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Autore: Bobo96    03/12/2013    1 recensioni
“...Sono orribile” lo aveva sentito spesso dire dagli altri per gran parte della sua vita. Le era stato ripetuto per un’infinità di volte e lei se ne era convinta. Il ragazzo non le risponde subito ma fissa il suo sguardo su un punto indefinito nello specchio e Bianca trattiene il respiro. Si sente accarezzare i polsi da mani tremanti e timorose e chiude gli occhi assaporando il tepore di quel contatto.
“Sei perfetta”
Genere: Drammatico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Specchio.

Bianca lascia che il suo sguardo scivoli sulla superficie liscia dello specchio davanti a lei. Lo faceva spesso, per vedere i suoi difetti, per vedere i tagli le cicatrici sulla sua pelle indelebili.
I suoi capelli rossi come le fiamme dell’inferno che lei aveva vissuto, le cadono morbidi sulla spalla sinistra continuando giù e coprendole il seno. Non se li è tagliati per molti anni ed ancora non si è abituata a quella capigliatura così lunga. La sua idea di acconciatura era sempre stata un taglio a caschetto, ma faceva parte di una vita passata e così lontana. I suoi occhi verde chiaro, quasi trasparente, si soffermano su quei marchi incisi nei suoi polsi. Se ne vergogna, molto. Sono segni di debolezza, di sofferenza e le ricordano quel suo passato da cui ha tentato disperatamente di scappare.
Il suo corpo snello, quasi cadaverico e di un colorito roseo non è altro che il risultato della sua battaglia personale. Il suo trofeo, la sua vittoria che nessuno avrebbe potuto portargli via.
Il suo riflesso ricambia quello sguardo smarrito e perso che doveva essere il suo. Le sue mani si portano alla sua pancia e le sue gambe tremano per qualche secondo e il suo sguardo cade verso il pavimento in legno.
“Qual è il problema?” un sussurro le giunge all’orecchio e braccia più robuste la stringono, la proteggono da se stessa.
“Sono grassa” mormora lei alzando lo sguardo sulla sua figura. I suoi capelli non sono più lunghi, ma corti e sporchi. Le ferite sui polsi sono aperte e il sangue scivola tra le sue dita, su pista invisibili al suo occhio. Il suo corpo è massiccio e ingombrante. I suoi occhi si appannano e le lacrime iniziano a cadere, infrangendosi sullo stesso pavimento di legno su cui ci sono tracce di sangue.
“Non piangere” il ragazzo alle sue spalle le sussurra “Perché piangi?”
Bianca immerge i suoi occhi in quelli scuri dell’altro non sapendo come rispondere. Lui è bello, è stupendo. I suoi occhi castani si armonizzano con i capelli castani del ragazzo. Il suo sorriso sembra essere sincero, preoccupato ma allo stesso tempo dolce e premuroso. Lui la stringe un po’ di più nel suo abbraccio.
“Perché piangi?” le domanda una seconda volta, respirando il profumo della ragazza.
“Perché sono disgustosa. Sono orribile” lo aveva sentito spesso dire dagli altri per gran parte della sua vita. Le era stato ripetuto per un’infinità di volte e lei se ne era convinta. Il ragazzo non le risponde subito ma fissa il suo sguardo su un punto indefinito nello specchio e Bianca trattiene il respiro. Si sente accarezzare i polsi da mani tremanti e timorose e chiude gli occhi assaporando il tepore di quel contatto.
“Sei perfetta” le dice lui, baciandole il collo “Perché non vedi quello che vedo io?”
A quelle parole la ragazza apre gli occhi, per incontrare il nulla. Si gira dando le spalle allo specchio cercando quel ragazzo, cercando l’unico appiglio che lei abbia mai avuto. Quando capisce di esserselo solo immaginato si lascia cadere e si prende le ginocchia tra le braccia mentre la ragazza nello specchio la osserva e la imita.

 
  
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