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Autore: Chordi    30/11/2013    1 recensioni
Dopo la rottura con Kurt, Blaine è disperato. Ha perso la sua presunta anima gemella e non sa che fare. Abita a New York con Sam e Tina e frequenta la NYADA. Il rapporto tra Sam e Blaine si evolverà portandoli oltre l'amicizia, Blaine riuscirà a ricucire la ferita del suo cuore e Sam a capire chi è e a trovare la sua anima gemella. Tina si riavvicinerà ad una persona che pensava di aver dimenticato mentre Finn e Rachel stanno insieme ormai da cinque anni e una notizia scombussolerà la loro tranquilla vita. La storia l'ho ideata e scritta con una mia amica e sarà principalmente incentrata sulla Blam, la nostra OTP. Buona lettura a tutti e spero vi piaccia!
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Blaine Anderson, Rachel Berry, Sam Evans, Tina Cohen-Chang, Un po' tutti | Coppie: Brittany/Santana, Finn/Rachel
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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“ Sam sono le due, per favore... non puoi aspettare qualche ora ?” disse Blaine frastornato.

“ No, B. È una cosa davvero importante.”

“ Okay, fammi almeno cambiare la maglietta visto che è impregnata delle lacrime...”

“ No! Blaine, No!”

“ Mah?! Come preferisci. Allora, cosa mi devi dire?”

“ Non è una cosa facile per me, ma arriverò dritto al dunque. Ehm, io, beh i-io... sono gay! Ecco, okay, l' ho detto...”

“ T-tu cooosa? Sam hai per caso fumato qualcosa?” chiese Blaine, con gli occhi sbarrati e l'aria attonita.

“ No, Freddie, non scherzare, è una cosa seria. E mi sento così male, non so cosa fare, come comportarmi... È come se fossi tornato in seconda media, sto malissimo!”

Sam si sentiva mancare l'aria, si sedette sul letto a due piazze del suo migliore amico, con lo sguardo fisso nel vuoto. La sua mente ripercorse gli ultimi tre anni con le bellissime Quinn, Santana, Mercedes, Brittany e per ultima Penny, in soli pochi secondi. Gli occhi diventarono colmi di lacrime e due segnarono il suo viso perfetto.

Nel frattempo, Blaine era andato in cucina a preparare al suo coinquilino una tazza di cioccolata calda densa densa, come piaceva a lui.

“ Ehy, amico, in fondo non è così male esserlo, parola di un 100% gay” I due ragazzi scoppiarono in una fragorosa risata.

“ Sai sempre come farmi tornare il sorriso, non so cosa farei senza di te...” si abbracciarono teneramente.

“ Meglio dormire adesso Sammy, domattina ho due ore di canto. Buonanotte, ti voglio bene!”

Blaine aveva il vizio di inumidirsi le labbra prima di addormentarsi e Sam era lì a fissarle, ammirato. Quanto avrebbe voluto sfiorarle.

 

Erano le 7 e 02 e la sveglia di Blaine risuonò rumorosamente per tutto l'appartamento. Aprì a fatica gli occhi color caramello, la luce del mattino penetrava dallo spiraglio che c'era tra una tenda e l'altra, illuminando il suo volto e provocandogli un leggero fastidio. Ci mise un po' ad alzarsi, era ancora scosso dalla conversazione della scorsa notte e non capiva se era stato solamente un sogno molto realistico oppure era successo veramente; non riusciva proprio a credere che Sam, il suo migliore amico, che conosce da quando da piccoli giocavano nella casa sull'albero di Finn, fosse gay. Quanto tempo era passato, e quante cosa erano cambiate: lui, Sam, Finn e Puck erano come i tre moschettieri più uno, giocavano sempre insieme e passavano le estati ad escogitare scherzi alle ragazze, a costruire razzi e a fare gare con le biciclette; tutto quesro fino al liceo, quando le loro strade si separarono: Sam e Blaine da una parte, Finn e Puck da un'altra; facevano cose completamente diverse e di certo a questa situazione aveva contribuito il coming out di Blaine, ma Sam non l'aveva mai abbandonato e di certo non sarebbe stato lui, ora che erano maturati, a farlo. Fortunatamente, il Glee Club aveva riunito i quattro ragazzi ed ora si vedevano abitualmente, anche se Puck si trovava dalla parte opposta del paese, nella soleggiata Los Angeles.

