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Autore: Neal C_    03/12/2013    0 recensioni
[Raccolta di Flash-fiction sulla Beat Generation; POV Jack Kerouac]
"Per lamordidio amico so benissimo che non sei venuto da me solo perchè vuoi fare lo scrittore e dopotutto che ne so io della scrittura se non che bisogna darci dentro con l'energia di un benzedrinomane"
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash
Note: Raccolta | Avvertimenti: Incompiuta, Triangolo | Contesto: Il Novecento, Dopoguerra
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A modern Novel – Sketches



“[...]  e mi sono messo a schizzare tutto quello che vedevo, [...] quando tutto ciò che hai di fronte si attiva in sconfinata profusione, purifica la mente e lascia sgorgare le parole (gli spontanei angeli della visione che volano quando sei di fronte alla realtà) e scrivi in maniera 100% personale e sincera dal punto di vista psicologico e sociale ecc. e buttalo giù senza ritegno, volente o nolente, così rapido che a volte ero talmente ispirato da perdere coscienza che stavo scrivendo. Fonte tradizionale: la scrittura automatica di Yeats, ovviamente. È l’unico modo per scrivere.” *


è notte e un vecchio si aggira per la strada, pallide luci di lampioni, occhi che incontrano altri occhi.

Anzi no, non è un vecchio ma ha il volto rigato come un matusa e potrebbe sbavare come un cane vomita, vomita.
Che sbronza. Dietro Charlie e Mulligan, che risate.
Un’anima incandescente che incartapecorisce, fa una risata sgangherata, mi abbraccia e vorrebbe ballare. E i jeans sono zuppi, e la camicia del vecchio Dean è abbandonata da qualche parte.
Sto organizzando un viaggio a NY con il vecchio Ed, vorrei dirgli.
Ma tu sei una splendida allucinazione da ospedale. *
Squallido bianca superficie irrisolta troppo sporca per essere il luogo della purezza, la mia flebo traballa e Dean mi bacia, nel suo impeto di gioia e commozione per tutto il creato e le sue creature.

Così doveva iniziare. La sto riscrivendo di nuovo, incessantemente e mi fanno male le nocche.
Per Solomon, per la Wyn, stavolta.*  E poi la grande Mela.
Stavolta è così perfettamente chiaro che posso cogliere ogni implicazione conscia e inconscia di lui, della sua bontà e della sua gioia di vivere il creato in un turbine, l’unica dimensione che gli è congeniale. La mia è l’altissima testimonianza di come la passione può forgiare un uomo.

“... Si, sto riscrivendo l’epica di Neal”*
 


316 Parole




Note


* Lettera del 18 Maggio del ’51 a Ginsberg nella quale Kerouac illustra la “tecnica degli schizzi”.
Jack racconta di aver accolto il suggerimento di Ed White: “perché non vai in strada a schizzare ciò che vedi come un pittore, ma con le parole...”.
Kerouac adotterà questo nuovo stile “impressionistico” in “Visioni di Cody”, estratto dai suoi numerosi taccuini di appunti che avrebbero dovuto costituire materiale narrativo per “Sulla Strada”.

* Nell’estate del ’51 Jack è nel North Carolina presso la sorella.
 Si ammala di flebite e, i primi di agosto, le sue condizioni si aggravano tanto al punto che fino alla prima settimana di settembre è ricoverato al Veterans Hospital di Kingsbridge Road, nel Bronx.
Il 1° settembre scrive ad Ed White per organizzare il suo viaggio a New York e il loro soggiorno.

* Nell’autunno del ’51 Carl Solomon offre a Kerouac un contratto di tre libri con la Ace, un marchio editoriale della A.A. Wyn, presso la quale lavorava come editor.
A Solomon è dedicata anche l’edizione di “Urlo e Kaddish” di Ginsberg  (la prima era stata dedicata a Lucien Carr).  

* Annotazione di Jack all’ennesima riscrittura di “Sulla Strada”, una bozza di 296 pagine, poi abbandonata nell’Ottobre del ‘51.
 

Angolo dell’autrice

 In questo periodo, Kerouac lavora a “Sulla Strada” con  ritmo ancora più lento del solito, dedicandosi soprattutto alla sua nuova “tecnica degli schizzi” e riempiendo ben nove taccuini di appunti e nuove versioni di “On the Road”.
Il primo taccuino è dell’Ottobre del ‘51 ed è intitolato “Sulla Strada. Un Romanzo Moderno”
(ecco spiegato anche il titolo del capitolo),  ma in seguito Kerouac scriverà sulla copertina a caratteri cubitali un nuovo titolo ,“Visioni di Cody”.
In una lettera ad Ed White, datata 12 Marzo del 1952, Jack annuncia di aver terminato il suo romanzo nell’attico di Neal. Si tratta di “Vision of Cody”.  
è affascinante come Kerouac non pensi neppure per un attimo di star lavorando ad un progetto diverso. Per lui “On the Road”/”Vision of Cody” è il suo romanzo e la facilità con cui cambia titolo/trama/personaggi è abbastanza sconvolgente.
Non è e non è mai stato un progetto, è pura scrittura di getto che si risolve in montagne e montagne di appunti. 
Solo i nove taccuini che Jack riempie contano 955 pagine (senza contare le riscritture precedenti che dovrebbero ammontare a sette... credo di aver perso il conto io stessa).

Come al solito mi baso su “Stavolta veloce: Jack Kerouac e la composizione di Sulla Strada”  di Howard Cunnel, prefazione –saggio di “ Jack Kerouac/ On the Road - Il rotolo del 1951” edito Oscar Mondadori , collana scrittori moderni 2010”.    
  
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