Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: HSG95    29/11/2013    1 recensioni
- Haria non dar retta ai tuoi occhi, e non credere a quello che vedi. gli occhi vedono solo ciò che è limitato. Guarda col tuo intelletto, e scopri quello che conosci già, allora imparerai come si vola...- si rese conto d'un tratto che il suo amico non era più divino di quanto lei stessa non fosse. senza limiti.
- sono io Haria guardami, io c'ero sempre, non ti ho mai lasciata. Credi davvero che saresti rimasta senza di me fino ad ora? Credi ti avrei lasciata sola per tutto questo tempo? C'era una continuità tra noi, tu mi toccavi.
Haria è una giovane ragazza, cresciuta da sua zia Loren, dopo aver compiuto 18 anni la sua natura si rivelerà.. un incontro speciale le cambierà la vita e il suo destino verrà completamente riscritto..
" è arrivato il momento Nephilim. alla luce o al buio?"
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Niall Horan, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: Furry
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
-si.-
- il cerchio nero tornerà a reclutare Harry e lui non potrà tirarsi indietro. Se dovessero trovarli insieme lui la ucciderà.-
- non esserne sicuro Louis, Harry ama Haria. Non lo farebbe mai.-
- non è lui a deciderlo, è Dan. -
- attraverso cosa? Maddai telecinesi?-
- il patto con Azazel è un parto di sangue,è come se in Harry ci fosse una parte di Garret.- - scherzi?-
- purtroppo no..-
- Haria lo sa?!-
- l'ha sempre saputo.-
La mora rimase in silenzio e asciugó qualche lacrrima dal viso. Non poteva credere a quelle parole com'era possibile, si sentiva in parte responsabile di quello che stava accandendo, voleva davvero togliersi un peso dal cuore ma ogni volta le parole le morivano in bocca...sbattè forte il pugno sul tavolino di vetro e per poco non si scheggiò la mano, il castano l'avvicinó a se e la strinse forte. - era già successo, non doveva ripetersi.- le sussurró prima di uscire dalla stanza.
Non si sa esattamente cosa spinga due persone a legarsi. Forse la sintonia, forse le risate, forse le parole. Probabilmente l'incominciare a condividere qualcosa in più, a parlare un po' di se, a scoprire piano piano quello che il cuore cela. Imparare a volersi bene, ad accertarsi per i difetti, i pregi, per le arrabbiature e le battute. O forse accade perchè doveva accadere..

...

