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Autore: Ayame Chan    07/12/2013    0 recensioni
Missing moments di "Drag me to your world" incentrate su Daniagan e Lymer, ma siccome ho scritto come è iniziata la loro storia, non è necessario leggere anche la storia da cui è tratta.
Mi sedetti vicino alla finestra guardando il via vai della gente quando sentii una strana scossa in tutto il corpo. Mi spaventai guardandomi in giro ma nessuno si era accorto di me. Il cuore prese a battere all'impazzata quasi mozzandomi il respiro e io mi piegai in due non capendo cosa mi stava succedendo.
Era colpa del caffè?
Ma il mio cuore non sembrava voler smettere di battere come un dannato e come se fossi attratto da qualche magnete alzai lo sguardo verso la persona che stava appena passando davanti alla finestra: un uomo alto quanto me, dai corti capelli castani, vestito con una camicia celeste chiaro e un gilè sopra. Come se avesse capito che lo stavo fissando, girò la testa verso di me, piantando i suoi grandi occhi verdi da cucciolo nei miei abbozzando un sorriso prima di riprendere il suo cammino.
Restai per un momento imbambolato stringendomi la maglietta all'altezza del petto.
Genere: Fantasy, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi, Slash
Note: Lime, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Doubles- Quando due cuori si incontrano'
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Ero frustrato, cazzo se lo ero!

Per due giorni interi avevo cercato quel tizio ma niente.

Di lui nessuna traccia, era come se fosse un fantasma, forse era stato solo una illusione.

Avevo persino rimandato il mio appuntamento con quello del casato Fate per concentrarmi a cercarlo ma tutto in vano.

Non poteva essere una illusione! Non doveva esserlo!

Lo avevo sentito.

Per la prima volta nella mia vita avevo sentito... che era lui, che apparteneva a me!

Mi guardai nello specchio della camera dell'hotel sospirando, le occhiaie ben visibili.

-Non hai dormito bene?- chiese la ragazza della quale mi ero scordato il nome. L'avevo conosciuta in un bar lì vicino e siccome sembrava disponibile, l'avevo usata come valvola di sfogo perchè dannazione, ero incazzato e irritato!

-No, io devo andare. Puoi restare quanto vuoi.- dissi uscendo di lì e poi, prendendo la moto, mi avviai verso la periferia della città, dove avrei trovato il principe Fate Aydan Reese.

Mi fermai nel bel mezzo al niente, guardandomi intorno come uno stupido, in pratica c'era un campo che andava per chilometri.

Sospirai uscendo dalla strada principale, dirigendomi, come mi aveva spiegato mio padre, verso il campo sperando di non fare la figura del idiota ubriaco che non riesce nemmeno a vedere la strada ma quando sentii come se avessi trapassato una bolla di sapone e una reggia bianca degna di principe mi si parò davanti capii che ero arrivato.

Camminai per un altro po' con accanto la mia moto e mi fermai davanti alle grandi scale che si paravano davanti all'entrata principale e per qualche strano motivo iniziai a essere in ansia.

Un maggiordomo dai tratti asiatici si avvicinò a me, scendendo lentamente le scale, come se non avessi capito che era un vampiro che che poteva essermi accanto in qualche secondo.

-Il Principe la sta aspettando.- disse con un' espressione che ti metteva i brividi, assomigliava a quella di mio padre.

Lasciai la moto lì, tanto dovevo solo presentami e andarmene, e seguii il maggiordomo.

Non solo l'esteriore di quella villa era magnifica ma anche dentro tutto era immacolato.

Appena feci un passo dentro sentii di nuovo quella strana scossa. Mi fermai con un piede a metà strada pietrificandomi mentre il cuore iniziava ancora a battere furiosamente.

… non era possibile.

-Sta bene?- chiese quello vedendo che non mi stavo muovendo quindi annuii riprendendo a seguirlo.

Mi portò nella stanza sinistra di quella principale. Era quasi vuota, gli unici mobili di dimensioni più grandi erano delle poltrone intono a un tavolo basso di vetro.

