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Autore: Verdeirlanda    06/12/2013    1 recensioni
**Beatrice ammirava il cielo con la bocca quasi spalancata,e sorrideva ad ogni stella che vedeva cadere.
A un certo punto prese la mano di Zoroastro: "Hai visto Zo? Le vedi? Sono bellissime!"
Il ragazzo si girò verso di lei che ancora fissava il cielo e sorrideva a quelle stelle cadenti, e sorrise anche lui: "Sì, sono davvero bellissime Bea."
Strinse forte la mano della ragazzina nella sua e tornò a guardare in alto, da dove piovevano le stelle.**
Tutto era iniziato così, in una notte d'estate.
Molti anni dopo Beatrice, suo fratello Leonardo e il loro più caro amico Zoroastro si troveranno ad affrontare eventi di cui non avrebbero mai potuto immaginare né l'arrivo nè l'entità.
Entreranno in contatto con antichi misteri e dovranno fare i conti con le trappole e gli intrighi orditi da Riario,
Leo dovrà lottare per giungere alla verità, Bea e Zo per aiutarlo rischieranno di perdere molto, ma non il sentimento celato che il lega da sempre, da quella notte.
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Girolamo Riario, Leonardo da Vinci, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zoroastro
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Era una fresca e luminosa mattina.
Leonardo camminava veloce lungo il sentiero che lo avrebbe condotto alla tenuta dei Frescobaldi.
Era passata una settimana da quando aveva visto Riario al mulino, era giunto il momento di ragguagliare il conte sulle scoperte che avevano fatto riguardo la mappa dell'ebreo.
Arrivò al cancello della villa e lo oltrepassò, giunto al portone d'entrata bussò.
Una guardia gli aprì e lo fece accomodare nella biblioteca.
Riario lo raggiunse poco dopo: "Buongiorno Da Vinci. Vedo che siete puntuale. Spero abbiate fatto interessanti progressi per la nostra ricerca."
Leonardo prese la mappa e la dispiegò su un tavolo.
"Abbiamo tradotto le parole in ebraico, devo ammettere che all'inizio ci hanno lasciato perplessi. Ci aspettavamo nomi di città, o almeno indicazioni geografiche, ma il risultato è stato ben diverso."
Porse a Riario un foglio con le parole tradotte: "Crescere, anima, nutrire, sangue, vita, divino, umano, unione, amore...ma non ha senso!
È una mappa giusto? Si suppone che porti da qualche parte. Ma questo dove ci porta?" chiese Girolamo
"Queste parole ci aiutano a capire cosa dobbiamo cercare." disse Leonardo "Pensiamo sia una specie di indovinello. E una volta capito il cosa si può scoprire il dove basandoci sulla cartina geografica."
Il conte riflettè: "Dunque cerchiamo un qualcosa nel quale si cresce, dove si viene nutriti e istruiti...una casa? No sarebbe banale...ma potrebbe comunque essere un edificio. A scuola si viene istruiti! Che sia una scuola? Un seminario forse."
"Ecco, noi abbiamo ragionato come Voi, abbiamo pensato a scuole, biblioteche. Ma alla fine riflettendo sulle parole siamo giunti a una conclusione che ci sembra la più sensata." spiegò Leonardo.
"E sarebbe?" chiese Riario.
"Le catacombe. Ebrei e cristiani le costruivano per avere aree cimiteriali ma erano anche un luogo sicuro dove vivere la propria fede al sicuro dalle persecuzioni.
Si studiavano le Scritture, si viveva con la comunità condividendo il cibo e gli spazi.
Ogni momento della vita si celebrava nelle catacombe, dal battesimo alla sepoltura. Vita e morte. Divino e umano si univano in quelle gallerie durante i riti e i sacramenti. L'amore! Lì si celebravano i matrimoni, unione di anima e sangue nella discendenza."
 Girolamo annuì: "Ma sì, le catacombe! Cunicoli infiniti e segreti, il posto ideale per nascondersi. E nascondere."
Chiese se avessero di idea di quali catacombe parlasse la mappa.
Leonardo rispose: "Non lo so. Però possiamo scoprirlo. 
Come dicevo abbiamo delle indicazioni sul luogo, è disegnata una zona specifica su questa cartina. Potremmo confrontarla con altre carte geografiche dei luoghi in cui sono state rinvenute le catacombe. Per quanto riguarda la zona di Firenze posso lavorarci da subito, ho diverse pergamene."
"Mi sembra un'ottima idea Da Vinci. Chiederò a Mercuri di procurarvi il prima possibile quelle relative al territorio di Roma, ad oggi se non sbaglio sono state scoperte una decina di catacombe." rispose il conte.
Leonardo annuì. 
"Sono molto soddisfatto del Vostro lavoro artista."
