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Autore: Nihal93    02/12/2013    4 recensioni
Avete presente quando una persona vi da fastidio?
Ma così fastidio che potreste quasi odiarla?
Ecco.. Questo avveniva nella mia testa quando nei paraggi c’era Edward Cullen.
Buona lettura a tutte/i!
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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Buona lettura,
ci vediamo al fondo.














CAPITOLO 22 – Peace

 

Il ritorno a Londra, fu a dir poco drammatico.

Anche se continuavo  caparbiamente  ad affermare, sia a Felix che a Rose, che andava tutto bene, in verità stavo malissimo. Forse, peggio di quando ero partita.

Non volevo farli preoccupare più del dovuto.

Avevo sbagliato e dovevo pagare, non c’era Santo che teneva.

Ma, come ogni persona che sbaglia, pagando a caro prezzo, avevo cercato il più possibile di riprendere tra le mani la mia vita e mi ero data una bella svegliata.

Felix, lo definitiva più che altro, - un calcio nelle regali chiappe -.

Nelle due settimane delle vacanze di primavera, mi ero completamente dedicata a mettermi in pari con il programma universitario e a migliorare al meglio delle mie possibilità il progetto che Rebecca mi aveva bocciato, senza tante cerimonie.

Ci tenevo troppo a quel lavoro, volevo rimediare a tutti i costi.

Forse la cosa più importante che avevo fatto, a seguito del mio ritorno a Londra, era stato scrivere ad Edward.

Ovviamente non mi aveva risposto e non mi aspettavo che lo facesse tanto presto.

La cosa importante, per il mio cuore e per la mia coscienza, era averci provato.

 

Londra ore 20:50 (Bella): Sono arrivata a Londra sana e salva.

So, che arrivo tanto, troppo in ritardo, ma voglio scriverti lo stesso per poter affidare a questo messaggio ciò che, ingiustamente, non ti ho detto né prima a Londra e né dopo, a New York.

Mi dispiace. Mi dispiace tantissimo. Sono stata una persona orribile che ha fatto soffrire, probabilmente, la persona a cui tiene di più al mondo.

Vorrei spiegarti ciò che mi passa nella mente, vorrei raccontarti di tutti i casini in cui sono stata tirata in mezzo oppure in cui mi ci sono messa, di mia spontanea volontà, ma non sono cose da raccontare qui e ora. Il mio aprirmi non cambierà la situazione. Tu sei arrabbiato e hai tutte le ragioni del mondo.

In quel momento pensavo che fosse la cosa migliore da fare.

Non l’ho fatto prima, ma te lo dico ora: Aspettami.

Ti prego, Ed, aspettami. Io, come te, credo nel patto che abbiamo stipulato, non cambierei di una virgola le parole che ti ho detto. Io ti amo.

Devo solo trovare più fiducia in me stessa e nelle persone a cui voglio bene, perché non posso continuare a stare vicina al fuoco e aver paura di bruciarmi.

Aspettami. Ti amo.

Tua, Bells.

 

 

 

♠♠♠

 

 

Stavo facendo merenda con latte e cereali, fissando insistentemente il cellulare, quando Jacob, tornato la sera prima da Seattle, entrò in cucina.

Ci scambiammo uno sguardo: io imbarazzato, lui imperturbabile.

Per quanto tempo ancora ce l’avrebbe avuta con me?

Non aveva ancora capito che stavo solo ed esclusivamente cercando di proteggerlo?

 

Si appoggiò al piano della cucina, sgranocchiando qualche cereale, preso dal pacchetto aperto, davanti a me.

“Non ti ha ancora risposto?”

Scossi la testa.

Quella traditrice di Rose gli aveva raccontato tutto.

Il silenzio, fu sovrano per qualche istante, fino a quando lui riprese a parlare.

“Rose mi ha detto che vi siete divertiti a New York..”

Si, era stato veramente bello, non contando l’ultimo giorno.

“Già. E tu a Seattle?”

“Tutto bene. I miei genitori ti salutano.”

Accennai un sorriso, prima di riportare la mia attenzione sul legno del tavolo.

Non sapevo neanche che dire, forse dovevo iniziare con delle scuse..

Stavo per partire con IL discorso, dopo aver preso un po’ di coraggio, ma non riuscii a proferire alcuna parola, perché Jack mi anticipò.

“Mi dispiace. Sono stato troppo duro con te in questo periodo. Tu stavi solo cercando di non farmi star male, proteggendomi.”

Lo guardai, presa in contropiede dalle sue parole.

“Avevi ragione su tutto: su Nessie e su Dimitri.. Io non avrei dovuto tirar fuori Edward, so che forse sono io, insieme alle mie stupide parole, la ragione per cui hai litigato con lui.. Ho usato una tua debolezza ed è stato un gesto molto brutto. Ti prego di perdonarmi, Bella.”

