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Autore: Shes_a_star    10/05/2008    10 recensioni
Auriga Sinistra, insegnante di Astronomia nella prestigiosa Scuola di magia e stregoneria di Hogwarts, perennemente single, alta un metro e una vigorsol, con un cespuglio al posto dei capelli e una madre diabolica è pronta a presentarvi le sue avventure, tra elfi innamorati, iguane perverse, intrighi internazionali, punch corretti, spasimanti minorenni e tazze di caffè volanti. Il tutto alla presenza di un intrigante (e affascinante...ehm...no, bastardo. Intendevo bastardo. Sì. Comunque.) professore di Pozioni di nostra conoscenza. Professore di cui non è assolutamente, per alcuna ragione, nemmeno ipoteticamente, innamorata. Uhm. No.
Genere: Romantico, Commedia, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Severus Piton
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 15

Part 15-

Saturday, November 9, 1991

Bedroom Quarters

1:42 P.M.

Davvero. Sto andando.

1:43 P.M.

E’ questione di minuti.

1:44 P.M.

Oh, tutto questo è ridicolo.

1:45 P.M.

E’ proprio da me.

1:48 P.M.

…A quanto pare ho maturato uno Snape Interiore.

1:49 P.M.

Oops.

3:02 P.M.

. . . Quirrell?

3:03 P.M.

No, seriamente.

. . . Quirrell?

3:04 P.M.

Magari è proprio Snape. Voglio dire, conoscendolo, potrebbe semplicemente aver dato per scontato che sono una stupida credulona (o così crede lui. Personalmente, preferisco pensare che sono generosamente fiduciosa , grazie tante) e avermi detto che Quirrell è un traditore così, una volta ancora, nessuno sospetterà delle sue sinistre intenzioni.

…ma per qualche strana ragione, non credo sia così.

Ma oh, Quaderno, saresti stato fiero di me. Lasciatelo dire, senza un pizzico di esitazione (. . . chiudi il becco), ho marciato fin giù nei sotterranei, completamente decisa ad informare Snape che tentare di uccidere uno studente era generalmente mal visto dalle masse.

E quindi ho spalancato la porta, mi sono presa un momento per assicurarmi che non fosse presente alcuno studente che potessi, in qualche modo, traumatizzare a vita (tecnicamente, sapevo che non ci sarebbe stato nessuno, visto che è Sabato, ma quando uno ha il mio talento per la sfortuna, impara ben presto ad essere cauto. O, beh, d’accordo, nel mio caso alla fine, prima o poi, impara.), e poi mi sono precipitata alla scrivania di Snape. Lui se ne stava lì, innocentemente seduto – o tanto innocentemente quanto Snape possa mai sembrare – e, apparentemente correggendo dei compiti,  ha avuto il coraggio di sembrare infastidito dalla mia presenza.

“Perdonami se te lo chiedo, Auriga, ma non riesco proprio a trattenermi” ha detto, sarcastico e ghignante come al solito. “Credi ti sia possibile evitare di irrompere qui ad ogni ora? Alcuni potrebbero anche trovarlo affascinante ma—“

Ma io non avevo intenzione di farmi intimidire ancora una volta dai suoi detestabili modi canzonatori. No signore, non io! Invece, gli ho gettato lo sguardo più malvagio possibile e gli ho urlato, in modo davvero spietato a parer mio, “TU, SEVERUS SNAPE, SEI ASSOLUTAMENTE DISGUSTOSO! E NON SOLO IN SENSO CHE TRASCURI LA TUA IGIENE PERSONALE!”, a quel punto eravamo faccia a faccia. Effettivamente mi sono, er, tipo distesa sulla scrivania per sporgermi verso di lui, il che, in retrospettiva, poteva essere interpretato come un gesto particolarmente, er, notevole. Ma ero arrabbiata! Ero furiosa! E non stavo tentando di sedurre Severus Snape.

Perchè non lo farei mai.

Eccetto per quell’unica volta.

Che non conta nemmeno, infatti, visto che pensavo si trattasse di Quirrell.

…Il quale pare essere malvagio.

Oh, lascia stare.

