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Autore: Roylove    06/12/2013    3 recensioni
(titolo provvisorio!) la storia parla di Angy sorella minore di Clark, che ha problemi a scuola, ma grazie a Lex li supera, solo che tra amori, liti ed incidenti l'amicizia di molti sarà messa a dura prova. Buona lettura!
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Clark Kent, Lex Luthor, Nuovo Personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Incompiuta
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Pov Angy
 
Il giorno dopo a scuola la prof mi diede il massimo dei voti alla ricerca di storia e mentalmente ringraziai Lex per l'aiuto.
Devo dire che da quando Lex mi aiutava i miei voti in generale si erano alzati.Ma la lezione fu interrotta da un avviso del preside.
-La signorina Angy Kent è pregata di presentarsi nell'ufficio del preside.-Disse la voce al microfono.
Io andai e quando arrivai dal preside rimasi un po' stranita.
Mi ritrovai i miei genitori con un grosso sorriso.
-Voleva vedermi signor preside?-Chiesi timorosa, in effetti a volte potevo risultare molto timida.
-Prego signorina Kent si accomodi.-Disse il preside indicando la sedia tra i miei genitori.
Mi sedetti ero nervosissima.
-Come dicevo ai suoi genitori, abbiamo notato un miglioramento non indifferente con i suoi voti, soprattutto con la letteratura.Già i suoi voti erano massimi nelle materie di letteratura, adesso sembra anche che le lezioni l'annoino.-Disse il preside.
-Beh, è una materia che mi piace e le lezioni a volte sono monotone, sono cose che già conosco.-Dissi io cercando una scusa per evitare una sgridata dai miei.
-Beh, appunto per questo che con la sua professoressa di lettere abbiamo deciso di mandarla una settimana all'università di Metropolis a farle seguire qualche lezione di letteratura europea e locale. Ha un grande talento e chissà, se supererà un piccolo esame che le proporranno li ,salterà i prossimi anni e passerà direttamente all'ultimo anno .- Disse il preside lasciandomi a bocca aperta.
-Ma un momento, posso capire di essere brava a letteratura, però le altre materie? Insomma, economia non è il mio forte .-Dissi io.
-A quanto vediamo dal suo ultimo questionario di qualche giorno fa, lei va più che bene anche ad economia e le altre materie.-Disse il preside leggendo dei fogli.
-Ho preso un voto alto all'ultimo test di economia?-Chiesi io stupita.
-Lei ha preso il massimo signorina Kent!-Disse il preside.
-Sarebbe un'ottima opportunità per te, prova, se poi non ti trovi bene all'università di metropolis puoi tornare qui in qualsiasi momento.-Disse mia madre mettendomi una mano sulla spalla.
-Tua madre ha ragione, se non ti troverai bene li con lo studio o qualsiasi altra cosa , potrai tornare qui quando vorrai.-Disse il preside.
- Pensa al tuo futuro Angy.-Disse mio padre.
-Va bene, accetto. Ma quando inizio?-Chiesi un po' timorosa.
-Domani stesso, alle 9.00 all'università di metropolis.-Disse il preside dandomi un biglietto per dei mezzi pubblici valido per una settimana li a Metropolis.
-Grazie infinite!-Dissi io un po' stupita.
-Ogni giorno potrà tornare a casa, o se vuole ci sono alloggi per gli studenti.-Disse lui sorridendomi.
-Grazie, ma preferisco viaggiare.-Dissi prendendo il biglietto per i mezzi.
-Come vuole, ora torni in classe, ha una lezione di scienze da seguire.-Disse lui rimandandomi in classe.
Tornata in classe mi chiesero tutti cosa fosse successo e io raccontai tutto, e ci furono commenti da parte di tutti, chi a mio favore e chi sperava che facessi un fiasco lì . Mentre tornavo a casa con Clark e Lana, lei ci deve fermare al talon.
-Qui ragazzi bisogna festeggiare, cioccolata calda per tutti!-Disse Lana sorridendomi.
Andammo al talon e li ci raggiunsero anche Cloe e Pit.
-Bene brindiamo al successo di Angy!-Disse Cloe alzando la tazza col cioccolato dentro.
Facemmo un breve cin cin e poi bevemmo tutta la cioccolata calda. Lì entró Lex.
-Si festeggia senza di me?-Chiese lui venendomi a baciare.
-Abbiamo una grande notizia!-Disse Pit a Lex.
-Davvero?-Chiese Lex.
