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Autore: potterheadlove1D    05/12/2013    2 recensioni
quattro ragazze molto amiche, sempre insieme fin da bambine ognuna legata con un ragazzo. il destino le aiuterà ma una cosa certa , per ora solo la fotografia ha dato una mano. Erika, Martina,Eugenia e Serena si stanno preparando per trascorrere un nuovo hanno a Londra dove ormai da 4 anni frequentano una scuola . Da soli 2 anni si erano trasferite in due alloggi vicino alla scuola, non solo per dormire di più ma anche per passare più tempo insieme, tanto le loro famiglie abitavano soltanto a una mezz'ora di distanza. Buona lettura speriamo tutte e 4 che la storia vi appassioni, si siamo in più persone a scriverla.
Genere: Demenziale, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Quella mattina il vento fresco d’autunno soffiava molto forte, ululava. Erika stava sognando per l’ennesima volta quel ragazzo dagli occhi verde smeraldo i capelli ricci ribelli, la guardava e chiedeva aiuto  voleva essere salvato e sembrava che solo lei potesse farlo ma come ogni giorno la sveglia suonava e Erika si alzava dal letto lasciando stare quello che secondo lei, era solo uno stupido sogno. Si fece un caffé, indossò la divisa di scuola che tanto odiava(le gonne non facevano per lei) e andò in camera dell’amica Serena per svegliarla -Sere alzati- intimò dolcemente all’amica  – mmmh non ho voglia, sono solo le sette- ricevette come risposta- e poi oggi è sabato-
-Si ma se ricordi abbiamo aderito al corso di fotografia insieme a Marty e Eugy , loro di sicuro sono già pronte-
-Non è colpa mia se loro sono mattiniere…-continuò la ragazza tirandosi su le coperte.
-Serena Skinni non costringermi a usare le maniere forti!-
-mmmh-,
Erika conosceva bene l’amica e una delle sue doti innate era la pigrizia, così si avvicinò al letto e con tutta la delicatezza possibile iniziò a scuotere il materasso facendo scivolare la povera Serena per terra.
-Ma che cavolo combini?-
-ahahahha avrei dovuto filmarti-
-certo, con le altre due mani che hai dietro la schiena-disse lei con un po’ d’acidità.
-Come ci siamo svegliate bene oggi…-disse Erika infastidita
- La prossima volta ti sveglio io- replicò Serena
-L’ultima volta che volevi svegliarmi tu siamo arrivate tardi a scuola-  le ricordò la ragazza
- ah già, facciamo che ci provo a svegliarti ma che la sveglia la metti anche tu?- disse serena con ancora indosso il pigiama di topolino che tanto le piaceva
-si ma ora muoviti o anche questa volta arriviamo tardi-
- si capitano- disse sorridendo Serena
- Se entro 10 minuti non sei pronta giuro che ti faccio fare gli addominali, visto che fai tanto la simpatica ahhaha- . Così dicendo uscì dalla stanza e corse a suonare alle sue vicine di casa nonché vecchissime amiche d’infanzia.
-Martyyyyy- iniziò a gridare Erika, ogni mattina la stessa storia, era come un rito per iniziare bene la giornata e loro lo facevano ogni volta.
- Ekaaaaaa- ed ecco subito la risposta della ragazza, ma non era ancora finita
- Geuniaaaa- di nuovo Erika da fuori la porta.
- Ekaaaaaaa-  rispose urlando Eugenia.
Finalmente la porta si aprì e le due ragazze salutarono l’amica con un caloroso abbraccio di gruppo a cui non mancò ad arrivare Serena.
Presero la cartelle e decisero di avviarsi verso scuola ma appena arrivate nel pianerottolo del palazzo in cui alloggiavano sentirono aprire una porta alla loro destra e smisero subito di ridere. Era un ragazzo dai capelli scuri tutti scompigliati, ma glielo si poteva concedere dato che era prima mattina, gli occhi marroni si posarono sul gruppetto di ragazze che si era fermato a vedere chi mai si sarebbe svegliato a quell’ora di sabato mattina.
Alla fine dopo averle squadrate dalla test ai piedi disse:
-scolarette eh?-disse con fare altezzoso e  accennando un sorrisetto
Sicuramente il ragazzo non sapeva con chi aveva a che fare, infatti la risposta non mancò a tardare-
-senti tu, scolarette un bel niente, semmai studentesse e per favore vatti a pettinare che sembri uno scappato di casa-disse l’acida Serena.
-senti ragazzina, mi avete svegliato facendo tutto quel casino io mi sono appena trasferito e se pensate di farlo tutte le mattine io vi fermo già dal principio. Voglio dormire la mattina avete capito? Svegliatemi un’altra volta alle 7:30 e mi arrabbio-.
Questa volta intervenne Martina, che questi comportamenti proprio non li sopportava.
-senti tu coso, noi abitiamo qui da quasi due anni e sinceramente non cambieremo le nostre abitudini perché un ragazzo con  un bel aspetto e un sorriso perfetto ci viene a riprendere…stai attento tu piuttosto sembriamo carine e docili ma le apparenze ingannano  un bel pugno no!- disse con molta enfasi .
- bel caratterino il tuo, ma non hai nulla di speciale quindi ora io me ne ritorno a dormire, nel mio adorato letto caldo. Buona giornata ragazzine-.
Zayn (quello era il nome del ragazzo) non era sempre così sfacciato e scorbutico, ma proprio come Serena odiava alzarsi presto e quando succedeva andava su tutte le furie.
 