- dormito bene?- Niall entrò nella camera dell'amica cercando di fare meno rumore possibile, aveva passato un'altra nottata tremenda. - sono giorni che hai questi incubi forse dovresti parlarmene.- si sedette accanto a lei e le spostó la coperta che le copriva il viso. - non ne ho voglia, va bene così.-
- domani andrò a parlare con il presiede della BNT ci faremo ammettere alle loro lezioni.-
- non ho voglia di tornare al college.-
- devi. Dai andrà bene ci sarò io con te, e non avremo neanche un dormitorio, ho preso un appartamento distante 5 minuti dalla scuola.-
- non ne ho voglia Niall.- si tiró la coperta sul volto e si giró in modo da dargli le spalle. - su andiamo, ci saranno delle sorprese.-
- ah si? Delle altre? Davvero?- il suo tono era sarcastico e scostante. - buone notizie.- ammise scompigliandole i capelli. Si alzó e se li sistemó, poi prese il telefono dal comodino e lo accese. '12 gennaio 12.30, nessun messaggio.' Spense lo schermo del suo iPhone e tornò a guardare il biondo. - ti manca?- ruppe il silenzio.
- più dell'aria che respiro.- sono partita ed ero arrabbiata con lui, ma sono arrabbiata più con me stessa, sono arrabbiata perchè mi sono innamorata di lui e lui non lo è mai stato di me. Sono arrabbiata perchè adesso dovrò dimenticarlo.. Sono arrabbiata perchè semplicemente non avrei dovuto conoscerlo.- si incamminó verso la porta e uscì dalla stanza. Il biondo si stese sul suo letto e portó le mani dietro la nuca. Prese il suo telefono e scorse nella casella dei messaggi, c'era un messaggio che non era stato inviato, era li sospeso su un filo. - cos'è questo?- le disse quando entrò dalla stanza con un cornetto in mano. - un piccolo pensiero.- si sedette accanto a lui e incroció le gambe. - hai mai pensato di inviarlo?-
- nemmeno per un secondo.-
- davvero?-
- già.- addentó il cornetto e si pulì l'angolo della bocca sporco di cioccolato. - che c'è scritto?-
- non l'hai letto?-
- non pensavo volessi.-
- è così, ma non importa ormai.-
- ti va se lo leggo ad alta voce?-
- fai pure, si sistemó e si stese sul suo petto.
- ciao Harry, stasera ti volevo dire che siamo già a gennaio. Ti volevo dire che il tempo sta passando così velocemente che non riesco a stare proprio al passo. Ti volevo dire che sto sprecando ore di sonno, giornate intere a rimurginare e a pensare a quanto sia insoddisfatta di me stessa e della vita che conduco. Una vita che potrei rendere degna. La verità è che non ne ho più voglia capisci? Sono stanca. Stanca anche di spiegare che mi sento morire, che non ho uno, ma un sacco di vuoti nello stomaco da colmare. E continuo a fare tutto meccanicamente. Mai un giorno diverso. Mai un messaggio che mi faccia tornare il sorriso. Mai un tuo abbraccio. Mai nulla. Ti volevo Dire che mi piace ridere, da morire. Mi piace ridere con la bocca spalancata e la mano sulla pancia. E le lacrime, c'è l'hai presente le lacrime di felicità? Cazzo se sono belle. Gli occhi è come se scintillassero, non appaiono sfuocati, fanno bene al cuore. Ti volevo dire che mi piacerebbe andare al mare e che tu mi insegnassi a suonare la chitarra. Vorrei potermi innamorare di te, se non lo sono già, e urlare quanto fa male non sentire più nulla, vorrei non dovermi controllare dal mangiare troppo, vorrei liberare la testa da tutti i pensieri e vorrei fare un viaggio. Giusto perchè amo guardare fuori dal finestrino della macchina con le cuffiette nelle orecchie e chiudere gli occhi, pensare che tutto per una volta vada nel verso giusto. Non dovermi preoccupare di nulla, non dover più scappare.. Non capiró mai perchè la strada al ritorno è sempre più corta, volevo dirti che mi piacerebbe essere migliore e imparare a bastarmi da sola. Ti volevo dire che si può cambiare, se lo si vuole. Che non si può tornare indietro, ma si può ricominciare. E io voglio farlo Harry. Voglio farlo con te.-
Le guance di Haria erano solcate dalle lacrime, aveva gli occhi rossi e gonfi, respirava a fatica a causa dei singhiozzi, il biondo la strinse forte a se e le bació la testa. - scusami, scusami per tutto.- sussurró nascondendo la testa nell'incavo del collo di lei.
- sai qual'è la cosa più brutta?- sapere che non mi ama un minimo di quanto lo amo io. Sapere che sta bene senza di me.. Mi sto distruggendo Niall.- alzó la felpa e mostró all'amico la pancia e la schiena nude, erano piene di cicatrici rosse. - mio Dio.- furono le uniche parole che uscirono dalla bocca di lui, toccó con cuora ogni ferita e poi guardó la bruna dritta negli occhi. - lui ti ama.- disse fermo.
- per favore, va a iscrivermi a scuola.- supplicó quasi entrando nelle coperte.

...

