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Autore: ofarrowsandbows    08/12/2013    1 recensioni
Alexis è stanca di vivere sotto l’ombra del padre, che ora per una convention, ora per un libro, è sempre al centro dell’attenzione. Decide così di tentare la fortuna e richiedere di entrare ad Oxford, ma si sa, Alexis non potrebbe sopportare nemmeno di avere A- come gruppo sanguigno. Arriva il giorno della partenza, un biglietto di cui non le importa tanto le darà un motivo per ricominciare tutto da zero.
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Alexis Castle, Nuovo personaggio, Quasi tutti | Coppie: Kate Beckett/Richard Castel
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna stagione
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Ero e sono tutt’ora una persona essenzialmente stupida. Nel senso buono del termine, ovviamente. Mi ero infilata in un casino più grande di me, e con ciò intendo dire che avevo detto alla nonna che mi ero iscritta a teatro, a papà e mamma che stavo riprendendo psicologia, ai mio fratello maggiore che stavo studiando legge come aveva fatto lui e beh, poi c’è Jack.

Musica mi piaceva, comunque, sì, alla fine, dopo aver parlato per più di due ore con mio fratello Cam, avevo deciso di riprendere in mano spartiti e strumenti per dare il meglio di me stessa. Male che sarebbe andato, avremmo messo su una banda giusto per non far vedere che eravamo dei mantenuti.

Tornando all’università, non ero entrata molto in confidenza con gli studenti, se non per Jackson, che comunque mi faceva da Cicerone in quella struttura così enorme in cui mi perdevo anche a distanza di una settimana. Lui diceva che ci aveva messo un mese per capire dove si svolgessero le sue di lezioni. Un po’ mi rallegrava, un po’ mi faceva pensare che non doveva essere il più brillante della famiglia.

Scoprii, dal racconto di Jack, che mia nonna negli ultimi tre mesi e mezzo aveva tenuto delle lezioni extra più di una volta e che gli aveva espressamente consigliato di fare un giro a New York e più specificamente nella sua scuola, una volta finita l’università.

Poi ovviamente era venuta a conoscenza del fatto che sapesse suonare l’ukulele e la chitarra, lei le aveva raccontato che sua nipote era portata per la musica e che avrebbe “amato” suonare con lui.

In momenti come questo far parte della mia famiglia non era il massimo. Avevo cercato di capire meglio cosa la nonna gli avesse raccontato su di me, perché non mi riconoscesse o cose simili eppure mi aveva risposto che non sapeva né il suo nome né come fosse fatta, sapeva solo che gli piaceva secondo ciò che le aveva detto Miss Rodgers.

“Non ti può piacere una persona solo per quello che ti hanno raccontato. È stupido.”

“No, non lo è, credo sia tipo… amore platonico.”

Mi sentivo strana. E pure tanto. Voglio dire, sentire un ragazzo parlare tutto il tempo di te con te non è una cosa che succede tutti i giorni e se questo ragazzo in questione decide di dire nei suoi video, in un giorno totalmente random, che pensa di avere una cotta per la nipote di Martha Rodgers per poi presentare la sua nuova amica Alexis Castle, un paio di dubbi la gente se li pone.

Non potei fare nulla per fermare quello strambo momento di puro imbarazzo.

“Hey gente come va? Vi ho già fatto vedere in precedenza la mia stanza a Bristol ma… ehi! Vi presento Alexis Castle, la mia migliore amica.”

Guardai Jack perplessa, praticamente ci conoscevamo da una settimana ma per lui ero la sua migliore amica, questo mi fece pensare che fosse il tipo di persona che si affezionava subito alle persone.
Comunque sorrisi alla telecamera e feci un cenno di saluto.”

“Alexis studia musica qui a Bristol e a volte studiamo insieme!”

“In realtà tu reciti e io suono ma se vuoi chiamarlo studiare…”

Jack guardò nella mia direzione con aria di sufficienza e scoppiai a ridere per la sua strana espressione. Tornammo seri.

“Coooomunque, oggi parleremo di una cosa seria.” asserì mimando i movimenti di Mr. Burns dei Simpson.

“Oh mio Dio non di nuovo!” esclamai nascondendo il viso nelle mani. Jack sghignazzò guardando altrove.

