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Autore: ofarrowsandbows    30/11/2013    2 recensioni
"La Crew di YouTubers londinesi conosciuti in tutto il mondo, tra i più celebri ricordiamo Phil Lester [26], Sam Pepper [24] e Jack Harries [20], ha avuto i primi guai con la legge. [...] Ricordiamo che questo gruppo di ragazzi ha recentemente perso un importante membro, Daniel Howell [22] conosciuto sul web come Danisnotonfire, tragicamente scomparso quest'estate a causa di un incidente stradale causato da un camionista che guidava contro mano. I ragazzi non hanno esposto nessun pensiero al riguardo tranne che per Lester, che ha scritto sul social network Twitter la frase 'In un altro universo, in un'altra epoca, magari, saremo più fortunati.'
Rebecca Frayn [51] fa sapere che i suoi figli sono pentiti per ciò che hanno fatto, ma noi ci chiediamo... non è troppo facile aspettare che la mamma risolva tutto?”
[Storia in fase di riedizione]
Genere: Commedia, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Dan Howell, Finn Harries, Jack Harries, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate
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“It seems to me that when I die these words will be written on my stone.”
 

Avete presente quelle frasi fatte che le persone fanno ad un soggetto preciso perché, insomma, è ovvio che se le meriti.

Quando mi arrestarono le persone intorno a me non ne furono meravigliate, anzi, a detta della vecchia befana che abitava di fronte a casa mia me lo meritavo.

Per tutta la mia breve vita mi sono sentito sempre il capro espiatorio della situazione, pure quando non era colpa mia, quando mi difendevo dai bulli o quando lavoravo sodo per potermi permettere qualche sfizio o l’istruzione.

Parto col dire che non sono uno stinco di santo, non credevo di esserlo in nessuno dei vari momenti in cui da bambino minutello diventavo una versione più occhialuta e zazzeruta – se possibile – di Hulk.

Non potevo nemmeno dire che non ero il tipo che non voleva cambiare per davvero, perché ci avevo provato in tutti modi. Avevo pensato che il problema fossero le mie compagnie, ma col senno di poi capii che non era quello il dilemma.

Andavo a scuola con il fratellastro di Victoria, Christopher, eppure avevo conosciuto sua sorella solo quando era diventata una YouTuber, dal momento che non vivevano nemmeno nella stessa casa e si vedevano solo nei fine settimana e durante le vacanze pasquali e natalizie.

Non nascondo che ci avevo provato spudoratamente con lei, nonostante sapessi che a Chris non andasse a genio perché ‘per mia sorella ci vuole uno in gamba’. Anche lui alla fine aveva già deciso ciò che ero o non ero.

Con Victoria comunque non è durata molto, certo, era – e spero sia tutt’ora – una donna lucida ed intelligente, ma non c’era la scintilla, alla fine eravamo legati solo dagli interessi musicali.

I problemi di coppia non si risolvono cantando i classici degli AFI.

Credo comunque che per evitare che la gente continuasse a gettare odio e maldicenze su di me avessi fatto uno sforzo maggiore nel suo per quanto riguarda la tolleranza.

Non sono e non ero stupido, avevo visto il modo in cui guardava Jack nonostante stessimo insieme, il fatto che Phil la chiamasse in radio per condurre la trasmissione con lui – prima che Dan decidesse di partecipare ufficialmente – e cantava sempre canzoni d’amore che puntualmente Jackson sapeva a memoria, o erano le sue preferite o che so io.

Vedevo tutto, ma alla fine l’immagine di quel bravo ragazzo che nessuno vedeva quando ero da solo dovevo pur tenermela, e quindi mi sono tenuto anche le loro stronzate.

Visto che comunque lei si faceva seghe mentali e basta, probabilmente provarci più volte con Jack durante i suoi video non è stato molto rispettoso nei confronti di Victoria, ma col senno di poi non me ne frega un cazzo.

Jackson mi aveva confidato, una sera mentre stavamo preparando le piantine di erba da mettere nel laboratorio,  che l’aveva vista interessata ad un abito da sposa, quando erano andati con la fidanzata di
Chris in America, da Kleinfield, per fare la prova dell’abito.

