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Autore: SereNere_46    06/12/2013    1 recensioni
A differenza degli altri studenti che frequentano la scuola delle Belle Arti a Londra, Kate non è entrata con i soldi di papà, ma con una borsa di studio, e di questo ne è molto fiera. Ama suo fratello e i suoi amici, ama cantare e odia con tutto il cuore chi le mente.
Poi un ragazzo, i loro sogni, bugie apparentemente perdonate, l'amore troppo forte. Ma basterà il loro amore a tenerli uniti?
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Louis Tomlinson, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Quando fate una promessa ad un amico, prima di dire si, pensateci 12345 volte, specialmente se tale amico si chiama Liam Payne. 
Nell'unico giorno di vacanza che avevo da scuola, quell'idiota mi stava buttando giù dal letto. 
Gli avevo promesso che l'avrei accompagnato al suo primo set fotografico. Ma in quell'istante mi stavo seriamente pentendo di averlo fatto. 
-Se arrivo in ritardo per colpa tua ti stacco la testa! - urlò mentre mi spostava le coperte per l'ennesima volta. 
Blaterai qualcosa di particolarmente illogico e insensato, e mi rigirai dall'altra parte. 
Liam sbuffò, poi probabilmente capì e se ne andò. Tornò dopo cinque minuti più o meno, e con un sorrisetto che avrebbe messo paura anche a Voldemort. 
Provai a ribellarmi, ma avendo più forza di me, mi prese in braccio, e da bravo bastardo qual'era mi buttò nella vasca piena d'acqua fredda. 
-Sbrigati ad asciugarti, o faremo tardi.. ti voglio bene .. - mi lasciò un bacio sulla guancia e se ne andò ridendo. 
Io ero scioccata, Liam era perfettamente consapevole che io mi sarei vendicata, ma l'aveva fatto lo stesso. E questo poteva voler dire solo due cose:
primo, era cosi stupido da aver dimenticato il mio carattere, poco probabile, oppure per lui era davvero importante che io ci fossi. 
Sorrisi, ma non appena riconnessi il cervello e capii di essere ancora nell'acqua fredda mi incazzai come una iena. 
Mi asciugai, e mi vestii. Andai in cucina, e per mia fortuna Liam mi dava le spalle. Mentre stava tranquillamente bevendo il suo amato caffè, mi avvicinai 
al suo orecchio, e urlai. 
-SONO PRONTA! - inutile dire che saltò in aria come un petardo, mentre gli altri due se la ridevano come due scimmie. 
-Ti odio! - ringhiò.
-E questo è solo l'inizio mio caro.. - sorseggiai anch'io un po' di caffè, mantenendo lo sguardo di sfida con Liam. 
-Basta che non hai in mente di farmi fare qualche incidente stradale, andiamo..  - disse alzandosi. 
-Non sono così stupida, quello che la pagherà sei tu, non io.. - ogni parola era una provocazione. 
-Ma si può sapere dove dovete andare? - chiese Zayn. Liam non aveva detto niente a nessuno, nè del provino, nè del set fotografico, aveva paura che 
l'avrebbero potuto prendere in giro, ed era un idiota. Zayn e Harry erano i suoi "fratelli" non l'avrebbero mai fatto. Ma non riusciva comunque a dirglielo. 
-Quando torniamo, e se andrà tutto bene, ve lo dirò.. - rispose Liam. 
Era una specie di gara, sarebbero stati fotografati in 10, e solo le dieci foto più belle di uno di loro sarebbero finite su un'importante rivista di Londra. 
Per la mia modesta felicità, si trattava di intimo maschile. Almeno sarei stata buttata in acqua per qualcosa. 
E per fortuna, non fui l'unica accompagnatrice, c'erano diverse ragazze, e altre che etichettai come madri. 
-Ok, sono agitato.. - disse. In realtà non è che lo stessi poi tanto ascoltando. Era davanti a me, in mutande, esattamente come altri 9 ragazzi in quella sala. 
Sapevo benissimo di avere un ragazzo, ma di certo non avrei potuto cavarmi gli occhi in tutto quel ben di Dio. 
-Devi stare tranquillo..e poi, a differenza tua, che ti diverti a buttarmi in una vasca, io ho una sorpresa per te.. - raro, rarissimo momento di lucidità. 
-Sorpresa? - domandò perplesso. 
-Arriverà fra poco .. vai, conquistali love .. - di tanto in tanto, il mio soprannome per Liam era 'Love'. 
-Niall non sa che sono qui vero? - chiese nel panico più totale. 
Sorrisi soddisfatta, e mi allontanai da lui facendogli un occhiolino. Mi sedetti in fondo alla sala, dove erano state posizionate diverse sedie e panche 
per chi voleva assistere o agli accompagnatori dei modelli. 
Mi guardai un po' attorno, lo studio era enorme, e tra il palco, i macchinari e i camerini c'era una traffico allucinante, fotografi, macchinisti, scenografi, 
truccatori, parrucchieri e altre e tante persone. Alcuni urlavano di sbrigarsi, altri altri invece bestemmiavano una lunga schiera di santi per aver commesso 
un errore dovuto alla fretta che li attanagliava. 
I primi modelli iniziarono ad essere fotografati dopo una decina di minuti, e con la grande sfiga che mi ritrovavo, Liam era il penultimo. 
Mentre stavo leggendo una rivista trovata su uno dei tavolinetti, un ragazzo si sedette vicino a me. Non gli diedi molto peso, pensai che anche lui 
avesse accompagnato qualcuno. 
-Sei qui per qualcuno? - mi chiese ad un tratto. Chiusi la rivista appoggiandola alle gambe. 
-Si, il mio migliore amico.. - risposi. Dovetti ammettere a me stessa che non era un brutto ragazzo, anzi. Capelli castani, occhi scuri e una barba ben curata. 
Ma quel tizio non era di certo Louis, nessuno era lui. 
-Anch'io.. noioso eh? - purtroppo per lui avevo già capito dove volesse arrivare, ma per sua sfortuna Louis era dietro di lui, appoggiato ad una colonna 
che si godeva la scena. 
-Non direi, ci sono tanti bei ragazzi da guardare.. - guardai Louis, ma quel cretino davanti a me non lo capì. 
-Bè.. peccato che io non sia gay.. o ti riferivi a me? - chiese ancora. 
-No diceva a me, sparisci dai.. - ho mai detto che la gelosia di Louis mi faceva letteralmente impazzire? Era sexy. 
Il tipo si alzò in piedi davanti a Louis. Era parecchio più alto. 
-Tu saresti? - domandò prepotente. 
-E' il ragazzo amico, dammi retta, vattene.. - a rispondere fu Niall, che mentre lo superava gli dava una pacca sulla spalla. 
Mi lanciò uno sguardo bruto, ma poi se ne andò. Louis si sedette soddisfatto al mio fianco, poi si voltò verso di me sorridente.
Peccato che io mi stessi beatamente sbaciucchiando il suo cugino gay. 
-Ehi, non è la mia ragazza solo per quel tipo.. - ringhiò Louis. 
-Qualcuno qui è geloso? - chiesi. 
-Molto.. - rispose fingendosi offeso. 
Mi risistemai composta sulla sedia, e come avevo immaginato passò un braccio dietro la mia schiena. 
Di li a poco, spuntò finalmente Liam. Era teso, o almeno fino a quando non individuò il viso sorridente di Niall. Sembrò rilassarsi e sorrise anche lui. 
-Mi dici come fai? Ho passato tutto il viaggio in macchina a cercare di calmarlo! - sbottai. 
-E' semplice, sa che lo amo.. - non mi aspettavo di certo una risposta del genere, quasi mi misi a piangere. 
