per il totolo voglio sempre il vostro aiuto e sepero che anche questo chappy vi piaccia !
Ps: scusate il ritardo ma ci sarà sempre perchè questa fiction la sto scrivendo con l' aiuto di un beta hilarissj che ringrazio !
Mi
sveglio dopo solo tre ore di sonno. Sono le
sei. Papà e mamma staranno per tornare; non gli
piace restare molto nei motel, quindi, contraria alla mia
volontà, mi stacco dall' uomo che
mi è stato vicino tutta la notte. Goten dorme
ancora. Sembra un angelo.
Mi dirigo verso l' armadio che si trova dall'altra parte della stanza,
lo apro ed estraggo un vestito bianco. Lo indosso. Mi arriva
fino ai piedi e sopra ci sono ricamate delle farfalle che volano di un
colore azzurrino chiaro, il mio preferito. Lascio i capelli sciolti e
mi avvicino al mio Raul Bova. Decido di svegliarlo; non voglio che
papà lo trovi qui e in queste condizioni.
Si sveglia e fa per baciarmi, ma io mi tiro indietro. Finché
non chiarisco le cose con papà non voglio illudermi oltre.
Lui mi guarda, sconcertato.
"Sembri un angelo. Ma cosa ti prende oggi? Come mai non mi dai neanche
un bacio? E' forse stata solo un illusione quella di ieri sera?" mi
domanda alquanto deluso.
Non gli rispondo. Non voglio che sappia che non lo faccio per paura di
papà. Mi giro dall'altra parte e mi avvio verso la porta
quando lui mi blocca. E' già miracolosamente vestito, alto e
bello come un dio greco. E' proprio vero che i ragazzi in
queste cose sono più veloci! Mi spinge dolcemente verso la
porta e mi blocca. Sta per baciarmi quando vede una mia lacrima
scivolare giù lentamente. Noto il suo turbamento e non
riesco a fare a meno di non nascondere il mio.
"Scusa, amore. Non volevo farti piangere. Cosa c'è che non
va?" mi chiede deliziosamente spaesato.
"L'età." gli rispondo cupamente. "A mio padre posso anche
provare a dirglielo che voglio stare con te e magari lo convinco pure,
ma con il coraggio che ha ti denuncia per aver violentato una
minorenne. Lo sai che ho 16 anni, vero? Oppure ti ammazza
così non spreca neppure i soldi per la denuncia e il
processo e... bè, io non voglio che ti accada questo per
colpa mia." le parole sgorgano dalla mia bocca come un fiume in piena.
Non posso tenergli tutto nascosto. Non a lui.
"Stai tranquilla. Non accadrà, te lo giuro." mi rassicura,
come se ciò che ho appena detto non gli fosse sembrato tanto
minaccioso.
Chiudiamo questo discorso per non rattristarci e andiamo al piano
inferiore per fare colazione.
Alle nove di mattina arrivano i miei. Io e Trunks facciamo notare
l'ospite poi mi avvicino a papà e gli schiocco un bacio
sulla guancia, tanto per addolcirgli il cuore.
"Papà, ti devo parlare." gli sussurro dolcemente.
Così facendo mi guadagno un sacco di punti.
"Fra cinque minuti nella gravity-room." mi ordina senza prestare
attenzione al mio viso preoccupato. Sapevo fin dall'inizio che sarebbe
stato inutile.
Goten mi guarda e capisce. Si alza e porta mia madre in cucina per
parlarle. Spero che almeno lui abbia fortuna.
Poco dopo entro finalmente nella stanza gravitazionale di
papà. Sono agitata. Molto agitata.
Parlare a mio padre è come parlare al muro. Puoi dire
ciò che vuoi, sperando di essere ascoltata, ma il risultato
è alquanto deludente. Inutile. La differenza sta nel fatto
che un muro di cemento armato non potrà mai farti nel
male... invece, Vegeta...
Sono decisa. Devo parlargli e dirgli tutto. Non posso aspettare;
rischierei solo di farlo irritare ancora di più. Cammino
decisa verso la massa muscolosa e imponente del Principe dei Sayan.
Inchiodo i piedi al pavimento vedendolo marciare verso di me con la
fronte corrugata. Iniziano a sudarmi le mani e a tremarmi le ginocchia.
