Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: skeight    01/12/2013    1 recensioni
Una nuova battaglia incombe, e non si sa chi sarà il vincitore; ma si sa che tutti, vincitori e vinti, ne usciranno con più dolore che gioia.
2030: Harry, Ron, Hermione e tutti gli altri protagonisti della lotta contro Voldemort sono ormai adulti e più o meno felicemente sistemati. Ma una nuova minaccia turba la pace nel mondo magico, e quel che è peggio è che a guidarla è la figlia di Ron e Hermione, Rose Weasley. Harry, nonostante il suo desiderio di vivere una vita tranquilla, dovrà ricominciare a lottare, mentre la speranza di una convivenza pacifica tra purosangue e nati babbani crolla miseramente, e i figli di alcuni mangiamorte (Malfoy in testa) tornano a coltivare sogni di rivincita e vendetta, il cui risultato è una serie di delitti drammatici che sconvolgeranno i reduci della Battaglia di Hogwarts.
Genere: Azione, Drammatico, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Il Secondo Trio (Neville, Ginny, Luna), Il trio protagonista, Rose Weasley, Scorpius Malfoy, Un po' tutti | Coppie: Harry/Ginny, Luna/Neville, Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace, Nuova generazione
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

1 settembre 2030

L’Hogwarts express era affollato di studenti che, dopo la pausa estiva, tornavano alla scuola. Per gli studenti più grandi quella era ormai la loro seconda casa, se non addirittura la prima; ma per i ragazzini del primo anno Hogwarts era ancora o un luogo mitico, una terra promessa di feste, partite di quidditch e banchetti, o un luogo misterioso e, chissà, pericoloso, colmo com’era di fantasmi, incantesimi letali e professori più letali ancora.

Uno degli scompartimenti del treno ospitava tre amici che erano partiti insieme per il loro primo anno scolastico. I tre avevano aperto le loro confezioni di cioccorane e ora si mostravano a vicenda i personaggi che avevano trovato.

“Guarda qua, mi è uscito Rubeus Hagrid!”

“E capirai, io ne ho cinque… e adesso ho tre Priscilla Corvonero, che palle!”

“Se mangi troppe cioccorane poi per forza ti capitano tanti doppioni.”

“Ma stai zitto, a te cosa è uscito piuttosto?”

“Aspetta che la sto… che figata, Albus Dumbledore!”

Dài! È rarissima!”

“Che culo!”

“Fammela vedere, passala!”

“Piano, eh, non me la…

La discussione fu interrotta dal rumore della porta dello scompartimento che si apriva. Uno studente e una studentessa più grandi entrarono. I tre ragazzini ammutolirono di colpo: le facce dei due nuovi venuti erano poco raccomandabili.

“Ciao, ragazzi” disse la studentessa “Vi possiamo interrompere un minuto?”

C-certo” disse il ragazzo che aveva trovato Dumbledore.

“Grazie; io mi chiamo Meredith Brennan e lui” indicò il suo compagno “è Rod Byrne. È un giorno importante per voi: state per iniziare la vostra carriera scolastica a Hogwarts, il primo passo nel mondo della magia in cui passerete tutta la vita. E proprio per questo dovete essere consapevoli sin da subito di chi sono le persone di cui vi potete fidare, e di chi invece rappresenta un pericolo per voi.”

La Brennan tacque per qualche istante, mentre il suo compagno sfilava da una cartelletta dei fogli ciclostilati, porgendone tre ai ragazzini. Su ogni foglio campeggiava a caratteri cubitali la scritta The Mudblood Voice.

Il ragazzo che aveva trovato Dumbledore impallidì: si trovava di fronte due delle persone che i suoi genitori gli avevano raccomandato di evitare il più possibile. Di istinto ritrasse la mano che aveva allungato verso il foglio. Fu un grave errore: Rod Byrne gli lanciò un’occhiata ostile.

“Cos’hai, perché non lo prendi? Ti fa schifo?”

N-no, è solo che… i miei non vogliono che io…

“Non vogliono cosa? Che ti mescoli con noi sanguesporco?”

“No! Non hanno mai detto…

“Come ti chiami, bimbo?”

Ce-Cedric Macmillan.”

“Oh, sei per caso figlio di Ernie Macmillan?”

Cedric annuì, conscio di essersi cacciato in un guaio tremendo.

“Bene, bene, bene… sai cosa sei tu? Uno schifoso purosangue, al pari di tuo padre, ecco cosa sei!”

La Brennan approvò annuendo vigorosamente le parole del suo compagno.

“Sono proprio quelli come te la minaccia principale per la pace e la tranquillità del mondo magico, lo sai? Ha ragione chi dice che dovremmo sistemarvi quando siete ancora troppo piccoli per…

Exulcero!”

Un sibilo, un guizzo, e nel giro di pochi istanti Byrne non era più con le mani protese verso Cedric, ma a terra, rotolandosi per il dolore, tante piccole chiazze sulla faccia. Un piede gli schiacciò il petto, immobilizzandolo.

Cedric alzò lo sguardo e il suo terrore si tramutò in gioia: di fronte a lui c’era sua sorella maggiore, Minerva Macmillan, studentessa del settimo anno.

Minerva guardò i due studenti con espressione disgustata.

“Fate proprio schifo, sapete? Non vi basta attaccare la vostra robaccia in tutta la scuola, ora ve la prendete anche con i bambini.”

“Maledetta purosangue!” gridò la Brennan, china sul suo compagno nel tentativo di curare le ustioni che gli avevano punteggiato il volto. Minerva le puntò contro la sua bacchetta.