Così spiegai tutto anche a Lex che ne rimase estasiato.
-E quando inizierai?-Chiese lui sedendosi affianco a me e mettebdomi un braccio attorno alle spalle.
-Domani mattina alle 9 devo stare lì.-Dissi io pensando agli orari dei mezzi.
-Quindi devi partire alle 6 da qui se vai con i mezzi pubblici.-Disse Clark calcolando gli orari.
A me per poco non venne un colpo, così presto dovevo alzarmi?Sarei rimasta a dormire di sicuro.
-Se vuoi ti accompagno io, tanto devo andare anche io a tropolis per affari.-Disse Lex gentilmente.
-Davvero lo faresti?-Chiesi io guardandolo.
-Ma certo, almeno tu dormi una mezz'ora in più e io ho compagnia durante il viaggio.-Disse Lex sorridendo.
Quando passò quasi un'ora , Lana andò a prepararsi per il turno, mentre Cloe e Pit sarebbero andati al cinema e Clark sarebbe rimasto con Lana.
Io e Lex restammo li in quell'angolo un po' isolato da tutti e mentre lui di gustava una cioccolata calda chiacchoeravamo.
-Sono davvero fiero di te!-Disse abbracciandomi.
-Grazie, però devo ammettere che sono nervosa.-Dissi io accucciandomi a lui.
-Direi che è più che naturale , infondo vai in una città sconosciuta, da estranei.-Disse lui abbracciandomi forte e baciandomi la fronte.
-Però anche io ti vedo preoccupato. Ieri come è andata con tuo padre?-Chiesi guardandolo è mettendogli il braccio intorno alla vita.
-Beh, non siamo arrivati a tirare di fioretto, quindi è andata meglio dell'ultima volta. Voleva congratularsi con me.-Disse lui vago, ma non indagai troppo.
Restammo li tranquilli per quasi tutto il pomeriggio , a coccolarci, lo vedevo stanco ultimamente , di sicuro lavorava troppo.
-Non dovresti strafare con il lavoro.-Dissi io accarezzandogli la testa che era posata sulla mia spalla.
-Perché dici questo?-Chiese lui guardandomi con occhi stanchi.
-Si vede che sei stanco, prenditi una pausa ogni tanto!-Dissi io .
-Ora sono in pausa.-Disse lui dandomi un lungo bacio sulle labbra.
Io gli sorriso e notai che era quasi ora di cena.
-Mi riaccompagni a casa? Clark questa sera misa me lo sono giocato.-Dissi io ridendo quando vidi Clark sbaciucchiare Lana.
-Certo!-Disse lui alzandosi. 
Salutammo Lana e Clark e andammo a casa.
Arrivati lì c'era mia madre con il nostro cane che guardava l'orizzonte.
-Mamma che ci fai qui fuori?-Chiesi andando da lei.
-Sto aspettando che la cena finisce di cuocersi, intanto mi gusto questo tramonto stupendo. Ciao Lex!-Disse mia madre andando incontro a lui con un grosso sorriso.
-Buona sera signora Kent!-Disse Lex sorridendo a mia madre.
-Ho un'idea! Resta a cena con noi, almeno festeggiamo, credo che Angy già ti ha detto tutto.-Disse mia madre sorridendo a me è Lex.
-Si, sono fiero di lei.-Disse Lex guardandomi.
-Bene allora stasera sei a cena con noi, non tollero obiezioni!-Disse mia madre andando in casa ad apparecchiare la tavola.
-Hai davvero tanta paura di dirlo ai tuoi?-Mi chiese Lex.
-Ho paura di dirlo a mio padre!-Risposi io, ed entrambi scoppiammo a ridere.
A cena tutto andò liscio e dissi ai miei che Lex mi avrebbe accompagnata lui a Metropolis.
-Grazie Lex per tutto quello che stai facendo per Angy.-Disse mio padre serio bevendo un sorso di vino.
-Si figuri! È un piacere per me!-Disse Lex sorridendo a mio padre.
Stranamente quella sera mio padre era stato gentile con Lex, cosa che mi lasciò a bocca aperta.
Quando fu il momento di andarsene Lex ed io restammo un attimo sulla veranda di casa.
-Grazie per la cena, sono stato bene!-Disse lui fissandomi con un grosso sorriso.
-Grazie a te, mi sono stupita che mio padre sia stato simpatico con te!-Dissi io ridendo.
-Ne sono rimasto basito anche io!-Disse lui.