Ho paura che sappia. No, ti prego. No!
"E' un po’ difficile da spiegare..." inizia con fare
autoritario, ma un pò incerto. "In poche parole, ieri sera
ho scelto chi sarà il tuo futuro sposo”.
In quel momento il mondo sembra crollarmi addosso. So che mio padre
è all'antica, ma così è troppo! Non
voglio sposarmi... non voglio. Non per sua scelta. No.
"Chi?" domando con un filo di voce per la gola arsa. Estremamente arsa.
"L'unico che è riuscito a battermi. C-17 secondo."
(lo contrassegno con un 2 C-17-2)
"Papà, ha il doppio della mia età! e poi..."
cerco di controbattere sapendo perfettamente quanto inutile sia il mio
tentativo di dissuaderlo dalla sua decisione.
"Lui ha un anno più di te." mi corregge con un tono che non
ammette repliche. "Non è c-17 ( lo contrassegno con un 1
C-17-1 ), quello smidollato, io ti sto parlando del secondo. Quello
creato da Gelo e Myu all' inferno. Non è ancora del tutto
buono, ma sono sicuro che con te lo diventerà."
Sospiro
e stringo i denti per non piangere. Se c’è una
cosa che ho sicuramente ereditato da mio padre è
l’orgoglio.
Parlargli
di Goten a questo punto sarebbe stato inutile. Non l'avrei comunque
smosso di un millimetro dalla sua decisione. Tuttavia, non avrei mai e
poi mai sposato quell'essere disgustoso che non era nemmeno... aspetta
un attimo...
"Papà, lo sai vero che C-17-2 non è umano?"
faccio notare con leggero disappunto. Forse c'era ancora una
possibilità.
"Nemmeno noi lo siamo, Bra." mi risponde a tono "Fortunatamente!"
aggiunge poi alzando gli occhi al cielo. Sono sicura che stesse ancora
disprezzando gli umani.
"Ne sono consapevole, papà, ma vedi..." e qui sorrido,
compiaciuta del mio movente "quello che tu hai nominato come mio futuro
sposo è un robot, non una persona in carne e, di
conseguenza, non sperare su di me per dei discendenti della razza Sayan
che tu ammiri tanto." conclusi con enfasi. Quando volevo ero davvero
brava come avvocato!
Con
mio sconcerto però, anche lui sorrise. "Dimentichi che il
Drago Shenron l'ha reso umano lasciandogli, tuttavia, i suoi poteri. Ha
estratto la malvagità di quei due scienziati dastrapazzi dal
suo cuore e gli ha permesso di vivere sulla Terra sotto la nostra
vigilanza."
Maledizione!
Ecco
che se ne va in fumo un'altra mia teoria...
"Come vedi, Bra, non c'è motivo perchè tu non
debba sposarlo. Dopotutto, ho tenuto anche conto del suo aspetto fisico
non del tutto trascurabile, per la tua felicità."
Certo... per la mia felicità...
So di non poter essere mai felice con C-17-2. Come potevo essere
entusiasta di sposarlo quando solo poche ore prima Goten mi aveva
portata alla stelle?
Ma questo ovviamente non potevo dirlo a mio padre...
Ricacciai indietro le lacrime e alzai il mento. Orgoglio, solo questo.
Orgoglio.
"Non accetto le tue condizioni, papà." risposi scandendo le
parole per essere chiara.
Per
una volta, non gliela darò vinta.
"Come?"
la sua espressione incredula mi fa quasi più paura di una
imminente sfuriata.
"Ho...
ho detto che non sposerò C-17-2." balbetto mantenendo il
contatto visivo con gli occhi più temibili di tutto
l'Universo. Se non altro, me la sto cavando bene.
La
sua espressione passa dallo sconcerto al ghigno. Quando Vegeta ride
c'è solo da aver paura e, in effetti, m'intimorisce alquanto.
"E...
e poi... non potrai avere degli eredi.” Dico e subito vedo la
preoccupazione impossessarsi del volto di mio padre.
“Che intendi dire?” mi domanda.
“C-17-2 è un robot, ricordi?” gli
rammento, convinta che quel particolare lo induca a cambiare
idea.
