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Autore: Piccina91    02/12/2013    2 recensioni
Un cuore è destinato a legarsi con un altro cuore. Un'anima è destinata a legarsi con un'altra anima.
Nella vita tutti sogniamo un amore unico, che ci consuma, che ci fa piangere, che ci fa ridere, che ci fa VIVERE.
La vita di Elena verrà sconvolta dall'entrata in scena di Roberto, un ragazzo che a tutto pensa tranne che all'amore.
Il cuore della nostra protagonista è ferito dagli ultimi avvenimenti, riuscirà lui a guarirlo o lo calpesterà definitivamente?
Dal testo: Due persone che camminano ognuno per la propria strada che, a volte, si fermano insieme ad un punto. Ma la fermata non può durare per sempre, solo per qualche minuto. Poi ripartiamo verso due direzioni diverse senza sapere quale sarà la prossima volta in cui ci fermeremo insieme.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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Tornare a scuola è un trauma per tutti. Per tre mesi ti abitui ad alzarti tardi, a fare baldoria fino alle ore piccole, a passare la tua giornata ad oziare, fino a quando non arriva settembre e sei obbligato ad alzarti presto e trascorrere gran parte del tuo tempo in quell’istituto grigio e scialbo. Quella mattina mi vestii in modo semplice: un jeans, una maglietta a maniche corte e un paio di converse. Preparai la borsa abbinata mettendoci dentro tutto il necessario e mi catapultai in giardino dove mi aspettava la mia amica Federica. Lei era bellissima come sempre, fasciata in dei pantaloni beige e una camicetta bianca. Aveva i capelli neri legati in una coda e le ballerine ai piedi. Di solito indossavamo i nostri vestiti più belli il primo giorno di scuola ma quest’anno non mi andava proprio. Tanto mi conoscevano già tutti o meglio tutti conoscevano Federica, io ero solo la sua migliore amica. Non ero mai stata una di quelle sfigate che si vedono nei film, né una ragazza a cui tutti sbavano dietro. Ero una ragazza normale!

<< Finalmente a scuola >> annunciò Federica quando arrivammo di fronte all’edificio
<< Purtroppo a scuola >> la corressi

Lei sorrise e insieme ci avviammo verso gli scalini. Il mio armadietto era distante dal suo di qualche passo quindi mi lasciò da sola per andare a prendere i suoi libri. Ed ecco che un gridolino di gioia mi fece voltare. Il ragazzo più bello, solare, presuntuoso,arrogante della scuola fece il suo ingresso: Roberto Imperatore. Il cognome era tutto un programma e rispecchiava la sua posizione reale a scuola. Ogni ragazza gli sbavava dietro, ogni ragazzo cercava di imitarlo. Tutti lo adoravano, tranne me. Non era un mio amico, né tantomeno un mio nemico. Era solo il migliore amico del ragazzo di Federica. Mi salutò con un cenno, dopotutto condividevamo lo stesso gruppo di amici e lo stesso tavolo a pranzo. I quattro ragazzi più popolari mi passarono accanto e soltanto uno si fermò per salutarmi, Alessio.

<< Ciao Elena, come stai? >>
<< Tutto bene, cerco di andare avanti >>
<< Hai visto la mia ragazza? >>
<< Eccomi >> rispose Federica avvicinandosi e baciandolo
Ma non fu un semplice bacio, stavano limonando proprio davanti a me.
<< Smettetela, sto per vomitare >> affermai indignata
<< Dobbiamo trovarti un ragazzo >> propose Alessio sorridendo
<< Ma volete finirla con questa storia? Sto benissimo anche da sola >>

La campanella suonò interrompendo i nostri discorsi. Alessio ci salutò in fretta e noi svoltammo l’angolo per recarci in classe. Nuovo anno, nuovi insegnanti. La vecchia professoressa di italiano era andata in pensione e quindi era stata sostituita da un’altra: Giuseppina Morabito. Quest’ultima era già seduta alla cattedra e ci stava squadrando ad uno ad uno. Aveva un’aria inquietante e un sorriso diabolico dipinto sul volto. Già la odiavo. Dopo cinque ore di lezione, due di italiano, due di inglese e una di storia, mi diressi a pranzo insieme alla mia amica. Mi sedetti al solito posto, tra Federica e Katia. Il mio gruppo di “amici” era in realtà formato da otto elementi : Federica e Alessio, Katia e il suo ragazzo Emanuele, Davide, Stefano, Roberto e me.  Federica e Alessio erano ormai fidanzati da un anno, Katia e Emanuele si erano messi insieme in estate, mentre Davide, Stefano e Roberto erano i tre scapoli d’oro più ambiti del liceo. E poi c’ero io.

<< Elena! Da quanto tempo non ci vediamo! >> esclamò Katia abbracciandomi
<< Qualche mese.. >> risposi allusiva
L’ultima volta che l’avevo vista era stato al funerale di mio padre. Era venuta insieme ad Emanuele, Federica ,Alessio e Stefano. Gli altri due bellocci non erano venuti, ma non mi aspettavo che lo facessero visto che oltre il saluto non eravamo mai andati. Mentre mangiavo il mio panino con il salame, ascoltai una conversazione interessante. Non stavo origliando, parlavano solo a voce troppo alta.
<<  Quindi te la sei scopata? >> chiese Davide
<< Si, è una pantera a letto. Dovresti fartela >> rispose Roberto
Ingoiai il boccone a fatica e feci una smorfia. Quel ragazzo era proprio uno stronzo. Avevo sentito delle sue attività extrascolastiche ma ascoltare i minimi dettagli mentre mangiavo non era proprio il massimo.
<< Qual è la prossima? >> domandò ancora Davide
<<  Mi sto guardando in giro. Dopo una mora, adesso voglio farmi una bionda >> affermò deciso Roberto
Cazzo, io ero bionda. Ma non stava sicuramente parlando di me. I maschi del gruppo non mi prendevano nemmeno in considerazione. Loro ambivano alle ragazze “facili”, le protagoniste più hot dei racconti tra maschi. E io non ero una di quelle. Avevo a malapena baciato un ragazzo!
<< Sabato sera andiamo a ballare >> propose Alessio attirando la mia attenzione
<< Che cosa? >> gridai voltandomi verso di lui
<< Elena, tu ci vieni! >> ordinò Federica
<< Non se ne parla >>
<<  Ti strasciniamo per i capelli >> disse minacciosa Katia
<< Lasciatela in pace! >> mi difese Emanuele
<< Tu sta zitto! >> risposero in coro Federica e Katia