Inspiegabilmente, mi trovavo a mio agio in quella situazione. Insomma, mi piaceva stare davanti alla telecamera, parlando a vanvera con l’unico amico che avevo nel campus e… ricordai di essere la persona più stupida al mondo.

Considerando che Jack aveva una cotta per la nipote della Rodgers e… ehi! io ero Alexis Castle, la sua unica nipote… probabilmente fare video che tutto il mondo avrebbe potuto vedere non era il massimo della cosa.

“Alexis, credi nel colpo di fulmine?”

Sgranai gli occhi sconvolta e mimai una persona che si stava drogando.

“No, non ci credo! Tu ci credi?” chiesi ammiccando, l’errore più grosso della mia vita.

“Si e woooh… notiziona! Mio fratello Finn ha visto la nipote di Martha Rodgers alla chiesa di St. Nicholas. Proprio nella città in cui vivo!”

Partì una musichina che immaginavo dovesse rappresentare la gioia. Feci finta di prendere a testate la scrivania, potevo chiaramente sentire Jack gongolare come un bambino quando vede l’uovo di pasqua, o il regalo di natale.

“Credimi lei non ti piacerebbe.”

“Sei solo gelosa!” esclamò portando le mani a fianchi per poi voltarsi lentamente verso di me.

“Jackson spero tu stia scherzando. Woooh, ti ho chiamato Jackson, ti conviene non parlarmi per i prossimi cinque minuti!”

“O magari i prossimi cinque giorni…” sussurrò ammiccando verso la telecamera.

“Non mi esprimo.” dissi semplicemente sventolando la mano sinistra nella sua direzione.

“Abbiamo una Zoe 2.0, inizierei a preoccuparmi.” Alzai gli occhi al cielo, seccata.

Ovviamente conoscevo Zoe Sugg, o meglio vedevo i suoi tutorial e quelle poche cose che sapevo fare con i trucchi le avevo imparate grazie a lei e i suoi video.

“Mhm… si, forse.”

Jack batté le mani e iniziò a sfregarle velocemente.

“Hai intenzione di prendere fuoco? Vuoi essere la nuova torcia umana? Abbiamo già un supereroe!”

“In realtà… pensavo che se questo video raggiungerà i 40 mi piace tu aprirai un tuo canale YouTube.” Rimasi basita, ed eravamo tipo in diretta, o roba del genere.

“Anche no.”

“Anche si! Pollici in su per la mia amica Alexis!” urlò sbracciandosi verso il computer. Lo presi per le spalle e lo riportai a sedere.

“Jack hanno capito, così spaventi la gente e poi dobbiamo portarti in manicomio… beh… – dissi sorridendo alla telecamera – pollici in su per Jack ed Alexis!”

Finimmo di sistemare il video con i vari effetti e poi lo postammo, stavo per finire su YouTube e mi sentivo estremamente felice.

“Dicevo sul serio, comunque.”

“Per cosa?”

“Il canale. Te lo volevo dire già da un paio di giorni, ma tu non mi hai mai dato il tempo.”

“Tu hai parlato sempre della nipote di Martha, in realtà.” feci notare agitando l’incide nell’aria.

“Vero anche questo. Diciamo che siamo pari. Okay?”

“Okay. Ma non creerò un mio canale YouTube.” dissi col tono di chi non ammette repliche.

“Alexis – fece Jack portando le mani sulle mia spalle, sembrava quasi volesse farmi una paternale – io credo che se anche tu diventassi una YouTuber sarebbe fantastico. Ti piace l’attualità, no? Parla di quello che succede qui all’università o boh… di quello che succede nel mondo. Alla persone piacciono quelli che fanno i simpatici, che ironizzano… – disse mentre leggeva le mail sul suo cellulare – oh Gesù Cristo, Alexis.”

Inarcai un sopracciglio, scettica. “Cosa?”

Jack sogghignò trionfante. “La gente ti ama. Prepara la foto da mettere sul canale.”

Alzai gli occhi al cielo. Alexis Harper Castle, studentessa all’università di Oxford Bristol, figlia del famoso scrittore Richard Castle, a sua volta figlio della teatrante Martha Rodgers, YouTuber.

Fico.
 
   
 
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