Osservai come Niall lo stava guardando, erano amore e desiderio allo stato puro. Lo guardava come se fosse l'unico essere vivente della stanza, 
come se fosse nel deserto, e Liam fosse l'unica fonte d'acqua, lo guardava come se Liam fosse il cuore di una farfalla, e lui fosse il corpo e le ali per volare via. 
Pensare che fino a 5 mesi prima, Liam a volte se ne stava da solo, a piangere perchè credeva di essere inferiore agli altri, e che essere gay fosse 
solo uno svantaggio per lui, che nessuno l'avrebbe mai amato. 
Sarei stata grata al quel biondino Irlandese per tutta la vita, per aver reso il mio migliore amico cosi felice. 
Quando Liam ebbe finito ci chiese di aspettarlo fuori, mentre si cambiava. Fu una scelta alquanto sbagliata. Perchè? Il tipo di prima. 
Me ne stavo tranquillamente abbracciata a Louis, quando lui passò davanti a noi bisbigliando un 'troia'. Per fortuna Louis non lo sentì, ma per sua sfortuna, 
io l'avevo sentito benissimo. 
-Ehi, se devi chiamarmi troia, non bisbigliarlo! - dissi richiamando la sua attenzione. 
-Hai qualche problema con me? - chiese. 
-Si, odio quelli che mi danno certi appellativi senza conoscermi - risposi. 
-Basta guardarti, prima ti sei baciata ben bene il biondo, poi ti sei buttata tra le braccia di questo qui, dici che troia non ti si addice? - probabilmente divenni 
rossa per la rabbia. Louis provò a tenermi, ma la mia mano finì comunque sulla guancia di quel ragazzo. 
-Se proprio vuoi saperlo, il biondo è uno dei miei migliori amici, ed è gay! - replicai.
-Se lui è gay io sono Brad Pitt! - Niall stava per rispondere, ma lo anticipai. 
-Ti do un consiglio, e credo che ti ritornerà molto utile nella vita col carattere che ti ritrovi. Meglio che tu stia zitto facendo credere di essere stupido, che aprire 
bocca e darne la prova certa. - il tipo se ne andò scuotendo la testa. e massaggiandosi la guancia. 
Dire che ero furiosa sarebbe stato poco. Odiavo quel tipo di persone, pronte a piazzarti un'etichetta in fronte solo per quello che fai nei due minuti in cui ti sta guardando.
-Kate calmati.. - Louis mi strinse la mano e pian piano tornai a respirare normalmente. 
-Mi dispiace Niall.. - in qualche modo mi sentivo in colpa verso di lui. 
-Ehi ma che dici?! Sai qualche volta dovrei portarti in giro con me, in poco tempo sparirebbero tutti gli omofobi.. - sorrisi. Alzi la testa per guardarlo e incrociai 
quei magnifici occhi, simili a quelli di Louis. Cazzo ma in famiglia i figli li avevano fatti con lo stampino?! 
-Potrei darmi alla politica.. - ironia, significava che le cose andavano già meglio. 
Liam uscì dagli spogliatoi, e ci raggiunse. O meglio, si buttò prima tra le braccia di Niall, poi considerò anche noi. Kate lo accompagna, Liam la ignora. Tipico. 
-Louis è tutto ok? - gli chiese Liam. Continuava a fissare l'ascensore con il quale quel coglione se n'era andato. 
Gli strinsi più forte la mano, io ero riuscita a calmarmi, doveva farlo anche lui. 
-Si, sto bene.. - rispose. 
Liam non era molto convinto, ma lasciò perdere, tanto gli avrei raccontato tutto più tardi. 




Purtroppo per me, quel tipo aveva toccato un tasto dolente, e anche se ero calma, spesso i miei pensieri finivano a quella mattina. 
Liam aveva appena finito di raccontare a Zayn e Harry che cosa avesse fatto quella mattina, e poi ci eravamo messi a vedere un film. 
La trama? Una tipa, si innamora di due ragazzi, e non sa cosa fare. Passa da uno all'altro, e finisce per tradire entrambi. La trama? Una troia. 
Coincidenza si, ma era una coincidenza che mi bruciava. 
Mi alzai poco prima della fine, e presi il pacchetto di sigarette di Zayn. 
-Ehi, molla il mio pacchetto! - disse Zayn. 
Non gli diedi minimamente ascolto, andai in cucina, e mi accesi una sigaretta appoggiata alla grossa finestra. Non fumavo quasi mai, solo qualche volta 
con gli amici, o con Zayn, o se il nervosismo non mi dava pace.
Che poi, non ero nemmeno tanto incazzata per il ragazzo di quella mattina, era soltanto un fattore che si era aggiunto al mio alto tasso di stress. 
Nelle ultime settimane avevo studiato molto, a volte anche fino a notte fonda, ogni tanto saltavo anche qualche pasto, e ingerivo parecchia
caffeina per tenermi sempre sveglia ed energica. 
Insomma, la stanchezza e lo stress mi stavano dando parecchio fastidio, e sopportare non era facile. 
-Fumare ti fa male.. - mi disse Louis, dandomi un bacio sulla spalla che la maglia lasciava scoperta. 
-Lo so.. - mi tolse la sigaretta dalle mani e la spense. 
-Ehi.. - protestai. 
-Che ti succede? - chiese. Mi cinse i fianchi da dietro, stritolandomi in uno dei suoi magnifici abbracci. Appoggiai la testa alla sua spalla.
-Sono stanca.. molto stanca.. - risposi. 
-Non puoi dirlo sul serio.. - inclinai appena la testa per vederlo ridere. Ma cosa aveva da ridere?
-Non ti seguo amore.. - sfiorò le mie labbra, senza smettere di sorridere. 
-Domani è il tuo compleanno, non puoi essere stanca! - affermò. 
-In realtà non ci pensavo, non ho molta voglia di festeggiare .. - tornai a guardare fuori dalla finestra. La vicina era molto interessata a guardare me e Louis
chissà che si aspettava di vedere?! Vecchine curiose. 
-Amore, è sabato sera, andiamo in un locale! - stavolta mi voltai del tutto verso di lui con lo sguardo di un killer. 
-Tu hai già organizzato tutto? - chiesi rabbiosa.
-Esatto! - rispose senza ombra di paura. 
-Ti odio! - dissi addolcendomi come un cioccolatino. 
-Ti amo anch'io.. - mi baciò. Da togliere il fiato, come ogni santa volta. Preso forse dal momento, dai fianchi mi alzò facendomi sedere sul largo davanzale della 
finestra. Cazzo, la vicina aveva azzeccato il momento, ora aveva qualcosa da guardare. 
-Louis, c'è la vicina che chiamerà la polizia.. - si mise a ridere, guardando oltre le mie spalle. Agitò la mano, per salutare l'anziana signora, con uno di quei sorrisi
da deficiente che aveva nel suo repertorio dei sorrisi. 
-Sono così brutto che è sparita? - domandò fintamente offeso. Scoppiai a ridere, si poteva essere più stupidi di cosi? Io in quattro anni con Harry, Liam e Zayn
credevo davvero di aver visto di tutto, ma evidentemente mi sbagliavo. 
-Sei un cretino.. - risposi accarezzandogli la guancia. 
-Ma sembra che questo cretino ti piaccia.. - ribadì vanitoso. 
-Non ne sarei così sicura.. - la sua faccia buffa mi fece scoppiare a ridere. 
-Mi stai dicendo che c'è un altro per caso? - chiese col tono di chi mi stava sfidando apertamente. 
-E se dicessi di si? - se voleva giocare non mi sarei certo tirata indietro. 