Si avvicinò, sedendosi sulla sedia vicino alla mia, per poi prendere le mie mani tra le sue affettuosamente.

Valutai per pochi istanti la situazione, prima di buttarmi di getto tra le sue braccia.

“Mi sei mancata Bella..”

Lo strinsi ancora più forte.

“Anche tu mi sei mancato, biscottino.”

 

 

“Quindi Vanessa e Roman si sono lasciati. Lo sapevo che non sarebbero durati. Credo che lei sia ancora un po’ innamorata di te…”

Jack scosse la testa sconsolato.

“Anche se fosse, non ho intenzione di stare dietro ai suoi giochetti!”

“Ti ha già ricontattato?” chiesi, stupita dell’intraprendenza di quella ragazza.

“No. Ora esce con Marcell.”

Beh, giusto. Via uno, avanti l’altro.

“Li hai visti?”

Diniegò con il capo, aggiungendo: “me lo ha detto Garrett. Tra l’altro, ora che mi ricordo.. mi ha chiesto di te. e’ un po’ che non vi sentite, o sbaglio?”

“No, non ti sbagli.”

“Ti da fastidio che lui stia con Jane?”

Sorrisi.

“Assolutamente no! Semplicemente volevo un po’ staccarmi e lasciarlo vivere in pace. Credo che in fondo sia ancora un po’ preso da me.”

Annuì sorridendo.

Ero così contenta che io e Jacob finalmente eravamo riusciti a chiarire, che non resistetti dal rivelarglielo.

“Sono così felice di aver fatto pace con te. Non sai quante volte mi sono immaginata la tua faccia..” sospirai, “tu sei molto, molto importante per me e ti prometto  che non ti nasconderò più nulla!!”

Mi abbracciò nuovamente, sussurrandomi che anche per lui io ero importante.

Una constatazione che mi riscaldò il cuore.

“Ma guardali! Il bisbetico è  tornato alla luce! Era ora!”

Ci girammo contemporaneamente verso Felix, che ci osservava con un sorriso furbo sulle labbra, appoggiato allo stipite della porta.

“Mi hai dato del bisbetico? Ti ricordo che prima di essere di Rosalie e Bella, questo appartamento, appartiene a me!”

Alzai gli occhi al cielo.

Davvero si mettevano a litigare?

Per fortuna, Felix non si fece prendere dalla provocazione di Jack.

“Bando alle ciance! Come diceva il buon, vecchio, Paperon de’ Paperoni. Ho una news sorprendente da darvi, soprattutto a te, Jack, che sei entrato ufficialmente a far parte nel club dei buoni.”

“Allora.. Com’è andata l’ecografia?” chiesi subito curiosa.

“Alt fermi! Che ecografia?”

“La mia. Sono incinta Jack.”

Guardai male Felix, preoccupandomi di chiarire subito a Jack la situazione.

“Oggi l’arpia- Chelsie aveva l’ecografia e per la prima volta l’accompagnava anche Dimitri.”

“E come ha fatto a vederla, lui?” chiese ingenuamente Jack, indicando con la mano Felix, che nel mentre si era versato un bicchiere di latte.

“Ma per chi mi hai preso, scusa? Mica sono entrato dal ginecologo con i due sposini. Ovviamente mi sono appostato fuori.”

“Lasciando da parte per un attimo il tuo istinto da stalker, quale sarebbe questa news sorprendente? L’ecografia è durata dieci minuti in più rispetto a quanto previsto?”

“No. L’ecografia è andata proprio come NOI avevamo previsto.”

Jacob guardò sia me che Felix non capendo dove volevamo andare a parare.

Presi la parola, cercando di spiegare la situazioni nel migliore dei modi.

“Che reazione pensi che abbia avuto Dimitri, quando ha scoperto a che mese è Chelsie? In verità lui non sarebbe dovuto andare, perché altrimenti l’arpia come avrebbe potuto continuare la sua messa in scena? I suoi piani però sono andati a farsi un giro e così ora si può definire fregata.”

“Oh.” Sussurrò, per poi aggiungere affrettato: “E che reazione ha avuto Dima?”

“E’ uscito prima di lei, molto, molto incazzato. Ora, a noi non l’ammetterebbe mai, ma credo che stia iniziando a capire che Chelsie-arpia lo sta fregando. E alla grande.”

Ci fu qualche attimo di silenzio.

Ognuno di noi aveva la mente da qualche parte.

“Che cosa intendete fare?”

“Io e Bellina tra dieci minuti usciamo e andiamo a lavorare da Joe al bar. Tu studia, gioca alla play o chatta con qualche bella ragazza e poi raggiungici con Rosellina là. Sbaglio o abbiamo da festeggiare la pace?”

Sorrisi a Felix.

Una serata di nuovo tutti insieme sarebbe stata perfetta, anche se la mancanza di Dimitri si sarebbe sentita.

“Al bar? Da quando avete riniziato a lavorare?”

