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Autore: Sammy    11/11/2004    3 recensioni
Ginny Weasley. 15 anni. Hogwarts. Una vita intera davanti. Una vita di cui lei non sa nulla. Non sa quante avventure, quanti amori, quante delusioni l'aspettano. Ma le scoprirà. Ed imparerà a conviverci.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Ginny Weasley, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ok, va bene, allora questa è proprio sfortuna

Ok, va bene, allora questa è proprio sfortuna!!!! Avevo finito in tutta velocità il settimo capitolo, vado su EFP per inserirlo e niente! Allora mi dico “è arrivato il momento di postare la fanfic su fanfiction.it”. E –Vai!– off-line anke quella! Non è affatto il mio xiodo fortunato, no, no! Cmq….ora quello è postato, tocca a questo. Ancora nn so cosa ne uscirà, spero solo d non deludervi!

Sam

 

Capitolo 8. HAPPY CHRISTMAS parte I

 

-DANNAZIONE! MA PERCHE’ NON RIESCO A LEVARMI DALLA TESTA QUEI DUE INSETTI DELLA WEASLEY E DI SUNDLER?-

L’urlo di Draco riecheggiò nella stanza. Fortunatamente era sabato, tutti i suoi compagni erano ad Hogsmeade e i ragazzini più piccoli erano fuori a godersi la neve natalizia.

Lui, invece, aveva preferito restare rintanato in stanza. Emily era rimasta a studiare, e in quel momento era, probabilmente, in biblioteca con quella vipera di Nicole. Di conseguenza, se fosse andato con i suoi compagni, Draco sarebbe stato costretto a rimanere tutto il giorno insieme a quei rompiscatole decelebrati di Tiger e Goyle, e dal momento che lui era già abbastanza nervoso per la questione del sogno, non gli andava di sopportare una compagnia tanto irritante.

In quel momento stava steso sul letto a baldacchino, gli occhi chiusi, le braccia piegate sotto il capo, che provava con tutte le sue forze a pensare a qualcosa che non fosse Ginevra Weasley. Ma né Emily, né il Quidditch, né il compito di Trasfigurazione che avrebbe affrontato il lunedì successivo erano riusciti a distrarlo. Niente da fare. Aveva sempre davanti l’immagine dei due che si baciavano nel mezzo della sala grande, tranne qualche volta che gli venivano in mente degli spezzoni dei sogni che da mesi lo perseguitavano. Erano una cosa veramente terribile, e non riusciva a trovare alcun modo per migliorare la situazione. Doveva solo aspettare lo svolgersi degli eventi.

 

…………………

 

Ginny continuava a girare intorno al bel vestito rosso di lana che le era stato appena portato da un bel gufetto allegro, ma non certo sbadato come Leo. “È da parecchio che non ci sentiamo, eh Ginevra? So che hai deciso di restare a scuola per Natale, perciò ho pensato di mandarti prima il mio regalo, in modo che lo potrai indossare la notte del 25 alla festa che Silente ha intenzione di organizzare per allentare la tensione e che però sarà una sorpresa, per cui io non ti dirò assolutamente nulla…Be’, spero che potremo vederci presto, anche se questa visita è andata un po’ a vuoto dato che non ho potuto riabbracciare la mia nipotina preferita. Comunque, l’importante è che tu stia bene e ti diverta. Un milione di baci e di auguri. Zia Felia”

La cara zia Felia! Non la vedeva da una vita! Felia Weasley, era sempre stata il suo mito. Simpaticissima, costantemente allegra… Viveva negli Stati Uniti ed era Auror da una vita, era generale, eppure aveva più che altro l’aspetto di un’adolescente scanzonata. Era totalmente diversa dal cugino Arthur, però i due erano sempre stati legati, e quando Ginny era piccola e la donna viveva ancora a Londra, stava sempre a casa loro. L’aveva sempre vista come un’anti-mamma. Erano davvero l’una il contrario dell’altra, le due, eppure si volevano un gran bene. Gin e i suoi fratelli si chiedevano spesso come la signora Weasley e Felia potessero essere tanto unite. Ma, d’altra parte, chi è che non faceva subito amicizia con Felia?

Insieme alla lettera e al pacco, la zia aveva mandato a Ginny una fotografia. Un vialetto innevato che portava ad una graziosa casetta addobbata a festa, con davanti la zia Felia, bellissima come sempre, con i capelli rossi tagliati corti e gli occhi azzurri scintillanti come due stelle, ed il sorriso costantemente sulle labbra. Stretto a lei stava Jonathan. Cavolo, quant’era bello! Alto, i capelli biondissimi che gli ricadevano scomposti sul viso abbronzato, nonostante fosse dicembre, i vivaci occhi verdi rivolti verso la compagna. Non si erano mai voluti sposare, i due. Dicevano che essere fidanzati era molto più romantico. Eppure erano tutti sicuri che, prima o poi, sarebbero convolati a nozze. Jonathan l’avrebbe voluto, si vedeva. Era Felia quella che non accettava di lasciarsi l’adolescenza totalmente alle spalle.