-Se è cosi allora, devi dirmi anche chi è, perchè devo trovarlo, e dirgli che non può stare con te .. - potevo chiaramente sentire la sua gelosia, stringeva forte 
la maglietta sopra il mio fianco. Ed era semplicemente meraviglioso. 
-E perchè non potrebbe stare con me? - chiesi. Rise nervosamente. 
-Tu sei mia.. - rispose. 
Lo guardai come si guarda un dolce. Non ero mai stata un tipo a cui piacciono le parole dolci che dopo un po' ti fanno salire il diabete, ma dette da lui,
era diverso. Cosa è capace di farti l'amore? 
Feci per abbracciare Louis, ma alle sue spalle notai una strana presenza. Mi guardava con gli occhi di un cucciolo abbandonato, che mi chiedevano 
per l'ennesima volta "per favore". 
Ovviamente si trattava di Harry. Un paio di mesi prima mi aveva chiesto di farci un tatuaggio insieme, e io avevo accettato. 
Avevamo deciso di tatuarci una croce sul dorso della mano. Non aveva un significato particolare, semplicemente piaceva ad entrambi,
e per noi rappresentava la nostra amicizia. 
Visto che quel giorno il riccio non poteva stare con la sua ragazza, mi aveva rotto le palle tutta la giornata per andare a fare quel dannato tatuaggio. 
Louis si accorse che non lo stavo calcolando più e si voltò a vedere perchè. 
Quel cretino si era attaccato un foglio in testa con scritto 'ti prego, ti voglio bene e mi annoio' e vicino alla scritta era anche disegnata una grande croce. 
Quando voleva qualcosa faceva sempre cosi, avevo una cassetto in casa, dove tenevo tutti i fogli che Harry si era appiccicato in testa, e vi giuro 
che quel cassetto era pieno zeppo di fogli. 
-Riesci a stare senza di me un pomeriggio? - chiesi a Louis. 
-Posso provarci, ma non ti assicuro niente.. - sorrisi alle sue parole, poi seguii quel rompi palle, che nel frattempo si era messo ad esultare 
come se avesse appena segnato un goal in Champions League. 
Sinceramente mi chiedevo spesso dove fosse il limite della stupidità umana. Oppure non esisteva?!
Fatto sta che un'ora dopo, ero seduta su una poco comoda poltroncina di uno dei tanti tatuatori di Londra, cagandomi sotto dalla paura. 
Non avevo mai fatto un tatuaggio, avevo accompagnato sia Harry che Zayn che Liam più di una volta, ma io non ne avevo mai voluto fare uno, fino a quel 
giorno ovviamente. 
-La smetti di tremare? - mi punzecchiò Harry. 
-Sta zitto! - sembrava che stessi per partorire, era una scena davvero comica. 
-Kate davvero falla finita.. - insistè ridendo. 
-Vuoi diventare una donna ora per caso? - lo minacciai, mentre il tatuatore si faceva due sane risate, certamente. 
-Ok sto zitto - si limitò a stringermi l'altra mano senza dire più una parola. 
Difficilmente si riusciva a zittire Harry Styles, fatta eccezione per me e per Aria, noi ci riuscivamo benissimo. 
Dopo tutte le informazioni, le raccomandazioni e i consigli del tatuatore iniziai finalmente il mio tatuaggio. Harry aveva un sorriso enorme stampato sul viso, 
evidentemente doveva importagli molto quel tatuaggio, ed era cosi dannatamente bello che mi contagiò. 
Vi siete mai sentiti felici e in colpa nello stesso momento? Io in quell'istante mi sentivo cosi, da mesi mi chiedeva quel tatuaggio, e io per mesi gli avevo 
negato quella felicità, ma ora vedere quel sorriso mi riempiva il cuore. Grossi problemi mentali Kate, grossi. 




-Eri cosi spaventata nel farti un tatuaggio che ne hai fatti addirittura due? - mi chiese Liam, dopo che gli ebbi mostrato la mano. 
Il tatuaggio mi era piaciuto cosi tanto che avevo deciso sul momento di farne un secondo sul polso. La prima volta che l'avevo visto era sul polso di Louis.
Era stupendo, e per molti non significava niente, ma per me era molto. Mi ero tatuata due virgolette sul polso. 
Mi ricordava Louis, mi ricordava quando l'avevo visto la prima volta a scuola, e all'interno di quelle semplici virgole c'erano milioni di frasi che avevo 
avuto paura di pronunciare, parole e frasi che erano ben custodite li. 
Sentimentalista? Problematica? Filosofica? Quello che volete, ma questa è Kate. Go Kate!
-E per uno strano motivo è uguale a quello di Louis.. - si aggiunse Zayn. 
-E' uguale, ma ha un significato diverso.. - precisai buttandomi letteralmente sopra a Liam seduto sul divano. 
-Non sei una piuma sai? - disse il povero Liam. 
-Stai dicendo che sono grassa? - chiesi molto molto molto minacciosamente. 
-Si, sei una grassona! - per ripicca presi a fargli il solletico, ma quello stronzo non lo soffriva. Ma per vendicarmi utilizzai uno dei trucchi più 
vecchi del mondo. 
Finsi di scherzare e di non essermela presa per quanto potesse sembrare strano e con la delicatezza di un elefante incazzato mi sedetti vicino 
a Zayn, tanto per dargli un po' fastidio. 
-Cosa guardi? - domandai innocente. 
-Controllo twitter.. - rispose senza neanche guardarmi, era troppo preso a guardare il suo Samsung. 
Presi l'Iphone e entrai anch'io col mio Twitter. Inizai a inviargli tweet a caso, tanto per intasargli le Interazioni.  Continuai fino a quando non si voltò
sconvolto verso di me. 
-La smetti? - chiese semplicemente. 
-Perchè mai? Io adoro darti fastidio.. - replicai cosi come se niente fosse. 
-Kate, visto che suonano perchè non vai ad aprire e rompi meno le palle? - gli diedi un bacio sulla guancia ed andai ad aprire.
 Prima gli inviai un ultimo tweet per farlo sbottare ovvio.
-Ciao tesoro.. - salutai vedendo che era Sam. 
-Ehi.. ho portato le pizze.. - mi informò sorridente.
-Sei la benvenuta.. - mi spostai per lasciarla passare. 
-C'è Niall? - mi chiese. 
-No, perchè? - presi la prima tovaglia che trovai nel cassetto e la sistemai sopra al tavolo della cucina. 
-Peccato, avevo preso la sua pizza preferita.. - disse un po' delusa. 
-Ora gli mando un messaggio.. arriverà in fretta credimi.. - presi il telefono e inviai un messaggio piuttosto chiaro a Louis. 
-Tu e tuo cugino portate il culo qui, Sam ha portato le pizze- non credo si potesse essere più chiari di cosi no?
La sua risposta non tardò ad arrivare, ma non era quella che mi aspettavo. 
-Niall ha detto che non ha voglia di uscire - Niall che rinunciava alla pizza? 
Andai in sala dove i ragazzi stavano guardando un programma musicale in tv. O meglio Zayn e Liam guardavano la tv, Harry dormiva alla grande. 
-Liam hai per caso litigato con Niall? - chiesi. 
-No, perchè? - allora che cavolo aveva quel ragazzo?!
-Ha appena rinunciato alla pizza.. - lo informai. 
-Vado a prenderlo e lo trascino qui.. - si alzò dal divano lasciando cadere Harry che era appoggiato alla sua spalla. 
Mentre mi raccomandavo con Liam di trascinare li anche suo cugino, il riccio lo stava maledicendo in tutte le lingue del mondo. 
