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Autore: __HoranSmile__    02/12/2013    2 recensioni
Ok guys, questa è la mia prima ff. Penso che non si spingerà oltre i 5 capitoli ma chi lo sa :)
**Dal testo**
Non ci pensai due volte. Mi appesi al suo collo e lo baciai. Non si tirò indietro. Mi baciò con una passione assurda. Anche stando male quel bacio era bellissimo. Rimasi con la maglietta mezza infilata e le sue mani che la tenevano ancora sui bordi. Si tolse le scarpe e si mise a cavalcioni su di me. Prese il mio viso per aumentare l’intensità del bacio. Lasciò il mio viso per mettere le sue mani sui miei fianchi ancora scoperti, salì su piano piano con le mani.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Sul divano c’era Louis. Con lo sguardo perso nel vuoto e sofferente, prima di parlare mi guardai un po’ attorno, la casa era indubbiamente enorme, molto di più di quella di Harry. Era piena di tv e specchi che rendevano l’ambiente ancora più grande.
Feci un passo avanti e Louis si voltò verso di me con uno sguardo misto di odio e dolore. Cercai Niall con lo sguardo ma non lo trovai era già sgattaiolato via.
Dovevo dire qualcosa. Ora la figura davanti a me non era Louis Tomlinson degli One Direction, era Louis Tomlinson dal  cuore spezzato a causa mia.
‘Piacere, Emily.’
‘Cosa vuoi da noi? Cosa vuoi da Harry? Fama? Soldi? Sesso?’
Rimasi spiazzata la sua voce era carica d’odio e avrei giurato che i suoi occhi erano pieni di lacrime.
‘I-io v-veramente mi s-sto innamorando di Harry e non ho intenzione di u-u-usarlo.’
Nel mio cuore c’erano mille lame che lo tagliavano. Non ero mai stata così male, ero odiata, avevo spezzato il cuore a una persona e ero accusata di usarne un’altra. Sentivo di dover scappare da quella situazione, dovevo scappare da quegli occhi che mi stavano inchiodando.
‘S-sai d-dov’è H-Harry?’
‘No. Anzi che ne dici di andartene e non rompere le palle a noi? Sai abbiamo cose più importanti da fare che stare dietro a una sedicenne.’
Scoppiai a piangere. Mai in vita mia ero stata trattata così. Feci un passo indietro in cerca della maniglia della porta per scappare, levarmi dai piedi ma era chiusa a chiave.
‘Vattene va!’
Cominciai a tremare e freneticamente muovevo la manopola del portone, mi voltai verso esso, sembravo un criceto in gabbia.
Arrivò Harry dietro di me. Che mi abbracciò. Stavo avendo una attacco di panico. E quell’abbraccio peggiorò il tutto.
Piangevo istericamente, le mie guance erano bagnate come se mi fossi fatta la doccia, il mio respiro affannoso e tremavo come una foglia al vento.
‘Fammi uscire! Voglio uscire..’
‘Piccola, ci sono io ora.’
‘Non capisci, devo andare via! Ti prego.’
Harry capì al volo e si voltò verso Louis, sciogliendo l’abbraccio. Forse era meglio così. Prima di iniziare l’imminente litigata chiamò Liam.
‘Liam! Emy ha bisogno di un po’ d’acqua e tranquillità! Portala in camera tua.’
Liam arrivò di corsa. Anche lui aveva capito cosa stava per succedere. Mi prese imbraccio e mi portò via. Mentre venivo trascinata via guardai Harry. La sua mascella era tesa, le vene sul collo erano fuori e le sue mani chiuse in un pugno. Con la coda dell’occhio vidi Louis. Faccia terrorizzata ancora piena di dolore, le lacrime gli rigavano il viso e tremava proprio come me.
In pochi secondi mi ritrovai in camera di Liam già più calma di prima in silenzio, gli occhi dolci di Liam mi guardavo premurosi e preoccupati. Anche lui non era Liam Payne degli One Direction ma Liam Payne l’amico di cui ogni ragazza ha bisogno.
‘Tutto okay?’
‘N-non so..’
Non rispose. E in quel silenzio sentivo delle urla. Mi concentrai su quella voce che urlava. HARRY.
‘CHE CAZZO LE HAI DETTO?’
‘NIENTE, TI HO DETTO NIENTE.’
‘AH NIENTE? E PERCHE’ HA AVUTO UN ATTACCO DI PANICO?’
‘SMETTILA DI DARMI LE COLPE. SMETTILA. LO SAI QUELLO CHE PROVO PER TE, E TU COSA FAI? TI PORTI IN CASA LA TUA NUOVA RAGAZZA. TANTO C’E’ LO STRONZO CHE SOFFRE VERO?!? TANTO CI SONO IO CHE STO MALE COME UN CANE! TANTO CI SONO IO CHE REGGO TUTTO!’
Le urla cessarono, ma quelle parole mi arrivarono al cuore.
Louis era davvero innamorato di Harry. Mi sentivo un vero mostro. Altre urla.