-Allora domani alle 6.30 qui?-Chiesi mentre lui mi abbracciava in vita.
-Sarò puntuale come un orologio svizzero.-Disse lui baciandomi .
-Buonanotte allora.-Dissi io ridandogli un bacio.
-Buonanotte.-Disse lui staccandosi da me è andando in macchina.
Io rientrai in casa e me ne andai in camera mia e preparai tutto quello che mi occorreva per il giorno seguente, alla fine esausta andai a dormire.
La mattina seguente mi alzai tutta intontita e con un forte mal di testa.
Mi preparai e alle 6.30 puntuale come un'orologio svizzero arrivò Lex.
Dopo le ultime avvertenze di mia madre e le regole di mio padre riuscimmo a partire per Metropolis.
-È la prima volta che vai a Metropolis?-Mi chiede Lex prendendo l'autostrada.
-Si, sono molto agitata.-Dissi respirando profondamente e ricontrollando il mio zaino per vedere se avevo preso tutto.
-Amore stai calma! Andrà tutto bene, e poi appena avrai finito mi ritroverai all'uscita.-Disse lui sorridendo però senza staccare gli occhi dalla strada.
Io gli sorrisi a mia volta è mi accorsi di quanto era bello.
-Facciamo un patto, se io supero l'esame all'università , diremo a mio padre che stiamo insieme!-Dissi io voltandomi verso di lui.
-Va benissimo, almeno non tenterà di uccidermi se sarà felice del fatto che hai passato l'esame.-Disse lui ridendo, ed io risi con lui.
Arrivammo all'università e lui si congedó dandomi un lungo bacio sotto gli occhi di tutti.
Quando entrai ad aspettarmi c'era il signor Baymer un uomo di colore,dallo sguardo dolce, molto alto e ben vestito,pronto a farmi da guida.
-È nervosa signorina Kent?-Chiese gentilmente.
-Molto direi.-Risposi io molto agitata.
-Non si deve preoccupare, vedrà che è solo questione di abitudine.-Disse lui aprendo una porta.
Entrammo in una grande aula dove un professore stava per iniziare a spiegare.
-Signor Ludvig questa è la signorina Kent.-Disse il signor Baymer al professore.
-Oh, molto bene, sono felice di avere una mente brillante in così giovane età!-Disse il professore stingendomi calorosamente la mano.
Era un uomo molto vecchio aveva capelli e baffi bianchi,era basso ma ben vestito. A mio parere era molto buffo.
-È un onore essere qui!-Risposi io con un sorriso molto nervoso.
Il signor Baymer mi lasciò con il prof Ludvig , ed io mi accomodai in un posto quasi in prima fila. A differenza del liceo lì regnava la pace, non si sentiva volare una mosca e ciò mi stimolava ancora di più nello studio e capivo anche le cose al volo. 
Mi ritrovai all'ora di pranzo che non avevo più lezioni, era bello stare all'università.
Mi chiamò Lex dicendo che stava arrivando e che lo dovevo aspettare all'entrata dell'università.
Dopo circa 10 minuti arrivò e salii nella sua lussuosa auto.
-Dimmi, com'è andata?-Chiese lui con un grosso sorriso.
Io posso la mia cartella ai sedili dietro e gli risposi.
-È stato bellissimo! C'è una pace che al liceo non esiste neanche se è vuoto . Sono stata benissimo!-Dissi con un enorme sorriso .
Lex intanto era fermo al semaforo e ne approfittó per darmi un lungo bacio.
-Abbiamo un intero pomeriggio per noi.-Disse lui accarezzandomi la coscia.
-Lo so, però andiamo prima a mangiare?Sai sono a digiuno da questa mattina.-Dissi io sentendo il mio stomaco brontolare.
-Si, anche io ho fame e ho prenotato in un ristorante qui vicino! È un mio regalo!-Disse lui sorridendomi e tornando a guidare.
-In un ristorante?sicuro che...-Non mi fece finire neanche la frase che mi bloccò.
-Sta tranquilla! Te l'ho detto, è un regalo che voglio farti e non si rifiutano i regali.-Disse lui guardandomi dolcemente.
Io annuii e quando arrivammo al ristorante rimasi basita, era di lusso, anche se oltre alla taverna dove sono andata con degli amici, qualsiasi ristorante sarebbe di lusso.
Entrammo e il proprietario aveva riconosciuto Lex.
-Ah! Signor Luthor, che piacere averla qui! Tavolo per due presumo.-Disse il proprietario guardandomi con un sorriso enorme.