La rossa girò la fotografia “ questa è casa nostra. Spero che verrai a trovarci presto!”.

Felia aveva sempre adorato Ginny. L’amava come la figlia che lei, sterile, non avrebbe mai potuto avere.

Due lacrime rigarono le guance della ragazza. Le succedeva sempre, quando pensava a Felia. Morgana, quanto le mancava. Eppure non sentì affatto la voglia di tornare a casa per vedere la zia. Preferiva di gran lunga stare con il suo ragazzo. Finalmente aveva trovato qualcosa per cui valeva la pena vivere.

Una festa di Natale, eh? Però, ottima idea aveva avuto Silente. E ancor migliore quella della zia di regalarle quell’abito stupendo. L’avrebbe indossato solo per Max.

Con questo pensiero si alzò ed uscì dalla camera, starnutendo per il terribile raffreddore.

 

…………………

 

Draco si strinse la sciarpa grigio-verde intorno al collo, per poi passarsi la mano destra sul naso gelato. Faceva un freddo del cavolo, quella mattina. Avrebbe dato qualsiasi cosa per stare a casa sua davanti al camino, da solo, e invece no, era costretto a stare a scuola.
Quando si era scocciato di stare nella sua stanza era sceso in sala comune, ma manco a dirlo era piena di ragazzini casinisti e bambinette urlanti che gli davano sui nervi. Per questo era andato alla ricerca di Emily, e l’aveva trovata subito, peccato fosse in compagnia della vipera. Allora decise di andare a fare un giro nel giardino, a dispetto del freddo pungente. Peccato che ora se ne stesse pentendo. Lanciò uno sguardo al cielo, poi si voltò in direzione del castello. Non l’avrebbe lasciato, quell’anno. La madre non voleva vedere nessuno da quando Lucius era stato arrestato, e aveva proibito a Draco di tornare a casa. Il biondino sospirò. Avrebbe tanto voluto aiutare la madre, pensare che fosse sola in quell’enorme maniero era tristissimo. Doveva essersi svuotata totalmente, o almeno questo era ciò che gli era stato detto. Tremendo.

Camminò in direzione della foresta proibita, sperando che gli alberi l’avrebbero un po’ riparato dal freddo. Solo che, purtroppo, il suo angolino preferito era già occupato da una ragazza. Fece per andarsene, quando poi decise di rivendicare il diritto che aveva su quel posto. Aveva deciso che era solo suo e NESSUN ALTRO poteva metterci piede. Era un Malfoy, lui, e dovevano rispettarlo tutti.

Si avvicinò alla figurina accoccolata a terra, appoggiata ad un grande albero, pronto per urlarle in faccia di andarsene. Ma si bloccò quando si accorse di chi aveva di fronte. Ginny Weasley.

La rossa stava sfogliando un logoro libro di Incantesimi, ma era evidentemente con la testa fra le nuvole. I capelli le incorniciavano in maniera piuttosto scomposta il bel volto pallido, le cui gote erano lievemente arrossate per il freddo. Un dolce sorriso le increspava le labbra.

Sembra felice pensò Draco e spensierata. Lui non era spensierato da tanto. Non ricordava nemmeno quand’era l’ultima volta che si era alzato dal letto senza avvertire un fastidioso peso sullo stomaco.

Avrebbe voluto rivolgerle parole dure, ma non ci riusciva. Non trovava la forza di cominciare il confronto che da tempo desiderava, ma che non era stato ancora programmato. –Weasley- riuscì a dire, per poi richiudere la bocca velocemente, maledicendosi per aver parlato. Non avrebbe fatto meglio ad andarsene? Sì, ma lui doveva sempre fare le cose senza ragionare!

La giovane si risvegliò dai suoi pensieri e si girò di scatto, incontrando lo sguardo spaesato del serpeverde. –Malfoy- disse –che vuoi? Sappi che non sono in vena di litigare con te, quindi se vuoi rompere dillo subito, che me ne vado.-

Draco non sapeva cosa fare. Avrebbe voluto comportarsi in maniera normale, ma non ci riusciva, non trovava la forza di insultare quella ragazza, nonostante volesse con tutte le sue forze punire la ragazza che, nel sogno, lo faceva star bene ma allo stesso tempo soffrire tanto.

-Che c’è, Malfoy, ti sei imbambolato?- chiese lei con voce sprezzante.