Penso credesse che avevamo già rotto, o forse aveva fumato prima di vederci, perché non si fece troppi problemi a dirmi che le aveva comprato il vestito, 25.000 $ – una cosuccia a parole di Jack – e lo stava segretamente pagando a rate per far sì che al suo matrimonio potesse indossare l’abito dei suoi sogni.

“Ha appena vent’anni, perché dovrebbe sposarsi adesso?”

Jack non rispose, abbassò solo lo sguardo e poi velocemente la testa, come se fosse stato un cane bastonato o qualcuno che avrebbe iniziato molto presto a confessare chissà quale crimine.

“Pensavo che tu le volessi bene.”

“Infatti.”

“Beh, non mi sembra…”

Alzai lo sguardo dalle piantine con fare indifferente.

“Solo perché non ci sposiamo? Non credi di essere esagerato?”

Scosse il capo, serio. Odiai il fatto che stesse ostentando la sua maturità anche sotto l’effetto della droga, sembrava un pulcino. L’avrei quasi baciato, ma avevo comunque una dignità, e Victoria veniva prima di tutto – e tutti.  

Per quanto possa essere da stronzi, la polizia a controllare nell’ufficio di Jack ce la mandai io, solo che non considerai il fatto che magari, essendo io il ‘magnifico’ Samuel Pepper la polizia avrebbe preferito controllare anche me.

Prima che Dan morisse mi aveva detto che ero fortunato, perché avevo una ragazza che mi amava e un migliore amico di cui potevo fidarmi. Credo che lui avesse toppato alla grande o il pensiero di Phil – meglio conosciuto come suo fidanzato – nella sua stessa casa, senza maglia ad aggiustare la loro cagata di porta o che altro gli desse troppo alla testa.

Ebbi l’occasione di vedere Victoria, prima che si chiudesse nel centro. Mi raccontò che alla fine aveva deciso di farlo perché lui non capiva e gli giravano intorno le Barbie. Rimasi quasi basito da quel suo discorso, non era decisamente da lei e avevo già capito che ci fosse qualcosa da aggiustare in lei.

Non fraintendetemi, era perfetta, sì, ma doveva solo credere un po’ di più nelle sue capacità. Mi disse anche del vestito da sposa che non le sarebbe mai entrato nemmeno nei suoi sogni più rosei e allora fui tentato dal dirle che Jack – che lei pensava non capisse – le aveva comprato proprio quell’abito e aveva speso una fortuna e probabilmente non avrebbe badato a spese, in un futuro molto lontano vista la situazione, a farvi applicare le modifiche giuste per renderlo non solo perfetto per le spose, ma perfetto per lei.

Secondo me tutta questa sfiga è venuta dal fatto che Jack ha visto l’abito da sposa. I suoi genitori avrebbero dovuto insegnargli un po’ di tradizioni antiche, oltre che l’uso dei soldi e delle telecamere.

“So quello che hai fatto, Sam. E ti perdono. Alcune persone ti odiano e non capisco perché, dicono che sei un cattivo ragazzo, ma tu sei uno dei miei più grandi amici e sei la persona più buona che c’è su questo pianeta. Mi dispiace non poterti dare l’amore che meriti, ma sono sicura che là fuori qualcuno che ti ama c’è, e non vede l’ora di incontrarti, nonostante questa.” disse tutto d’un fiato indicando l’uniforme del carcere, per poi sorridere in quel modo spensierato che usava anche prima della morte di Daniel, solo che adesso aveva il volto scavato e i capelli scoloriti, poteva sembrare mia nonna.

Mi dispiaceva da morire, alla fine quella messa peggio di tutti era lei. Forse, boh.

Ripensai alle sue parole e non potei fare a meno di immaginare una lapide con su scritto “Samuel Nicholas Pepper, anonimo fancazzista, ragazzo cattivo.”

Magari una lapide circondata dal filo spinato sarà ciò che avrò alla fine di tutto questo viaggio, ma se non altro, farò in modo che a scrivere sia graffitista più bravo in circolazione.
 
   
 
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