-Zayn.. - lo chiamai ma era incantato davanti alla televisione. 
-Zayn! - lo chiamai una seconda volta. 
Alla terza già scocciata gli tirai un cuscino in faccia. -Ehi! Che diavolo vuoi?! - sbottò come una bambino. 
-In cucina c'è la tua ragazza, brutto idiota! - mi guardò confuso. Davvero non si era accorto di niente?! Ma quale superpotere aveva?! 
-Davvero?! - ma c'era o ci faceva?
-Davvero.. - rispose Sam dietro di me appoggiata alla porta. 
-Eri tu alla porta quindi? - le domandò Zayn. 
-Amore ti ho scritto un messaggio dicendoti che stavo arrivando.. - rispose Sam.
Di tutta risposta Zayn si sbattè una mano in fronte. - L'avevo dimenticato.. - abbastanza scioccata per la stupidità di mio fratello, andai prima in cucina, 
e poi in bagno, per mettere in atto la mia piccola vendetta sul povero Liam. 
Essendo abbastanza intelligente, ed esperto nelle mie vendette, immaginava sicuramente che avrei inventato qualcosa di molto complicato, ma semplicemente 
svuotai il suo personalissimo shampoo e al posto del sapone ci svuotai il tubetto della maionese, in realtà avevo pensato all'aceto, ma non volevo essere troppo crudele. 
Finito il  lavoro, sentii la porta di ingresso richiudersi, e tornai in cucina. 
-Ciao biondo! - salutai Niall scompigliandogli i capelli. 
-Ciao Rex.. - da quella mattina aveva cominciato a chiamarmi Rex, come il cane della tv. Solo perchè avevo colpito in faccia un tipo che mi aveva chiamata troia. 
Ero stata anche troppo buona per i miei gusti. Lo guardai torva, e lui si mise a ridere. 
-Rex? - chiese Zayn incuriosito. 
-Si, come il cane.. avresti dovuto vederla oggi com... - si bloccò immediatamente dopo il mio sguardo infuocato.
Avevo pregato i ragazzi di non dire niente a Zayn,  non per chissà quale motivo, semplicemente conoscendo il suo carattere e il suo alto livello di protezione 
verso di me era meglio non farglielo sapere.
-Cosa è successo oggi? - domandò ancora Zayn. 
-Niente, lascia stare, mangiamo vi prego, muoio di fame.. - dissi sperando che si dimenticasse di tutto con una bella fetta di pizza. 
Tutti presero posto nel grosso tavolo in cucina, mentre io davo una rapida sberla sulla testa di Niall. Mi mimò uno 'scusa' e io sorrisi. 
Purtroppo la pizza non ebbe alcun effetto su Zayn, e neanche tanto Sam. Mi guardò strano per tutta la serata. Cercai di non dargli peso, e ci riuscii benissimo, 
visto che per tutta la sera fui sotto l'effetto dell' Eau de Louis Tomlinson. 
La sera tardi, quando tutti se ne furono andati, stavo per mettermi al letto, alla serata mancava ancora un pezzo.
-Kaate! Cazzo! - urlò Liam. 
Sul mio viso si stampò un bellissimo sorriso, di quelli che solo i tuoi migliori amici possono regalarti. Era bello avere in bocca il gustoso sapore della vendetta.





Forse la sera prima ero davvero troppo felice, perchè la mattina dopo li avrei uccisi tutti a sassate. I miei tre coinquilini, stavano saltando sul mio letto come
adorabili panda impazziti cantando tanti auguri. 
-Ragazzi.. - farfugliai tirandomi su le coperte. 
-Forza alzati, c'è uno stalker fuori dalla porta di casa che aspetta solo che tu esca.. - detto da Zayn suonava veramente strano. 
Spontaneamente sorrisi, mi era bastato il suo nome. A fatica, buttai giù dal letto le tre scimmie e andai in bagno. 
In dieci minuti fui pronta per uscire. -Ehi aspetta.. - mi chiamò Harry per il corridoio. 
-Non tollererò altre 20 tirate d'orecchie.. - dissi già spaventata. 
-In realtà volevo solo darti dei serissimi auguri, ma ok.. - Harry era capace di farti sentire una vera merda, in qualunque situazione. 
-Stavo scherzando.. - finsi un tono annoiato. 
-Allora cosa vuoi come regalo di compleanno? - mi chiese tornando a sorridere. 
-Ho avuto già il mio regalo da te Harry .. - replicai avvicinando la mano alla sua. Non capendo abbassò lo sguardo sulle loro mani osservando le loro croci 
appena tatuate sulla pelle. Mi sorrise, poi mi stritolò in un abbraccio. 
-Ti voglio bene! - solo il giorno del mio compleanno si ricordava di essere cosi dolce. Ma evitai di fare la solita stronza, e mi lasciai andare alla sua stretta forte. 
-Anch'io Harry.. - e per quanto la mia ironia prevalesse su parecchie cose, ero del tutto sincera. Non avevo detto di si a quel tatuaggio solo per disperazione, 
l'avevo fatto perchè per me Harry era importante, una segno indelebile nella mia vita. 
-Purtroppo, per il regalo dovrai aspettare stasera.. - disse poi sparendo in camera sua. 
Sospirai rassegnata, avevo chiesto ai ragazzi di non farmi regali, ma evidentemente non mi avevano ascoltata. Presi la borsa con i libri e uscii. 
Louis come sempre teneva la sua posa da fico pazzesco appoggiato alla sua auto, super sorridente. Mi avvicinai a lui, e stavo per parlare, ma non me ne diede il tempo. 
Pensai in quel momento che le sue labbra fossero l'unico vero regalo che avrei voluto quel giorno. 
-Scusa se ti ho fatto aspettare tanto.. - dissi a fior di labbra. 
-Veramente sono appena arrivato .. - mi tranquillizzò. A sua insaputa quella notizia mi fece incazzare parecchio. 
-Mi dici perchè io mi fido ancora di quei tre stronzi?! - lo domandai più a me stessa che a Louis. Lui si mise a ridere, probabilmente immaginava di qualche loro scherzo. 
Non era di certo la prima volta. L'anno precedente per esempio, Harry era venuto a prendermi a scuola, durante il viaggio in macchina mi disse che avevano
trovato un gattino, e che l'avevano portato a casa. Io e Harry impazzivamo per i gatti, specialmente per i cuccioli. Quando arrivammo a casa, non c'era nessun gatto, 
Liam e Zayn avevano comprato un pesce rosso, che sembrava più viola che rosso, quasi fosse avvelenato. Morì dopo appena 2 mesi, immagino sotto la continua tortura di Harry,
o forse perchè a causa di Liam era diventato obeso. 
-Andiamo, ti porto a fare colazione, tanto non hai lezioni giusto? Devi solo provare.. - il fatto che sapesse i miei orari mi preoccupava, visto che io non glieli avevo 
mai riferiti, quindi dedussi che Sam avesse spifferato più di quanto doveva. 
-Certamente capo.. - nonostante tutto la proposta era allettante, e di sicuro non avrei rifiutato una colazione al centro di Londra. 


A parte la colazione, molto abbondante, aggiungerei, la mia mattinata non fu niente di esaltante, la passai interamente nella terza sala prove. 
Anche se ormai l'esame era vicino, decisi comunque di cambiare la mia scaletta e anche i pezzi, mi sembrava cosi banale, riascoltando nella mente i saggi consigli
del mio amato professor White decisi sempre per eseguire tre pezzi. 
Eliminai  il mix delle due colonne sonore e lo sostituii con una sola canzone, suonata esclusivamente al piano, 'Comptine d'un autre été, l'aprè-midi'. 