 
Dopo 15 minuti di corsa per non fare tardi il gruppetto riuscì ad arrivare 5 minuti prima del suono della campanella, salutarono con un sorriso finto le
cheerleader costrette ad andare al corse per avere crediti in più e si fondarono in cerca di un posto in classe.
-Eugy,Eugy vieni qui- disse una voce proveniente dal fondo della classe- ti ho tenuto il posto-.
Erika e Marty si guardarono con uno sguardo complice, tutte e due pensavano che dietro a quella facciata da amico che Niall aveva nei confronti di eugenia c’era molto di più. 
Le due ragazze non sapendo stare zitte commentarono subito la scena
-oooooh Geunia….-disse Erika in modo scherzoso
La ragazza la fulminò con gli occhi e si sedette vicino al ragazzo biondo dagli occhi color mare che nel frattempo era arrossito.
 
Con l’arrivo del professore Basic la lezione iniziò. Essendo che alle ragazze interessava molto la fotografia furono attente per tutta la durata della lezione anche se ogni tanto, a turno avevano degli attacchi di sonno.
Il professore Basic alla fine della lezione diede dei compiti “mostrami l’autunno”, durante la settimana bisognava trovare un immagine che trasmetteva la vera essenza dell’autunno, sicuramente non sarebbe stato facile ma la fotografia piaceva molto a quel gruppetto di strane ragazze che certamente avrebbero trovato la foto perfetta al momento giusto.
 
 
Erika, Martina, Eugenia  e Serena dopo una faticosa mattinata passata al corso di fotografia, decisero di ordinare del cibo cinese, come facevano del resto quasi tutti i sabati.
Sedute a tavola le ragazze iniziarono a chiacchierare su i vari paesaggi che avevano in mente per rappresentare l’autunno
-credo che fotograferò il Big Bang- disse Serena con evidente felicità.
-il Big Bang?- risposero le ragazze in coro.
- Si- disse lei convinta- le persone si radunano tutte lì,  gli ombrelli e le foglie gialle e rosse sparse in giro rappresenta molto bene l’autunno-.
In effetti non era una cattiva idea pensarono.
-Scusate, ma per quand’è questo compito?- intervenne Eugenia.
- come per quand’è?! Il professore lo ha ripetuto una decina di volte!- rispose serena.
-emh…non ero molto attenta- disse la ragazza avvampando.
- e cosa facevi invece di ascoltare ?-
-Erika smettila!- urlò l’amica- tra noi non c’è assolutamente niente-.
-ceeeerto- uscì dalla bocca di Martina che in cambio ricevette uno sguardo fulminante da Eugenia.
-Guarda che noi non abbiamo insinuato nulla- disse Serena, che nel frattempo aveva messo la testa nel frigorifero in cerca di qualcosa da bere.
Le ragazze iniziarono a ridere, sapevano bene che la loro amica era cotta di quel biondino con gli occhi azzurri, ma sapevano anche che lei nonostante con loro fosse sfacciata e divertente con lui era timida e introversa.
 