Emanuele abbassò lo sguardo e io scoppiai a ridere. Quelle due facevano davvero paura, ma non sarebbero riuscite a convincermi. Non avevo nessuna voglia di andare a ballare, non ero dell’umore adatto. Non volevo ascoltare musica assordante, non volevo strusciarmi contro degli sconosciuti e soprattutto le mie amiche erano accoppiate e io non volevo restare da sola.
<< Ci divertiremo Elena >> si intromise Davide
Era forse la quinta volta che parlavamo in un anno, tuttavia apprezzavo lo sforzo. Gli sorrisi timidamente e bevvi un sorso d’acqua. Era un ragazzo davvero carino ma niente a che vedere con Roberto. Non che mi piacesse lui, era solo un paragone innocuo.
<< Ci devo pensare >> cambiai versione dopo l’interessamento di uno dei bellocci
<< Io vado a fumarmi una sigaretta, Roberto vieni con me? Comunque Elena devi proprio venire. Paradise è il locale più alla moda della città, mio cugino è il buttafuori e può farci entrare gratis  >> continuò lui
<< Va bene, ci vengo. Vi siete messi d’accordo vero? >> cedetti

Davide mi rivolse un sorriso a trentadue denti, qualsiasi ragazza si sarebbe sciolta. Io non mi sciolsi, perché lo conoscevo bene: lui ero stronzo proprio come Roberto. Uscì dalla porta di servizio per andare a fumare e Roberto lo seguì senza dire una parola. Molto loquace il ragazzo. In quell’opera di convincimento , oltre a Roberto, ma ormai ci ero abituata, non era intervenuto nemmeno Stefano. Quando ero entrata a far parte del gruppo, dopo che la mia amica era diventata la ragazza di Alessio, io e Stefano eravamo diventati ottimi amici. Federica diceva che lui aveva una cotta per me ma io non ci avevo mai creduto. Lo guardai di sfuggita e solo allora mi accorsi che aveva gli auricolari e che stava ascoltando della musica.
<< Ciao Stefano >> dissi togliendogli una cuffia
<< Elena, che succede? >>
<< Ti ho visto qui, tutto solo.. >>
<<  Sono solo un po’ pensieroso. Come stai? >>
<<  Troppe persone mi hanno rivolto questa domanda oggi >>
<< Ele, se hai bisogno di parlare con qualcuno, io sono qui >>
<<  Lo so. Allora come hai passato l’estate? >>  dissi cambiando argomento
<<  Ho conosciuto una ragazza ma non credo di piacergli davvero >>

Si, Federica ci aveva proprio preso. Innamorato pazzo di me! Diciamo che la mia amica vedeva solo quello che voleva vedere. Si era messa in testa la stupida idea di trovarmi un ragazzo e non si sarebbe fermata. Non l’aveva espresso esplicitamente, ma io sapevo che sognava che io diventassi la ragazza di uno degli amici di Alessio. Aveva escluso Roberto per ovvie ragioni (?) e tra Davide e Stefano aveva deciso che il mio ragazzo ideale era quest’ultimo. Da qui l’idea della cotta, uno stratagemma per farci avvicinare. La mia amica e le sue idee pazze. Come faceva Alessio a sopportarla?
<<  Perché quella faccia? Tu sei uno dei ragazzi più belli della scuola. E tra i tuoi amichetti, sei sicuramente il più serio. Non essere insicuro, chiedile spiegazioni riguardo a quello che prova >>
In quel momento rientrarono Davide e Roberto. Mi incantai a guardare l’andatura sicura di Roberto.
<< Elena, posso darti un consiglio? >> mi riportò alla realtà Stefano
<< Si certo >> risposi perplessa
<< Ho visto quello scambio di sguardi, lui è un mio amico ma è anche uno stronzo ..  >>
<< Se pensi che possa interessarmi Roberto, ti sbagli di grosso >>
<< Io parlavo di Davide. Ho visto prima come ti guardava mentre ti convinceva ad uscire >> disse sorridendo

In quel momento avrei tanto voluto sprofondare. Ma come mi uscivano certe parole di bocca? Era ovvio che si riferisse a Davide, visto che con Roberto non ci avevo nemmeno parlato. Avvampai in viso e appoggiai la fronte sulla sua spalla. Mi scompigliò i capelli e scoppiò a ridere.
<< Elena Turati e la sua cotta segreta per Roberto >>
<< Io non sono cotta di Roberto! >>
<< Se lo dici tu! >> rispose lui ridendo ancora
Certo Roberto era un gran bel ragazzo, con quel fisico statuario, quegli occhi azzurri, quei capelli castano chiaro, quel sorriso smagliante..
No, non ero cotta di Roberto Imperatore!
 
 Ciao ragazzi!
Posto anche il secondo capitolo per darvi un'idea della storia. L'ho iniziata un pò per gioco, ditemi la vostra e così valuto se continuare.
Ho dei forti dubbi e non so cosa fare. A presto, baci!!
 
  
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