Stranamente, dopo la confessione notturna di Sam, Blaine si era sentito sollevato, quasi contento di quella notizia, ma fu scosso da un brivido ed abbandonò questo strano pensiero in un angolo remoto della mente.

Blaine si diresse svogliato verso la cucina, ma prima si fermò davanti alla camera di Sam: lo osservò mentre dormiva profondamente a bocca aperta e sorrise. Quando arrivò in cucina, vide che il tavolo era già preparato per la colazione, ma di Tina non c'era l'ombra; allora si sedette sul divano e accese la televisione su MTV, vide che stavano mandando in onda uno speciale sui Queen e si perse nella trasmissione. Ad un certo punto, sentì dei passi, si voltò e vide Sam con l'aria assonnata e i capelli più scompigliati del solito.

“ Hey B, stai guardando il tuo compare?” disse sbadigliando.

“ Vedo che ti sei alzato dormiglione! Sai per caso dov'è Tina?”

“ Veramente no, non l'ho neanche sentita uscire, tanto ero stanco. A proposito di Tina, non sono ancora pronto a dirle ciò che ti ho detto ieri sera, come vedi faccio anche fatica a parlarne...” mormorò Sam a bassa voce.

“ Non ti preoccupare , ma perché bisbigli? Tina non c'è!”

“ Non si sa mai, B., non si sa mai...”

La porta di casa sbatté di colpo.

“ Stavate parlando di me?” esclamò Tina.

“ Hai le orecchie che ti fischiano, per caso?”

“ Allora, vi ho portato la colazione, cappuccino per Blaine e un caffè forte per te Sam, credo che tu ne abbia bisogno!”

“ Si, certo...”

“ Comunque io devo scappare subito, devo portare Rachel dal dottore.”

“ Come mai?”

“ Niente di grave, solo un po' di nausea e stanchezza. A stasera guys!” Tina prese la borsa e uscì di corsa.

Rimasti soli, i due ragazzi andarono al tavolo e mangiarono silenziosamente, quando a Blaine sorse un dubbio.

“ Toglimi una curiosità, ieri sera hai detto che sei arrivato tardi per verificare quella cosa, ma dove sei andato?” Chiese Blaine, sospettoso.

“ Non credo sia importante, ora come ora.”

“ Veramente mi sembra più che importante!”

“ Fidati, non è niente!”

“ Va bene, non ho voglia di discutere. Oggi starai ancora tutto il tempo a poltrire sul divano come gli altri giorni, o farai qualcosa?”

“ Il servizio fotografico è oggi, quindi andrò allo studio, mi metterò in posa, sorriderò e toglierò la maglietta. Non ti sembra abbastanza?”

Blaine scoppiò a ridere “ Non ho mai incontrato una persona più pigra di te, tranne ovviamente riguardo la palestra!”

“ Si, baby, guarda che muscoli!” Sam flesse il braccio e fece pose da macho ridicole, che fecero ancora più ridere Blaine.

“ Bene, vado a fare la doccia.” esordì Sam e si diresse verso il bagno in fondo al corridoio. Blaine cominciò a sparecchiare e lavò i piatti sporchi. Quando ebbe finito, si vestì ed andò in bagno per ingellarsi i capelli scompigliati e annodati. Sam stava cantando sotto la doccia e a lui si aggiunse Blaine, formando così un duetto da paura.

Here comes the sun dududu...and I say it's alright”

“ Blaine, mi passi l'asciugamano, per favore?” esclamò Sam allungando la mano.

“ Certo, tieni!” Il ragazzo smise un attimo di ingellarsi e passò il salviettone all'amico, dalle tendine della doccia. Quando Sam uscì, Blaine non potè fare a meno di ammirare il suo fisico tonico e perfetto: cercava di sbirciare dallo specchio, senza farsi vedere, gli addominali scolpiti di Sam, ancora più sensuale con il corpo e i capelli lunghi bagnati, tirati indietro. Un brivido percorse la schiena di Blaine, che distolse lo sguardo appena avvertì quella sensazione.