 
 
                                                      Ж
 
 
Pov’s  Zayn
 
Non erano neanche arrivate da 3 ore e già le sentivo urlare dalla mia stanza. Il soffitto sopra la mia testa cominciò a tremare, ma che diavolo stanno facendo lì sopra?
-ahahahahahah Eka pettinati che sembri il tizio di sta mattina!- disse una voce piuttosto acuta, sembrava  volessero farmi sentire.
Ecco di nuovo il soffitto tremare, ora basta salgo.
Devo mantenere la calma, infondo sono solo ragazze; si ma sta mattina ti avrebbero volentieri tirato un pugno.
Conta fino a dieci, Zayn mantieni la calma, 1-2-3 oh al diavolo
-Apritemi forza!- pronuncia quelle parole duramente forse troppo,ma ormai avevo parlato.
Mi venne ad aprire una ragazza, aveva dei jeans strappati sulle ginocchia e la maglia nera monospalla faceva risaltare le sfumature di verde nei suoi occhi, una ciocca di capelli le cadde sul viso ma appena si accorse di chi aveva bussato la spostò dietro l’orecchio e incrociò le braccia
-che vuoi emh…- disse forse la ragazza che mi aveva risposto sta mattina
-zayn, mi chiamo così- risposi
- ah zayn? Che bel nome- disse mostrandomi un sorriso
- emh si sono di origine pakistane- risposi incerto.
- Marty, chi cazzo è?- chiese una voce  proveniente dal salotto, di sottofondo si sentivano tante risate di gusto.
- Eugy!! È Zayn quello di stamattina- disse la splendida ragazza che avevo davanti. Di tutto il casino che si sentiva prima non ne rimase traccia, sentì soltanto la corsa veloce di una delle tre ragazze rimaste. Dalla porta spuntò la faccia di quella ragazza che mi aveva detto con molto garbo di pettinarmi.
- oh vedo che ti sei pettinato- mi disse
- gia però tu no-
-oooh questa brucia Sere- sentì urlare dalla stanza affianco
-ahaha molto spiritoso…allora che vuoi?- disse Serena almeno credo che fosse questo il suo nome. I suoi occhi si posarono su di me aspettando una risposta che in quel momento non riuscivo a elaborare, stavo guardando il sorriso di Martina
- Hey, ti riprendi?-fui riportato alla realtà dalla ragazza che stavo osservando.
-eh, oh si volevo dirvi di fare meno casino, ho il soffitto che trema.-
- si si ok ora ti salutiamo abbiamo da fare- mi congedò marty.
 
 
 