“Anche volendo, non potrò mai avere
figli...”
Il sorriso torna a delineare le sue labbra.
“Il Drago Shenron lo ha umanizzato quando ha deciso di
rabbonirsi, te ne sei dimenticata?”
Maledizione!
“Non creerà più problemi.”
Dice, infine, chiudendo la conversazione.
No, dannazione, no! Mai e poi mai l’avrei sposato.
L’unico che aspira a quel posto è...
“Goten!” urlo disperata.
Vedo Vegeta corrucciarsi a quel nome e fissarmi come volesse
incenerirmi.
“Cosa diavolo centra lui?” mi domanda.
“Lui... lui...” balbetto senza riuscire a
spiccicare altro.
“Rispondi, Bra!” mi ordina e, quasi
sull’orlo delle lacrime, sputo ogni cosa.
“Papà, lui è il mio ragazzo... Se
c’è qualcuno che devo sposare... bè,
quello è lui.”
Non l’avessi mai detto. Non faccio nemmeno in tempo a
sbattere le palpebre che mio padre vola oltre la porta della Gravity
Room. Dopo pochi secondi di totale smarrimento, sento un tonfo
provenire dal piano superiore e la paura s’impossessa di
tutti i miei sensi.
“Goten...” mormoro rabbrividendo.
Senza pensarci ancora, esco dalla stanza e corro su per le scale
rischiando d’inciampare più volte. Non riesco
neanche ad usare i miei poteri tanto sono terrorizzata.
Quando arrivo al piano di sopra mi sento quasi svenire. Vedo mia madre
appoggiata al tavolo, in cucina, con la testa posata stancamente sul
legno.
Quando si accorge di me, alza il capo e mi guarda con dispiacere.
“Oh, Bra...” sussurra, ma io stento a sentirla. La
mia attenzione è attirata dal solco profondo della parete
adiacente alla porta d’ingresso; noto che è
spalancata.
Senza che me ne accorgo, le mie gambe corrono al di fuori della sala ed
esco in giardino.
“Goten!” grido vedendo la sua stupenda figura
stagliarsi in contrasto con il plumbeo cielo.
A pochi metri sento mio padre minacciarlo.
“Non ti azzardare mai più ad avvicinarti a mia
figlia, incosciente incapace!”
Non ho più neanche la forza di trattenere le lacrime; le
lascio scorrere sul mio viso, stancamente.
Goten è indeciso sul da farsi. Sente l’ira di
Vegeta, poi fissa me quasi risentito. Vedo la sua indecisione e quasi
prego che se ne vada perché non volevo assistere allo
sfacelo che avrebbe causato il Principe di Sayan.
“Vattene e se ti vedo girare ancora qui intorno non
sarò ancora così magnanimo!” lo
ammonisce.
Va’
via, amore mio. Va’...
“Goten...
io ti...” non riesco a parlare. Tutto ciò che in
quel momento avrei voluto dirgli per rassicurarlo, lo celavo nel cuore.
Ancora un secondo. Mi guarda. Quella lontananza non
m’impedisce di notare il luccichio dei suoi occhi, come, sono
sicura, non impedisce a lui di vedere il mio.
Si volta e vola via, lontano da mio padre. Lontano da me.
Le ginocchia mi cedono perché, tremanti, non sarebbero
riuscite a sopportare ancora un momento il mio dolce peso. Mi lascio
cadere sull’erba fresca e do sfogo a tutto il mio dolore.
Da tempo avevo sognato di poter dire quella frase. “Goten
è il mio ragazzo.” Da troppo tempo. E ora, come un
fulmine a ciel sereno, il mio sogno appena iniziato volgeva
già al termine.
Grazie a : sgt grazie per il consiglio per questo giro ho scelto il tuo titolo e spero che mi aiuterai anche la prossima volta !
monicar92 : grazie di seguirmi e come ragazza ho scelto pan dato che me la ha consigliata anche un altra !
gokussola4ever : all' inizio era una storia di un chappy e quindi avevi ragione a pensarlo ma poi ho deciso di farci sopra una fiction !
_desi_ : ecco il continuo della storia e grazie per avermi consigliato pan !