Kurt non era mai stato così spaventato e confuso. Finn era stato ucciso? E lui era sospettato? L’auto del FBI era parcheggiata davanti ad un enorme edificio in cui Kurt fu portato per essere interrogato. Un agente lo ammanettò al tavolo.
“non capisco prechè pensa che mio fratello sia stato assassinato e che io l’abbia ucciso” Disse Kurt, con voce tremante.
Un’agente del FBI teneva una busta “ il 6 maggio di quest’anno, Finn Hudson è caduto da un tetto del campus dell’università di Lima.” Gli e le gettò sul tavolo “ ecco le foto di sorveglianza di quella notte. Un’occhiata.”
Kurt fissò gli agenti, , deriso, e tirò fuori le foto. L’orrore cresceva foto dopo foto. Scosse la testa lentamente e rimase a bocca aperta “ questo non sono io”
“davvero? hai un gemello cattivo?” chiese l’agente Mosser.
“questo è falso! Non sono nemmeno andato fino al tetto quella notte” Disse Kurt con rabbia.
“ma eri li” l’agente mosser sollevò un sopracciglio “ L’assistente di orridoio del dormitorio di Finn ha confermato che eri li e hai tentato disperatamente di aprire la porta. L’hai quasi buttata giù”
“ecco perché..” Kurt sospirò e si strofinò gli occhi per la frustrazione. Si stava stancando.
“perché cosa?” chiese l’agente mosser.
Kurt sospirò bruscamente e si calmò un po’. “ dov’è i mio avvocato?”
Bussarono alla porta. Agente mosser aprì e una donna bionda di altezza media si fermò sulla soglia. “ agente Mosser, sono l’avocato Carrie Austen, l’avvocato di Kurt Hummel.”
“piacere di conoscerla” si strinsero la mano “ va bene, vi lascio soli.”
“grazie” Carrie entrò e posò la borsa sul tavolo e si sedette “ ciao, Kurt”
“coma ha fatto ha sapere che ero qui?” chiese Kurt
“tuo padre mi ha chiamato” spiegò Carrie “ Agente Cleveland ha interrogato tuo padre e la tua matrigna riguardo al … nastro di sorveglianza presubilmente alterato”
“aspetta. Lui lo sapeva? Perché non mi ha chiamato?” chiese Kurt leggermente Ferito.
“perché se avessi saputo che la polizia sarebbe venuta ad arrestarti, ti avrebbe fatto sembrare colpevole” rispose Carrie “ lui e la tua matrigna sono qui. Hanno prenotato un albergo fino a quando il caso non sarà chiuso.”
Kurt sbuffò e si strofinò il viso con le mani. “ non posso crederci…”
“lo so. Ora, sentiamo la tua versione della storia, va bene?” chiese Carrie tirò fuori un taccuino una penna. “ dimmi tutto quello che hai fatto quel giorno fino alla morta di Finn e non lasciare nessun dettaglio. Il dettaglio più piccolo può essere importante.”
Kurt annuì e prese un respiro profondo.
6 maggio 2013
New York City
10:00
Kurt entrò nel suo
appartamento e buttò lo zaino sul divano. Le sue ultime due classi erano state
annullate, quindi aveva una intera giornata libera. Stava per accendere il
televisore quando il telefono squillo. Sorrise quando vide chi lo stava
chiamando.
“ehi fratello” Kurt
salutò allegramente.
“hey!
Rispose Finn. Sembrava stesse cercando di apparire felice. “uh… spero di non
averti preso in un brutto momento.”
“non lo hai fatto, le
lezioni sono state cancellate quindi..” kurt si
strinse nelle spalle “ che c’è?”
“non molto. Volevo solo
sentire la tua voce”
“cattiva mattina” Kurt
indovinò simpaticamente
“si…o…no so. Credo?”
