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Autore: lilyhachi    02/12/2013    5 recensioni
(30 days of OTP - Peter Pan & Wendy Darling)
Raccolta di flash ispirate da ben 30 prompt e incentrata sulla coppia Peter/Wendy.
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Pan, Wendy, Darling
Note: AU, Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Dimenticali, Wendy. Dimenticali tutti.'
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XXVII – On one of their birthdays
 
 
When the evening shadows and the stars appear,
and there is no one there to dry your tears.
I could hold you for a million years,
to make you feel my love”.
(Adele – Make you feel my love)

 
Quando Wendy tornò a casa quella sera, non fu sorpresa di vedere la schiena nuda di Peter, seduto sul letto con la testa bassa e le braccia poggiate sulle ginocchia. Ripose il regalo che gli aveva preso sul comodino e si avvicinò a lui, sfiorandogli la spalla con le dita.
Peter respirò a pieni polmoni, serrando gli occhi per quel contatto confortante. Era il suo primo compleanno da quando era a Storybrooke e per quanto si sforzasse, non riusciva mai a viverlo con serenità. La felicità non era mai stata una componente fondamentale della sua vita, ma come poteva esserlo se non aveva fatto altro che cercare di distruggere la gioia altrui?
Wendy lo sapeva. Sapeva che quella data non era altro che il ricordo di come Peter fosse diventato un mostro, di come, durante un pomeriggio d'autunno, la sua carrozzina fosse quasi fuggita con lui al suo interno da una vita che era già stata decisa poco dopo la sua nascita. (1)
Riusciva a ricordare soltanto quel piccolo orsacchiotto che sua madre gli aveva regalato, mentre il suo volto non era altro che una maschera senza occhi né bocca.
Era bianca, senza alcuna identità.
Peter l'aveva dimenticata e non avrebbe mai pensato di poterne soffrire a distanza di anni.
Il fatto era che da quando ogni cosa era finita, la magia dell'Isola aveva annullato tutti quei privilegi che aveva sempre avuto, come la possibilità di non ricordare nulla della propria vita passata o della sua famiglia, mentre ora alcuni dettagli gli attraversavano la mente come scariche elettriche.
Non era più protetto da quello scudo che gli impediva di sentirsi in colpa o di soffrire.
Ora era un umano qualunque con un cuore logorato da tutto ciò che aveva compiuto.
Wendy, però, disinfettava le sue ferite profonde con la sua sola presenza.
La ragazza scese al suo livello, prendendogli il viso fra le mani.
Gli occhi di Peter erano spenti, in memoria di un malinconico ricordo che aveva segnato il suo destino quando era soltanto un bambino. Wendy, incurante del fatto che lui potesse respingerla, si avvicinò piano fino a sfiorare le sue labbra con estrema lentezza e attenzione.
Peter sembrava farsi forza per ricevere quel bacio, come se non volesse macchiarla con tutto il suo dolore perchè lei era sempre stata buona, ma non le importava.
Quando Wendy lo baciò, Peter la circondò subito subito con le braccia come un naufrago in cerca della sua isola e Wendy era quell'isola magica che Peter aveva perso tempo fa.
I suoi movimenti erano febbrili e intensi, le sue labbra sapevano di disperazione, come se Peter stesse cercando di confermare che lui non meritava nulla di buono e Wendy non doveva stargli accanto, perchè era in trappola e lei poteva avere di meglio.
Wendy lo allontanò per riprendere fiato, mentre Peter si soffermava sul suo viso, osservando le labbra rosse che riprendevano piano il loro colore naturale, gli occhi che lo fissavano al di sotto di quella ciglia lunghe e incurvate nelle quali aveva visto tante lacrime incastrarsi fra esse per colpa sua. Wendy poteva avere di meglio, meritava più della sofferenza che lui le aveva arrecato.
“Qualunque cosa tu stia pensando, smettila”, gli intimò lei, afferrandogli il volto.
Peter aveva tenuto gli occhi chiusi, assorbendo le sue parole, e quando li aveva riaperti, aveva visto negli occhi di Wendy tutta la devozione e tutto l'amore che quella ragazza era in grado di provare.
Allungò una mano verso il comodino, afferrando un pacchetto e porgendolo al ragazzo.
Peter, seppur restio all'idea dei regali soprattutto in un giorno come quello, cominciò a scartare il pacchetto e quando vide il contenuto, non potè fare a meno di sorridere.
Il regalo di Wendy era un ricordo, un ricordo felice...o meglio, un pensiero felice.
“E' un ditale”, esclamò lui, infilandolo al dito. (2)
Wendy annuì, fiera della sua scelta.
Peter si rituffò sulle labbra di lei, con meno intensità rispetto a prima. Si posò su di esse dolcemente, assaporando ogni reazione e ogni sussulto che quel contatto provocava ad entrambi.
Come primo compleanno non era stato poi tanto male.
 
 
Angolo dell'autrice
 
  • (1) questo è quello che accade a Peter nel film “Hook – Capitan Uncino”, ho preferito fare un richiamo a questa versione per spiegare le sue origini;
  • (2) richiamo al film “Peter Pan”.
 
Direi che mi sono rifatta con l'angst, e non so come ho fatto ad inserirlo in un contesto che doveva essere decisamente più felice e spensierato. Comunque, spero tanto che vi sia piaciuto. Fatemi sapere cosa ne pensate con un commento anche piccino piccino oppure vi permetto di lanciarmi liberamente ortaggi e ciabatte u.u alla prossima e grazie a tutti quelli che stanno seguendo <3
Un abbraccio :)
 
   
 
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