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Autore: olwen    30/11/2013    2 recensioni
Dall'ultima puntata sembra che Camilla sia decisa a restare con Renzo...questa potrebbe essere benissimo la prima puntata della sesta serie!
Siate clementi! Questa è la mia prima, e chissà, forse ultima(?), FanFict! XD
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Camilla Baudino, Gaetano Berardi
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 3
 
Mentre Gaetano aspettava che il medico uscisse dalla sala operatoria, arrivarono di corsa Renzo e Livietta, non ci misero tantissimo ad arrivare, nemmeno una mezz’oretta, erano partiti subito da casa.
Li vide appena in tempo per riuscire a riavere il controllo su se stesso e assumere un atteggiamento più professionale per andare da loro a spiegare cosa e com’era successo.
Quando il medico finalmente uscì dalla sala operatoria fu assalito da tutti, che volevano sapere come stava Camilla, com’era e quanto grave fosse la situazione.
Il proiettile aveva colpito Camilla a 10 cm dal cuore. Per ora era stabile, ma era in coma. Il pericolo non era passato del tutto, bisognava tenerla sotto controllo per la notte e vedere come reagiva. In quello che il medico spiegava la situazione portarono Camilla in stanza.
Livietta se ne accorse e andò subito in lacrime davanti al vetro per vedere sua madre, dicendo che voleva assolutamente entrare. Il medico quindi disse che se Renzo e Livietta volevano, potevano entrare a far visita a Camilla, ma con estrema cautela, non se lo fecero dire due volte e andarono subito a cambiarsi per entrare in stanza. Gaetano, dal canto suo, poteva solo guardarla da fuori, e vedere la scena di Renzo che, scoppiato in lacrime, la teneva per mano chiamandola, parlandole, e accarezzandole il viso. Non poté non pensare di voler essere lui li dentro, e un po’ si sentiva in colpa per quello che era successo la mattina guardando Renzo stare così male.
Una volta che uscirono Gaetano fece quello che il suo lavoro gli richiedeva di fare, e quindi far qualche domanda al marito.
– Renzo, scusami, so che non è il momento più opportuno, ma io dovrei farti qualche domanda –  gli disse Gaetano
– si, lo so, faccia pure - rispose Renzo
– Sai se per caso Camilla si sia immischiata in qualche guaio? Se ha qualche nemico? – chiese Gaetano
– No, nemici proprio no, come può averli? Le vogliono bene tutti….ma ti confesso che non so se si sia messa nei guai. Lo sai che adora ficcare il naso in situazioni che non le competono, ma spero vivamente che non sia così! – rispose Renzo
“Eh già…Camilla non poteva avere nemici, era adorabile” pensò subito Gaetano.
- Beh, in ogni caso, le mettiamo una guardia di turno per qualsiasi evenienza – propose Gaetano e Renzo accolse la sua proposta per il bene di Camilla. Se si era ficcata in qualche guaio almeno c’era qualcuno molto più preparato di lui per difenderla – comunque io starò qui stabile – gli disse Renzo.
Gaetano si sentì morire dentro. Avrebbe voluto stare anche lui un po’ da solo con Camilla, ma con Renzo sempre li non poteva di certo farlo!
Dopo questo lungo pomeriggio Gaetano guardò per un ultima volta Camilla dal vetro, salutò Renzo e Livietta e si diresse verso il commissariato. Non aveva ancora sentito nessuno, sperava che Torre avesse una pista.
Arrivato in commissariato Torre gli corse incontro chiedendo notizie di Camilla, vide che anche lui era in ansia, ormai faceva parte della loro grande “famiglia”. Appena Torre smise di fare domande iniziò Gaetano, chiedendo se avessero scoperto qualcosa. Torre riferì che l’unica cosa che avevano trovato era un bossolo vuoto sopra il tetto del condominio di fronte al commissariato. Era di un fucile di precisione e stavano cercando il modello, per il resto ancora non avevano scoperto nulla.
Gaetano, sfinito e preso dallo sconforto, salutò tutti e si diresse verso casa. Ormai erano le 20, ed erano successe troppe cose e tutte insieme, aveva bisogno di staccare la spina.
La mattina seguente si alzò dal letto ancora più stanco della sera. Non aveva dormito, la sua mente era stata sempre impegnata dal pensiero di Camilla, non riusciva ad immaginare la sua vita senza di lei, in più non poteva starsene in ospedale per la presenza stabile di Renzo.
Stava in contatto con il poliziotto che aveva messo come guardia per sapere se c’erano state novità, e se per caso Renzo fosse ancora li o meno.
Svegliò Tommy, fecero colazione e lo portò all’asilo. Mentre erano per strada Tommy chiese a papà di Camilla, era da ieri che non la vedeva e voleva sapere il perché. A quella domanda Gaetano non sapeva come rispondere, gli disse solo che probabilmente avrà avuto delle cose da fare.
Lasciato Tommy all’asilo si diresse verso l’ospedale. Sapeva che non c’erano novità, ma aveva assolutamente bisogno di vederla. Arrivato in ospedale vide che Renzo era ancora li, si salutarono e gli chiese notizie, come già sapeva non c’erano stati cambiamenti. Un bene da un lato, almeno era stabile, ma dall’altro sperava in miglioramenti. Sa benissimo che Camilla è una combattente, ma vorrebbe che si svegliasse subito.
Dopo poco andò verso il commissariato. Anche li nessun cambiamento. Erano in un vicolo cieco, l’unica cosa positiva era che il bossolo era del fucile modello M24. Un modello non molto diffuso, e a Torino c’erano solo 3 proprietari che erano stati già chiamati da Torre per le indagini.
Gaetano sperava di riuscire a trovare una pista. Chiamò Renzo per chiedergli se conosceva, o avesse sentito, uno dei tre nomi, ma non li aveva mai sentiti. C’era un certo Marco Rossi, Franco Tiva e Andrea Prasco.
Finché Camilla non si sarebbe svegliata sarebbero stati bloccati. Era l’unica che poteva aver visto qualcosa.
  
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