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Autore: Dart of Pleasure    05/12/2013    1 recensioni
Fanfiction ambientata all'inizio della terza stagione. E se Alejandro Goya fosse stato assassinato in Italia, sotto gli occhi di un'osservatrice involontaria? E se questa ragazza, inserita nel programma protezione testimoni, scoprisse che anche il più duro dei cuori può sciogliersi al calore natalizio?
Gli amori più grandi, tuttavia, sono sempre un po' insani. Anche se nati sotto il vischio.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Casey, Chuck, Nuovo personaggio, Sarah
Note: Missing Moments, Movieverse, What if? | Avvertimenti: nessuno
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L'appartamento era in perfetto ordine, un ordine quasi maniacale che suggeriva rigore e austerità. Gli unici indizi che suggerivano la presenza di un residente erano le bottiglie di cognac mezze vuote e i sigari spenti in un portacenere di vetro.

Ad una ragazza avvilita e lontana da casa tutto ciò non poteva sembrare altro che triste e tetro. Mentre riponeva la propria biancheria nei cassetti gli occhi le divennero lucidi.

-Non devi lasciarti abbattere dallo sconforto..certo, non è un posto molto allegro ma ha tutte le comodità.- provò a consolarla Sarah.

-Non è per l'appartamento..-sorrise tristemente la ragazza.- E' che vorrei essere a casa..sai, ho dovuto dire a mia madre che ho vinto un soggiorno linguistico gratuito a New York. Non posso neanche chiamarla..

-Tutto questo finirà molto presto, vedrai. Io, Chuck e Casey arresteremo i cattivi e tu potrai tornare a casa.

-Il colonnello sarà sicuramente irritato dalla mia permanenza qui..- arrossì leggermente Sabrina.

-Non devi preoccuparti, Casey è..sì un po' scorbutico..ma tiene a cuore ogni missione. E il generale ha detto che questa è la tua sistemazione quindi, anche se temporaneamente, devi considerarla casa tua.- Vedendo che l'umore della ragazza non migliorava, aggiunse- E comunque, Chuck vive nella casa accanto lui non ti darà modo di annoiarti. E' un ragazzo divertente. Ecco abbiamo finito, scendiamo in soggiorno.

Notando la luce negli occhi di Sarah, Sabrina affermò:

-Siete davvero una bella coppia!

-Chi, io e Chuck?- chiese Sarah agitata- Noi siamo solo colleghi.

Sabrina alzò un sopracciglio:

-Mah..sarà..

L'agente sbirciò l'orologio e disse- Casey dovrebbe arrivare da un mom..

Il rumore della serratura la interruppe.- E infatti eccolo qua! Aspetta Casey, devo parlarti.

I due uscirono, lasciando la ragazza seduta sullo scomodissimo divano dei pelle nera. Calmati cazzo. Che situazione di merda. Fanculo mi sudano le mani. Mentre Sabrina cercava di non andare in paranoia, Sarah cercava di rendere la situazione meno imbarazzante per tutti.

-Tieni presente che è una ragazzina lontana da casa, è triste e confusa. Non essere brusco e la mattina non svegliarla con l'allarme antincendio.

-Sto perdendo la pazienza Walker. So come trattare un testimone.

-Bene.

I due agenti rientrarono in casa.

-Allora io vado, ci vediamo domani. E tranquilla, ti lascio in buone mani!

Casey fece un sorriso a labbra strette e grugnì per tutta risposta.

Quando finalmente Walker uscì, fissò la ragazza. Era buffa con quell'espressione tra timorosa e sfacciata. Guardò com'era vestita: vestito blu scuro con ricami rossi, calze chiare, scarpe rosse e cerchietto rosso. E i lunghissimi capelli scuri che le incorniciavano il volto. Così immobile sembrava una bambola. Una bambola che stava aspettando qualcosa, che lo guardava perplessa.

-Dunque..è abbastanza comoda la stanza?- chiese, tanto per rompere quel silenzio pesante.

-Sì, anche se non credo di poter dormire con la pistola sotto il cuscino

-E' solo questione di abitudine- disse lui con noncuranza.- Hai bisogno di qualcosa? Cibo, acqua?

-Potrei avere un po' di quello?- chiese la ragazza indicando il cognac sul mobile bar?

Lui la guardò incerto.