"Se troveremo dei riscontri con le cartine capiremo di aver viaggiato nella giusta direzione." spiegò Leonardo.
Girolamo annuì, comprendeva la prudenza di Da Vinci.
Dato che non aveva altre informazioni lo congedò, si sarebbero visti dopo una settimana.
Non appena Leonardo ebbe lasciato la villa Riario chiamò Mercuri e lo aggiornò.
"Quindi dovrete recarVi a Roma e prendere tutte le mappe relative agli scavi archeologici. 
Partirete domani mattina. Un'altra cosa: è tutto a posto con il nostro uomo? È stato sistemato?"
Lupo annuì: "È arrivato mentre parlavate con Da Vinci, è stato fatto tutto come concordato Girolamo. Ora è di sotto."
"Bene." rispose Riario "Gli parlerò più tardi."

"Crescere, anima, nutrire, sangue, vita, divino, umano, unione, amore...Crescere, anima, nutrire, sangue, vita, divino, umano.., unione, amore... Uff!! No, mi sfugge qualcosa accidenti!" disse Beatrice battendo i palmi sul tavolo nel laboratorio di Leonardo.
Zoroastro era seduto su uno sgabello, si alzò e le diede un bacio sulla testa: "Rilassati principessa, non ti incaponire."
"Ma c'è dell'altro su questa mappa, lo sento! Ma non riesco a vederlo."
Lui si sedette vicino a lei: "Cosa pensi di trovare?"
"Credo che la nostra deduzione sulle catacombe sia giusta, ma ho la sensazione che quelle parole misteriose ci vogliano dire dell'altro." spiegò Beatrice "Ci sono delle parole che mi ronzano in testa: sangue e vita, amore, unione, crescere, nutrire... Non lo so perché, ma sono quelle su cui la mia mente ritorna più spesso. E credo possano indicare qualcosa di diverso."
"Sei sempre stata molto intuitiva Bea, se avverti questa sensazione per me hai ragione." le sorrise. 
Lei lo baciò: "Grazie. Ma forse hai ragione anche tu, non mi devo incaponire, sono ore che rileggo questi fogli." 
Leonardo entrò in quel momento.
"Hai fatto presto!" commentò Zoroastro.
Leo sospirò: "Per fortuna il colloquio è stato breve. Il conte sembra soddisfatto, almeno non ci darà fastidio.
E tu? Sempre alle prese con le parole misteriose?"
Beatrice annuì: "Mi stanno tormentando, non riesco a metterle insieme." poi ebbe un'idea "Ci sarebbe un modo...non proprio ortodosso ma potrebbe funzionare."
"Quale?" chiese Leonardo togliendosi la giacca di pelle.
Beatrice lanciò un rapido sguardo verso la sua pipa per l'oppio.
"Noo!" sentenziò Leonardo.
"Tu la usi per lo stesso motivo."
"La uso perché ho troppe idee in testa, che mi ammattiscono! No. Tu non fumerai dell'oppio!"
Beatrice protestò: "Intanto non puoi dirmi cosa posso o non posso fare. Lo sai che sono fortemente contraria alle droghe, ma riflettiamo, se riesce a distendere i pensieri forse mi farà capire cosa hanno di speciale queste parole!"
Leo ci pensò, in effetti l'oppio avrebbe reso i suoi ragionamenti più fluidi.
"D'accordo. Ma te lo doso io, e io e Zoroastro rimarremo nella stanza per sicurezza."
Bea annuì.
Si sedette sul letto del fratello.
Leonardo preparò la pipa, la porse a Beatrice: "Respira piano. Spero funzioni."
"E se non funziona almeno ti sarai fatta un bel viaggetto!" scherzò Zoroastro.
Beatrice fumò la pipa, si sdraiò sul letto. 
Ripensò alle parole.
"Crescere, anima, nutrire, sangue, vita, divino, umano, unione, amore...Crescere, anima, nutrire, sangue, vita, divino, umano, unione, amore..." mormorò.
Iniziò a sentirsi leggera, la testa era improvvisamente vuota.
Poi ci fu il buio, una profonda e impalpabile oscurità.
Fu come chiudere gli occhi e riaprirli dopo un lungo sonno, le palpebre erano pesanti.
Voltò il viso da un lato, vide lei e Zoroastro in camera sua, il loro primo bacio. 
Sentiva una voce lontana. 
"Venite Beatrice, Serena sta per partorire!" diceva la voce sempre più vicina.
Un'altra voce intervenne, era Serena, la partoriente: "Sono vivi? Ti prego dimmi che sono vivi!" 
Tutto tornò buio.
Per qualche istante non vide nulla.
Poi avvertì una luce dorata attorno a lei, girò la testa dall'altro lato e vide una stanza, non era quella di suo fratello. Era la cucina della casa dei suoi nonni.
