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Autore: Gwenny Shepard    10/12/2013    2 recensioni
Per chiunque la conosca, Rose è una ragazza davvero fortunata,
chi può dire di abitare con la propria sorella, nonchè migliore amica, a New York, a soli 16 anni?
Nessuno però sa che la sua vita cambierà presto,
sarà la fine o l'inizio di qualcosa di speciale?
.
.
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Non feci caso al tempo che stavo passando lì dentro, non me ne curavo minimamente, l'importante era scaricare la tensione.
Qando finalmente posai la pistola e tolsi le cuffie, mi accorsi di non essere sola.
-Da quanto sei qui dentro?- chiesi,
-Ti sei calmata?- chiese lui,
-Ho detto, da quanto sei qui dentro?-
-A quanto pare no.. Però sei migliorata molto nel tiro.. Dovremmo farti arrabbiare più spesso!- disse ridendo e avvicinandosi, io presi la mia pistola e feci per uscire, ma lui si piazzò davanti la porta esclamando
-Nonono con quella, e in queste condizioni, non vai da nessuna parte, devi calmarti!-
-Per quanto voglia uccidere qualcuno e distruggere questo dannato posto, non sono così stupida e incosciente da farlo per davvero, ma forse potrei iniziare con te se non mi lasci passare! Perciò levati di mezzo!- gli ringhiai,
-Non lo farai!- rispose lui porgendomi una mano per dargli la pistola.
Genere: Avventura, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Buon Compleanno
Mi risvegliai con la testa sul petto di un ragazzo che conoscevo da solo un paio giorno. Eppure, non mi sembrò affatto inappropriato. Richiusi gli occhi, non volevo uscire da quel caldo. Fuori fa sempre troppo freddo in confronto al comodo letto da cui non si vorrebbe mai scappare. Soprattutto se per andare a scuola. Dopo 5 mesi di coma.
Sentii una dolce sensazione di calore sfiorarmi la fronte. Mi riaddormentai per poi risvegliarmi al profumo di cioccolato.
-È ora di svegliarsi tesoro!- esclamò una dolce voce avvicinandosi, riconobbi la ragazza bionda,
-È il tuo compleanno!- poggiando un piatto con un'enorme muffin al cioccolato ancora caldo sul comodino al mio fianco, accese una candelina,
-Esprimi i tuoi desideri! Ai tuoi 17 anni!- sorrise. Mi sedetti e sorrisi a tanta tenerezza. Soffiai la candelina ed espressi il mio desiderio: "la felicità".
Quando mi alzai desiderai di avere ancora quel desiderio e esprimere di essere un ragazzo, almeno per quel giorno. Almeno per il mio compleanno. E che cavolo! Già sono nata il giorno dei morti, con tutto il rispetto per loro, in più ero appena uscita dal coma ed ora anche le mie cose?! La testa mi iniziò a martellare fin da quando poggiai piede a terra, poi il mal di stomaco.