Lex rispose di si è ci fece accomodare in un tavolo al piano superiore , dove si godeva una vista stupenda di Metropolis.
Ordinammo entrambi della carne con delle verdure e la servirono in una maniera davvero raffinata. Di certo io con i miei jeans e la camicetta non facevo una bella figura li, ma addirittura servita e riverita, ero leggermente a disagio.
-Che hai?-Chiese Lex prendendomi la mano.
-Niente, è solo che non sono abituata a posti del genere.-Dissi io sorridendogli.
-Scusa, avrei dovuto dirtelo prima che saremmo venuti qui.-Disse lui stingendomi dolcemente la mano.
-No tranquillo! E poi l'importante per me è che siamo insieme, non il luogo.-Dissi guardandolo dolcemente.
 Quando finimmo di pranzare , Lex mi portò a vedere Metropolis.
Visitammo un parco enorme, diversi negozi e molto altro.
Quando salimmo in macchina lui mi diede un altro bacio e questa volta più passionale , e io lo accettai senza esitare neanche un momento.
-Sono felice di aver passato questa serata con te.-Disse lui accarezzandomi la testa.
-Anche io!-Dissi baciandolo di nuovo.
Tornammo a casa e quando se ne andò i miei mi fecero tante domande.
-Com'era?Ti è piaciuta l'università?-Chiese mio padre.
-È fantastica , c'è un silenzio che qui pagheresti oro per averlo , poi tanta gente matura e il professore di lettere è molto simpatico.-Dissi io sedendomi sul divano.
-Sono felice che ti sia piaciuta, ma la tua cartella dov'è?-Chiese mia madre.
-Oh no! È rimasta in macchina di Lex!-Dissi saltando all'impiedi.
A quel punto rientrò Clark .
-Hey com'è andata?-Chiese lui sorridendomi.
-Benissimo, Clark mi accompagni a casa di Lex?La mia cartella è rimasta dentro la sua auto.-Dissi io mettendomi il giacchetto.
Lui ricacció le chiavi del furgone dalla tasca e ripartimmo verso casa di Lex.
-Il mio amico poi ha trovato qualche cosa sul pugnale che hai trovato.-Disse Clark guidando.
-Davvero? E che cos'ha scoperto?-Chiesi io curiosamente.
-Viene da Kripton, era un pugnale di un nemico dei kriptoniani. A quanto pare Jor-el lo aveva rinchiuso in una sorta di prigione di roccia e aveva usato il pugnale come chiave per la sua prigione.-Spiegò Clark.
-Quindi adesso è stato liberato?-Chiesi io.
-Gran parte di lui, hai tolto il pugnale appena in tempo. È uscita solo la sua anima per ora, e adesso sta cercando qualcuno che apra del tutto la sua prigione.-Disse infine Clark.
-Come ha fatto con Lex. Però adesso è il tuo amico ad essere in pericolo!-Dissi ragionando un attimo.
-No, ho il pugnale con me , almeno starà più al sicuro.-Disse Clark mostrandomi il pugnale dentro il suo zaino.
-Prima o poi me lo farai conoscere il tuo amico?-Chieso incuriosita dal fatto che questo amico sapesse tutto su Kripton e la sua storia.
-Forse, un giorno!-Disse lui scherzando.
Arrivammo a casa di Lex e lo trovai nel suo ufficio a vedere delle carte.
-Come mai qui?-Disse venendomi incontro un po' stranito.
-Ho dimenticato la mia cartella nella tua auto.-Dissi arrossendo.
-Ah! La mando subito a prendere.-Disse mandando una delle sue guardie a prenderlo.
-Intanto che aspettiamo .-Disse indicando il divano vicino il camino di marmo.
Mi sedetti vicino a lui, era un po' arrabbiato .
-Non sei del tutto sereno a quanto vedo.-Disse Clark preoccupato.
-Oh, solo un'altra litigata con mio padre. State tranquilli.-Disse lui stringendomi a se.
Io mi strinsi a lui, ma dopo poco arrivò la guardia di Lex con la mia cartella.
-Allora noi andiamo...-Disse Clark dando una pacca sulla spalla a Lex.
-Certo, noi due ci vediamo domani pomeriggio, va bene?-Chiese lui abbracciandomi.
-Va benissimo, a domani.-Dissi baciandolo.
Ce ne andammo e tornati a casa la cena era bella che pronta e subito dopo andai a dormire per la stanchezza.
  
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