Abbastanza famosa, e complicata per i  miei standard, ma ero sicura di poterla eseguire al meglio. Il secondo pezzo, non lo cambiai, un pezzo cantato e suonato, 'I'm Kissing You'.
Il terzo pezzo probabilmente l'avrei deciso qualche giorno prima dell'esame, non mi preoccupava, o almeno non tanto quanto gli altri due. 
-Che ne dici di fare una pausa e venire a pranzo con me? - Sam fece capolino nella stanza.
-In realtà stavo per andare con Louis e Niall, ma se vuoi puoi chiamare Zayn e venire con noi.. - riposi le cuffie e i testi nell'armadietto, e chiusi il pianoforte. 
-Tuo fratello lavora fino alle quattro.. - disse sbuffando. 
-Capisco.. bè.. puoi venire lo stesso.. - non aspettai la sua risposta, la trascinai fuori dalla sala per la manica della maglietta. 
Sicuramente avrebbe detto di no, la conoscevo abbastanza da sapere che si sarebbe sentita a disagio, anche se Louis e Niall non erano estranei per lei, 
ma era fatta così, si sentiva a disagio ovunque, tranne che con Zayn, ovvio. 
-Dai, Kate non importa.. - cominciò a lamentarsi, quando arrivammo all'atrio della scuola, dove mi aspettava Louis. 
-Taci.. - comandai. 
-Perchè trascini la tua migliore amica per tutta la scuola? - chiese Louis. 
-Non vuole venire a pranzo con noi.. - dissi guardandola male. 
-Perchè? - stavolta si rivolse direttamente a Sam. 
Era molto imbarazzata, si vedeva dalla sua faccia. -Va bene, basta che la smettete di rompere.. - si arrese. 
Andammo in un ristorante non molto lontano dalla scuola, il proprietario era un vecchio amico di Louis, e ci aveva riservato uno dei tavoli migliori nel fondo del 
locale, tanto per stare più tranquilli.
-Cosa prendete? - chiese Louis. 
-Per me va benissimo un'insalata.. - rispose Sam. 
-Concordo.. - dissi sorridendo gentilmente al cameriere che prendeva le ordinazioni. 
-Per noi la solita zuppa.. - affermò invece Niall facendo un cenno d'assenso verso Louis. 
-Torno tra poco.. - il cameriere scrisse le ultime cose, poi si allontanò verso la cucina. 
-Ci venite spesso qui? - chiese Sam ai ragazzi. 
-Si, il proprietario lo conosco da quando sono bambino, viene da Doncaster, si mangia benissimo.. - rispose Louis. 
-E paghiamo poco.. - aggiunse Niall. 
-Scusa, ma quando mai hai pagato tu? Pago sempre io.. - lo riprese "tirandogli" il tovagliolo.  
-Infatti l'amico è il tuo.. se fosse stato mio avrei pagato io.. - replicò Niall imitando la voce di un vecchio saggio. 
-Sai che sei veramente un'idiota? - quella domanda risultava stranamente seria. 
-E tu lo sai che da una parte abbiamo lo stesso sangue vero? - ribadì il biondo. 
Louis di tutta risposta si diede uno schiaffo in fronte. - Sono fottuto! - sbottò.
Io e Sam assistevamo alla scena e cercavamo di nasconderci, fingendo di non conoscere quei due soggetti spaventosi. 
Di solito una ragazza vorrebbe passare un normalissimo pranzo per festeggiare il suo compleanno, ma nella vita di Kate Malik, c'è sempre qualche piccolo dramma
che incrinava la sua pazienza e la suo facile mal umore. 
Stavo scorrendo la sala con gli occhi, quando mi bloccai a guardare un ragazzo seduto ad un tavolo poco lontano da noi. 
Anche lui mi guardava, non era cambiato affatto, gli occhi verdi, i capelli sempre perfettamente tirati indietro, i tatuaggi si intravedevano dal collo e dai polsi. Logan, 
l'ex che mi aveva tradito un anno prima. 
Spostai immediatamente lo sguardo. Tirai Sam per la maglia e l'avvicinai a me. 
-Sam, c'è Logan... - sussurrai. Sam si guardò intorno, finchè non trovò il tavolo dov'era seduto. 
-Proporrei di non dirlo a Louis.. - sulla mia faccia si disegnò un espressione che diceva 'mi prendi per il culo, amica?'.
-Questo mi sembrava ovvio.. - sussurrai. 
Non potevo dire di essere in preda al panico, perchè non ero preoccupata per me, a me importava poco e niente se lui era li o no, quello che mi preoccupa era la reazione
di Louis se avesse saputo che era li. Quelle poche volte che il suo nome era uscito fuori nei nostri discorsi si era sempre innervosito parecchio. 
Da una parte era molto dolce come cosa, ma dall'altra era abbastanza preoccupante. 
-Ragazze tutto ok? - chiese Niall guardandomi storto inclinando anche la testa. 
-Si, ma perchè parli cosi? - inclinai la testa anch'io tanto per prenderlo un po' in giro e per cercare di sciogliere il nodo che mi si era creato in gola. 
-Te l'ha mai detto nessuno che sai essere veramente stronza? - io e Sam scoppiammo a ridere. 
-Scusa, tu parli come se avessi la torre di Pisa al posto del collo e io sarei la stronza?! Bè, grazie... - mi diede un leggero calcio sotto il tavolo e io gli alzai il dito medio. 
-Louis, c-cosa c'è? - mi accorsi che per qualche assurdo motivo stava fissando Logan, e non erano i suoi soliti occhi gentili che lo osservavano. 
-Non capisco cos'abbia quel ragazzo.. sono diversi minuti che ti guarda.. deve smetterla.. - sorrisi affascinata dalla sua dolcissima gelosia. 
-Sei molto dolce quando sei geloso... - dissi avvicinandomi di più a lui. Si voltò verso di me, la punta del suo naso a un centimetro dal mio. 
-No, forse il tipo non ha ancora capito che sei mia, ma potrei spiegarglielo... - quelle parole mi stavano persino facendo dimenticare che il soggetto della conversazione fosse Logan. 
-Il diabete... - si lamentò Sam con una faccia quasi disgustata. 
-Non è colpa mia se mio fratello non è così dolce ... prova a farglielo capire.. - dissi attaccandomi al braccio di Louis stile koala. 
-Sta tranquilla, tuo fratello sa farsi capire in un altro modo... - affermò con un sorriso carico di malizia. Io quasi non sputai l'acqua che stavo bevendo, 
Niall invece scoppiò in una risata che risuonò per tutto il ristorante. 
-Sam ti prego.. è di Zayn che stiamo parlando... - ero disgustata, davvero.
Il pranzo proseguì cosi, un insieme di cazzate sparate al vento e discorsi insignificanti. Per mia fortuna Louis non fece più caso a Logan e riuscii a rilassarmi un po'. 
Dopo mangiato Niall riaccompagnò Sam, mentre io e Louis facevamo una passeggiata per le vie del centro. 
-Louis.. - lo chiamai in un raro attimo di silenzio. 
-Si.. - si voltò sorridendomi.
-C'è un motivo se quel ragazzo al ristorante mi guardava.. - non riuscii a resistere, per qualche ragione a me sconosciuta mi sentivo in colpa nel tenerglielo nascosto. 
-E quale sarebbe? - il sorriso sparì dal suo viso. 
-Quello era.. era.. era Logan - si fermò di colpo e quasi non caddi. 
-Cosa? E perchè non me l'hai detto? - potevo sentire già la rabbia nella sua voce. 
