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Autore: Puffa Rossa    03/12/2013    0 recensioni
Per scordare il passato bisogna cambiare il futuro, ma sopratutto se stessi, ma servirà a qualcosa scappare da tutto e da tutti per cambiare?
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Otherverse | Avvertimenti: Incompiuta
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Chapter 4

"Giuro su Dio che se non troviamo un bagno mi farò la pipì addosso"

Si lamentava Hope dal sedile del conducente. Fa un caldo pazzesco e l'aria condizionata è al massimo, ho il cellulare in tasca e sembra che pesi cento chili.

"Puoi senpre accostare e fare pipì dietro un cespuglio"

Appoggio i piedi nudi sul cruscotto e tolgo la canotta, lasciando che l'aria mi scivoli sulla pelle.

"E poi, siamo quasi alla fine dell'autostrada."
"Non posso aspettare per altri cinque minuti."
"Non lo troverai più così divertente quando la macchina puzzerà di pipì"

Cerco di non ridere e cerco sul GPS la stazione di servizio più vicina.

"Ce n'è una subito dopo l'uscita!"
"Ha un bagno?"
"Si"
"Allora va bene"

Sterza all'improvviso, tagliando la strada ad un altra macchina. Il conducente dell'auto si attacca al clacson e Hope gli mostra il dito medio con la mano fuori dal finestrino. Il mio telefono emette il milionesimo bip, ricordandomi del messaggio vocale in segreteria. Alla fine, lo spengo.

"Ti stai comportando in modo strano da quando siamo partite. Chi ti ha chiamato?"
"Nessuno con cui abbia voglia di parlare adesso"

Finalmente siamo arrivate alla stazione di servizio, più che altro è una baracca con parti esterne di metallo arrugginito e un'insegna sbiadita e di fronte c'è un lago.

"O grazie a Dio"

Hope sbatte la portiera appena scese dall'auto.

"Torno subito!"

Inizia a correre e s'infila in bagno. Io esco dall'auto e mi stiracchio un pò, cercando di non guardare il lago o il ponte che lo attraversa, ma il mio sguardo è attratto dalle travi che si piegano e sporgono dai lati. La notte in cui ho rischiato di saltare, stavo in pedi lì. Un vecchio pick-up arriva sfrecciando lungo la strada, sollevando una nuvola di polvere. Quando si avvicina, arriccio il naso perché so chi è alla guida ed è una delle ultime persone che vorrei vedere. Il furgone si ferma dietro i bagni. Um ragazzo con una T-shirt aderente, un paio di jeans attillati e stivali da cowboy, scende dal mezzo. Jack Hall,cannaiolo della città, nonché colui che mi ha dato un passaggio fino al ponte quella terribile notte di otto mesi fa. Picchio sula porta del bagno.

"Dai Hope, muoviti."

Jack guarda nella mia direzione, ma i suoi occhi non mi riconoscono, il che non mi sorprende. Sono cambiata dall'ultima volta che mi hanno vista, ho abbandonato l'abbigliamnto gotico, il trucco pesante con l'eyeliner e l'atteggiamento da dura per un aspetto più gradevole, in modo da potermi confondere tra la folla.

"Non si può mettere fretta alla natura, Des" Sibila Hope attraverso la porta.
"Ora lasciami fare pipì in pace"

Guardo Jack come un falco, mentre lui fa rotolare uno pneumatico sulla breccia fino al pick-up. La porta del bagno si apre ed esce Hope con una faccia schifata.

"Che schifo, era disgustoso la dentro. Penso sia possibile prendere l'herpes anche solo guardando il cesso, e non c'erano salviettine di carta."

Jack è sparito, anche se il suo furgone era ancora lì.

"Dobbiamo andare." Affero il braccio di Hope.
"Cosa c'è che non va?"
"Niente. solo che c'era un ragazzo e io non voglio davvero parlargli."
"è il tuo ex?"
"No, niente del genere..."

Mi allontano mentre Jack viene fuori da dietro il bagno. Ha la fronte sudata e i jeans sporchi d'erba.

"Ho bisogno di parlarti un minuto."
"Perché?"

Per favore, non tirare in ballo quella notte. Hope si blocca mentre apre la portiera e il suo sguardo saetta verso di me.

"Des, cosa sta succedendo?"
"Questa non è la tua macchina, vero?" Jack dice guardando il cofano della macchina.
"No, l'abbiamo rubata per farci un bel giretto" Merda. La vecchia Des si sta ripresentando.
"Intendevo dire, si...è la sua macchina, comunque" Indico Hope con un cenno della testa.
"Bè, mi stavo chiedendo, quanto è veloce?"

Lo riguardo in modo disgustata. Non sono mai stata una fan di Jack. Ha sempre avuto un atteggiamento viscido, il che è stato uno dei motivi per cui ho voluto che fosse lui ad accompagnarmi al ponte quella notte, sapevo che sarebbe stato l'unico a lasciarmi lì da sola. 
Non riesco a trattenermi.

"Probabilmente molto più veloce del tuo pick-up laggiù."

Ha un sorriso idiota stampato in faccia.

"è una sfida?"

Scuoto la testa e faccio cenno a Hope di entrare in macchina.

"No, non era una sfida. Solo una semplice osservazione."

I ricordi si fanno strada nella sua mente.

"Aspetta un minuto. Ti conosco?"

Ignorandolo, faccio per chiudere la portirea, ma lui l'afferra.

"Cazzarola! Si che ti conosco sei Destiny Jonson"

I suoi occhi scivolavano sulle mie gambe, sui jeans tagliati, sulla canotta e si fermano sui miei occhi truccati con eyeliner rosa ghiaccio.

"Sembri...diversa"
"Il college fa questo, tu non sei cambiato per niente"
"Vedo che la tua boccaccia è rimasta la stessa" Sbotta.
"E comunque, non sei cambiata in meglio. in realtà, così potresti essere amica di Emy Scott"
"Non esagerare" Rispondo.

Emy Scott era una ragazza popolare della nostra scuola, capo cheerleader, regina delle rimpatriate e amante del rosa. Il suo volto diventa una smorfia.

"Non sei cambiata solo nell'aspetto. Se qualcuno ti avesse paragonata Emy Scott, l'avresti preso a pugni in faccia."
"La violenza non risolve le cose, devo andare" Cerco di richiudere lo sportello ma lui la riapre.
"Non andra dai nessuna parte finché non avrò ottenuto qualcosa da te."
"Come un calcio nelle palle."

Minaccio, ma dentro mi sto contorcendo dalla paura. Posso parlare da dura, ma in fin dei conti sono una ragazza e lui è un ragazzo alto e muscoloso, e potrebbe farmi male facilmente. I suoi occhi grigi diventano neri mentre il sole sparisce dietro le colline.

"Ho sentito che te la sei filata. Una notte hai fatto le valigie e hai tagliato la corda. Facendo anche incazzare un sacco di gente. Quelli che ti hanno sempre protetto quando quella tua boccaccia ti metteva nei guai. Specialmente quel ragazzo con cui stavi sempre."
"Non fingere di non conoscere il suo nome" La mia voce vacilla(?) lievemente.

La situazione mi sta sfuggendo di mano e sto cominciando ad agitarmi.

"Non dimentichi il nome delle persone i cui pugni sono andati a sbattere contro la tua faccia" 

 
  
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