-Jack sbrigati!- Zack si era svegliato alle sei del mattino, chiamando in fratello, per di più di domenica, e a detta del fratello maggiore era una sventura supergalattica
-Lasciami dormire Zack… è domenica e sono le sei…- Jack si girò verso il muro, ma non riuscì a prendere sonno dal momento che il minore lo stava assillando
-Dai, svegliati Jack!-
-Ma per quale losco motivo mi stai rompendo le scatole a quest’ora del mattino?- il maggiore non ne potè più così, finalmente, diede conto al fratello minore –Spero che sia di vitale importanza…-
-Per domani mi hanno dato un tema da svolgere: “Descrivi la giornata tipo di un tuo familiare”- disse il più piccolo Wallside
-E che c’entro io… soprattutto cosa c’entra svegliarmi alle sei?-
-Prima fammi finire, poi commenti!- e Jack annuì con la testa –Quel familiare sei tu! Quindi oggi io starò con te tutto il giorno-
-Come vuoi… inizia a scrivere che il familiare ha tanto sonno, ma la buona volontà di aiutare il fratello in difficoltà- e poi concluse con un sonoro sbadiglio per poi accorgersi che il minore stava scrivendo sul suo block notes –Che cosa scrivi, Zack?-
-Che la prima cosa che fai è parlare con me!- e l’azzurro si beccò un’occhiata stranita –Forza, comportati come fai sempre dal risveglio!- così il verde mise la tuta della Raimon e andò in cucina per andare a fare colazione
-Zack, se vuoi passare il tuo tempo libero con me è meglio che mi segui anche a fare colazione…-
-Arrivo!- disse con fin troppo entusiasmo –Ah, Jack… sai che devo seguirti per tutto il giorno in tutti i posti? In poche parole oggi sarò uno stalker!-
-Almeno non sei uno stalker accanito come Xavier. Va bene, puoi fare lo stalker. Hai fatto colazione, oppure appena ti sei svegliato mi hai chiamato?- e a quella frase sentì il brontolio della pancia del fratello –Lo sapevo- e il più piccolo iniziò a scrivere di nuovo –Cosa scrivi adesso?- disse, poi, il verde alzando gli occhi al cielo
-Che pensi anche agli altri prima di mangiare!- e a quell’esclamazione Jack sospirò
-Contento tu… cosa vuoi da mangiare? Io mangerò i biscotti al cioccolato con le gocce di cioccolato-
-Ah… ehm… anche io mangio quelli-
I due fratelli appena finirono di fare colazione, ormai si erano fatte le nove, uscirono di casa e si avviarono al fiume, dove si sarebbe tenuto l’allenamento.
-Zack, tu stai buono qua in panchina con Celia, se devi scrivere… scrivi- raccomandò Jack per poi dirigersi verso Tod e Austin
-Non preoccuparti Jack, vai ad allenarti e non fare errori!-
“Mio fratello non cambierà mai…” pensò Jack –Oggi il più sfegatato fan della Raimon ce lo troviamo qui- disse poi al capitano che quasi urlava dalla gioia
-È la cosa più bella che potesse esistere, avere anche il tifo durante gli allenamenti e se arriveranno altri fan sarà una cosa meravigliosa!-
-Calmati Tod, iniziamo ad allenarci ora, ti ricordo che dopodomani ci sarà la partita contro la Zeus e dobbiamo assolutamente vincere se vogliamo arrivare in finale- disse entusiasta Austin che per l’emozione iniziò a calciare il pallone che aveva accanto
-È vero, dobbiamo allenarci, andiamo Jack!- Tod andò a posizionarsi in difesa ancora fantasticando sul meraviglioso allenamento che avrebbero fatto con un grande fan  della squadra-
A mezzogiorno, la squadra fermò l’allenamento per poter pranzare
-Siete stati fantastici! Siete superfantamentemitici, siete…- e Zack iniziò con gli infiniti complimenti, che si tirò circa un’ora –… ed ecco perché ammiro così tanto la Raimon!- concluse il ragazzino
-Z-Zack?! Come… come fai a parlare così tanto senza mai fermarti?- Oramai Jack era semi-addormentato e disse a stento quella piccola frase
-È una cosa meravigliosa!- esclamò d’un tratto Tod alzandosi di scatto e tutti dissero a coro un “Che cosa?” –Come “Che cosa?”? È  meraviglioso avere un fan così sfegatato presente hai nostri allenamenti! Jack, se domani non porti tuo fratello ti rinchiudo in un armadio!-
-Davvero posso assistere ai vostri allenamenti?! Ma questo è più che fantastico!- e adesso Zack e Tod ballavano la conga sotto gli sguardi sbigottiti di tutti i presenti
-Io lo porto se non ballate più quella cosa- rispose il maggiore dei Wallside facendo smettere i due di ballare –Il Signore vi benedica-
-Grazie fratellone, graziegraziegrazie!- finì il fratellino abbracciandolo
‘Rompiscatole o meno… sarà sempre mio fratello’
 
 
 
ANGOLINO SENZA NOME perchèssi!(?)
Kicciù min’na!
Eccomi di nuovo con un altro capitolo *la fucilano per lo schifo*
Anima: continuo io, codesto schifo qua sopra è venuto fuori dalla mente malata di codella che ha codesto account(?). L’ha pensato alle tre di notte, capitela, cosa può macchinare quel cervellino alle tre di notte? *batte la mano sulla testa di Ilaria*
Cervello: *si sente il vuoto*
Anima: U.U visto? Ci sono prove molto accurate che Ilaria sia un’insana, ma cosa possiamo farci? Lasciamola sulla strada della pazzia. Al prossimo capitolo (sperando che non venga uno schifo)
Kicciù