Ritornando alla mia sfuriata, allora –-

Quindi, eravamo faccia a faccia, e continuavo ad urlare, anche se lui mi fissava come se fossi impazzita più di quanto sia umanamente possibile. “CREDEVI DAVVERO  CHE L’AVRESTI FATTA FRANCA CON L’OMICIDIO A SANGUE FREDDO DI HARRY POTTER, TRA TUTTI? PERSINO TU-SAI-CHI NON CI E’ RIUSCITO, RICORDA, E TU SEI DIFFICILMENTE ALLA SUA ALTEZZA QUANDO SI TRATTA DI ESSERE UN MALATO, PERVERSO, RIVOLTANTE, MALVAGIO BASTARDO!

A quel punto mi sono zittita, semplicemente perché sembrava un punto perfetto per una pregnante pausa, e ho ascoltato la parola ‘BASTARDO!’ rimbombare ripetutamente sulle fredde pareti di pietra.

In effetti è stato davvero fighissimo.

Decisamente formidabile.

Vedi? Sarei  potuta essere una Serpeverde. Le persone probabilmente dubitano della mia credibilità quando si tratta di essere sgradevole, ma lasciatelo dire, credo di poter essere piuttosto cattiva. Tutti questi preconcetti sulla “socialmente-inetta-dagli-occhi-a-stella” sono davvero—

Er. Comunque.

Allora mi ha osservata per un momento, con quella che credo fosse un’espressione di puro orrore (hee! Serpeverde, te lo dico io!) per almeno i primi venti secondi. A quel punto era diventato anche un tantino imbarazzante. Ho pensato che magari fosse sul punto di uscirsene con qualche tagliente battuta quintessenzialmente Snape-esca, riuscendo così a farmi sentire come un’idiota anche se lo avevo attaccato in nome della giustizia, invece ha solo continuato a fissarmi.

Sono stata quasi tentata di fargli una linguaccia, ma mi sono trattenuta. Dopo tutto, a quel tempo, credevo ancora che fosse malvagio.

Inoltre, sembrava vagamente immaturo.

(Il che, d’accordo, non mi ha impedito di farlo prima, ma non rivanghiamo il passato.)

Alla fine, è sembrato tornare in sé, e mi ha chiesto, freddamente, di rimuovere gentilmente la mia carcassa dalla sua scrivania, visto che stavo stropicciando i compiti, e che avrebbe odiato dover spiegare ai Grifondoro del primo anno che i loro lavori erano stati danneggiati da una certa insegnante di Astronomia che vi si era distesa sopra.

Questo sembrava abbastanza ragionevole (inoltre, non avevo bisogno di mettere altra legna al fuoco della ‘Professoressa Sinistra è una bagascia’) quindi ho fatto ciò che aveva chiesto. Ovviamente, non ho smesso di occhieggiarlo. So come maneggiare un servo potenzialmente omicida di Tu-Sai-Chi, e non dubitarne.

…Quaderno.

Ahem.

Quindi, comunque, Snape era tornato a correggere compiti, come se non fossi nemmeno presente, il che è stato davvero scortese, da parte sua, se vuoi il mio parere. E, naturalmente, non potevo lasciargliela passare così – stupido cretino – perciò ho continuato, ma in modo più posato, questa volta, e, sì, senza distendermi tutta sulla sua scrivania.

“Hai tentato di uccidere Harry Potter” ho detto, il più chiaramente possibile.

Snape ha alzato lo sguardo verso di me, sicuramente esasperato “Come al solito, Auriga, non ho idea di cosa tu stia parlando—“

“Oh, no!” ho esclamato, stizzita e piuttosto arrabbiata. “Non riuscirai a cavartela tanto facilmente, Snape!”

Ha alzato un sopracciglio in mia direzione. “Davvero?” ha detto, tranquillamente. “E perché mai, di grazia?”

“Perché sì!” ho esclamato, ancora una volta, sentendomi un po’ infastidita e domandandomi perché non potesse semplicemente accettare che lo avevo beccato, senza chiedere ulteriori spiegazioni di vario genere. “Ti ho visto mormorare quella maledizione, mentre la sua scopa sembrava come imbizzarrita! Non sono un’idiota, Severus.”

Nota per un’eventualità  futura: Mai, mai dichiarare che non sei un’idiota a Severus Snape, dal momento che ti contraddirà sempre. E’ un suo naturale, strano e perverso istinto.

Ha posato la sua penna d’oca, e ha guardato dritto verso di me, senza esitazione. Ha davvero uno sguardo intenso. E’ davvero un po’…

Allarmante.