Ma nonostante tutto decisi di uscire. Se fossi rimasta a casa mi sarei solo concentrata sui miei dolori fisici e poi morali e avrei iniziato a piangere senza motivo. È quello che succede ogni mese. Sfortunatamente tutti nell'hotel si ricordarono del mio compleanno, forse perchè ero famosa tra i dipendendi, nel senso che ero "la ragazza scordarella appena uscita dal coma" così fui costretta a parlare con tutti per ringraziarli, il che peggiorava il mal di testa.
James mi aveva portato un regalo e promesso che il pomeriggio se avessi avuto voglia sarebbe venuto volentieri tornato a vedere un film. Gli dissi che non mi sentivo molto bene e gli avrei fatto sapere.
Tornata a casa mi buttai sul letto. Neanche mi spogliai. Ero troppo stanca e, la mia pancia e la mia testa facevano gara a chi facesse più male! Non so dopo quanto ma sprofondai in un lungo sonno.
Più che sonno, in un'incubo, il ragazzo della sera prima, quello che avevo visto morire, stavolta scagliava per primo la spada, mi colpì nello stomaco e il sangue iniziò a colarmi dalla verità, poi si avvicinò e iniziò a mordermi. Mi svegliai urlando, di nuovo. Quando aprii gli occhi vidi Andrè che correva verso di me,
-Scusa.. Era solo un incubo..- gli dissi,
-Si lo so.. Non fai che urlare ogni notte!- rispose cercando di sorridere. Ricambiai lo sforzo. -Allora come lo passiamo questo compleanno?- chiese sedendosi accanto a me. Una fitta alla pancia e mi piegai di scatto
-Voglio morireeeeeee!- esclamai scherzando, ma Andrè non capì il sarcasmo e si preoccupò,
-P-perché? Che è successo? Sei ferita? Oh mio dio sei ferita e io non me ne sono accorto sono stato qui ad aspettare che ti svegliassi! Cazzo cazzo cazzo! Mi dispiace Rose!- io mi girai guardandolo interdetta, lui continuò a parlare. Volevo solo silenzio. La mia testa voleva solo il silenzio. Così f
eci l'unica cosa che avrebbe potuto far tacere chiunque, lo baciai. Lui si irrigidì ma non si staccò. Quando mi allontanai dissi solo
-Ehm.. Ho solo.. Solo le mie cose.. La testa mi martella, non sapevo come spegnerti..- cercai di dire imbarazzata.
-Oh..- si alzò e iniziò a ridere. Era davvero buffo quel moretto. -Beh ascolta io devo fare dei giri, tu pensa a cosa vuoi fare e io cercherò di esaudire i suoi desideri miss. Vosetti!- esclamò facendo un'inchino, sorrisi appena poiché la testa tornò a pulsarmi,
-Wow! Grazie ma per oggi passo.. Non sono proprio al massimo, rimandiamo alla prossima?-
-Mmm vedremo!- esclamò uscendo.
Avrei voluto buttarmi di nuovo sul letto, ma la paura di un'altro incubo mi spinse a limitarmi a fare una doccia.
Asciugai con cura i capelli e quando uscii dal bagno Andrè era già tornato.
-Come fai ad entrare?-
-Ho una copia delle chiavi!- rispose come se fosse la cosa più scontata del mondo avere le chiavi di una camera di hotel. Mi avvicinai al bancone della parte della camera adibita a cucina e rimasi sorpresa alla vista di tutte quelle cose. -Allora, ho chiesto a delle ragazze cosa le solleva durante.. I loro giorni.. E mi hanno risposto chi dolci, chi cibo salato, chi degli antibiotici, chi dei film, perciò sono andato al supermercato e ho comprato patatine, noccioline e altre arachidi, affittato un film d'amore, uno horror, e un giallo. Poi sono andato a chiedere ad una signora che tipo di antibiotici sarebbero stati utili contro il mal di testa e mi ha dato questi- continuò porgendomi una scatola, -Poi sono passato in pasticceria, ho preso un misto di pasticcini italiani e americani, e dato che è il tuo compleanno anche una piccola torta al cioccolato e cocco, forse avrei dovuto prendere quella solo al cioccolato.. Se non ti piace il cocco vado a cambiarla! Si può fare no? Non l'abbiamo neanche toccata!- concluse sorridendo,
-Sposami!- dissi affondando i denti in un babà al limone,
-Possiamo anche fare la cioccolata calda e le pop corn!- esclamò agitando una barretta di cioccolato puro in una mano e una bottiglia di latte nell'altra,
-Bla Bla Bla.. Bla Bla Bla.. Blablablaaa- iniziò a dire, lo guardai interrogativa, -Beh.. Cosa aspetti a zittirmi?- rispose alzando un sopracciglio. Mi avvicinai a lui sporgendomi sul bancone, e appena prima che le nostre labbra si toccassero gli spiaccicai il babà al limone sul naso. Scoppiai in una fragorosa risata, finché la testa mi ricordò che le risate non erano bene accette.
-Così mi ringrazi?- esclamò lui mentre andavo verso il frigo per riempire un bicchiere d'acqua,
-Ti ho concesso la mia mano! Non ti basta?- risposi, buttando la pillola nell'acqua che iniziò a creare delle bollicine,
-Potrei prenderti sul serio lo sai?- disse legandomi in un abbraccio da dietro. Ero sorpresa da tutte quelle attenzioni, insomma ci conoscevamo si e no da due giorni. Forse lui mi conosceva da prima.. Ma ero in coma perciò non conta. Ruotai un po' il bicchiere e poi mandai giù l'antibiotico.
-È in momenti come questo che vorrei ricordassi..- disse lui prendendomi il bicchiere vuoto dalle mani e buttandolo nel cestino.
-Come scusa?- chiesi. Ma qualcuno che bussava alla porta lo fermò prima che potesse rispondere.
Sempre se avesse voluto farlo.

