CAPITOLO
6: La furia e il ritrovo
Intanto che i due piccioncini si stavano
finalmente ritrovando ed a Godric’s Hollow l’amore regnava sovrano, in quel di Hogwarts si
stava scatenando un ciclone.
Molly Weasley era su tutte le furie; non
bastava la notizia che Harry, ormai come un figlio per lei, era scomparso, ma
ora anche la sua Ginny non si trovava più in quel castello.
L’aveva vista con i suoi occhi correre
piangendo verso i confini di Hogwarts; l’aveva chiamata, l’aveva supplicata di
fermarsi, ma la sua bambina non l’aveva neanche ascoltata.
Da quel momento la semplice massaia era
diventata più pericolosa di un’orda di Mangiamorte.
Ci volle l’intervento di Arthur, Percy e
George per riuscire a trattenerla; quando finalmente si fu calmata, dopo una
buona mezz’ora, Ron ed Hermione cercarono di spiegarle:
- Stia tranquilla signora Weasley- iniziò
una titubante Hermione
- Sì mamma, tranquilla. Ginny è al
sicuro, ormai avrà già trovato quel rimbambito di Harry e lo avrà già fatto
tornare in sé, devi fidarti; Ginny non è sotto maledizione Imperius come
farneticavi poco fa, inoltre solo lei può riportarci Harry con le buone, e lo
deve fare da sola; vuoi che Harry torni o no?- continuò Ron un po’ più spaventato
di Hermione.
Mentre la signora Weasley stava per
ribattere ai due ragazzi, successe un fatto che fece zittire tutta la Sala
Grande: un Patronus a forma di cervo fece la sua comparsa sul tavolo degli
insegnanti, ma la sua voce non era quella di Harry, come tutti si aspettavano. Difatti
una voce calda e sensuale risuonò per tutta la stanza; era la voce di Ginny che
uscì da Patronus e disse:
-Io e Harry stiamo bene; torneremo al
castello domani. Ron, Hermione, se volete raggiungerci siamo a Grimmauld Place-
detto ciò, il Patronus scomparve ed un urlo di gioia scoppiò in tutta la sala,
un urlo liberatorio; finalmente tutto si era sistemato per il verso giusto.
Solo una persona in tutta Hogwarts non
stava festeggiando; la signora Weasley, dalla scomparsa del Patronus, era
rimasta come pietrificata ed il suo volto ormai era della stessa tonalità dei
capelli di tutti i membri della sua famiglia.
La sua mente era un completo guazzabuglio
“Harry- Ginny- cervo, cervo- Ginny- Harry, Harry- cervo- Ginny, Ginny- Harry-
cervo, cervo- Harry- Ginny, Ginny- cervo- Harry” quando ad un tratto tutto
iniziò ad avere una sua logica: “non è che Ron e Hermione volevano dirmi che …
? Non è che quei due sono … ? Sì, dev’essere
sicuramente … oh mio Dio … è stupendo!”
Con il cuore finalmente colmo di gioia,
la signora Weasley si alzò e, cercando Ron e Hermione per avere la definitiva
conferma delle sue supposizioni, si imbatté in una scena che mai e poi mai
avrebbe creduto possibile: Ron e Hermione si stavano baciando anzi, per la
precisione, era Ron che stava baciando Hermione, che ricambiava con gioia le
effusioni dell’ultimogenito dei Weasley.
Ad un certo punto il rosso si staccò
dalla partner ed urlò; non voleva urlare ma urlò, urlò talmente forte che tutta
la sala si girò a fissarlo:
-Ti amo Hermione Granger,
io ti amo!-
Detto ciò, visibilmente rosso in viso,
senza dare tempo alla ragazza di replicare, la prese per mano ed iniziò a
correre, ansioso di rivedere l’amico ritrovato.
A quella scena tutta la Sala Grande
rispose con un boato e la signora Weasley, ancora sconvolta, ma stavolta per la
gioia, pensò che in fin dei conti, una notte era un tempo più che ragionevole
da aspettare per la felicità dei suoi piccoli, anche se, a dirla tutta, tanto
piccoli non lo erano più.
Eccomi qua con un altro capitolo concluso … che dire
grazie a tutti voi che mi state seguendo e per rispondere a lily_94 vorrei dirvi di stare tranquilli che alla fine di
questa fan fiction non vi lascerò soli, spero che nessuno la prenda come una
minaccia J, anche se per il momento non ho in programma una nuova Harry/Ginny
in futuro, magari neanche troppo lontano, potrei pensare di continuare questa fic. Che altro dire … spero che anche questo capitolo vi
piaccia e che sarete sempre numerosi a seguire anche il prossimo dal titolo “Grimmauld
Place”.