Destabilizzante.

Immediato.

Sì.

“Se non sei un’idiota – affermazione piuttosto discutibile, devo aggiungere” ha detto, concedendosi una pausa di qualche secondo per sghignazzare. Bastardo. “—allora, per amor di logica, Auriga, spiegami in qual modo hai formulato questa tua…teoria.”

Beh, è un eufemismo dire che ero assolutamente irritata. Voglio dire, hai per caso idea di quanto sia seccante scoprire che le tue drammatiche accuse sono state mandate in frantumi da una manciata di commenti scettici e sarcastici?

Aaaurgh!

“Non è esattamente Aritmanzia Avanzata, Snape” ho riposto, il più freddamente possibile. “Dubito che qualcuno in questa scuola ignori il fatto che tu odi quel povero ragazzo – senza contare che la maggior parte dello staff è perfettamente a conoscenza delle tue passate alleanze.”

La sua mano si contrasse improvvisamente, provocando la rovinosa caduta di un barattolo di inchiostro su tutta la scrivania. Non si è nemmeno lontanamente reso conto del suo piccolo comportamento distruttivo.

Proprio allora iniziai a sospettare che magari non avrei dovuto tirar fuori l’intera faccenda delle ‘passate alleanze’; è stata davvero un’imprudenza, considerando che a quel tempo credevo anche fossero le sue presenti alleanze. E, sul serio, non era mia intenzione! Mi è solo…scappato.

Ed ha finito per essere, sorpresa sorpresa, terribilmente stupido da parte mia.

“Questo non è affar tuo, né hai alcun diritto di parlare di ciò che non sai”, ha detto, e sarebbe sembrato perfettamente composto se non fosse per il tono furioso che lambiva la sua voce.

E lasciatelo dire, Quaderno, sono stata ampiamente tentata di balbettare una scusa, per poi voltarmi e scappare. Ma ero in missione per accertarmi che il salvatore del mondo Magico non fosse assassinato, e sono stata perentoriamente stoica.

(Non importa che sono quasi svenuta prima di replicare. Irrilevante, davvero.)

“Credo di averne il diritto, in realtà, se Lo stai ancora servendo!” ho replicato, quanto più coraggiosamente potessi. E non credere che sia suonata particolarmente debole e spaventata, anzi. Ovviamente, possiedo anche delle abilità Grifondoresche piuttosto notevoli.

Snape, prevedibilmente, non sembrava per niente impressionato dal mio evidente coraggio. Davvero da lui. Al contrario, sembrava quasi tentato di scoppiare in una risata isterica. Grazie al cielo, non l’ha fatto – diciamocelo, non sono sicura che sarei sopravvissuta se avessi dovuto nuovamente assistere ad un altro Attacco Di Risa Di Severus Snape. E non ha nulla a che fare con l’essere codardi, - semplicemente, è contro la sua natura. Quindi toh.

Er. Dov’eravamo?

Ah, giusto.

Quindi non ha riso. Invece, mi ha semplicemente fissato come se fossi la più sciocca creatura che avesse mai incontrato in tutta la sua vita, prima di annunciare, finalmente “Se sono ancora al servizio del Signore Oscuro, allora l’iguana di Quirrell è il tuo spasimante segreto.”

“Ugh!” ho urlato, visto che non avevo davvero il tempo di decifrare cosa, precisamente, lui stesse tentando di comunicare, e avevo solo colto il fatto che sospettasse che Hermann fosse il mio amante segreto. Certamente, una situazione che richiedeva un “ugh”. “Sei un uomo completamente perverso e disgustoso se credi davvero che ci sia qualcosa tra me e quella sudicia iguana!”

Lo sguardo di Snape urlava “Appunto”.

E poi ho realizzato cosa, precisamente, avesse tentato di dirmi.

“Ah” ho replicato debolmente. “Giusto.”

Ma questo  certamente non rispondeva alle mie domande.

“Aspetta!” dissi, gettandogli un’occhiataccia. “Se non servi Tu-Sai-Chi, allora perché diavolo stai tentando di uccidere Harry Potter? E perché stai tentando di rubare la Pietra? Hmm?

“Slatero Quirrell”, rispose candidamente Snape, come se questo avesse un senso.

E, beh, al momento ero talmente destabilizzata dalla risposta che ho pensato volesse iniziare un qualche bizzarro giochetto in cui si devono citare nomi del corpo insegnanti di Hogwarts, così ho replicato prontamente, “Minerva McGranitt.”

