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Autore: hiccup    02/12/2013    1 recensioni
I miei venticinque giorni prima di Natale.
Ventincinque personali momenti d'inverno; il freddo, la cioccolata bollente sulla lingua e i sorrisi umidi.
Un calendario d'avvento un po' particolare e completamente diverso dagli altri.
Genere: Angst, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Due dicembre: arriva il Natale anche nella sanità e nella demenza.

(-23)
 
 
 
 
“Ti ho portato una ghirlanda, nonno”
“Ah. E perché?”
“Tra poco è Natale, nonno, io e mamma abbiamo pensato che sarebbe stato carino portare qualc-”
“Dov’è mia sorella?”
“Lei… è morta quattro anni fa, nonno…”
 
 
 
 
 
Persino nella stanza stantia
di malattia e pazzia,
giacciono monconi natalizi
appesi alle finestre appannate
e alle travi dell’ingresso:
fiocchi rossi; angeli dai capelli candidi e occhi cerulei;
dorati campanellini privi di suono.
 
E’ in quella stanza privata,
dall’intonaco sbriciolato e
il lezzo di follia violenta,
che siede l’uomo dalle memorie gravide
e massacrate, sanguinanti.
E urla; e freme; e piange; e ride;
e non è più in lui. Di nuovo.
 
 
 
Ehi, tu chi sei?”
“Nonno, stai bene?”
“Chi sei tu?”
“Sono tua nipote, nonno, Giulia, ricordi?”
“Fuori da casa mia. Fuori!”
“Ma-”
“Polizia! Polizia! Vogliono uccidermi!”







 
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