Libri > Hunger Games
Segui la storia  |       
Autore: _AppleJack_    11/12/2013    3 recensioni
Distretto 12.
17 anni dopo la fine della rivolta.
Capitol City ieri, Capitol City oggi, Capitol City domani.
Nuovi personaggi, nuova storia, ma soprattutto: Nuovi Hunger Games.
Genere: Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Katniss Everdeen, Nuovo personaggio, Peeta Mellark, Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: Contenuti forti, Spoiler!
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A


Salve a tutti! Allora piccola premessa:
sono nuova è la prima fanfiction che scrivo quindi siate clementi con me .-.
La storia è incentrata su un nuovo persongaggio di mia invenzione e con molte comparse dei protagonisti della Collins. 
Il testo è ambientato 17 anni dopo la fine della rivolta e Prima dell'epilogo.
Potrete trovare vari spoiler dei vari libri quindi occhio! 
Spero vi piaccia buona lettura **
G.
CAPITOLO UNO


 
Vento nei capelli, è questa la sensazione che mi fa sentire più viva che mai.. L’unico momento di libertà che c’è concesso. Sento il fischio, segno che la giornata in miniera è ormai finita, saluto con uno sguardo il mio piccolo paradiso e con forte agilità salto giù dal ramo sul quale sono appollaiata in attesa di una preda. Corro verso quella che non so se considerare casa o prigione. Passo dal Giacimento, ormai mi conoscono tutti.. dopotutto io sarò sempre la bambina del giacimento.. La bimba di 4 anni che è arrivata da chissà dove in fin di vita ed è stata aiutata da tutte le famiglie di questo posto.. si, perché le persone più ricche o che comunque non soffrivano la fame non si sarebbero mai avvicinate così a me. Si capisce lontano un miglio che non sono di qua.. capelli rosso fuoco e carnagione olivastra ma, non è questo a rendermi diversa, sono i miei occhi: uno verde prato e l’altro azzurro oceano. Non so come mai.. non ho mai visto o sentito parlare di una cosa così e nessuno ne sa niente, pensano solo che io sia diversa.. all’inizio avevano paura fossi un’ esperimento fallito di Capitol City.. In effetti anche io avrei avuto paura a veder arrivare una bambina in pieno inverno sul punto di morte e con due occhi diversi.. ma poi, con il passare del tempo, hanno iniziato a fidarsi di me. Tutti sarebbero stati titubanti, specialmente dopo quello che è successo. Vi ricordate la storia di Katniss e Peeta no.. ecco, sono passati ormai 17 anni e quei tempi non esistono più. So tutto sulla ribellione e degli Hunger Games , questo perché a scuola siamo costretti a studiarle ma, sinceramente, credo che prima si trovassero meglio rispetto ad adesso. Il distretto 13 è stato raso al suolo e con lui tutti i ribelli che ancora ci abitavano.. mentre negli altri distretti beh.. è finita peggio.. ogni tanto Katniss mi racconta come è successo.. il cielo coperto improvvisamente dal grigio degli hovercraft e flotte di pacificatori armati dalla testa ai piedi che scendono  e iniziano ad uccidere chiunque urli o provi a scappare. Questo è successo in tutti i distretti. La popolazione deve essersi dimezzata se non peggio. Il tempo di pace è durato per circa 2 anni. Ogni tanto mi chiedo da dove vengo o chi siano i miei genitori.. ma vuoto totale, se non per un urlo di una donna che pronuncia il mio nome e mi dice di scappare seguito da un forte ululato.. è solo grazie a questo se so come mi chiamo. Devo la mia vita alla gente del Giacimento, mi hanno dato da mangiare e nascosta in una casa nel bosco per  6 anni, è solo grazie a loro se non sono stata catturata e uccisa quando i pacificatori mi hanno trovata.. Il sindaco aveva detto che sarei potuta restare se qualcuno mi avesse preso sotto la sua custodia, e così sono finita a casa di Haymitch. Sono anche riuscita a farlo smettere di bere. Appena sono arrivata a casa sua l’ho chiuso in una stanzetta con un bagno e una finestrella per due settimane passandogli il cibo 3 volte al giorno e così è, diciamo, come rinato. È da quel giorno che non tocca più un goccio d’alcool, ormai saranno passati circa 5 anni. Katniss voleva insegnarmi a cacciare ma si è resa subito conto che qualcuno prima di lei mi aveva insegnato un sacco di cose, la teoria di suo marito è che io abbia vissuto nei boschi per un po’ di tempo prima di arrivare qui e che quindi abbia sviluppato questo forte spirito di adattamento. In realtà non so come mai. La verità è che tutte le tecniche di sopravvivenza mi vengo naturali da fare. Da sempre ho come questo forte istinto.  
