Epilogo

"Uhm, c'è altro che dovrei sapere?" chiese, poiché sembrava che la ragazza non avesse intenzione di continuare.
"Mi sembra di averle già dato un quadro abbastanza completo. Le riassumerò così: io sono disposta a tutto per il bene degli altri, e ho messo ogni mia capacità in questo senso. Credo che lei possa capire quello che dico, anche lei vorrebbe ogni tanto dare un calcio alla legge, che protegge i criminali invece che chi ne avrebbe bisogno. Con il mio aiuto lo può fare. Io sono oltre la legge e le convenienze e non ho paura delle conseguenze. La sua vita sarà protetta come non le è mai accaduto. Non le assicuro che non potrebbe accadere nulla a lei o alla sua famiglia, il rischio c'è sempre, ma ha più possibilità di sopravvivere con me che con chiunque altro. Senza tenere conto che la sua coscienza non sarebbe in vendita. Scelga lei da che parte stare."
Poi si alzò, questa volta aveva davvero finito.
"Non ho altro da aggiungere."
Il Giudice le porse la mano, Cynthia la prese, poi tornarono nel tribunale. Lì l'uomo prese parola.
"Giudico la signorina Cynthia Carter, non colpevole."
Un brusio di voci si elevò e solo il battito del martello lo fece tacere.
"Questo è quanto deciso. Processo sospeso." annunciò prima di uscire di nuovo, perso nei propri pensieri.


Trucker l'abbracciò.
"L'hai convinto allora?" chiese "Aveva la faccia di un cane bastonato."
"Certo! Ne dubitavi? Ha bisogno di tempo per digerire la cosa, ma sarà dei nostri una volta che avrà fatto mente locale." si vantò. "Devo ammettere che non te la cavi male a capire chi potrebbe essere nostro amico. Peccato che tu non abbia la stessa lungimiranza in fatto di donne." lo canzonò alla fine.
"Ti odio quando fai così." la fulminò Truck.
"Lo so, ti da fastidio che io abbia ragione." rise lei.
"Ehm, credo che ci sia qualcuno che vuole delle spiegazioni." l'avvertì, anche se sapeva che non ce n'era bisogno.
Cynthia sostenne in maniera esemplare lo sguardo di Marco Parker e Karl Robbins. Erano loro che dieci anni prima erano stati estromessi dalla polizia a causa della loro onestà, quando avevano scoperto che i magazzini in cui dovevano essere stipati droga e altro, erano vuoti. Trucker era riuscito a salvarsi e a farli licenziare ma, a loro insaputa, li aveva condotti al giornale gestito segretamente assieme a Cynthia.
"Andiamo al NOT (New Okland Time), lì vi spiegherò ogni cosa. Nessuno ci disturberà." disse la ragazza, facendo capire che le cose che aveva da dire loro erano serie e che non poteva raccontarle in pubblico.
Gli altri, Lucrethia e Sandra Ludwing, Jessi Scott, Duley Douglas, Curtis Blaire, suo fratello Claude e Linda Kolkozki, li seguirono. Tutti avevano diritto a spiegazioni dopo tanti anni.