“Finn che succede?
sembri strano”
“beh, ho i postumi di
una sbronza… oh merda. Mi sono appena ricordato che dovevo aiutare Mr. Shue con l’allenamento del Glee oggi, e sono ancora mezzo
andato. Merda …” Disse Finn con anzia
“mangia delle banane,
aiutano” consigliò Kurt “ un altro party?”
“no, ho slo …ehm”
“finn…
spero sul serio che tu non stia diventando un alcolizzato.” Disse Kurt
severamente.
“non lo sono. Lo giuro”
Esclamò Finn “ comunque cosa succede in questi giorni? Come sta Rachel?”
“Rachel sta bene. Si
sta preparando per Funny Girl, io sto da Vogue, la
scuola, il lavoro, e la mia vita sociale. Sto pensando di avviare una cover
Band di Madonna.” Disse Kurt
“forte”
“già. Quando ti
trasferisci a New York puoi diventare il nostro batterista.” Disse Kurt “
diventerai il mio testimoni, in fondo, giusto?”
Finn aspettò un minuto
prima di rispondere. “già”
Kurt sospirò “ okay,
seriamente, che ti sta succedendo?”
“pensi mai al futuro,
e a come le cose cambiano così drasticamente e che la vita sia corta?” chiese
Finn
“uh, no, non proprio. Perché?”
chiese Kurt confuso.
“nessun motivo, solo..”
Finn sospirò“ c’è qualcosa che devo dirti, ma.. non sono sicuro che sarebbe una
buona idea”
“finn,
puoi dirmi qualsiasi cosa” Disse Kurt
“grazie, amico.” Finn
rimase in silenzio per qualche secondo” la cosa è… non sarò in giro per
parecchio tempo.”
“cosa vuoi dire? S-stai
morendo?” Chiese Kurt con voce tremante.
“più o meno, si”
Il sangue di Kurt
sembrò congelarsi. “ oh mio dio … che cosa …?”
“non sono malato,
però. Voglio dire… non posso vivere ancora a lungo.”
“finn…
amico, non starai pensando che che spero tu non stia
pensando, vero?” chiese Kurt nervosamente.
“amico, la batteria è
quasi finita. Ti voglio bene” Disse Finn. E poi più il nulla.
“Finn?” Kurt sospirò
bruscamente e lo richiamò, ma il telefono andava dritto alla segreteria
telefonica. Se stava pensando… oh, Dio, doveva fermarlo! Kurt chiamò il lavoro
di Carole e disse loro che rea una emergenza. Fu messo in attesa per 20 minuti,
poi rinunciò. Forse carole lo avrebbe richiamato più tardi. Poi chiamò Puck e
lasciò un messaggio. Probabilmente era al Campus.Poi
chiamo la sicurezza del campus ma nessuno rispose. Stava diventando esasperato.
Chiamò Will, ma ottenne solo la segreteria telefonica. “ Mr
shue, sono Kurt. Finn mi ha chiamato prima. Sembrava
stesse pensando di suicidarsi. La prego lo aiuti” poi riattaccò e sospirò.
Vediamo … Sam e Blaine sono in classe adesso, saranno
comunque fuori tra venti minuti. Kurt corse al computer e prenotò un volo per
Lima. Dovette dire che suo padre era un membro del congresso degli Stati uniti,
per riuscire a partire quel pomeriggio. Kurt sistemò un paio di cose, lasciò
una nota per Santana e Rachel, e volo fuori dall’appartamento. Prese la metropolitana
fino alla navetta dell’aereoporto. All’ora era
mezzogiorno, così chiamò Blaine. Il suo telefono andò
dritto alla segreteria telefonica. “ Mi prendi in giro? Blaine
sono io. Chiamami il prima possibile. È urgente.”
La navetta era in
ritardo di un’ora e Kurt stava iniziando ad essere ansioso.
Xxx
Tina si diresse verso
il suo armadietto per prendere lo zaino. Oggi c’era il Glee Club, un altro giorno,
senza assolo. Il suo telefono squillò. Sospirò rassegnata quando vide chi la
stava chiamando. “ che c’è Kurt?”