- buongiorno Parigi.- erano ormai più di due settimane che Zayn continuava a dire quella frase. Ogni mattina era sempre la solita routine. Si alzava, apriva le tende, guardava la torre eiffel dalla finestra ed esclamava :" buongiorno Parigi." Harry era davvero stanco, quella mattina si coprì le orecchie per non sentirlo e ringrazió il cielo quando sentì la porta del bagno chiudersi con le mandate. Si stiracchió e controlló il cellulare *nessun messaggio.* grattó il capo e si sporse dalla finestra, poi guardandosi alle spalle vide la divisa del college piegata sulla sedia della sua scrivania. Si era quasi dimenticato di andare ancora a scuola.. Avevano iniziato solo da pochi giorni e già non ne poteva più. La professoressa del suo corso di medicina era una gran rompicazzo, una fottutissima francese di merda che odiava tutti coloro che provenissero dall'Inghilterra. La scuola non gli piaceva, e il cibo in mensa era vomitevole. A lezione non prestava attenzione,piuttosto sperava ogni giorno di veder entrare Haria da un momento all'altro nella stanza. Non aveva fatto amicizia, i francesi erano tipi troppo con la puzza sotto il naso per lui, invece Zayn, nemmeno due giorni e già aveva una schiera di troie con il naso a punta al suo seguito. Era contento solo di una cosa, nessuno li sapeva di loro. Erano solo loro due. Sempre loro due, come i vecchi tempi.
- mi chiedevo, gli altri come stanno? Come gli va la vita?- Zayn era uscito dal bagno e si stava sistemando la cravatta. - credo bene, Louis ci raggiungerà a giorni e Summer andrà a New York dagli altri.-
- lei come sta?- è davvero arrabbiata con me, non ha risposto a nessuna delle mie chiamate e a nessun mio messaggio. Mi risulta sempre la segreteria.-
- per quanto mi dice Niall sta bene, comincerà la scuola fra qualche giorno. Forse avrà cambiato numero che ne sai.-
Il riccio annuì ed entrò nel bagno. Quando il moro sentì l'acqua scorrere prese il suo telefono e compose un numero.
• mi chiede ancora di lei.
•• avevi dubbi?
• speravo che non sentendola non ci avrebbe pensato
• grande trovata cambiargli la sim Zayn, bravo davvero.
•• non c'era Altro modo, lo sai anche tu.
• notizie da Londra?
•• si sono accorti che non ci siamo, non sanno come rintracciarci per il momento
- con chi parli?- Harry uscì dal bagno e infiló la camicia. - con Niall.- rispose freddo.
- voglio parlare con lei.- si avvicinó al telefono e glielo strappó portandoselo all'orecchio.
•• fammi parlare con lei Horan
• non vuole sentirti.
•• lascia che sia lei a dirm..
Non fece in tempo a finire la frase che dall'altro capo del telefono sentì la bruna urlare nervosa. " non esiste. Non ti permettere! Ho chiuso " aveva detto. Spense il telefono e lo diede a Zayn. - mi dispiace .- sussurró l'amico prima di dargli una pacca sulle spalle

...

- non esiste. Non ti permettere!- sbraitó al biondo. - ho chiuso questa cazzo di porta per un motivo!- lo soprassó e con velocità chiuse la porta alle sue spalle. - hai ucciso qualcuno?-
- no idiota, c'è un topo.-
- oddio Haria.- Alzó gli occhi al cielo ed entró nella stanza del ' pericolo'. - chi era al telefono?- urló lei appoggiando l'orecchio sul legno per sentire meglio. - Zayn.- ammise lui con il fiatone, probabilmente stava rincorrendo l'animaletto. - Harry non c'era?-
- si era con lui.- continuó poi soddisfatto aprendo la porta e chiudendola dietro di se. - non ha detto niente?-
- niente, mi dispiace.-

•••••••••••••••••••••••

eccoci con il 25esimo capitolo.. Come sempre fatemi sapere cosa ne pensate. Ps: qualcuna di voi andrà ad Assago il 12 Dicembre per la finale di x-factor?
Pss: l'avete sentito midnight memories? Mamma mia io lo trovo stupendo davvero davvero magnifico. Non ve ne ho parlato prima perchè volevo metterlo appunto al 25esimo capitolo per ricordare il giorno in cui è uscito. Un bacione grande.
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: HSG95