La mattina seguente Corinne aspettava Jen davanti l'ingresso di casa. Non era puntuale ma lei era sicura che sarebbe arrivata. Aspettò e aspettò senza ricevere nessuna chiamata.
Era sicura che Jen avesse cambiato idea finchè la chiamata desiderata arrivò...ma una spiacevole situazione stava per compiersi.
Rispose un po' irritata Corinne, ma dall'altra parte del telefono quella che parlò non era Jen bensì sua madre.
Jen aveva avuto un gravissimo incidente.
Si precipitò all'ospedale e chiese informazioni alle infermiere, ma nessuna di loro voleva darle una risposta. Stava diventando molto ansiosa finchè non passò davanti ad una stanza.
Un ragazzo era rannicchiato sopra ad una ragazza e beveva rumorosamente. Corinne in preda alla paura inciampò e la figura si voltò verso lei. Si spostò dal corpo con passo felino e ora avanzava verso lei. Era Christian!
I suoi occhi erano iniettati di rosso,mentre la sua bocca era tutta sporca di sangue.
Christian:”Corinne devo spiegarti tutto, non è come sembra!”.
Corinne stava per mettersi ad urlare, ma Christian con la sua supervelocità riuscì a zittirla.
Christian:”Devi fidarti di me,non sono io il cattivo, vieni.”.
Christian prese Corinne per mano e la portò in una stanza lontano da occhi indiscreti. Al suo contatto Corinne trasalì, la sua mano era fredda e liscia.
“Io non credo ai miei occhi, tu sei...sei
Christian:”Forza dillo!”.
“Sei un vampiro!Io ...io non dovrei essere qui con te...tu, oddio!
“Ti stavi nutrendo di quella ragazza!”
Christian:”E' vero, ma sono innocquo! Non uccido perchè riesco a fermare il mio istinto di cacciatore!”.
“Questo è veramente assurdo! Sono bloccata in questa stanza con un vampiro!V-A-M-P-I-R-O.”
Christian:”Shh,abbassa la voce, ci potrebbero essere orecchie indiscrete.”
“Gurardami negli occhi e dimmi che mi posso fidare di te! PROMETTIMELO”.
Un po' scocciato e su di giri christian
Christian:”Lo PROMETTO”.Christian:”Potrei aiutarti oggi lo sai?.”
“Non credo molto...”
Christian:”Il sangue di noi vampiri può esserti utile. Ho sentito che la tua amica Jen è molto grave. Potrei farle bere un po' del mio sangue e così PUFF, sarà sana e salva. Ricorda di me ti puoi fidare!
“E' va bene, ti porterò da lei.”
Christian:”Ci penso io, tu non sai dove l'hanno ricoverata.”.
“E come lo sai?”.
Christian:”E' uno dei vantaggi di essere una delle creature più temute della notte.”.
Christian condusse Corinne nella stanza di Jen.
Lei era lì distesa sul letto con tantissimi fili, pallida e morta, o almeno non mancava molto.
Jen spalancò gli occhi quando vide Corinne. Non so se più per la contentezza o per il terrore. So solo che le scese una lacrima. Era così indifesa e difronte ad un predatore come Christian, non avrei avuto molte chance.
Le presi la mano, erano così fredde, non so se più le sue o quelle di Christian!.
“Jen, siamo qui per aiutarti.”.
Il suo sguardo andava dal mio a quello di lui.
“Ti prego solo di non urlare Jen, vedrai che starai bene.”
christian si avvicinò con cautela, prese il suo polso e se lo squarciò.
Riuscì perfino a sentire un sussulto provenire da Jen.
Christian appoggiò al livello della bocca di Jen il suo polso e la costrinse a bere.
Jen bevve avidamente, riuscì a scorgerle un lampo dai suoi occhi.
Quando Christian finì di farla bere, Jen era impaurita, anche lei come Corinne aveva capito cosa fosse Christian.
“Jen sei guarita, guardati. I tuoi valori stanno migliorando!”
Jen:”Stai lontana da me. State lontani tutti e due!.”
Christian:”Shh, ora calmati.”
Gi occhi di Christian erano fissi in quelli di Jen.
Christian:”Jen, tu starai meglio, non ti chiederai mai come hai fatto a guarire e specialmente ti dimenticherai che siamo stati nella tua stanza. Che io ti abbia fatto bere il mio sangue. Ricorderai che c'era solo Corinne al tuo fianco.”
Quando Jen spalancò gli occhi, Christian non c'era più. C'era solo una Corinne tutta sola e impaurita, ma con la felicità negli occhi.