‘PRENDITELA CON ME! FAMMI DEL MALE! URLAMI CONTRO! PICCHIAMI! NON PRENDERTELA CON LEI. HA SOLO 16 FOTTUTI ANNI LOUIS! NON SA COSA LE STA SUCCEDENDO! NON SA CHE SI E’ MESSA CONTRO IL MONDO! NON SA CHE DOVRA’ SOFFRIRE PER ME. PERCHE’ LO SAPPIAMO TUTTI E DUE CHE CI SARA’ DISTANZA TRA ME E LEI, PER QUESTO MALEDETTO LAVORO. TU LO SAI.’
Rimasi senza fiato in gola. Io per davvero non mi ero ancora reso conto a cosa andavo incontro. Tutta quella distanza che accompagnerà la nostra storia.
Liam parlò.
‘N-non ascoltarli, sono arrabbiati tutti e due.’
Lanciai un occhiata a Liam come per dirgli di stare zitto. E sentii altre cose.
‘IO LO SO. SO A CHE COSA VA INCONTRO QUELLA POVERA RAGAZZA, ANDRA’ CONTRO LE FAN, CONTRO I PAPARAZZI, CONTRO I MANAGER, ANDIAMO E’ TROPPO PICCOLA, MA SOPRATTUTTO ANDRA’ CONTRO DI ME.’
‘LOUIS LASCIALA STARE. IO LA AMO. SMETTILA. NON ME LA PORTERAI VIA.’
‘IO AMO TE, MA LEI E’ RIUSCITA A PORTARTI VIA DA ME.’
Non volevo ascoltare altro. Quelle parole erano lame affilate lanciate verso il cuore.  Mi nascosi nel petto di Liam in cerca di pace. Mi abbracciò dolcemente e mi baciò nei capelli. Quel ragazzo era incredibile. Mi conosceva da 10 minuti ma era già pronto a consolarmi.
‘Non ascoltarli..’
‘I-io sto facendo soffrire Louis, non merito l’amore di Harry, forse ha ragione dovrei sparire dalla sua vita.’
‘Non dire sciocchezze, Louis è innamorato di Harry, ma Harry non ama lui. Gli vuole bene ma il cuore di Harry è tuo.’
‘N-no.’
‘Invece si.’
Strinsi ancora un po’ Liam a me. Passò circa una mezzoretta e nessuno dei due era disposto a staccarsi o a parlare. Gli urli erano cessati e sentivo dei passi avvicinarsi alla porta che si spalancò.
‘Grazie Liam. Emy, andiamo.’
Non parlai e eseguii gli ordini. Non avevo intenzione di mettermi a parlare con Harry in quel momento, la sua mascella era ancora tesa e le sue carotidi sporgenti. In meno di un minuto ci ritrovammo in macchina sua.
‘Andiamo a casa tua.’
‘No.’
‘Invece andiamo! Ti lascio lì!’
‘Io volevo stare un po’ con te, m-mi sei mancato in questi 2 giorni.’
‘Mi sei mancata anche tu. Ma devo stare un po’ da solo.’
Non risposi. Non avrei potuto.
La macchina era avvolta dal silenzio. Interrotto ogni tanto da un mio singhiozzo. Stavo piangendo a Harry questa cosa sembrava non sfiorarlo nemmeno. Anzi.
‘Smettila di piangere.’
‘Scusa..’
Quelle parole secche non mi aiutarono a smettere anzi, fecero diventare il mio pianto più forte. La macchina si arrestò. Un volto nero di rabbia si voltò verso di me. Quasi faceva paura.
‘Smettila ho detto. Per oggi basta pianti.’
‘P-perché mi tratti così?’
Il suo volto mutò in pochissimi secondi. Ora era un volto preoccupato.
‘S-scusa, i-io non so che mi è preso m-ma Louis mi fa andare fuori di testa.’
Lo potevo capire. Ma preferii non parlare per quei secondi. Se lui avesse parlato io avrei ascoltato. Un singhiozzo, due, tre, quattro. Guardai meglio il suo volto. Piangeva disperato appoggiato sul volante. Presi la sua mano e lui la riempì di baci. Baci umidi a causa delle lacrime.
‘Scusami amore mio..’
La sua voce era rotta dal pianto e impastata al dolore.
‘N-non fa niente. P-penso.’
Alzò lo sguardo e si avvicinò a me. Mi diede un lieve bacio sulle labbra. Lo fece più per calmarsi che per baciarmi.
‘Sono uno stronzo. Sia con te che con Louis.’
Non capivo. Perché con me? Cosa aveva potuto fare di così grave? Avevo paura a chiedere.
‘I-io..’
‘Tu?’
‘L-ho b-baciato.’
Rimasi immobile incapace di rispondere. Perché aveva baciato Louis? Perché non me lo aveva detto? Perché non mi aveva chiamata per dirmelo?
‘L-lui piangeva e mi pregò un bacio.. non potevo dire di no..’
‘Harry, va bene, l’hai baciato. Ma se ne aveva bisogno hai fatto la cosa giusta.’
La pillola era più dolce da mandare giù se sapevo che lo aveva fatto perché Louis lo aveva pregato.
