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Autore: Pianura96    30/11/2013    0 recensioni
Elisabeth aveva tutto e niente. Era lei con i suoi sogni. Ora chi è?
..-Signorina non si corre nei corridoi.
Mi girai. Mister Brown? Mi aveva seguito? Perché?
Annui incapace di formulare un periodo sensato ed entrai in classe. Perché era accaduto questo?..
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Raccolta | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Scolastico
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Mi sentivo strana. Ero preda della paura. Tremavo. Ansimavo. Gemevo. Tutto questo per un tocco? Eli stai dando i numeri. No, sto convincendo me stessa che li sto dando di mia spontanea volontà in realtà non sono io, è il mio cuore. Perché batti stupido ormone involontario? Perchè? Dio come mi sento stanca! Devo resistere ancora 4 ore e dopo potrò uscire e andare a casa mia. Si ma domani? Domani ho lezione con Lui. Cosa? MA PERCHE' CAZZO MI PREOCCUPO? Eli calmati. Rilassati. Respira. Allora non è successo niente. Sì niente, perché mi sento così in colpa? In ansia? Sporca? Non ho fatto nulla di male. Ho corso e sono stata ammonita. Ma..

-Signorina! Signorina Connor! Signorina!

-Come?

-Signorina! Fili subito in presidenza!

-Come? Ma cosa ho fatto?

-L'ho chiamata più volte. Deve essere interrogata ma lei, presa da chissà cosa, non mi ha sentito. Vada subito dal preside e un ammonizione disciplinare le ricorderà del perché è in aula. Qual'è il suo compito soprattutto!

-Ma non è corretto!

-Sì e se non vuole che informi la sua famiglia le conviene alzarsi!! ora!!

Sbuffai e mi alzai rumorosamente dalla sedia. Ero stata una ragazza diligente fino a.. fino a un ora fa. Dannazione la mia prima ammonizione disciplinare in quattro anni. Ma cosa mi succede? Questa gallina mi garda pure male! Esco sbuffando ancora una volta e imbocco il corridoio dove fortunatamente vedo Jak e lo raggiungo. Mi guarda stranito, evviva non esco mai durante le lezioni!

Capendo la sua perplessita dico: - nota disciplinare e visitina al preside.

-chi tu? Miss cento?

-Fai poco lo spiritoso. Il preside ti considera arrendo del suo officio.

-Geniaccio perché fuori?

-Lucas, ciao!

Lucas è il migliore amico di Jak. Un po' idiota ma tutto sommato un tipo apposto tranne per la cotta che nutre nei miei confronti e che mi rinfaccia sempre indirettamente. A lui ho dato il mio primo bacio giocando al gioco della bottiglia. Una gran fortuna visto che tutti lo considerano un bel ragazzo con i suoi occhi castano intenso peccato che a me non sia mai piaciuto. Troppo sciocco.

-Allora? - jak insiste sulla domanda del suo amico.

-Niente ero distratta e la gallina che in teoria insegna fisica mi ha mandato dalla preside per “ricordarmi qual'è il mio compito a scuola”.

-Ah ok. Perché eri distratta?

-Lucas perché non vai a farti un giro.

-Eddai Eli, dimmi quale sono i tuoi più oscuri pensieri.

-Cercavo un modo per ucciderti.

-Ah interessante, ero nei tuoi pensieri?

-Certo come no!

-Smettetela! Eli, tutto ok?

-Ah il mio migliore amico!

-Si Jak. Tranquillo.

Mi alzo per dargli un bacio sulla guancia. E' sempre ben rasato e profumato. Adorabile!

-A me niente?

-Lucasa, una volta nella vita basta e avanza. Non posso entrare sempre nel mondo dell'orror.

-Non ho capito.

-Immaginavo. Vado, ciao ragazzi!

Un cenno e via dietro l'angolo per andare dal preside. Toc toc. Chi è? Il lupo cattivo.

Eli ti fai troppi film. Adesso basta bussa e levati questo dente!

-Preside mi scusi..

- sì, l'aspettavo. La signorina Gens mi ha spiegato il motivo del perché è qui! Signorina onestamente..

bussano. Chi é? Oddio è veramente il lupo.. o no,peggio è..è.. oddio quanto è bello! Eli ricomponiti.

-Sì signor Brown desidera?

-Signor preside sono venuto a chiederle se può darmi i registri.

-Certo sono in biblioteca

-Biblioteca? Mi scusi ma non so dove sia.

-Ah giusto.. bene, signorina lei gli indicherà la strada.

Lei? Chi io? Ma che?

-Signor preside stavamo parlando.

-Sì non si preoccupi. Lei va bene a scuola ma le ricordo di stare attenta. La prossima volta convoco i suoi genitori, voti alti o no.

-Bene, la ringrazio.

Perfetto. Sto deficente mi ha rilegato al professore-dighiaccio. Fortuna mia! E adesso? Cavolo! Cammina dietro di me. E io sto praticamente correndo. Di nuovo. E lui mi sta dietro. Di nuovo. Questa scuola comunque è sempre stata bellissima. Ha un imponenza con il suo legno pregiato contrapposto al marmo e la biblioteca lo è ancora di più. Milioni di volumi puliti e ordinati per anno o titolo con una vigile quanto brutta segretaria che tiene conto di tutto e tutti non facendo scappare un libro. Amo quest'aula. Qui si studia perfettamente e c'è pace assoluta. Ma come può esserci pace con un uomo di ghiaccio accanto?