“ Ehm, Sam io vado, mi aspetta una lezione impegnativa oggi.”

“ Certo, ti aspetto a pranzo, okay?”

“ Va bene, a dopo!” Blaine uscì in fretta e furia dal bagno, ancora scosso da quel brivido che un attimo prima aveva percepito, ma non sapeva cosa significasse, o meglio, non lo voleva sapere.

 

“ Oh. Mio. Dio. Berry!”

“ Shh, Tina, non urlare. Sono sorpresa quanto te, ma non vogli ofarlo sapere all'intero ospedale!”

“ Ma, l'avevate previsto? Finn quanti ne vuole? Se sarà maschio, lo chiamerà come il suo migliore amico?”

“ Ehi, ehi, ehi, quante domande! Ancora devo pensare come dirlo a Finn, non so se la prenderà bene...”

“ Non dire altro, una volta da ubriaco mi disse che per lui è importante mettere su famiglia ed avere figli in futuro. E quel futuro è proprio qui, davanti ai miei occhi, sei l'amore della sua vita Rach, questo evento non può fare altro che rafforzare il vostro rapporto.”

“ Wow Tina, non ti facevo così poetica. A parte gli scherzi, grazie di cuore!”

 

Nell'aula 51 della NYADA, Blaine stava per esibirsi. Inizialmente aveva preparato “ Too much love will kill you” dei suoi amatissimi Queen, ma pensò fosse troppo scontato: tutti erano a conoscenza della sua profonda ammirazione nei confronti del mitico Freddie. Stavolta decise di cambiare, volle stupire la sua classe di canto, piena di studenti invidiosi della sua magnifica voce. Avrebbe cantato “ Against all odds” di Phil Collins.

Fece un respiro profondo, si sedette davanti all'imponente pianoforte e cominciò a cantare. Mentre pronunciava “you're the only one who really knew me at all”, pensò a Sam: questa era la frase che più rappresentava il loro rapporto. Appena finì, guardò il cellulare sperando che Sam l'avesse chiamato o quantomeno cercato, ma niente. Sentì un vuoto nel cuore, ma non capiva il motivo. Deluso, uscì dall'aula dirigendosi al portone della NYADA e si sentì picchiettare sulla spalla: era Sam.

“ Ehi campione! Cosa ci fai qui?” esclamò Blaine sorpreso ma sollevato.

“ Secondo te? Sono venuto a prenderti!”

“ Sei il migliore!”

“ Dimmi qualcosa che ancora non so!”

“ Dai Mr. Simpatia, andiamo a mangiarci un mega cheeseburger da McDonald's e poi facciamo un salto da Starbucks. Ti va?”

“ E me lo chiedi anche? Corriamo!”

Entrarono nella macchina del biondo e si diressero a destinazione. Alla radio cominciò “ Wake me up before you go-go”, si guardarono con un sorriso e iniziarono a cantare a squaciagola, proprio come facevano qualche anno prima con Finn e Puck.

Blaine avvicinò la mano sinistra allo stereo per alzare il volume al massimo e sfiorò leggermente la mano di Trouty Mouth; entrambi arrossirono e si guardarono con occhi diversi, come non avevano mai fatto e Sam fissava le piccole labbra rosse del suo amico; sapeva che doveva lasciar perdere, sapeva che avrebbe rovinato tutto, ma l'istinto era troppo forte ed era ormai troppo tempo che lo reprimeva. Blaine aveva sentito di nuovo quel brivido, che la mattina aveva ignorato, ma ora non poteva scappare, non poteva tirarsi indietro. Pensò che quello che stava per accadere, poteva fargli dimenticare almeno per qualche secondo Kurt, ma subito scacciò quest'idea; non avrebbe mai potuto usare Sam, il SUO Sam, per quello...era il suo migliore amico e da un momento all'altro sarebbe diventato qualcosa di più.

Sam decise di accostare a lato della strada. C'era un piccolo parcheggio isolato, sarebbe stato tutto perfetto. Blaine sentì il cuore andare alla velocità della luce e arrossì ancora di più. Sam prese l'iniziativa e si avvicinò silenziosamente alle labbra del suo Freddie, quando qualcuno bussò all finestrino.

  
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