-Per questo Lou, diventi sempre nervoso quando si parla di lui, e forse volevo solo passare un pranzo tranquillo con i miei amici e il mio ragazzo.. - forse ero stata 
un po' troppo dura, ma mi sforzai di mantenere il controllo. 
-Mi dispiace .. è che .. - abbassò lo sguardo, come se volesse prendersi qualche stupida colpa per il suo comportamento, colpa che non esisteva. 
-Ehi.. - gli alzi il viso con una mano costringendolo a guardarmi - non devi scusarti per niente, lui non fa parte della mia vita.. ci siamo soltanto io e te Louis - sorrisi sincera. 
Le sue mani scivolarono suoi miei fianchi e mi strinse a sè. Appoggiai la testa sulla sua spalla.
-Lo sai che Ti Amo vero? - lo sentii sorridere tra i capelli, e il suo respiro si infrangeva caldo sul mio collo. 
-Si, lo so.. - risposi beandomi di quella sensazione meravigliosa. 


Dopo avermi riportato a casa Louis sparì letteralmente per tutto il pomeriggio. Non mi preoccupai più di tanto visto che aveva detto che aveva da fare per il mio compleanno
e la serata che aveva organizzato, ma il punto era che con lui erano andati anche Niall, Liam e Zayn. 
Io e Harry, in tutta la nostra meravigliosa pigrizia eravamo sdraiati sul divano, col gelato vicino e il joystick in mano. Io continuavo a vincere partite su partite, mentre il mio migliore
amico sparava bestemmie e imprecava per quanto fosse scarso alla playstation. 
-Rassegnati Styles, fai schifo.. - dissi dopo aver vinto l'ennesima partita. 
-Crepa Malik, ti sto facendo vincere solo perchè è il tuo compleanno.. - si difese. Scoppiai a ridere di cuore, piegandomi quasi in due. 
-Neanche se ti impegnassi davvero vinceresti.. - mi lanciò un'occhiataccia, poi mi lanciò il joystick e si alzò. 
-Bene bambola, è ora di cambiarsi, sono quasi le 19.. -  sentenziò. Ma io non mi mossi di un millimetro. -Dai Kate, stanno per tornare anche Liam e Zayn, muoviti.. - riprovò, 
ma neanche questa volta mi mossi, non perchè non mi andasse, sia chiaro, volevo solo far arrabbiare Harry. 
-Va bene, l'hai voluto tu.. - con la forza mi prese in spalla come un sacco di patate, o nel suo caso, un sacco da boxe e si diresse in camera mia.
-Non montarti la testa solo perchè hai tutta questa forza! - non mi dimenavo, ci stavo abbastanza comoda sulla sua spalla, e oltretutto avevo raggiunto il mio vero scopo: 
ero arrivata in camera senza fare un passo. Benedetta pigrizia. 
Quando arrivammo in camera mi buttò sul letto, ma io non lo mollai e lui cadde con me. Scoppiai a ridere per la sua faccia semi-sconvolta e lui iniziò a farmi il solletico.
-Basta.. ti prego.. Harry! - lo pregai invano cercando di liberarmi dalla sua presa, ma era troppo forte rispetto a me. 
-Due bambini... - affermò Zayn osservandoci appoggiato allo stipite della porta. Harry finalmente si fermò e io potei riprendere fiato. 
-In questa casa sei tu il più grande.. - lo canzonò Harry. 
-Mi ricorderò di questa frase, e ti ricorderò di averla pronunciata! - disse Zayn. Harry si alzò dal letto e lo raggiunse.
-Io non credo amico, sappiamo tutti che la tua memoria fa schifo! - gli diede una pacca sul petto e lo superò allontanandosi nel corridoio. 
Zayn scosse la testa e venne a sedersi vicino a me. 
-Devi sapere sorellina, che il tuo ragazzo ha un serio problema con l'ansia.. è agitatissimo - disse mentre io mi sdraiavo e appoggiavo la testa sulla sua gamba.
-Neanche stesse organizzando il nostro matrimonio! - risi, sapevo bene quanto Louis fosse un campione di agitazione, anche se spesso non lo dava a vedere. 
-Kate io devo chiederti una cosa .. - cominciai a preoccuparmi già a queste parole - tu lo sai, io ho 22 anni  ormai .. - mi drizzai a sedere di scatto, fissando la sua faccia intimidita. 
-Zayn, l'ultima volta che hai parlato cosi è stato all'elementari e volevi sposare la tua compagna di banco... - si mise a ridere, divertito dal ricordo del bambino timido 
e impacciato che era una volta. 
-Forse stavolta è un po' diverso.. la compagna di banco è la tua.. - spalancai gli occhi sconvolta. 
-Vuoi chiedere a Sam di sposarti?! - chiesi sotto un evidente shock. Scosse la testa. 
-No, mi manderebbe a quel paese, stiamo insieme da poco.. però voglio chiederle di trasferirsi da noi.. - i miei occhi, da sconvolti quali erano qualche istante prima, divennero due cuoricini,
fin da piccola, probabilmente come tutte le bambine del mondo, avevo desiderato vivere con quella che un giorno sarebbe diventata la mia migliore amica. 
Di slancio mi lanciai tra le braccia di Zayn. 
-Deduco che l'idea non ti dispiaccia .. - disse ricambiando la stretta. 
-Sarebbe davvero bellissimo .. - mi allontanai quel poco per poterlo guardare in faccia con uno sguardo che avrebbe fatto venire il diabete a chiunque. 
-Non voglio sentire neanche una parola pronunciata con quello sguardo.. vestiti.. - si alzò di scatto e finii per dare una dolorosa facciata al materasso
-Stronzo.. - sibilai fra i denti massaggiandomi il mento. 
Mi alzai e con un calcio chiusi la porta e mi piazzai davanti all'armadio. Passai in rassegna i pochi abiti che custodivo con cura, ma avevo già una idea piuttosto chiara su ciò che 
volevo indossare. Indossai il vestito sopra un completo intimo nero. 
Anche il vestito era nero e abbastanza corto, era piuttosto semplice, solo con qualche cucitura bianca sul fianco sinistro. Aveva una spallina sola, a destra e 
un ampio spacco dietro che lasciava scoperta quasi tutta la schiena. 
Ai piedi un paio di vertiginosi tacchi neri aperti sul davanti e sui lati con dei lunghi lacci legati quasi fino al ginocchio. Sopra misi una giacca beige in tinta 
con la porchette, misi anche del trucco nero sfumato, sperando di mettere un po' in risalto i miei occhi verdi. 
I capelli li lasciai sciolti e mossi sulle spalle. Dopo un' ultima spruzzata del profumo che Liam mi aveva regalato mesi prima reputai di essere pronta. 
Non ero abituata a dei tacchi cosi alti, e mi ci volle qualche istante per trovare l'equilibrio. 
Uscii dalla camera e andai in salotto sperando di trovare i ragazzi già pronti. Ma purtroppo noi non eravamo mai stati una famiglia normale, e il detto che diceva che le donne erano 
sempre le ultime e che si facevano sempre aspettare, in quella casa non valeva assolutamente. Nessuno dei tre era pronto, erano ancora rintanati nelle loro stanze. 
Dopo 5 minuti di noiosissima attesa mi alzai e andai un cucina a prendermi un bicchier d'acqua, mi stavo seriamente incazzando e probabilmente se entro 2 minuti non fossero 
stati pronti li avrei cacciati a forza dalle loro stanze. 
-Wow! - mi voltai e vidi Liam osservarmi in modo strano. 
-Cosa c'è? - chiesi pensando che qualcosa non andasse. 
