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Autore: xgiov_    04/12/2013    2 recensioni
Una ragazza normalissima,viene mandata ad Hogwarts nel 2014 a studiare magie,cosa imprevedibile che succede sole nei film,e invece
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Aberforth Silente, Abraxas Malfoy, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Le scrissi di venire a casa,abitavamo a due passi. Mi faceva impazzire il cuore quando mi diceva che le era successo qualcosa di pazzesco,le capitavano sempre le peggio cose.
Quando bussò alla porta le aprii,il gufo era sul tavolo,e faceva uno strano verso,orripilante proprio come lui.
Giulia si pulì bene le scarpe sullo zerbino con scritto 'Buon Natale',e entrò.
Appena mise piede dentro casa si bloccò,io con la mia parlantina le stavo dicendo mille cose al secondo.
Era rimasta con la bocca aperta e fissava il gufo. Cosa aveva da guardare?
-”Giulia se vuoi te lo regalo”- esclamai ridendo Mi prese un braccio mi portò all'angolo della cucina e mi disse -”Hogwarts? È arrivato anche a me”-
A quelle semplici parole il mio cervello sembrava scoppiare,le gambe mi tremavano e il cuore mi usciva dal petto.
Mi sedetti sul divano. Mia madre non capiva,così domandò -”Anche tu,in effetti tua mad”- e si bloccò. Perchè non aveva completato la frase? Perchè aveva fatto un riferimento a sua madre. Okay,ora era peggio. Tremavo.
Volevo una spiegazione,come poteva esserci ai nostri tempi ancora la magia?
-”Si signora mia madre era un mago e mio padre un babbano”- rispose con un sorriso Giulia -”avrai per forza anche tu qualche parente mago”- continuò
-”Ma sicuro un trisnonno”- rispose mio padre.
-”Ci daranno spiegazioni sicuramente il 23 lì”- esclamai.
Poi un attimo ripensai...Hogwarts...Londra...il mio sogno. Non stavo più nella pelle,ore stavo realizzando tutto quello che stava accadendo e non vedevo l'ora di saperne di più.
Così mi alzai gridando -”La valigia,manca un giorno”- scesi sotto di corsa e per poco non inciampai per le scale,aprii l'armadio e buttai fuori tutti i vestiti come fa Carla a guarda roba perfetto. In quel momento mi sentii come lei. Presi dal sottoscala la valigia,la aprii e provai a infilarci tutto. Intanto Giulia stava scendendo insieme a mia mamma che borbottava di non mettere in disordine la camera. -”Non ti agitare preparo tutto io,tu e lei andate a farvi qualche giro per i negozi”-

La mattina del 22 arrivò ben presto,sembrava che l'ansia mi stringesse i polmoni e non mi facesse respirare,non ero riuscita a dormire,anzi mi ero alzata anche a parlare ,superando la mia paura, con il gufo che avevo fantasiosamente chiamato nerone,ed era tutto bianco.
Era tutto pronto,mio padre con la sua gran precisione,aveva numerato le valigie,calcolato lo spazio che avrebbero occupato nel bagagliaio e tutte cavolate che erano inutili,mettevano solo più agitazione.
Mise il suo cd di canzoni come “Gelato al cioccolato”.”Anima mia” e non poteva mancare il master del suo gruppo preferito,i Club Dogo.
Portammo anche il gufo,che si trovava davanti lontano dalla mia visuale.
Giulia era già partita invece noi stavamo ricontrollando i bagagli i passaporti e le cose più importanti.
Era la mia prima volta in aereo e devo dire è stato veramente bellissimo,vedere le nuvole dall'altro,l'hostess che chiede se vuoi qualcosa ogni due secondi peggio di mia nonna,le prove di emergenza.
Una volta arrivati all'aeroporto di Londra non vedevo l'ora di prendere le valigie e uscire fuori,vedere quella città che tutti volevano visitare,io la chiamavo la città dei sogni.
Bene,e così come la immaginavo era. Non avevo mai visto una città così grande e così bella.
Ci affrettammo a portare le valigie in albergo,ma mio padre volle rimanere lì fino alla sera per controllare e sistemare le nostre cose. Era snervante. Troppo.
La sera scendemmo a mangiare con la famiglia di Giulia. La mamma ci stava raccontando di quando lei era una maga,e blablabla ,ad un certo persi il filo e iniziai a pensare alla mia vita a Hogwarts,potevo diventare una piccola Hermione o la versione femminile di Harry Potter.
La mattina seguente raggiungemmo la famosa stazione, per prendere il magico treno di Hogwarts,tutti sapevamo qual'era il binario: 9 e ¾.
Era proprio come l'avevo immaginato leggendo i libri. Non penso dovevamo correre e sbattere come aveva fatto Giulia,ma semplicemente aspettare che si fermasse lì, difronte alla scritta “Platform 9 ¾”.
Aveva fatto una bella botta e alcune persone si erano anche rigirate,l'ennesima figuraccia Mio padre aveva in mano il gufo,diceva che ci dava un aspetto da maghi,ma lo rendeva solo ridicolo.
Ecco finalmente quel treno,gigantesco,enorme,lungo,spettacolare,non sapevo come descriverlo. Salimmo e ci sistemammo comodi,non era come l'aereo ma era piacevole. E proprio come nel film c'erano carrelli pieni di dolciumi,panini e bevande.
  
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