Un tizio dai capelli biondi e glaciali occhi celesti si alzò da una di esse, guardandomi con un'aria così apatica che ti veniva da prenderlo a schiaffi.

Ma non era lui che aveva attirato la mia attenzione, bensì l'uomo dietro di lui, più alto di qualche manciata.

Inghiotti a vuoto cercando di calmarmi il cuore, sperando che non mi avrebbe lasciato senza aria, non ora.

Non so per quanto tempo lo fissai ma quando incrociò il mio sguardo, quei occhi verdi da cerbiatta mi mozzarono il respiro definitivamente, tanto che iniziai a tossire come un'idiota.

-Che succede?- chiese il biondo avvicinandosi mentre io agitavo freneticamente la mano facendogli capire che non era niente.

Presi un bel respiro e andai da lui, cercando di non guardare troppo la persona alle sue spalle.

-Sono Lymer Tamin, il capo licantropo che si occuperà da ora in poi di Moldavia.- dissi stringendogli la mano, sorpreso nel sentire la stessa temperatura corporea di un umano.

-Fate Aydan Reese, piacere.- rispose ma il mio sguardo andò subito dalla persona che lo affiancava e vedendo che lo guardavo, me lo presentò -E' la mia guardia del corpo, Daniagan Lippi.-

Quest'ultimo abbozzò un sorriso in segno di saluto e credetti che il mio cuore sarebbe scoppiato.

Era un maschio.

Sulla trentina.

Alto e muscoloso quanto me.

Eppure... volevo solo saltargli addosso e farlo mio.

 

 

Uscii dalla mia stanza del hotel intorno alle undici.

Ormai stavo più a Roman che a casa, anche se mio padre mi chiamava ogni ora per dirmi che dovevo tornare e occuparmi dei soliti problemi della società licantropa.

-Nel ultimo periodo sei strano.- enunciò la ragazza che era uscita insieme a me dalla stanza. Mi ero persino scordato di lei.

-Colpa del lavoro.- mi giustificai lanciandogli un'occhiata scocciata.

-Se lo dici te.- disse andando dall'altra parte della strada appena uscimmo dall'hotel.

Non durò molto che il cellulare iniziò a squillare e sorrisi appena lessi il nome di mio fratello sullo schermo.

-Sei arrivato?- chiesi senza nemmeno salutarlo.

“Si, dove ci incontriamo?”

-Io sono appena uscito dall'hotel, puoi v...- ma non finii nemmeno la frase che sentii in lontananza il rumore di potente motore che si avvicinava.

Chiusi il cellulare aspettando lì, finché non vidi mio fratello minore in sella alla sua moto blu notte mentre tutti sulla strada si voltavano verso di lui.

-Smettila di fare spettacolo.- dissi ma non seppi nemmeno se mi aveva sentito dato che l'unica cosa che si avvertiva era il rumore assordante della moto.

Krem si tolse il casco rivelando la sua capigliatura selvatica.

Mio fratello era più piccolo di qualche manciata, con capelli neri sempre disordinati, lungi fino alle spalle. In mezzo alla fronte aveva una cicatrice, fatta proprio da me quando eravamo piccoli e mio padre ci metteva a lottare uno contro l'altro. A nessuno importava se c'era qualche legame, dovevamo diventare forti e far vedere al branco che noi eravamo degni di essere i figli del alfa.

Seppur aveva dei occhi verde acqua, quasi felini, presi da nostra madre, per colpa dei capelli che gli cadevano sempre davanti al viso e i diversi piercings nell'orecchio sinistro sembrava un tossico.




Non ho nulla da dire su questo capitolo ma il prossimo... è il mio preferito.
Si scoprirà come si comportano i due fratelli xD
La verità è che non volevo dare molta importanza al fratello di Ly, volevo solo che un personaggio venisse per dargli dei consigli e basta. Invece mi sono innamorata di questo tossico *^*
Più o meno come ha i capelli x° -> 
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A presto gente!
 

   
 
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