-BUON COMPLEANNO A NOIIIIIIIIII!!!!!- esclamò Angel quando aprii la porta. La abbracciai e le feci gli auguri.
-Che ci fai qui?- chiese Andrè con sguardo severo e sbalordito allo stesso tempo,
-Beh, non sei contento? Quando la mia dolce gemellina si è svegliata dal coma ho mollato tutto e sono tornata subito, piaciuta la sorpresa?- rispose lei sorridendo,
-No, affatto! Rose non si sente molto bene oggi, deve riposare, forse è meglio che te ne vada!-
-Andrè!- esclamai infastidita,
-Mm io sono di famiglia, l'unico che dovrebbe togliere il disturbo sei te e la tua cara sorellina!-
-Angel!- la sgridai per essere stata così sgarbata con qualcuno che l'aveva aiutata.
Andrè si mise tra me e mia sorella, non ne capii il motivo così gli lanciai un'occhiataccia, ma sembrò fregarsene.
-Rose perché non vai a fareuna doccia? Per rilassarti!- mi disse senza distogliere lo sguardo da Angel.
-Credo se la sia appena fatta, non senti questo profumo di abete?- mi annusai, io non lo sentivo,
-Che ne pensi di andare a fare un po' di shopping?- riprese,
-NO!- le ringhiò Andrè, -Non può uscire, sta male!- continuò,
-No dico, sono qui! Pos..- non riuscii a finire quella frase, un conato di vomito mi fece correre verso il lavandino.
Sangue, vomitavo sangue.
Perché cavolo vomitavo sangue?
Cosa stava accadendo di sbagliato in me?







 
 
 

 

Saaaalve a tutti questo spazio è dedicato all'autrice e ai ringraziamenti:
Eccoci qua, scusate il ritardo ma dato che la scorsa volta ho pubblicato con alcuni errori,
stavolta ho voluto rileggerlo, e rileggerlo, e rileggerlo e.. 
E poi oggi l'ho riletto modificato un po', e finalmente l'ho pubblicato!
Non è molto, ma ho avuto una piccola crisi e non avevo molte idee! 

PERO'
Vi avviso che ci sono stati nei cambiamenti nei capitoli 2,3, e 5! 
IMPORTANTI CAMBIAMENTI 
che perciò vi invito a leggere!

 
Spero comunque di non aver deluso deluso le vostre aspettative 
e corretto quelle piccole imperfezioni che grazie alle vostre recensioni 
ho potuto notare!


ringrazio come sempre

 Tutti coloro che hanno messo questa storia tra le seguite,

Chi l'ha messa tra le preferite 
e soprattutto tutte coloro che l'hanno

recensita!
Un grazie speciale a 
ILoveItBaby


Hope you all have liked! 
Baci Baci
:*


 

  
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