Due occhi supplichevoli mi guardavano. Sorrisi come meglio potevo. E la macchina ripartì.
Presi tutto il coraggio che avevo in corpo e parlai.
‘Cosa intendevi quando hai detto che non so a cosa vado incontro?’
Si incupì.
‘lascia stare!’
‘Harry.’
‘Non sai a cosa vai incontro perché non sai cosa ci aspetta. Gli insulti, i paparazzi, Louis, la distanza e tutte le fan.’
Annuii stupidamente. Non sapevo che altro fare, non potevo dire ‘ok’ era troppo superficiale e non avrei potuto ribattere dicendo che avremmo evitato tutto questo perché era impossibile.
La macchina si fermò davanti casa mia..
‘Allora io.. vado..’
‘Aspetta.’
‘Cosa?’
‘Tua madre non c’è. Entro con te.’
Sorrisi e ci dirigemmo in casa. Trovai un foglietto sul tavolo.
‘Ciao Emy, sono mamma, stanotte ho i turni. Non rientro a casa. Ti voglio bene.’
Un sorriso si aprì sulla faccia di Harry..
Prese i miei fianchi e cominciò a baciarmi. Lentamente ci spostammo in camera mia.
Ero pronta per lui.
Ci coricammo sul letto morbido e con la sua mano fredda salì lentamente sotto la mia maglietta facendomi sobbalzare.
‘Posso?’
‘S-si’
Tolse lentamente la mia maglietta leggera. Si fermò a osservarmi. Passò un dito dall’attaccatura dei miei short fino sui miei seni. Li accarezzò lentamente da sopra il mio reggiseno, poi lo slacciò e si rimise a guardarmi. Piano piano si abbassò e li baciò. Così dolcemente che mi fece gemere.
Capovolsi la situazione e mi misi sopra di lui togliendoli la camicia.
Lo guardai negli occhi per chiedere di fare tutto con calma visto che la situazione aveva già preso una piega frenetica.
Si ribaltò ancora su di me. Slacciandomi gli short e cominciando a toccarmi le cosce, il sedere e la mia intimità.
Prese l’orlo delle mie mutande tra le dita e le trascinò giù, ero in imbarazzo  ma rilassata.
Dolcemente si staccò dalle mie labbra e scese giù fino alla pancia poi ancora giù e giù fino alla mia intimità, prese a baciarla dolcemente fino a farmi gemere dal piacere, presi il lenzuolo tra le mie mani e lo strinsi con tutta la mia forza per non urlare.
‘H-Ha-Harry!’
Urlai. E lui smise di fare il suo lavoro. Non voleva farmi venire così presto. E io non volevo venire.
Riprese a baciarmi con sensualità.
Si appoggiò a me col bacino e sentivo i suoi jeans tesi. Quell’indumento stava diventando troppo stretto per lui. Abbassai le mani e slacciai i suoi jeans se li tolse velocemente. Mi vedeva impacciata e in imbarazzo.
‘Piccola, stai tranquilla.’
‘O-ok..’
Tolse velocemente il suo ultimo indumento in pochi secondi mi ritrovai sopra di lui. Si aspettava qualcosa.
‘Non penso di essere capace.’
‘tranquilla.’
Mi abbassai lentamente e cominciai il mio lavoro. Era più facile di ciò che credevo. Mi fermò. E si riposizionò sopra di me.
‘Pronta?’
‘N-n-non so..’
Mi baciò dolcemente e con delicatezza entrò in me. Il dolore era lancinante, delle lacrime scendevano dai miei occhi velocemente.
‘N-non voglio farti male piccola, ma resisti ancora un po’..’
Strinsi e denti e lui aumentò il ritmo.  Sempre più veloce. Mi sentivo distrutta dentro, faceva incredibilmente male.
‘P-piano per favore.’
‘S-scusa..’
Una manciata di secondi dopo venimmo.  Uscì da me con lentezza.
‘è stato b-bello..’
‘Sicura?’
‘Si..’
Lo abbracciai ancora dolorante. Ma non volevo farglielo vedere. Non sapevo come avrebbe reagito..
‘Ti ho fatto tanto male?’
‘Un po’.. ma stai tranquillo.’
Mi baciò. Mi sentivo in paradiso anche se avevo provato dolore. Mi ero unita a lui. Sentivo di amarlo. Di amarlo davvero. Non avevo intenzione di ammetterlo. No. Mai.
‘Ti amo cucciola.’
Sorrisi incapace di rispondere.

#Angolo autrice.
SHAME ON ME SHAME ON ME! dovevo pubblicare tipo 3 giorni fa ma mi sono dimenticata, ero convinta di aver aggiornato, ma così non è stato.. lool.. 
comunque volevo dire che scrivendo questo capitolo sono diventata rossa come un peperone e sono in pieno imbarazzo.. non posso farci niente, non sono capace di scrivere 'scene sessuali' bene... scusateeee :)
allora? ve gusta?? fatemelo sapere daaiii :):) ci sentiamo prestooo <3
  
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