“Da ieri. Solo qualche ora..” risposi evasiva.

“Avete bisogno di soldi? Sapete che potete chiedere senza..”

“Non sono per noi, Jack!” chiarì subito il mio migliore amico.

I due ragazzi si guardarono per un attimo negli occhi, fino a quando la consapevolezza non si fece strada nella mente di Jacob.

“State risparmiando soldi per il bambino di Dima!”

Si.

Noi stavamo raccogliendo fino all’ultimo centesimo che riuscivamo a guadagnare, perché quando Chelsie avrebbe abbandonato  Dimitri a se stesso, probabilmente con un neonato, sarebbero stati cavoli amari.

 

 

 

♠♠♠

 

 

 

Perché tutte le volte che pensavo ad Edward mi si apriva un buco nello stomaco?

Mi mancava. In ogni momento, mi mancava. Non andava ad ondate, era un dolore continuo. Lui mi mancava sempre.

Io lo amavo, e su questo non avevo dubbi.

Ma allora perché non riuscivo a sentirmelo dire direttamente da lui?

Perché non riuscivo a non pensare a questa paura assassina di rimanere fregata, proprio come Dimitri?

Perché avevo paura.

Paura? Ma di cosa?

Il problema era che non riuscivo a trovare delle risposte valide e plausibili.

Il problema del problema era che la risposta alla mie domande, era lì. Proprio davanti ai miei occhi, ma io no ero abbastanza furba da “guardarla”.

La FIDUCIA.

Che fregatura.

 

 

 

 

 

FUORI ONDA EDWARD

 

“Come sta Emmett?”

“Rose mi ha detto che se la cava.. Purtroppo di più non posso dirti.”

“E io non voglio sapere. Se vuole me lo dirà lei quando se la sentirà.”

Sentii mio fratello dall’altro lato del cellulare, sospirare. Beato lui che di lì a qualche ora avrebbe preso un aereo per Londra.

“Spiegami una cosa: perché non le hai risposto al messaggio che ti ha inviato?”

Sorrisi, era proprio da lui, cadere su certe cose.

“Perché mi ha chiesto di aspettarla. E io ho tutte le intenzioni di farlo, ma questo non significa che non sia ancora un po’ arrabbiato con lei. A volte la vita separa due persone solo perché capiscano quanto l’una sia importante per l’altra. E credo che sia proprio il caso mio e di Bella.. lei ha bisogno di starsene un po’ da sola e trovare la giusta fiducia in me.”

“Certo che se non sapessi che fai medicina, ti potrei prendere per un filosofo.”

Scoppiai a ridere.

“Beh fratello.. ti saluto, hanno appena chiamato il mio volo.”

“Ok, Em. Scrivimi quando sei arrivato e..” pensai un attimo se dirgli o meno ciò che mi passava per la testa.

“Controlla che stia bene e cerca di farla sorridere..”

“Sarà fatto Edward. Ciao, a presto.”

Lo salutai ancora una volta, prima di staccare la chiamata.

Lo invidiavo tantissimo.

Avrei dato qualunque cosa al suo posto per poter accertarmi sulla salute di Bella. A New York, per quel poco in cui l’avevo vista, mi ero accorto che era dimagrita parecchio rispetto al primo dell’anno e i suoi occhi erano spenti e tristi.

Inutile mentire sul fatto che ero dannatamente preoccupato.

“Edward? Ci sei? Dobbiamo andare a lezione!”

Sospirai frustrato, prima di seguire Seth fuori dalla porta del nostro appartamento.

 

 

Eccoci giunti alla fine di questo capitolo.

Purtroppo è uno di quei capitoli che giudico "di passaggio" e per quanto può essere corto e noioso, dovevo assolutamente aggiungerlo.

Altrimenti la storia non può andare avanti. 

Devo, inoltre chiedere scusa a tutte voi, se in questo periodo sono piuttosto assente e saltuaria, sia nell'aggiungere capitoli alle mie storie, che nel rispondere alle vostre preziose recensioni.

Non voglio tediarvi con tutte le mille e più cose che ho da fare, ma posso solo dirvi che le idee ci sono. Anche i capitoli, a dire il vero, perchè con gli orari assurdi che ho all'università, tra un viaggio e l'altro scrivo sul mio piccolo quadernetto. L'unico problema, se così si vuol chiamare.. è trascrivere i capitoli dalla carta al digitale.

Oggi è il primo giorno, dopo quasi una settimana in cui accendo il pc. Direte assurdo, ma è proprio così.

Che cosa vi aspettate ora dalla storia? Ipoteticamente.. come vedreste una piccola parentesi amorosa tra Bella e Felix? 

Emmett sta arrivando. Non è fantastico? Ne vedrete sicuramente delle belle!

Vi saluto, abbracciandovi virtualmente. E spero con tutta me stessa di non aver perso il vostro appoggio.

Anna


  
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