-E' uno di quei rari momenti in cui mi dispiace essere gay.. - rispose alzando le spalle. Gli tirai uno straccetto che trovai su uno dei banconi. 
-Credevo di star male... - mi rilassai un po', ma dovetti ammettere che una certa ansia mi stava crescendo dentro. 
-A parte gli scherzi Kate, sei davvero bellissima.. - disse. Mi avvicinai a lui ad abbracciarlo. 
-Anche tu stai bene Payne.. Niall rimarrà senza fiato - portava un paio di jeans neri molto eleganti, una camicia bianca con annesso un cravattino, sopra un giubbetto di pelle. 
-Mi hai appena fatto un complimento? - chiese allontanandosi un po'.
-Vaffanculo Liam! - uscii dalla cucina, in sottofondo la risata divertita di Liam. 
-Kate.... - Harry uscì dalla sua camera fermandosi nel corridoio - Sei stupenda.. - disse dandomi un bacio sulla guancia. 
-Grazie tesoro.. - risposi. 
-Tutto qui? - chiese dopo qualche secondo. 
-Eh?! Che c'è? - aveva lo sguardo allucinato, come se avessi detto chissà quale eresia. 
-Non mi dici niente?! Faccio schifo vero?! - per quelle parole gli riservai uno dei miei schiaffi migliori, quelli a effetto che non ti aspetteresti mai. 
-Ma sei scemo?! Harry da quando c'è Aria stai diventando peggio di Zayn! Devo ricordarti per l'ennesima volta quanto sei perfetto?! - inizialmente si massaggiò la nuca
abbastanza incazzato, ma poi i suoi occhi si addolcirono diventando quasi lucidi. 
-Posso soffocarti in un abbraccio? - chiese con una vocina sdolcinata che non sembrava neanche la sua. 
-Neanche per sogno, mi rovini il vestito... ma dove diavolo è mio fratello?! - sbottai scocciata. 
-Non cambierai mai.. - disse Harry sorridendomi. Se fosse stato in un altro momento probabilmente mi sarei attaccata a lui tipo koala per due ore di fila, ma il ragazzo che amavo
con tutto il cuore mi aveva organizzato una festa e presto avrei anche dovuto uccidere mio fratello. 
-Zayn cazzo! Vuoi muoverti?! - urlai fuori dalla sua camera. 
Finalmente quel benedetto ragazzo aprì la porta e con un sorrisone disse - Sono pronto! - lo guardai sconvolta. 
-Mi prendi in giro vero?! - chiesi sperando, più per lui che per me, che stesse scherzando. 
-Sei bellissima! - disse ancora con quel sorrisetto idiota dipinto in faccia. 
-Ti ucciderò prima o poi.. - ringhiai. Zayn si mise a ridere, poi mi prese per mano trascinandomi verso la porta d'ingresso.. 
-Forza andiamo.. - annunciò Liam prendendo le chiavi della sua auto. 
Lasciai il posto davanti a Zayn, e io mi rintanai tra le braccia di Harry nei posti anteriori, quel vestito sarà stato anche bellissimo, ma era anche parecchio leggero e fuori 
faceva un gran freddo. 
Non impiegammo molto ad arrivare al locale che Louis aveva scelto, era una specie di discoteca, solo molto molto più tranquilla.
Quando entrammo notai che la musica era alta, ma non abbastanza da urlare per riuscire a sentirci l'un l'altro. Le pareti erano ognuna di un colore diverso e i pavimenti erano
tutti disegnati con tante differenti figure geometriche. Alcune luci erano forti e fisse, altre invece erano di un colore diverso, e si accendevano e spegnevano alternatamente. 
Nessuno occupava la pista da ballo in quel momento, ma i tavoli della grande sala erano tutti pieni, le persone ridevano e scherzavano tra di loro. 
In un angolo rialzato della sala notai dei tavoli occupati, e chiusi in una specie di "recinzione" fatta dal del filo spesso color oro, vidi Niall parlottare con mia madre, 
mio padre sorseggiava un po' di vino e cercava di tenere a bada le mie zie. Le mie amate cuginette giocavano intorno ai tavoli e sulla pista da ballo, le cugine più grandi 
invece osservavano i ragazzi presenti in sala. 
Poi incrociai lo sguardo del ragazzo più bello del pianeta Terra. Il suo sguardo non tradiva la sorpresa, infondo non mi aveva mai visto con indosso un vestito del genere, 
spalancò la bocca mostrando ancora di più quanto fosse stupito. Scoppiai a ridere, era imabrazzante e comico allo stesso momento. 
Presi Harry sotto braccio e ci avvicinammo. I ragazzi si allontanarono verso gli altri quando raggiungemmo Louis. 
-Io..sono senza parole - mi accarezzò una guancia e mi sfiorò dolcemente le labbra. 
-Questo lo chiami bacio tu?- chiesi fingendomi offesa. Louis si passò una mano sui capelli, poi sulla nuca. 
-Tuo padre mi sta fissando da quando è arrivato.. sono un po' a disagio (?) - sorrisi, sembrava un bambino. 
-Ok, quindi preferisci ingraziarti mio padre, piuttosto che baciare me... - la provocazione era l'unico metodo per spingere Louis a fare qualcosa. 
E di fatto non si smentì, mi tirò a lui per i fianchi e mi baciò. Sentivo che in quella serata nulla sarebbe potuto andare storto, e anche che finalmente forse Louis
aveva smesso di avere paura di mio padre, ma solo forse. 
-Andiamo, c'è qualcuno che vuole salutarti...ah e ti avviso, tua madre ha la lacrima facile.. - scoppiai a ridere, immaginando mia madre che sicuramente 
aveva già pianto prima di arrivare al locale ripetendo "O mio Dio la mia bimba è diventata grande!" lo faceva tutti gli anni purtroppo. 
Come arrivammo vicino ai tavoli, già perfettamente apparecchiati, mia madre mi arrivò addosso come un tornado in azione. 
-Amore mio.. Auguri, come sei diventata grande! - sorrisi, e l'abbracciai, ignorando la solita frase. 
-Grazie mamma! - risposi. Dopo i suoi auguri, toccò a mio padre e tutti gli altri parenti presenti. Per ultima, ma non per importanza lasciai la persona 
più importante del mondo. Mia nonna. Una donna abbastanza anziana, ma anche se il suo corpo cedeva alla sua età, nelle sue vene scorreva la vita.
Non la vedevo spesso, anzi a dir la verità praticamente mai, e ogni giorno mi mancava cosi tanto, quando eravamo piccoli io e Zayn, i nostri genitori spesso erano fuori
per lavoro, e noi andavamo da lei. Ci aveva viziato come tutte le nonne, e ci aveva insegnato a vivere, lei mi aveva cresciuto, e per la mia vita dovevo tutto a lei. 
Avevo l'abitudine di chiamarla tutte le sere, e in quel momento parlarci faccia a faccia mi sembrava meraviglioso. 
-Ciao nonna! - le diedi un bacio sulla guancia e mi inginocchiai a guardarla negli occhi, purtroppo non poteva camminare, ed era costretta ad una stupida sedia 
a rotelle. 
-Piccola mia.. - disse con la sua voce roca, ma sempre piena di dolcezza. 
-E' stato difficile il viaggio? - chiesi. 
-No, più che altro noioso, ma era da tempo che non viaggiavo.. e poi vicino a me c'era un vecchio niente male! - scoppiai a ridere, e si, ero decisamente sua nipote. 
-Non cambi mai.. - mi accarezzò una guancia scuotendo la testa. 
-Piuttosto.. dimmi un po' qual è il giovane che ha conquistato il cuore della mia nipote preferita.. - mi voltai a guardare dov'era Louis e glielo indicai. 