-No, Weasley, è solo che non mi va di parlare con te-

-più acido del solito, Malfoy! Ma non ti preoccupare, il sentimento è assolutamente reciproco.-

-Non avevo dubbi, ragazzina.-

-Sai, mi chiedo quale sia il tuo problema, Malfoy. Perché di certo ne hai uno. E anche grande.-

-Fatti i fatti tuoi, pezzente!- strillò lui –e va’ via, voglio stare da solo.-

-Se la metti così, resto solo per infastidirti. Questo posto non è tuo- e così dicendo si sedette a terra, come prima.

Draco arrossì per la rabbia. –lurida pezzente –sibilò –se non vuoi che ti metta le mani addosso ti consiglio di sparire –

Ginny lo guardò con aria di sfida. Non aveva alcuna intenzione di andarsene.

 

…………………

 

-Sundler!-

Max si girò e si trovò di fronte Ronald Weasley e Dean Thomas, con delle facce tutt’altro che rassicuranti. Comunque decise di non far vedere la sua preoccupazione e rispose sorridendo –Ciao! Tutto bene ragazzi?- -Tutto bene un corno, Sundler. Lascia stare mia sorella.-

Max assunse un’aria sorpresa. Ginny? Cosa c’entrava? Non le aveva fatto assolutamente nulla di male, che cavolo volevano quei due?

-Già Sundler, sappiamo che vuoi solo divertirti con Gin, e sappiamo anche che non sei il bravo ragazzo che tutti credono! Questa storia dura da troppo tempo, bisogna finirla! O lasci stare Ginny o te la vedrai con noi-

-Io non ho fatto assolutamente nulla a Ginny- Cavolo, lei non gli aveva mai detto che Dean fosse uno squilibrato. Su Ron aveva dei dubbi, ma l’altro gli era sempre sembrato normale, almeno fino a quel momento.

I due gli si avvicinarono pericolosamente. Merda. Le cose si mettono male. –Non ho fatto nulla a Ginny, chiedeteglielo se non mi credete. E smettetela di prendervela con la gente per delle sciocchezze.-

-Ah, così mia sorella sarebbe una sciocchezza?- Ron era diventato paonazzo.

-Ma no che non è una sciocchezza! Io amo Ginevra. Non la sto prendendo in giro, assolutamente.-

 

…………………

 

-Weasley, piantala di sfidarmi, altrimenti potrei farti davvero male!-

-E allora perché non lo fai, Malfoy? Io non mi sto certo opponendo! O devo pensare che tu sei tanto sbruffone solo a parole?-

Draco si lanciò verso la ragazza, afferrandola per un polso. Ginny sentì un dolore lancinante, il biondino era molto più forte di quanto sembrasse. In un secondo si ritrovò con la schiena buttata violentemente contro il tronco dell’albero e Malfoy a pochi centimetri di distanza, con un’espressione minacciosa in volto, la mano destra ancora intorno al polso della sua “prigioniera”, l’altra che serrava con forza il collo della ragazza.

Lei chiuse gli occhi di scatto, aspettandosi che da un momento all’altro il giovane mettesse in atto le sue minacce. Ma si sentì inaspettatamente liberare dalla stretta.

-Va’ via, Weasley. Altrimenti potrei pentirmi di averti lasciata e tornare sui miei passi.-

Ginny lo guardò dritto negli occhi. Piano piano stava recuperando la forza di parlare. Si schiarì la voce, ancora leggermente rauca a causa della stretta del ragazzo. –Vedi Malfoy? Tu non sei cattivo, altrimenti mi avresti fatto male sul serio. Allora perché devi fare così?-

Detto questo si voltò e corse in direzione del castello, lasciando Draco esterrefatto. Ma come? Per poco lui non l’ammazzava di botte e lei gli diceva che non era cattivo? Si passò una mano fra i capelli, sospirando, poi si rese conto che gli era passata tutta la voglie di stare lì fuori al gelo e decise di imitare la rossa, avviandosi anche lui verso la scuola.

Devo finire la chiacchierata con la Weasley si disse Credo che potrebbe uscirne fuori qualcosa d’interessante.

 

………………

 

-Insomma, la volete finire di dire cavolate voi due?- Max non ce la faceva più. Quei due stavano diventando insopportabili, e Ron aveva un’aria a dir poco inquietante. Di certo non aveva buone intenzioni, senza contare che era circa il doppio di Max.

-E piantala di fare il santarellino, Sundler! Io e Ron sappiamo benissimo che per te Gin è un giocattolo! Lasciala stare, lei merita di più!-

-Più di che cosa, Dean?-

I tre ragazzi si voltarono di scatto, per poi trovarsi di fronte Ginny Weasley, con uno sguardo incredibilmente irritato. –Come diavolo vi siete permessi di venire ad importunare il mio ragazzo? Siete davvero patetici! Dean, sappi che se anche dovessi rompere con Max non tornerei certo da te! E tu, Ron…sei assolutamente disgustoso!-

Detto ciò, camminò a passo spedito verso Max, prendendolo per un braccio ed avviandosi verso la biblioteca. –Aiutami a studiare, Max-

 

…………………

 

Ma come hanno potuto? Merlino mio, ma si rendono conto di quanto sono ridicoli? Ginny non riusciva ancora a credere che Ron e Dean si fossero realmente comportati realmente in modo tanto ridicolo.

