per i tuoi consigli sempre molto pratici- la salutò, sarcastico; lei gli fece un sorrisino fintamente melenso in risposta, poi si allontanò. Albus rimase a guardarla per un attimo, poi scosse la testa, divertito. Lily era sempre un passo avanti a tutti.



Note dell'autrice:


Salve gente!!! Ancora una volta ho finito il capitolo prima di quanto mi aspettassi, così mi sono detta che sarebbe stato carino nei vostri confronti postarlo oggi.... :)


Allora, capitolo ricco di avvenimenti direi. Da Scorpius a Lily che si sono riappacificati (ne siete contente vero?! :D), alla notte di Capodanno di Glorya, a Albus e Marìkaa...insomma, ne sono successe di cose. Tra l'altro sono ben 17 pagine di capitolo! Un record assoluto per me O.o

Spero che il capitolo vi sia piaciuto, e che mi facciate sapere cosa ne pensate. Lo scorso capitolo ha avuto “solo” 6 recensioni (solo per modo di dire, io sono contenta anche se ricevo una sola recensione eh!) e mi è dispiaciuto soprattutto perchè mi aspettavo più commenti ai vari avvenimenti...anyway, io vi amo comunque, sia che recensiate sia che non lo facciate <3


Non so se anche la prossima volta riuscirò ad aggiornare in così breve tempo, soprattutto perchè oltre alla tesi e a tutto il resto non so bene come proseguire...ho una linea generale, ma non so se è quella giusta. Quindi chiedo a voi: suggerimenti? Ci sono parti, scene o altro che vi piacerebbe leggere? O che aspettate da tanto ma io non ho ancora scritto? Sono aperta a tutte le possibilità :)


Bene, anche per oggi siamo ai ringraziamenti, quindi come sempre grazie a tutti quelli che leggono, seguono, ricordano e preferiscono la storia, ma soprattutto grazie alle 6 meravigliose persone che hanno recensito. Le risposte a breve, come sempre :)


A presto, sempre Vostra,


Miss

  
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