Mi ha guardata per un momento, prima di decidere, apparentemente, che non voleva saperlo, per poi dire, molto lentamente (Odio quando mi parla come se avessi due anni. O come se fossi ritardata) “Slatero Quirrell sta tentando di recuperare la Pietra Filosofale. Sta anche tentando di uccidere Harry Potter”

Sbattei le ciglia, confusa. “Slatero Quirrell ha paura del buio”

E’ vero; non stavo solo improvvisando. Una volta, ero stata la prima ad entrare in sala insegnanti, e non avevo ancora acceso le candele visto che ero disperatamente bisognosa di caffeina. Quirrell entrò e andò nel panico totale. Stringeva tra le braccia il povero Hermann come se fosse sicuro che non avrebbe più rivisto la luce del sole.

(Personalmente, credo sia un po’ melodrammatico)

“E sono sicuro che trascorrerai ore riflettendo sull’impressionante ironia del caso” ribattè Snape, impazientemente. “Io, comunque, non voglio trattare la questione al momento, visto che ho del lavoro da fare. Al solito, Auriga, è stato spaventosamente—“

“Oh no!” ho detto, sedendomi sulla scrivania. (A mali estremi, estremi rimedi. Di nuovo, non stavo tentando di sedurre Severus Snape. Aha. Disgustoso. Ew.) “Ora mi dici cosa sta succedendo! Non vedo perchè mai dovrei crederti!”

“E io non vedo perché mai tu ti sia immischiata in questa storia, tanto per cominciare”, ha ribattuto Snape con sicurezza.

Ho resistito al desiderio di borbottare ‘bastardo’, e al suo posto ho replicato “Perché sono un’osservatrice, sai! Le noto certe cose!”

“Davvero?” mi ha chiesto Snape, alzando un sopracciglio in mia direzione.

“Sì, davvero!” ho risposto, sulla difensiva.

E appunto sembrava che non avessi notato di essermi seduta sulla pozza d’inchiostro.

Ma seriamente! Solo perché mi è capitato questo insignificante, sfortunato incidente, non significa che non sono un’osservatrice!

Ma prova a dirlo a Snape.

Prova a dirgli qualunque cosa.

Non ti crederà, sai. Semplicemente, ghignerà, e farà un sacco di commenti pungenti e finirà col farti sentire un completo idiota.

A volte lo odio.

Comunque, decisi di conservare un po’ di dignità e fare come se non fossi al corrente del fatto che l’inchiostro stava causando, secondo dopo secondo, l’imminente distruzione del mio abito preferito. “Dimmi perché dovrei crederti.”

“Non hai bisogno di credermi, Auriga” ha risposto. “Non trovo necessario avere la tua approvazione. Non sei mia madre, dopo tutto. Comunque sia, non riesco a vedere come mai mi potrebbe giovare uccidere Harry Potter sotto gli occhi di tutti. Se dovessi farlo, se dovessi veramente uccidere l’ignorante prole di James Potter, lo farei correttamente, in modo che nessuno sarebbe mai in grado di collegarlo a me.”

Il che, sai, aveva senso. Sembrava ridicolo pensare che Snape avesse provato ad uccidere Harry Potter davanti a tutte quelle persone. Dopo tutto, lui è più il tipo di persona che ti bloccherebbe in un angolino buio, per poi minacciarti, estremamente composto per tutto il tempo, fino a quando non fossi semplicemente morto dal terrore.

Perverso bastardo.

“Ma allora perché stavi mormorando alla partita di Quiddich?” gli ho chiesto, ma con meno vigore, visto che era riuscito a respingere ogni oncia di prova che avevo contro di lui. Tipico, davvero.

“Cielo” Snape ha detto, avendo l’aria di uno di gran lunga troppo divertito. “Sono consapevole del fatto che non sei la più straordinaria delle streghe, ma sicuramente persino tu riconosci un contro-incantesimo quando ne vedi uno?”

Al che ho risposto, con uno stile davvero intelligente e sorprendente “…oh. Giusto.”

 

“Ora, se non hai altre ridicole accuse da lanciarmi/ scagliare in mia direzione, allora apprezzerei davvero se ti dileguassi dalla mia presenza.”