Suo nonno Aronne era seduto su una panca, e accanto a lui c'era Beatrice bambina.
Lui le leggeva la Bibbia in ebraico. 
"È la parola di Dio Bea, ciò che il Signore ha donato agli uomini."
Le indicava una pagina, poi una riga, il dito del nonno continuava a picchiettare sulle lettere.
Non riusciva a leggere, era tutto sfuocato, poi la voce del nonno la guidò: "È il Levitico tesoro, capitolo 17. Te lo ricordi? Ne abbiamo parlato tante volte..." il nonno stava facendo un gioco con lei, doveva indovinare i versetti biblici "Rifletti. Cosa dice il capitolo 17? Ti aiuto, si parla di sangue Beatrice...il sangue..."
La visione sparì di colpo.
A quel punto Beatrice si sollevò sul letto con un rantolo.
Leonardo e Zoroastro si avvicinarono.
"Tutto bene principessa?"
Lei respirò con calma, la testa era pesante: "Quanto è durato?"
"Diverse ore. Pensavamo non ti svegliassi più! Eri in catalessi! Non ti farò fumare mai più!" rispose Leo preoccupato.
"Va bene, mai più. Ma ha funzionato. Ho capito."
I due uomini erano sorpresi.
Beatrice si riprese, poi disse: "La mappa ci indica un luogo, un posto dove si cresce,dove si viene nutriti, dove si uniscono umano e divino, sangue e anima, dove si vive, dove si ama.
Abbiamo pensato alle catacombe e va bene, è un giusto ragionamento, dobbiamo cercare lì il Libro delle Lamine.
Ma quelle parole indicano anche altro."
Bea era incredibilmente sicura, Leonardo le chiese: "Cosa indicano?"
Lei ripetè: "Pensa Leonardo. In quale posto si cresce e si viene nutriti, in quale posto si viene amati fin dal primo momento? Dove troviamo anima e sangue in una semplice e unica unione?
Ho sentito Serena fratellone, mentre mi chiedeva come stessero i suoi bambini, ho visto mio nonno che mi faceva uno dei suoi indovinelli sulla Bibbia, mi chiedeva un passo del Levitico.
Nella mia visione non l'ho indovinato, ma lo conosco, lo ricordo. Quei versi parlano di come la vita risieda nel sangue, di come il sangue porti espiazione mediante la vita.
Capite? Capite a cosa si riferiscono quelle parole?"
Lei guardò entrambi, i due uomini era sorpresi da tale rivelazione.
Fu Leonardo a parlare: "Sì. Le parole della mappa non si riferiscono solo alle catacombe. Indicano anche il grembo materno."
Zoroastro scosse la testa: "È assurdo. Voglio dire, insomma...perché indicarci un grembo materno?"
Beatrice prese un bicchiere d'acqua e bevve un sorso rigenerante: "Non lo so. Forse una volta trovato il Libro lo capiremo."

Riario scese nelle cantine della villa reggendo una torcia nella mano.
Era sceso da solo, senza scorta.
Arrivò davanti a una delle celle e vi entrò.
Vicino al muro c'era un uomo, in piedi, indossava dei pantaloni di tela grezza e una camicia scura. Si voltò quando sentì entrare il conte.
"Cosa volete Riario? Non Vi basta avermi incarcerato e trascinato qui da Roma? A proposito, dove siamo? Mi hanno bendato durante il viaggio."
"Non è affar Vostro. E poi rimarrete sempre qui dentro, a che Vi serve sapere dove Vi trovate?" ghignò Girolamo avvicinandosi a lui "Piuttosto, abbiamo alcuni discorsi in sospeso. Vorrei delle risposte da Voi. Dovete chiarire alcuni punti oscuri riguardo al Libro delle Lamine. Il Turco prima di Voi aveva iniziato a confessare alcuni dettagli interessanti, peccato sia riuscito a fuggire al nostro inquisitore.
Dunque, volete rispondere Voi alle questioni irrisolte che ci ha lasciato il Vostro amico oppure..."
Prima che potesse concludere la frase il prigioniero si scagliò contro di lui, lo colpì allo stomaco più volte con un oggetto duro e pesante. 
Riario cadde a terra, incapace di respirare. 
Il prigioniero varcò la soglia della cella e iniziò la sua disperata fuga.
  

Angolo dell'autrice:
Devo prima di tutto ringraziare nuovamente la meravigliosa e dolcissima Luna Blu Noir per le sue recensioni, grazie grazie grazie!  ^^
Vedo, anche se non recensite, che siete in molti a leggere il mio racconto, mi fa tantissimo piacere. :) 
Spero vi piaccia questo nuovo capitolo e i prossimi che sto scrivendo.
Spero di non deludere le vostre aspettative :) 
Un bacione!
VerdeIrlanda 












  
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