“Tina, Blaine è con te? Non sono in grado di raggiungerlo. “
chiese Kurt
“no ha detto che ha
lasciato il telefono a casa.” Rispose tina. “ gli dirò che hai chiamato.”
“va bene, ma ..”
“bye”
“no, aspetta.” Kurt
ringhiò per la frustrazione quando lei riattaccò. Lui la richiamò.
“Kurt, ho detto che lo
avrei avvisato.” Disse Tina stizzita.
“Tina, è un’emergenza.
Finn mi ha chiamato prima, e sembrava stesse per suicidarsi.” Esclamò Kurt
Tina lo schernì “
okay, non lo stai dicendo sul serio, vero?”
“ giuro che non lo
sono. Guarda, stai andando al Glee giusto? Se vedi Finn chiamami così posso
parlare con lui.” Rispose Kurt
“Kurt, questa è una
chiamata interurbana, vero? Mi stai consumando la bolletta del telefono.”
“te lo ripago” Disse
seriamente Kurt.
“mmm” Tina riflettè, esitante.
“Tina… se succede qualcosa
di brutto e io non ho fatto nulla per fermarlo, e se Blaine
scopre che lo sto cercando e che non mi hai aiutato, non te lo perdonerà mai.
Faresti meglio a pensarci.” Disse Kurt.
“oh.bene,
bene” Tina scattò. Kurt sentì dei passi e lo sfondo di una chiacchierata. “
ehi, Blaine –“ poi riattaccò.
Kurt prese un paio di
respiri profondi per controllare la sua furia. La navetta finalmente arrivò e
lui ci saltò su. Ci volle un’ora per raggiungere l’aeroporto, così corse al
cancello, quasi inciampando nei seggiolini e nelle valigie. Quando raggiunse la
porta sudava. Il suo telefono squillò. Fece un enorme sospiro di sollievo.
“ehi, baby, ho visto
che hai chiamato.” Blaine lo salutò.
“già. Ho chiamato
prima Tina , purtroppo, ma lei si è rifiutata di passarti il telefono e mi ha riattaccato.”
Rispose Kurt
“mi dispiace. Qual è l’emergenza?
Chiese, un po’ preoccupato.
“Finn mi ha chiamato
questa mattina. Sembrava volesse suicidarsi.” Spiegò Kurt
“bhe,
che cosa ha detto esattamente?” chiese Blaine
“Qualcosa sul fatto
che non sarebbe vissuto ancora a lungo, poi mi ha salutato e ha riattaccato.”
Rispose Kurt “ ho provato a chiamarlo di nuovo ma il suo telefono andava
direttamente alla segreteria. Ho provato ha chiamare Puck, Carole, la sicurezza
del campo e Mr.Shue ma non ha risposto nessuno”
“Mi è sembrato un pò distratto oggi” riferì Blaine “
gli ho chiesto se andasse tutto bene e lui ha detto di si. Poi si è cogratulato per il fidanzamento, e mi ha detto di pendermi
cura di te.”
“ e non hai pensato
che fosse strano?”
“certo che l’ho fatto”
rispose sinceramente Blaine “ Ho provato a seguirlo
ma lui è scomparso.”
Kurt sospir. Chiamarono il suo volo. “ va bene, io sto per
salire sull’aereo per limaal momento. Mi vieni a
prendere all’aeroporto alle 5?”
“certo, ci vediamo li”
“grazie. Ti amo”
Xxx
Alle 5:00 in punto
Kurt uscì dalle porte dell’aeroporto di Lima e vide Blaine
appoggiato alla sua auto. Kurt corse da lui e lo abbracciò forte. Blaine prese la valigia e la mise nel portabagagli e aprì
la portiera del passeggero per il fidanzato.
“grazie” Disse Kurt
mentre saliva
“ehi, per che cosa
siamo fidanzati sennò?” disse sorridendo. Poi partì.