                                           Ж
 
 
Le giornate passarono veloci e arrivate a Giovedì Serena, Eugenia e Martina avevano trovato la foto che secondo loro riusciva a trasmettere meglio il senso dell’autunno.
Serena come già aveva detto andò a fotografare il Big Bang, fu molto soddisfatta del risultato che ottenne.  Per scattare la foto aveva dovuto raggiungere un vialetto dove tra alberi spogli e alberi pieni di foglie rosse e gialle spuntava il grande orologio che segnava le 10  in punto. Nel vialetto erano presenti anche delle persone che con i loro ombrelli o giacche a vento passeggiavano, godendosi quei attimi di tranquillità.
Eugenia invece che al contrario di Serena non le piaceva andare fuori con quel freddo decise di farsi scattare una foto vicino a un camino una coperta sulle gambe e un bel libro in mano. Per lei l’autunno era questo, godersi ogni singola parte del calore trasmesso dal camino e leggere libri di cui non si sarebbe mai dimenticata.
Per Martina invece l’autunno era fatica, stress e niente divertimenti lei adorava l’estate ma infondo chi non l’adora?
Aveva fotografato Zayn che lavorava in giardino con il rastrello in mano intento a raggruppare le foglie cadute, decise poi di usare alcuni effetti sullo scatto, tolse colore a tutti gli oggetti presenti escluse le foglie così da farle risaltare.
A quel punto mancava solo Erika che continuava a rimandare il lavoro o per fare altri compiti o solamente per pigrizia.
-Erika lo sai che il compito è per sabato vero?- disse martina
- eh? Certo che lo so, solo che oggi devo proprio studiare chimica domani mi interroga…- rispose erika
- si ma domani è venerdì cosa pensi di fare? Scattare una foto a un albero e dire che per te quello è l’autunno?- intervenne allora Eugenia preoccupata
-ma va, domani uscita da scuola andrò a fami un giro e di sicuro troverò qualcosa- concluse Erika. Non le piaceva essere ripresa, ma infondo sapeva che lo facevano per il suo bene.
 
 
Venerdì mattina la sveglia suonò e Erika come al solito aveva sognato  quel ragazzo ma quella volta stava ridendo, sembrava felice. La ragazza si era svegliata un’ ora prima per ripassare chimica, tutte le cose riguardati la scuola le mettevano ansia e le sue amiche lo sapevano bene, le fecero trovare la colazione pronta e Serena di solito a dormire era sveglia e pimpante pronta per ascoltarla e farla stare tranquilla.
Andarono a scuola e Martina senza farsi notare dalle altre infilò la copia di quella foto che aveva scattato sotto la porta di Zayn, quel ragazzo che tanto la incuriosiva tanto la faceva infuriare.
La giornata finì in fretta, Erika prese il suo bel voto e dopo aver mangiato qualcosa prese la sua canon  corse a cercare qualcosa da fotografare.
Fotografò parti del boschetto vicino casa, le persone nei parchi, gli stormi di uccelli che migravano ma tutto le sembrò banale finchè non notò un ragazzo seduto su una panchina vicino al fiume Tamigi , le sfumature del tramonto rendevano tutto molto più tenue il cielo aveva acquisito una sfumatura rosastra forse l’unica volta in cui Erika accettò quel colore.
Non perse tempo si mise in posizione e scattò la foto a quel ragazzo che pensava, sembrava malinconico proprio quello che erika pensava dell’autunno. Si era già fatto molto tardi e ma Erika non si accorse del tempo che passava, si era fermata lì a fissare quel ragazzo di spalle così malinconico, così triste ma la suoneria di spongebob la fece riprendere e rispose subito al cellulare
-Erika! Dove cavolo sei? Sono le 19:00 è tardi- disse Eugenia
- ah davvero? Oh scusatemi non ho visto l’ora emh mezz’ora e arrivo- rispose
- mezz’ora?! Ma dove sei andata?-
- e sono vicino al Tamigi, non ricordo come sono arrivata qui- disse un po’ in imbarazzo
- la solita svampita- sorrise eugenia- dai ti aspettiamo, a già a cena c’è Niall…non fare battutine ti aspettiamo muoviti-.
Erika ripose il cellulare nella tasca dei sei jeans a macchie blu e nere, fece per girarsi quando
-hey tu?- erika pensò che si trattasse del ragazzo- si quella con la macchina fotografica-
- emh ciao…- si girò Erika titubante. Durante quell’attimo di tempo in cui gli occhi della ragazza e quelli del ragazzo si incrociarono Erika rivide in lui qualcosa di familiare, di già visto. Le venne in mente il sogno.



SPAZIO AUTRICI:

ciao a tutte/i noi siamo Francy, Sara e Giulia siamo in tre a scrivere la storia , speriamo tanto che vi piaccia. recensite in tante e fateci sapere cosa ne pensate 
un bacio.
  
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