-Sei sicura?..non sembri il tipo

-Non lo sono infatti, ma ne ho bisogno.-rispose lei fingendo sicurezza.

Casey le porse il bicchiere con pochissimo liquidò. Lei sembrò riflettere un secondo, poi si alzò e lo riempì fino a metà. Lo bevve tutto d'un fiato e disse, salendo le scale:

-Scusami ma ho molto sonno, grazie e a domani.

Lui la guardò salire, in silenzio. E per distrarsi da quel sentimento di tenerezza che lo infastidiva cominciò a pulire le sue pistole preferite.



L'indomani il colonnello John Casey si svegliò come di consuetudine esattamente un minuto prima che la sveglia suonasse e, da perfetto soldato andò a controllare lo stato del testimone. Bussò lievemente e, non ottenendo risposta, aprì cautamente la porta: il letto, disfatto, era vuoto ed il cuscino stranamente bagnato. Cominciò a chiamare la ragazza a gran voce e si precipitò al piano di sotto per avvertire Chuck.

Bussò sonoramente alla porta, urlando:

-Chuck! Apri stupido idiota, hanno preso la ragazza!

-Calmati Casey, è qui!-rispose l'altro, aprendo la porta e indicando la ragazza seduta a terra con il joystick in mano.-Ho visto che era in terrazzo tutta sola e l'ho invitata a fare colazione.

-Non volevo svegliarti facendo rumore- soggiunse timidamente Sabrina.

-Comunque..Jhonny caro..ti sei accorto di essere in boxer?

Casey afferrò il ragazzo per il colletto e gli grugnì in faccia:

-Bartowski, prima o poi ti ammazzo!- lo mollò bruscamente e tornò in casa.

Chuck si voltò verso Sabrina e con aria comica le disse:

-In realtà mi vuole un bene immenso!

-Si vede!- rise lei.- Comunque mi stavi descrivendo i riflessi che i capelli di Sarah hanno al sole.

-Sono davvero così ossessionato?- chiese ironicamente.

-Sei innamorato, e prima o poi vincerai.- puntualizzò lei convinta.

Chuck sorrise in modo ottimista e tornando a giocare all'x-box, chiese:

-E tu? La tua l'hai già vinta o non l'hai ancora cominciata?

-Non l'ho ancora cominciata. Non ne ho mai trovata qualcuna per cui valga la pena combattere.

-Capisco che tu voglia puntare in alto, signorina-a-diciannove-anni-vado-alle-convention-di-filosofia, ma dai una chance anche ai comuni mortali- rise lui, mentre veniva battuto per la seconda volta a Need for Speed.

-Casey si è comportato bene? O ti ha obbligato a fare cento flessioni prima di andare a dormire?

-Non ha quasi aperto bocca, a dire il vero.

-Tanto meglio! Non è capace di affrontare una discussione senza tirar fuori le pistole.- scattò in piedi e cominciò un'imitazione grottesca del collega.- Io sono il colonnello John Casey e vi ucciderò tutti con il mio super bazzuga!

-C-Chuck..zitt

-Oh sì, io sono un super agente segreto!- continuò lui facendo finta di avere tra le mani una pistola.

-Ci puoi giurare Bartowski- affermò a gran voce Casey, alle sue spalle.

-Tu..io..come sei entrato?- chiese il ragazzo impallidendo.

-La finestra era aperta, idiota!- spiegò l'altro sovrastandolo minacciosamente.

Sabrina rideva fino alle lacrime.

-Ti stai schierando dalla parte del male?- chiese quasi offeso Chuck.

-Io sono il male solo perché ti ho salvato il culo infinite volte!

La ragazza tossicchiò, per richiamare l'attenzione e disse semplicemente:

-Linguaggio.

Casey lasciò andare Chuck e alzando un sopracciglio brontolò un- Scusa.

-Ecco, moderiamo il linguaggio, questa è una casa rispettabile!- continuò l'altro.

-Bartowski se non chiudi il becco io..

-Ok, ok. Casey per caso cercavi me?- chiese la ragazza per distrarlo.

-Sì. Devo scortarti fino alla yogurteria.

-Saluta Sarah da parte mia- disse Chuck.

-Potrai salutarla tu stesso, Walker ti aspetta al castello. Dovete esaminare del materiale sequestrato.- poi, rivolgendosi alla ragazza.- Andiamo.








  
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