Era da sola in sala grande, rigirando le pagine del libro di Difesa contro le Arti Oscure, e ripensando agli avvenimenti del giorno precedente.

-Guarda un po’ chi abbiamo qui! Baby Weasley!-

Ginny si voltò, trovandosi faccia a faccia con Draco Malfoy. Oh no! Di nuovo lui! Che cavolo vorrà ora?

-Malfoy smamma, sto tentando di studiare!-

-Ma come, ti do fastidio bimba? Eppure mi sembrava che mi avessi detto che non sono cattivo, no?-

-Già, non sei cattivo, ma di certo sei rompiscatole! Vedi di andartene quindi, perché non ho assolutamente tempo da perdere con te.-

Il biondino sorrise sarcastico. –Di cattivo umore, eh?-

-Da cosa l’hai notato?- rispose lei, chiudendo il libro di scatto e alzandosi nel tentativo di lasciare la sala. Purtroppo, però, Draco non aveva intenzione di lasciarla andare. Aveva deciso di finire di parlare con lei, e avrebbero finito di parlare. Non poteva credere di riuscire a cavarsela così.
Le passò una mano dietro la nuca e avvicinò le labbra al suo orecchio. –ho solo voglia di fare una chiacchieratine, Weasley, niente di più. Credo che le cose che mi hai detto ieri siano piuttosto interessanti, e vorrei discuterne con te.-

Quando si allontanò da lei, si accorse che la ragazza era incredibilmente arrossita, e aveva un’espressione più che stupita sul volto.

-Malfoy, piantala di prendermi in giro-

-non ti sto prendendo in giro, Weasley, assolutamente. Voglio solo parlare, te l’ho detto.-

La prese per mano e la condusse fuori dalla sala grande, per un lungo corridoio e poi la spinse in una vecchia aula.

-Che diamine vuoi?- Ginny cominciava ad avere paura, il comportamento del ragazzo non era normale.

-Cosa ti dice che non sono cattivo, Weasley?-

Lei rimase per un momento bloccata, non sapendo esattamente come comportarsi, poi decise di rispondere –Lo vedo dal tuo sguardo-

-Cos’avrebbe di strano il mio sguardo?-

-Non è quello di una persona malvagia, Malfoy-

-Che ne sai tu di persone malvagie, Weasley?-

-Ne ho incontrate parecchie- rispose lei, abbassando lo sguardo.

Era improvvisamente diventata vulnerabile, perdendo la fierezza che fino a quel momento l’aveva contraddistinta. Draco si ritrovò, senza sapere bene come, ad accarezzarle dolcemente il volto, spingendola a guardarlo negli occhi. –Come può una ragazza adorabile come te aver incontrato delle persone malvagie, Weasley?-

Ginny arrossì, poi disse –Sai benissimo che ne ho incontrate parecchie Malfoy. Non fare il finto tonto. E poi non sono tanto adorabile!-

-Sei una peperina, Weasley, e se fossi al posto di Sundler farei fatica a sopportarti, però in fondo non sei male. E poi hai davvero l’aria adorabile-

-Piantala Malfoy!- rispose lei, acida. Draco le lanciò uno sguardo duro. –Era un complimento, Weasley- così dicendo, uscì dalla vecchia aula lasciando Ginny dentro, da sola.

 

FINE VIII CAPITOLO!

Allora, cosa ne pensate? Non mi sembra poi tanto male…il prox, xò, sarà migliore, o almeno dovrebbe essere tale.

Spero vivamente di non avervi deluso!

Cmq passo hai ringraziamenti:

**Mary87**_ Sempre meravigliosa, cara! Ti ringrazio!!!
malesia_Ciao!!!!!!!! Sono immensamente felice che la mia fanfic ti piaccia, tesoro! ^_____^ (Me fa i salti di gioia per la stanza…). Comunque non ti preoccupare, è ASSOLUTAMENTE una Ginny/Draco, Dean, come avrai cominciato a capire, è presente solo per rendere la vita impossibile alla nostra cara Weasleina. Spero che il nuovo capitolo ti sia piaciuto!

Mitika_viola _la mia beta-reader ufficiale!!!!!!!!!!!!! Allora, come sempre ti ringrazio per aver sopportato le mie lagne! Fra 1 po’ ti mando il prox capitolo! Deb_dolcissima! spero di non averti deluso

 


E ora…Recensite, plz!

 

Kissonissimi da Sammy

 

 

 

 

  
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