“Per tua norma e regola, signorina Nessuno, mio padre è un veterano della battaglia di Hogwarts del 1998. La mia famiglia non ha mai fatto differenza tra purosangue e mezzosangue, e certo non ascolterò voi che ci provate. Hogwarts è la scuola di tutti i maghi, fatevene una ragione.”

Byrne si rialzò, imprecando sottovoce.

“Non ti sento, parla più forte” motteggiò Minerva.

“Non puoi lanciare un incantesimo così, le leggi del Ministero vietano di ferire apposta gli studenti!”

“Oh, vedo che quando vi fanno comodo le leggi le rispettate, eh? Be’, se vuoi lamentarti di me puoi farlo, proprio in fondo a questa carrozza è seduto un auror.”

La notizia sconvolse i due quasi più dell’incantesimo. D’istinto guardarono contemporaneamente nel corridoio, intimoriti.

“Stai bluffando” disse la Brennan a Minerva.

“Se la pensi così, vai a controllare. Sono certa che è ansioso di scambiare due parole con voi della – com’è che vi fate chiamare? – Mudblood Alliance.”

I due esitarono, ma alla fine decisero di non rischiare: si allontanarono lungo il corridoio, nella direzione da dove erano venuti, dopo aver lanciato sguardi ostili a Minerva. Rod Byrne guardò di sbieco Cedric e si passò l’indice sulla gola, ma il ragazzino non se ne accorse: lui e i suoi due amici applaudirono entusiasticamente Minerva appena furono rimasti soli.

“Stavolta vi è andata bene” disse lei “Ma fate molta attenzione. Purtroppo questa gente dentro Hogwarts è sempre di più, e quando sono in tanti possono fare danni seri.”

“Ma stavi davvero bluffando prima?” le chiese Cedric.

Minerva scoppiò a ridere. “Io non bluffo mai. Vuoi vedere anche tu? Qui sul treno c’è il capo dell’ufficio auror, Harry Potter!”

 

Harry non faceva caso agli sguardi curiosi che di tanto in tanto lo raggiungevano dal corridoio. Dopo tanti decenni, ormai, vi era abituato. Semmai, notava con piacere che quelle occhiate si facevano sempre più rare: il tempo passava e il suo volto diventava sempre meno quello del ragazzo che era sopravvissuto e dell’eroe della battaglia di Hogwarts e sempre più quello di un tranquillo burocrate del Ministero, poco interessante per i nuovi studenti. Era giusto così: ormai anche i suoi figli erano diventati adulti, James era diventato un auror come lui, nuove generazioni avevano nuovi volti noti da scrutare incuriositi. Certo, non c’era più quel tipo di notorietà di cui aveva goduto lui, ma meno male che non c’erano stati nuovi Voldemort a renderla possibile!

Di fronte a lui, Ginny osservava il panorama oltre il finestrino, lo sguardo perso. Era quasi mezzora che era in quella posizione.

Ginny?”

“Sì?”

“Ti sei addormentata?”

“No, pensavo.”

“Devo preoccuparmi?”

“Scemo.”

Si stiracchiò.

“Pensavo che è la prima volta che prendiamo questo treno da quando abbiamo finito la scuola.”

“Vero. È per questo che ho proposto di venire a Hogwarts così.”

“Non dire bugie” lo rimbeccò Ginny “La verità è che a soli cinquant’anni hai deciso di essere troppo pigro per viaggiare con le scope, e preferisci farti scorrazzare!”

“Come se a te non piacesse un po’ di comodità, vero?”

“Mi piace tenermi in forma.”

“Ma se sei ancora come quando giocavi a quidditch!” esclamò Harry, poggiandole una mano sulla gamba.

“Attento con quelle mani che qui è pieno di bambini.” disse Ginny, maliziosa.

“Allora ci rifaremo una  volta alla locanda.”

Risero entrambi. Poi fu il turno di Harry di stiracchiarsi.

“Chissà cosa ci vuole dire Neville” disse Ginny.

“Il suo messaggio è stato abbastanza vago; sai com’è fatto lui, se vuole parlare a voce di qualcosa, non gli tiri fuori niente…  Ma alla fine sarà sempre per la solita faccenda…

“Povera Hermione” sospirò Ginny “Non se la meritava proprio una figlia così.”

“Attenta a non dirlo di fronte a lei e Ron, eh” disse Harry, serio.

“Guarda che lo so, mica sono scema. Però il fatto resta.”

“E lo so pure io. Speriamo che si sia ancora in tempo a risolvere. Comunque, se non altro rivedremo un bel po’ di persone.”

“Già. Anche Neville, finalmente non lo incontriamo in occasioni tristi…

In effetti, l’ultima occasione lieta in cui avevano incontrato Neville era stato il torneo Tremaghi vinto da Roxanne, la figlia di George e Angelina. Dopo, si erano visti solo a dei funerali: a quello di Arthur Weasley, precocemente deceduto mentre armeggiava con oggetti babbani; purtroppo, aveva iniziato a montare degli apparecchi elettrici prima di informarsi sui sistemi salvavita.

“Almeno è morto mentre faceva qualcosa che gli piaceva” aveva sussurrato George al funerale, ma gli altri Weasley non lo trovarono di grande consolazione.

Meno triste – anche perché previsto – ma comunque spiacevole era stato il funerale di Augusta Longbottom, la nonna di Neville, che dopo aver avuto la soddisfazione di vedere il proprio nipote diventare preside di Hogwarts aveva deciso che era tempo di scoprire cosa c’era dopo la vita terrena.

Adesso, finalmente, né funerali né tornei, ma solo un incontro tra vecchi amici, pensava Harry. O almeno, così sperava…

 

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: skeight