Kurt si schiarì la
gola” allora… com’era Finn durante il Glee oggi?”
“beh, si è comportato
normalmente per la maggior parte del tempo. Mentre provavamo il numero di
gruppo, aveva uno sguardo assente, come se stesse pensando ai vecchi tempi.”
Disse Blaine
Kurt sospirò “ okay. Sai
dov’è l’università di Lima?”
“si. È proprio dove
sto andando adesso” Blaine annuì. Poi il telefono
squillò. “ aspetta Ciao?...ehi mamma, sto solo guidando kurt
all’aeroporto all’univesità di Lima … lo so ma è una
situazione d’emergenza… mamma…” sospirò per la frustrazione. “ bene. Sarò a
casa presto… ti amo anche io. Ciao” Lui riattaccò e sospirò. “ okay, nuovo
piano: andiamo a casa mia, ti presto la mia macchina.Mia
madre è iperprotettiva dall’incidente dello sparo.”
“oh. Okay, va bene.”
Xxx
Alla fine Kurt era
arrivato all’università alle 8:00. Era andato a visitare Finn una volta quindi
sapeva dov’era il dormitorio. Appena arrivato bussò.
“Finn, sei li?” lo
chiamo Kurt. Nessuna risposta. Bussò più forte. “ Finn, aprimi” girò la
maniglia, ma era chiusa a chiave. Sbattè la spalla
contro la porta sperando di riuscire ad aprirla. Nessuna fortuna. Tirò fuori la
carta di credito, girò la maniglia e scivolo attraverso la porta. Cercò di
spingerla per aprirla, ma rimase bloccata. Ringhiò per la frustrazione e iniziò
a prendere a calci la porta.
“ehi” che diavolo stai
facendo” un uomo alto, magro, pi chè
ventenne si diresse verso Kurt, braccia aperte e accigliato.
Kurt sospirò “ Questa
è la stanza di mio fratello Finn Hudson. Sei l’assistente di corridoio?* ”
“già” l’uomo annui e
incrociò le braccia.
“Sono Kurt. Finn mi ha
chiamato stamattina e sembra volesse suicidarsi. Voglio controllare che stia
bene.” Spiegò Kurt
“ha chiamato questa
mattina .. e arrivi a quest’ora” l’ RA alzò un sopracciglio.
“ho volato da New
York. Sono arrivato qui 20 minuti fa.”
“okay, beh, ho visto
Finn circa mezz’ora fa. Sembrava apposto.” Rispose il ragazzo.
“dove lo hai visto?”
chiese Kurt
“il centro studenti”
rispose l’altro.
“Grazie” Disse Kurt
per poi correre verso il centro studentesco. Trascorse la mezz’ora successiva a
cercare Finn ma non lo trovava da nessuna parte. Uscì e vide un gruppo di
studenti gironzolare fuori dall’edificio.Corse verso
di loro “ scusate. Qualcuno di voi ha visto Finn Hudson?” il gruppo sembrava
confuso così Kurt tirò fuori il telefono per mostrare una foto.
“oh si, è la” Una donna
indicò l’edificio dietro di lei.
“Grazie” rispose Kurt
per poi correre e attraversare l’edificio in un’altra mezz’ora. Poi sentì delle
urla provenienti dall’esterno. Il sangue di Kurt si gelò. “Oh Dio no” ignorò il
dolore alle ginocchia e corse fuori. Uscì e vide un gruppo di studenti formare
un semicerchio intorno ad un lato dell’edificio. Vide Puck tenere in mano
qualcosa che sembrava pericolosamente come Finn. Puck spostò il corpo a terra e
Kurt rimase senza fiato. Le gambe gli cedettero e lui crollo seduto sull’erba.
Prese respiri lenti e profondi mentre ricacciava indietro le lacrime.
Tornato al presente, Kurt tirò su col naso e si schiarì la gola. “ Ho pensato.. che la morte di Finn fosse stata colpa mia. Ma pensavo si fosse suicidato non che lui… fosse stato ucciso.”
