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Autore: ladygrandie    03/12/2013    3 recensioni
Chiedo scusa in anticipo, è la mia prima fanfiction cercate di capirmi, il primo capitolo è un po' corto ma oggi ho avuto
l'ispirazione e l'ho buttato giù, iniziare a pubblicarlo era l'unico modo per essere sicura di riuscire a continuarla, i
prossimi capitoli saranno più lunghi e mi farò perdonare promesso!!!
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: André Grandier, Oscar François de Jarjayes
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciao a tutti! Non riesco proprio a rispettare le mie promesse, avrei tanto voluto aggiornare prima, ma purtroppo non ci sono riuscita, scusate!
Spero comunque che il capitolo vi piaccia :-)



Rimasero allacciati nel loro abbraccio per un po', come se avessero paura di rovinare tutto anche solo con un minimo movimento, ma poi Andrè capì che ormai niente avrebbe potuto dividerli e con una mossa decisa e inaspettata fece voltare Oscar, ora erano uno di fronte all'altro, lui appoggiò la fronte sulla sua e le mormorò sulle labbra con tono impertinente: "Oscar è tardi, che ne dici di andare a letto?".
Lei subito sorrise e stette al gioco, si liberò dalle sue braccia anche se a malincuore, con tono serio e un finto sbadiglio rispose: "Si Andrè hai ragione...sono proprio stanca...buona notte".
Si avviò decisa verso la porta, come se volesse lasciarlo lì, ma lui allungò immediatamente la mano, l'afferrò per il polso e la tirò ancora vicino a se "Comandante voi non avete cuore, ve ne andate senza neanche darmi un bacio?", le mise una mano dietro la nuca e la baciò con passione come se potesse essere l'ultima volta, come se volesse imprimerle con il fuoco della sua passione un segno di propietà, come se non avesse fatto altro in tutta la sua vita che aspettare questo momento.
Quando si staccarono avevano il fiatone, erano senza respiro ma non si erano mai sentiti meglio, lui si avvio deciso, tenendola per mano verso le scale che portavano ai piani superiori, ma questa volta fu lei a fermarlo, senti una scossa, qualcosa di strano, una brutta sensazione, forse tornava a galla il dubbio che suo padre li avesse visti, non sapeva spiegarselo ma suggerì ad Andrè di essere più discreto, gli lasciò la mano e gli disse di far finta di andare in camera sua, poi dopo un po' sarebbe andato da lei che lo avrebbe aspettato sveglia.
Si scambiarono uno sguardo d'intesa e si separarono, lei raggiunse la sua stanza e sorrise al pensiero che probabilmente lui, stesse già pensando di raggiungerla, sapeva che non avrebbe resistito, motivo per cui rinunciò immediatamente al pensiero di cambiarsi e farsi trovare in abiti più femminili, sicuramente non avrebbe avuto tempo e poi lei era così, non aveva bisogno di finzioni e Andrè l'amava sicuramente anche per questo, decise semplicemente di togliersi la spada, in questa occasione era decisamente di troppo.
Si avvicino al tavolino e accese almeno una candela, aveva bisogno di luce, voleva ammirare il suo uomo quando l'avrebbe raggiunta, sentiva caldo, probabilmente il caldo le veniva da dentro ma per schiarirsi anche solo le idee andò al balconcino, aprì la finestra e lascio che l'aria fresca della notte le accarezzasse il viso, chiuse gli occhi, inspirò profondamente, quando sentì una mano tapparle la bocca, si sentì afferrare per la vita, poi un profumo meraviglioso l'avvolse e una voce calda le sussurrò all'orecchio "Sei meravigliosa".
A quel punto la stretta si allentò, la mano scivolò dalla bocca sulla guancia e si trasformò in una carezza, lei si voltò di scatto e gli punto gli occhi addosso, come se volesse trapassarlo da parte a parte "Sei pazzo? Ma che modi sono? Non ti ho sentito arrivare, ringrazia che non avevo con me la mia spada, altrimenti..." lui l'azzitti con un bacio e poi con aria strafottente le rispose "Comandante, ho solo seguito gli ordini, siete stata voi a dirmi di essere discreto".
In un altro momento l'avrebbe punito in qualche modo, ma questa volta no, la sua reazione fu del tutto inaspettata, lo baciò con tutta la passione che aveva o che pensava di avere, perché era solo l'inizio, doveva ancora scoprire molte cose, lo sapeva ed era spaventata ma d'ora in poi l'amore era dalla sua parte e tutto sarebbe stato più facile.
Raggiunsero il letto abbracciati, mentre si baciavano, ci caddero sopra ma sempre senza lasciarsi, l'atterraggio non fu dei più morbidi però, le loro teste si scontrarono e dopo essersi guardati negli occhi scoppiarono a ridere.
Andrè si sentiva in paradiso, erano anni che non la vedeva ridere così, serena, senza remore, ebbe la sensazione di essere l'uomo più ricco del mondo, tutto ciò che voleva, tutto ciò di cui aveva bisogno era tra le su braccia ed era felice come lui.
Ad un tratto si fece serio, la chiamò per attirare la sua attenzione "Oscar, devo dirti una cosa, non fraintendermi, sai cosa provo per te, ma tu sei sicura? Se andiamo avanti adesso non si torna indietro, tutto cambierà, è davvero questo che vuoi?".
In un istante realizzò che era più che sicura, lei lo voleva, adesso e subito ma solo un pensiero le sfiorò la mente, un ricordo, la scintilla che aveva accesa tutto questo, la sua gelosia, credeva ci fosse una donna nella sua vita e ancora non gli aveva chiesto nulla a riguardo, adesso dopo tutti i loro discorsi le sembrò una cosa impossibile, come se quell'idea fosse vecchia di cent'anni, ma invece era nata nella sua testa solo qualche ora prima, ricambiò il suo sguardo serio e domandò: "Andrè, c'è una donna nella tua vita? Rispondimi seriamente ti prego".
Lui rimase sorpreso, tutto si sarebbe aspettato ma non questa domanda, primo perché era un classico segno di insicurezza e quindi una cosa che non apparteneva alla sua Oscar e poi perché dopo tutto quello che le aveva detto e dimostrato, perché mai si era fatta venire un dubbio del genere, divento curioso e volle indagare: "Oscar, come ti viene in mente questa domanda? ...Adesso poi?!". Non era la risposta che voleva, sperava in un deciso no e non le piaceva "Non si risponde a una domanda con un'altra domanda Grandier, lo sai, è la prima cosa che ti hanno insegnato da piccolo".
Andrè si accorse che era davvero infastidita, voleva dire che aveva dei motivi validi per aver fatto quella domanda, voleva scoprirlo ma adesso la priorità era calmarla "Oscar no, non c'è nessun'altra donna nel mio cuore, ci sei solamente tu da che ho memoria e ci sarai solo tu per sempre" la baciò con delicatezza e ottenne proprio ciò che voleva, la sentì rilassarsi.
Oscar era felice, lui era sincero ne era certa ma sapeva che adesso gli doveva una spiegazione riguardo al suo dubbio, così gli racconto tutto, di averlo spiato e delle sue conclusioni, lui iniziò e ridere e lei stava per arrabbiarsi di nuovo, ma poi capì che tutto questo non aveva senso e risero ancora insieme.
Andrè a fior di labbra le spiego il malinteso, le rivelò che la donna misteriosa era lei, solo lei e sempre lei sarebbe stata la protagonista del suo cuore, ripresero a baciarsi e la passione questa volta li travolse e niente avrebbe potuto interromperli.
L'alba li trovò nudi, abbracciati e con il viso finalmente sereno.

Continua......
  
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