Onestamente. Quell’uomo è un terribile recluso. Per allora, avevo accettato che magari Snape non fosse malvagio – solo un bastardo molto, molto, molto cattivo – e avevo realizzato che magari avremmo potuto formare una sorta di alleanza.

…non in quel senso.

Sei proprio un perverso, stupido, piccolo quaderno. Non credo che te l’abbiano mai detto prima.

Sai – un’alleanza platonica! Un’alleanza contro Quirrell e le sue, er, malvagie intenzioni (mi sento stupida persino a scriverlo- è solo che lui è un tantino patetico, per essere malvagio) – in quel modo, avremmo potuto assicurarci che non avrebbe mai più provato ad uccidere il povero Harry.

Ma, ovviamente, Snape non ha nemmeno pensato di suggerire niente del genere.

Quindi, naturalmente, l’ho dovuto fare io.

“Non credi che dovremmo fare qualcosa?” ho chiesto “Cioè, potrebbe compiere qualche azione terribile- non possiamo prevedere quale sarà la sua prossima mossa!”

“Per il momento, tutto è sotto controllo” Snape ha risposto irremovibile, proseguendo nella correzione dei suoi compiti senza nemmeno guardare verso di me. Suppongo che avrei dovuto chiedere un po’ di rispetto, ma al momento ero un po’ sorpresa da ciò che aveva appena rivelato.

“Sotto controllo?”

“Ti assicuro, Auriga, l’attuale situazione non ti dà niente di cui preoccuparti” ha ripetuto Snape, sembrando oltremodo infastidito, eppure perseverando nel tentativo di suonare ancora per lo più calmo. Come ci riesca, non lo saprò mai. Quando sono infastidita, diventa piuttosto evidente.

E qualche volta, come risultato, produce il lancio di tazze di caffè.

“E” ha continuato “Se mi dovessi mai trovare nel disperato bisogno della tua…assistenza” [inserire ghigno qui] “—indubbiamente ti informerò immediatamente. Ora, se potessi essere così gentile da—“

Beh, a quel punto la mia irritazione era leggermente visibile, quindi sono saltata giù dalla cattedra, e l’ho informato “D’accordo, d’accordo, malvagio pipistrellaccio, ma te ne pentirai quando ti renderai conto che hai bisogno del mio aiuto!” e mi sono precipitata fuori da lì.

Credo di averlo sentito ridere mentre me ne andavo.

Uuuughhh. Innaturale.         

Stupido bastardo.

Ma, sul versante positivo, almeno ora so cosa sta succedendo qui.

. . . in un certo senso.

. . . forse.

3:26 P.M.

. . . Quirrell?

Monday, November 11, 1991

Teacher’s Lounge

8:12 A.M.

Beh, questo è strano.

Victoria è appena entrata e, suonando un po’ bislacca, mi ha chiesto se Snape avesse tentato di parlarmi di “qualcosa in particolare”, ultimamente.

Ero sul punto di negare, immaginando che fosse disperatamente alla ricerca di ulteriori prove per il suo fascicolo “So che sub consciamente tu lo aaaaaaaaaami, Auriga!”, ma poi mi è tornata alla mente quella chiacchierata nel parco che poteva certamente essere considerata strana.

“Sì, suppongo di sì”, le ho detto, insospettendomi. “perché?”

“Oh, niente” ha risposto, rivolgendosi altrove per conversare con Vitious. Ma era quel tipo di ‘oh, niente’ che chiaramente significa ‘Io lo so, ma non voglio che tu sappia che io lo so, e, Per Merlino, certamente non ti dirò niente, oh no, invece credo che ti abbandonerò, casualmente, in favore di un uomo alto a malapena un metro!’

Sono sicurissima che stia combinando qualcosa.

Ma non ho idea di cosa.

Lasciatelo dire, Quaderno, se le cose diventano ancora più strane di quanto già non sono, dovrò solo cambiare nome e volare in Jamaica per un po’ di riposo e relax.

E non osare  dire che non me lo sono meritato.

8:16 A.M.

…Quand’è che ho cominciato a mettere la maiuscola a ‘quaderno’?

8:17 A.M.

Oh cielo.

 

To Be Continued

N
ote della traduttrice: scusate scusate scusate. Non ho avuto accesso ad internet per un po'. Sono mortificata. Non vi faccio perdere altro tempo. Vi supplico di perdonarmi!!!!

  
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