Carrie annuì e annotò le ultime parole. “ va bene. So che è difficile ma devo riferire tutto al FBI. È l’unico per dimostrare la tua innocenza.”
Kurt annuì e degluti. “ va bene”
“tuttavia ti avverto. Potrebbero trovare il modo per screditarla. Potrebbero dire che hai fatto tutto per farti sembrare innocente o che hai assunto delle persone per farlo al posto tuo. “ Carrie rispose “Io credo alla tua innocenza, comunque. Sei incensurato, eccetto che per alcuni biglietti per il parcheggio. Potrebbero dire che c’è una prima volta per tutto.”
“andrò in prigione?” chiese Kurt Nervosamente.
“si, comunque, cercherò di parlare con loro riguardo agli arresti domiciliari con un monitor alla caviglia.” Rispose alzandosi in piedi. “ sorridi. Le cose andranno meglio”
Kurt sorrise incredulo “ ne dubito fortemente”
“Kurt, hai i tuoi amici, il tuoi fidanzato, i tuoi genitori e me al tuo fianco.” Disse carrie dolcemente. “ basta essere positivo e fermo sulla storia che mi hai detto. Non cambiarla. Ti farà sembrare cattivo.”
Kurt annui. “Va bene, grazie”
“di nulla” aprì la porta e uscì.
Kurt rimase seduto per qualche minuto a piangere. La porta si apri di nuovo e entrò Burt. “ Papà”. Si alzò e lo abbracciò piangendo sulla sua spalla. “ pensano che io abbia ucciso Finn”
“lo so, tesoro.” Burt gli restituì un abbracciò “ riusciremo a uscirne. Te o prometto.”
Xxx
Santana era preoccupata. Non sentiva Kurt da qualche ora. Provò a chiamarlo al suo cellulare, ma invece di Kurt, rispose Carole.
“hei, signora Hummel-Hudson. Sto cercando Kurt, sta bene?” chiese Santana.
Carole esitò. Sapeva che Santana era il tipo che faceva passare l’infermo alle persone se gli succedeva qualcosa. Non sapeva se avrebbe dovuto dirglielo. Tuttavia lo avrebbe scoperto comunque quindi.. tanto vale “ è stato arrestato questa sera”
“per che cosa? Ha indossato due scarpe diverse? Scherzà Santana
“No. Per omicidio”
Santana sbuffò incredula “ cosa? Andiamo. Davvero? Questa è la cosa più ridicola che io abbia mai sentito. Qual’è la persona che avrebbe ucciso?”
“Finn”
Santana la schernì “ giusto. Perché lui lo odiava così tanto. “ disse con sarcasmo. “ dove si trova? La stazione di polizia?”
“FBI, ma verrà trasferito alla prigione di Satesville domani.” Rispose Carole
“va bene”
“Santana, per favore. È un momento difficile. Non fargliela pesare.” Disse con fermezza.
“Okay, va bene”
“Grazie, e per favore. Puoi dirlo a Rachel?
“certo”
“va bene. Arrivederci”
Santana sbuffò appena e scosse la testa. Cos’è questa merda? Si voltò per vedere Rachel in piedi dietro di lei.
“ehi. Chi hai chiamato a quest’ora?” chiese lei
Santana sopirò interiormente. “ be, ho provato ha chiamare Kurt, ma mi ha risposto la sua matrign. Mi ha detto che Kurt è stato accusato dell’omicidio di… Finn”
Rachel impallidì “ cosa? Finn si è ucciso”
“ a Quanto pare no, e quanto a chi ha ucciso Finn e incastrato Kurt, appena lo trovo ci sarà Lima Heights su di lui almeno cento volte” minacciò Santana. Si voltò e mormorò qualcosa in Spagnolo.
Rachel andò nella sua stanza e si sedette sul letto. Si sentita stordita e con il petto pesante. No.. questo non doveva succedere. Kurt non doveva essere accusato di omicidio.