Prologo
 

Camminavo lentamente tra le vie notturne di Londra. Era un venerdì sera come tanti, c'era la stessa aria fresca che ti costringeva a stringerti in un cardigan, c'erano i soliti pub aperti con la musica talmente alta da far lamentare i vecchietti per il troppo rumore, c'erano persino le stesse persone da incontrare per strada..  Ma d’altronde non poteva essere che così. In quel quartiere così monotono non capitava mai niente di spettacolare né di sconvolgente. Forse il fatto più incredibile di quella settimana fu il salvataggio di un piccolo micio dalle grinfie di un alto albero del parco, sotto incitamento della padrona, che non appena riebbe il gattino tra le braccia, si commosse più che mai.
Passai finalmente davanti all'ultimo bar in traiettoria per casa mia e mi sentii molto più sollevata. Ero stanchissima: non vedevo l'ora di potermi sdraiare sul mio comodo letto e, finalmente, di riposarmi. Avevo passato tutta la giornata con Mels e Cassie, e stando dietro a loro avevo fatto circa quaranta kilometri di strada per correre da un luogo all'altro. Cassie, ovvero Cassandra, aveva da poco sviluppato una gigantesca cotta per Zayn Malik, nonché il fratello maggiore di Mels. Ma Zayn oltre ad essere uno dei ragazzi più desiderati dell'intero quartiere, era già pubblicamente fidanzato con una certa Ashley Cow, denominata da noi Vacca, e non solo a causa del suo cognome altamente ridicolo. Vacca era simpatica quanto un cactus nel sedere, ed era disponibile a realizzare qualunque richiesta e desiderio di ciascun essere maschile. Melissa non riusciva proprio a tollerare la ragazza di suo fratello -anche perché quella si piazzava a casa sua per giorni interi- e Cassie, da tale innamorata qual'era, non riusciva proprio a sopportare la presenza di Vacca all'interno del nostro gruppo. Un gruppo composto esclusivamente da cinque persone: io, Louis (mio fratello), Melissa, Zayn e Cassie. Era un piccolo gruppo, ma ci volevamo un bene infinito. Ci eravamo conosciuti tutti ai tempi dell'asilo, e da quel momento non ci eravamo mai lasciati: eravamo inseparabili.
Non appena attraversai la strada, mi vibrò il cellulare, segno che avevo appena ricevuto un messaggio. Guardai il mittente, e non potei non sorridere.
 
Hei piccola! Sei già arrivata a casa?
Zayn x
 
Zayn, oltre a essere il fratello maggiore di Melissa e la cotta di Cassandra, era anche il mio migliore amico in assoluto. Era dolcissimo nei miei confronti: mi trattava come se fossi la sua sorellina minore, da abbracciare e coccolare in qualunque circostanza. Era persino geloso di me tanto quanto lo era per Melissa, e questo mi rendeva estremamente felice.
 
No, ma mi manca poco! :)
Sam x
 
Gli scrissi, per poi ricevere nemmeno due secondi dopo la sua risposta, manco fosse incollato allo schermo del suo telefono. Zayn mi aveva dolcemente ordinato di informarlo una volta arrivata a casa mia. Avrebbe potuto competere benissimo con Louis per il suo essere iper-protettivo nei miei confronti.
Tolsi distrattamente lo sguardo dal suo messaggio e notai di fronte a me una figura maschile uscire da un vicolo. Normalmente non ci avrei mai fatto caso, immaginandomi fosse il solito ubriaco di turno, ma quel ragazzo mi colpì. In senso metaforico, ovviamente. Era molto alto e aveva una grande chioma di ricci in testa, ma non fu questo ad attirare la mia attenzione. Indossava solo un paio di pantaloncini grigi, e una maglietta sgualcita.. Per come si muoveva sembrava intontito e spaesato, barcollava un po', ma non appena i suoi occhi incontrarono i miei si immobilizzò. Ebbi la sua stessa reazione: quei suoi occhi mi arrestarono, e io non fui più in grado di muovere un muscolo. Brillavano in una maniera incredibile, tanto che all'oscurità, riuscii a vederne il colore: un verde acqua intenso. Lessi il stupore nel suo viso, quasi pensasse di conoscermi, mentre il mio cuore iniziò a battere all'impazzata e le mie ginocchia tremarono quasi non riuscissero più a sopportare il peso del mio corpo.
Lo vidi fare un passo verso di me, ed fu allora che iniziai veramente ad agitarmi.
Ma il mio cellulare vibrò nuovamente, e mentre me lo voltai verso il viso per sapere chi fosse, lui sparì.
Riportai lo sguardo davanti a me, convinta ci fosse ancora quel ragazzo misterioso, e mi sorpresi quando non vidi anima viva.
Scossi la testa, incredula.
Magari avevo immaginato tutto, cercai di convincermi, ma mi sembrava una teoria poco credibile: quei pochi secondi erano stati troppo reali e intensi per essere solo frutto della mia fervida immaginazione.
 
Dove sei?
Louis x
 
Lessi finalmente il messaggio arrivatomi, ma decisi di non rispondergli, tanto mi avrebbe visto a momenti. Suonai il campanello di casa, e in un attimo mi ritrovai Louis sulla porta d'ingresso, che mi stringeva tra le sue braccia, manco fossi appena tornata dalla guerra.
"Samantha!" Esclamò chiudendo la porta alle nostre spalle, per poi tenermi tra le sue mani e guardarmi da capo a piedi, come se mi stesse esaminando. "Stai bene? Non ti è successo niente, vero? Perché non ti sei fatta accompagnare?"
Io ridacchiai, e fermai le sue mani con le mie. "Tranquillo, Lou, sto benissimo. Sono stata io a rifiutare il passaggio di Zayn, comunque." Lo informai prima che dubitasse di lui.
"Cosa? E perché?" Domandò. "Lo sai che non voglio che esci da sola alla sera!"
"Perché altrimenti sarebbe venuta anche Vacca, e tu sai quanto io non la sopporti." Feci una smorfia. "La prossima volta ti chiamo, va bene?"
Lui annuì, soddisfatto, e mi stampò un rumoroso bacio sulla fronte. "Perfetto."
Sentì una piccola risata arrivare alle nostre orecchie. "Louis finirà per soffiarmi il lavoro di padre se continua così!"
"Credo l'abbia già fatto, tesoro." Ribatté mia madre, facendo scoppiare a ridere sia me che Lou.
Andai a salutarli con un bacio sulla guancia ciascuno, poi mi ritirai in camera mia. Ovviamente prima di andarci, ne diedi uno anche a mio fratello.
E nel momento in cui mi coricai sul letto però, mi ricordai di Zayn.
 
Sono arrivata. Buonanotte Ciuffo.
Ti voglio bene.
Sam x