Sbircio dietro le mie spalle ed e lì. Mi fissa. Devo parlare.

-Bene, eccoci. Questo è l'ingresso. Arrivederci

cavolo perché ho parlato?

- o resti. Mi guidi.

Lo guardo perplessa. L'esultanza mentale non mi aiuta a parlare così annuisco. Entriamo. Saluto la segretaria che ricambia con un sorriso. Ormai sono di famiglia. Mi incammino è inizio a indicare dove sono le varie sezioni, quali sono per gli studenti e quali per i docendi. Lui mi ascolta e non parla. Eli 1, Brown 0! continuamo fino ad arrivare all'ultima parte, quella più buia e più serena. Illustro anche questa e dico che qui solitamente non c'è mai nessuno perché ci sono gli archivi che adesso Lui sta cercando ma che può trovare anche al computer posto dietro quello scaffale. Lui annuisce e improvvisamente dice:

-Non le sto simpatico?

-No.

-Ah..

-Cioè, non è mio compito giudicarla. Lei insegna, io imparo.

-Una gerarchia.

-Più o meno.

-Interessante..

-Dovrei tornare in classe.

-Mi aiuta?

-Non ha sentito?

-Sì ma ignoro le cose che non mi interessano. Occhiolino. Oddio è un occhiolino, per me?

-Bene. Che posso fare per lei?

-Cerchi i voti dello scorso semestre.

-Bene.

Mi metto in moto. E cerco velocemente mentre lui mi fissa. Ma cosa guarda?

Mi sento strana e distratta. Neanche il tempo di dirlo che barcollo e per poco non arrivo a terra se non fosse.. per Lui. Mi ha preso. Al volo. Che riflessi e che muscoli. Aspetta Eli ma.. sei fra le sue bracce! Oddio che occhi. E' veramente bellissimo. Mi fissa. I suoi occhi di ghiaccio dietro i miei banali e verdi che sono così piccoli rispetto ai suoi. Sento la sua mano sulla mia coscia e sulla schiena e mi sento bene. Ora pulita. Vorrei rimanere così. Ma è sbagliato! Sento le mie guance diventare rosse per la vergogna cerco di parlare ma lui mi rimette giù e mi ammonisce:

-Stia attenta signorina.

-Mi scusi. E poi sorride. Eli ma perchè hai questo fuoco al basso ventre? Mi guardo e il mio completo è alzato e gli occhi del mio professore sono puntati sul mio regiseno di pizzo nero. Cavolo! Nella caduta si deve essere spostata la camicetta. Non va affatto bene. Mi ricompongo allontanandomi e chiedendo scusa. Lui annuisce, di nuovo.

Rientrata mi dice che per oggi è tutto. Si avvicina a me e in una maniera strana.. mi fissa. Ma perché deve sempre fissarmi? Perché?

Mi allontano. Mi sento auforica e con lui i pensieri che mi hanno condotto dal preside sono spariti. I suoi occhi. Sono bellissimi e fanno dimenticare tutto e tutti.

Rietro quando ormai la gallina di fisica è uscita. Mi siedo al banco e inizio a pensare ma questa volta facendo finta di ascoltare.



Pov Alessandra.

Eli è sempre stata strana, in senso buono, ma oggi ha proprio raggiunto i vertici. Ma cosa le succede? Non sta bene? Perché non me ne parla? Mi devo sempre preoccupare io!

E poi.. miss cento che prende un richiamo? Nonono! Qua c'è qualcosa che non va! Forse per Jak? Quel ragazzo è palesemente innamorato di lei. Ma Eli come sempre dice “amici, migliore amico”. Che sciocchezza. È inaudito. Io tanti rospi e lei un principe che però non vede. Il bello e dannato è solo suo. Ma forse è strana perché si è dichiarato! No, me lo avrebbe riferito. E poi quando? Non combaciano i tempi!

-Ma che mistero è!

-Signorina Page vuole per caso sostituire il latino ad un indagine in stile romanzo giallo?

-Ops.. mi scusi.. non volevo. Stavo riflettendo su..

-Pss.. Virgilio, leggende. Eli, che amica unica!

-Sulle leggende di Virgilio. Sono molto interessanti.

-Bene, allora domani mi porti una verifica completa e adesso si sieda.

Perché mi ero alzata? Essì. Io e il mio euforismo. Devo imparare a controllarmi.

Mi giro ed Eli mi sta guardando con uno sguardo fra il divertito e il confuso. E' colpa sua! Ore le scrivo un bigliettino.

“devi dirmi che ti succede”

“sei tu a urlare”

“non ridere stupida! Sono preoccupata”

“ti spiego pome, cioccolata e latino”

“mix perfetto”

“lo so, mamy”

mi giro e le faccio l'occhiolino e lei, arrossisce. Aspetta, arrossisce? A chi ha pensato? Uhm.. il mistero si infittisce. Ma perché questo mistero?

Secondo capitolo della mia prima storia! Spero vi sia piaciuto. La storia è un insieme di misteri che scoprirò con voi. Intanto potete lasciare qualche recensioni? grazie mille.
  
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