Louis è un minchione.
Io sono una minchiona.
Per me oggi sono tutti minchioni.
Dopo la “litigata” Angie è tornata a casa; gli altri, durante la cena, hanno cercato di tirarmi su il morale, ma senza successo.
In pratica sono due giorni che sono chiusa in camera mia, esco solo per andare in bagno. Sto una merda.
Sento bussare alla porta.
“Chi osa interrompere il mio momento di depressione?”
“Char, sono Harry. Posso entrare?”
“No.”
“Perché?”
“Perché no.”
Entra lo stesso. Ma è sordo o cosa?
“Hey…” dice con un sorriso rassicurante sul viso.
“Che vuoi?”
“Secondo te? Andiamo, sei chiusa qui dentro da due giorni e puzzi peggio un cammello in putrefazione.”
Mi limito ad abbassare lo sguardo.
“Vieni a mangiare qualcosa?”
“Non ho fame.”
“Usi sempre la stessa scusa. Ora tu alzi il culo, vai in bagno, ti lavi, ti togli questo pigiama puzzolente, ti vesti decentemente, scendi giù e mangi la torta al limone che ha fatto la mamma.”
Ellamadonna, quante cose.
Aspetta. Ha d-detto torta al l-limone?
Mi si illuminano gli occhi.
“Davvero la mamma ha fatto la torta? La torta al limone? La mia torta preferita?”
“Si, ma non ne avrai neanche una briciola se non vai a lavarti.”
Scatto subito in piedi.
“Vado subito!”
Scelgo la roba da mettermi: dei jeans chiari aderenti, una felpa blu elettrico e le mie adorate converse azzurre, tutte rovinate.
Entro in bagno.
Harry ha ragione, puzzo peggio di un cammello in putrefazione. In più ho dimenticato di struccarmi. In sintesi sono un panda puzzone.
Mi lavo e metto un trucco leggero.
Nel frattempo sento la suoneria del cellulare. Scendo le scale velocemente e mi fiondo sul telefono.
Mi stavo ammazzando, ma dettagli.
Da: Jess
“CHAAAAAAAAAARLIE! Indovina la notizia! *u* ”
A: Jess
“Ciao Charlie! Come stai? Tutto bene! Comunque dimmela, non sono in vena di ragionare, lol.”
Da: Jess
“Oh, scusa, lol. Comunque… FACCIO UN ALTRO SCAMBIO CULTURALE IN INGHILTERRAAAAA AFSDTWUFDWFDFEDFUTF *-----* ”
A: Jess
“Ceh, e tu me lo dici così? GJFXWSFFCWFYIF *-----* Viene anche Austin?”
Da: Jess
“Che domande fai?! Certo che viene! Questo non mi lascia da sola un secondo!”
A: Jess
“Aw, checcarino *u* Salutamelo! Quando partite?”
Da: Jess
“Ti saluta anche lui! Comunque mercoledì mattina prossimo, crediamo di arrivare la notte :)”
A: Jess
“Lo sai che potete venire a stare da me senza problemi, vero?”
Da: Jess
“Scusa, ma è la scuola che decide dove dobbiamo stare. Stavolta mi è capitata un’altra ragazza italiana, spero sia simpatica!”
A: Jess
“Poi me la fai conoscere!”
Vado in cucina, dove c’è mamma che si guarda Real Time.
“MAMMA! DA QUANTO TEMPO!”
Mi guarda come se avesse visto la Madonna.
“Charlie? Sei tu? Sei uscita dalla tua stanza? Era ora, santo fagiolo!”
Santo fagiolo. Ha appena detto santo fagiolo.
Lei non è mia madre, sappiatelo.
“Si, si, certo. Senti, un certo uccellino riccioluto mi ha detto che qui c’è una certa torta al limone preparata da una certa mamma. Dimmi dov’è e nessuno si farà male.”
“E’ sulla tavola, tesoro.”
“Posso prenderne una fetta, vero?” faccio gli occhi da cucciolo sbattendo ripetutamente le palpebre.
“Solo una.”
“EVVAI!”
Alza un sopracciglio.
“Io esere marughino, io no capire tu lingua.”