A quanto pare era molto impegnato in una conversazione molto complicata con Harry. - Oh.. dovresti vedere come lo guardi tesoro..- disse mia nonna. 
-Perchè come lo guardo? - domandai curiosa. 
-Lo guardi come se fosse la pietra più preziosa di questa terra, come un bambino guarda un gelato alla nutella.. con gli occhi di chi ama! Un po' come quando 
io guardavo tuo nonno, in quegli occhi mi ci perdevo.. - sinceramente non sapevo se ridere o piangere, era sconvolta da me stessa, non avrei mai creduto che un giorno 
la vita mi avrebbe regalato una gioia cosi grande. 




Dopo una cena assolutamente squisita, la festa prese finalmente il via, all'inizio ci scatenammo nelle danze più idote che avessi mai visto, 
Niall era mezzo brillo, e più che ballare sembrava una papera ubriaca che vagava da una parte all'altra della pista senza una meta precisa, e ovviamente Liam dietro 
di lui si faceva le peggiori risate. 
D'un tratto però la musica sembrò dissolversi completamente nell'aria, le persone che erano in pista si fermano e si voltarono tutte verso il dj che aveva preso a parlare. 
-Per la prossima canzone, c'è una dedica.. questa canzone è per Kate, da parte del suo ragazzo. Buon Compleanno Kate! - annunciò il dj. 
Guardai immediatamente Louis, ma era sparito. Lo cercai tra la gente, ma non riuscii a trovarlo. Quando la canzone partì le mie gambe tremarono, come fossero 
fatte di gelatina. Le casse suonavano "Wherever You Will Go". La canzone che Louis stava cantando quando l'avevo visto la prima volta. La nostra canzone. 
Ero un misto di emozione, spavento e felicità tutte insieme, e non riuscivo a controllarle. Sentii qualcosa di freddo appoggiarmisi al collo. Qualcuno mi aveva appena 
regalato una collanina d'argento con un ciondolo a forma di microfono. - Banale, ma volevo che lo avessi anche tu.. - la voce di Louis arrivò chiara alla mie orecchie. 
Mi voltai a guardarlo negli occhi. - E' perfetta, e anche la canzone lo è, e anche tu lo sei .. e segna questa data, perchè un altro complimento del genere non lo sentirai
per parecchio tempo.. - dissi nascondendo la testa nell'incavo del suo collo. Rise leggermente, circondandomi con le braccia. 
-Te lo ricorderò quando mi offenderai pesantemente! - sussurrò. 
-Non farlo, ti ucciderò! - lo minacciai. 
Scosse la testa. Potevo essere dolce quanto volevo, ma quella vena stupida e sarcastica era sempre li, aperta e pronta a devastare ogni momento, e soprattutto 
a distruggere ogni neurone a chi mi stava vicino. 
-C'è qualcun'altro che vuole darti il suo regalo.. - disse mentre mi faceva fare una giravolata, tanto per farmi spezzare una caviglia con quei tacchi. 
-Bene, andiamo! - lo trascinai emozionata. 
-Sono finiti i miei 5 minuti di gloria.. - sospirò Louis facendomi ridere. 
Piombai improvvisamente tra Niall, Liam e Zayn facendoli saltare come tre idioti, subendomi poi le loro maledizioni ovvio. 
-Non avrai il tuo regalo! - disse Liam. 
-Già, forse è meglio di no! - concordò Niall. 
-Forse è meglio che vi uccida entrambi.. - proposi con un tono abbastanza serio. 
-Il nostro regalo l'abbiamo fatto tutti e quattro insieme.. - disse Harry. 
-Cosa?! Quattro persone un solo regalo?! Fate schifo! - protestai. 
-Aspetta di vedere il regalo prima di cominciare a gracchiare! Cornacchia! - aggiunse Zayn. 
Lo stesso Zayn sparì un attimo dopo insieme a Harry. Li vidi parlottare con mia madre e sinceramente la cosa mi preoccupava parecchio. 
-Ti piacerà vedrai.. - mi disse Louis. 
-Amore così non aiuti la mia ansia.. - protestai. 
Mi spostò i capelli dalla spalla e ci lasciò un delicatissimo bacio. - Meglio? - chiese. Mi voltai allacciandogli le braccia al collo. 
-Non tanto.. - risposi con la voce di una nanetta di 4 anni. Sorrise e questa volta mi baciò sulle labbra. 
-Prendetevi una camera.. - disse Niall. Louis scoppiò a ridere, e io lo fulminai con lo sguardo. E proprio mentre stavo per colpirlo con un sacrosanto coppino 
sulla nuca, Zayn lo salvò. Mi consegnò una scatolina blu chiusa da un fiocco color oro. Mi chiesi se quattro persone avessero potuto fare un regalo cosi piccolo. 
Magari mi avevano regalato l'anello della regina Elisabetta. Effettivamente quando l'aprii non capii cos'era, mi ci volle un po' prima che potessi comprendere 
che fra le mani  avevo le chiavi di un'auto nuova. 
-Ragazzi io.. non so cosa dire, davvero.. - ero senza parole, forse avrei voluto urlare al mondo che finalmente avevo un'auto, ma mi sarei voluta risparmiare 
una bella figura di merda cadendo dai tacchi. 
-Potresti dire 'Grazie Zayn, ora la mattina ti lascerò dormire invece di svegliarti all'alba per portarmi a scuola' - una risata generale si scatenò tra i ragazzi. 
-Oh volendo anche 'Grazie Liam, ora non ti romperò più le scatole quando non c'è nessun modo per svegliare Zayn! - aggiunse Liam. 
-Grazie ragazzi, davvero! - li abbracciai tutti e quattro, sorbendomi le loro lagne e la loro soddisfazione nel non farmi più da taxi, ma sicuramente avrei trovato 
qualche altro modo di rompergli le palle. 
La serata andò avanti ancora per molto, o meglio, fino a quando mia nonna non era quasi completamente ubriaca e addormentata sulla sua sedia, le mie cugine 
decisamente troppo attaccate ai ragazzi e mia madre.. si, mia madre stava più o meno come mia nonna. Ovviamente c'erano anche Aria e Sam, e anche i loro regali
furono fantastici. 
Ad un tratto vidi anche Zayn allontanarsi con Sam, e fui sicura che gli stesso chiedendo di trasferirsi da noi. Non riuscii a capire la risposta della mia migliore amica, 
perchè fui distratta dai ragazzi che continuavano a cantare 'Tanti Auguri' a squarciagola in mezzo alla pista da ballo.
Quando andai a dormire quella mattina, perchè erano più o meno le 5 del mattino, archiviai quella serata, quel compleanno, quel giorno, quelle emozioni, nella lista
dei ricordi che non avrei mai dimenticato. Accarezzavo delicatamente il microfono che pendeva sul mio collo. Archiviai la giornata più bella della mia vita. 

 






Saaaaaaaaaaaalve! Probabilmente mi odierete ora, lo so, non pubblico dalla fine dell'estate, ma purtroppo ho le mie buone ragioni per non averlo fatto. 
La chiavetta che si rompe, il pc che si rompe, ho riscritto il capitolo tantissime volte, e non so davvero se questo sia il migliore. 
Comunque, molte novità, e un bel compleanno. Per fortuna, è venuto fuori un capitolo abbastanza lungo, spero non vi dispiaccia. 
Non so cos'atro dire, vi prometto che la prossima volta sarò più veloce nel pubblicare. Lasciatemi un commento veloce se vi piace :) 
Vi voglio bene! Holaa! :D 


  
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