Mi accorgo di essere arrivata al villaggio dei vincitori così decido di andare da Katniss e Peeta per portargli un fagiano che ho tenuto per loro, non busso, so già che la porta è aperta così entro e trovo un fagotto seduto sulla solita poltrona vicino al camino. Le stampo un bacio in fronte le dico cosa le ho portato e scopro anche che Peeta è ancora al lavoro. Sono entrambi caduti in “ depressione” dopo la ripresa di Capitol City, pensano che tutte le morti che hanno causato siano state inutili, si addossano la colpa di tutto e noi non possiamo farci niente, purtroppo. La saluto le sistemo il fuoco e vado a casa. Cerco di farmi vedere il meno possibile da Peeta. Tutte le volte ho paura che scateni in lui uno dei suoi episodi e non voglio farlo soffrire ulteriormente. Non vedo l’ora di farmi una bella doccia e togliermi la puzza della fatica di ore di caccia. Apro la porta di casa e urlo “ Haymitch sono a casa” butto il giubbotto sul divano e mi tolgo le scarpe che calcio vicino alla porta “ Fa un freddo cane fuori e ho tanta fame” continuo appena lo vedo comparire dalla cucina, mi viene incontro mi da un bacio in  testa e mi saluta come sempre “ Ciao Gio, guarda che abbiamo visite sii gentile per una volta” mi sussurra all’orecchio. Io non capisco, ma quando sento una risatina e un’ acutissimo “ Ciaaaaao Giolsi” mi si gela il sangue nelle vene: no.. la Gallina no! Faccio per girarmi e scappare ma il mio tutore, conoscendomi, mi prende per le spalle e mi butta letteralmente in cucina e così me la trovo davanti: Katy.. una ragazza quasi della mia età bionda alta bella e con gli occhi grigini, la figlia di Gale o meglio, come lo chiamo io “ Ciao SfiGale come mai da queste parti?” mi rivolgo a suo padre ignorando completamente la gallina bionda che pare essersi offesa. Lo chiamo così da anni, precisamente da quando Peeta mi ha raccontato la storia dei suoi Hunger Games e degli sfortunati amanti del distretto 12 e anche della cotta di SfiGale per Katniss, cosa che secondo me non è ancora del tutto passata considerando che ha chiamato sua figlia Katy. In realtà non ho nulla contro di lui e sua moglie, fatta eccezzione per una certa gallina bionda di mia conoscenza che hanno procreato. Lui mi fa un sorrisino e mi saluta, ma sua figlia, a quanto pare, non vuole cedere perché si piazza in mezzo a noi  e con la sua vocettina continua “ Su dai sono qua sapete quanto io odi essere ignorata” prima che possa finire la frase io mi sono già avviata verso il bagno per farmi una bella doccia e sperare che se ne vada presto. Non ho mai fatto la doccia calda. Questo perché odio avere qualcosa che le famiglie povere non possono avere e poi per questione di abitudine dopo aver vissuto per 6 anni in una casettina diroccata nel bosco del distretto. Faccio tutto con molta calma e mentre sono sulle scale capisco subito che l’oca non è ancora andata via. Ma non è questo stupirmi, è una voce maschile quella che mi fa quasi inciampare dallo stupore, non la voce di SfiGale o Haymitch.. lui è tornato! Senza pensarci mi catapulto in cucina e lo trovo lì appoggiato alla parete con le braccia conserte e un sorrisino strafottente che mette in evidenzia due grosse fossette. Appena mi vede si stacca dal  muro viene vicino a me mi da un bacio sulla guancia e mi sussurra all’orecchio “ Ciao Piccola Dea mi sei mancata” è l’unico in grado di farmi smettere di pensare, io lo saluto con un timido “ Ciao Nick”. In realtà Nick non è il suo vero nome, lui si chiama Finnick ma so quanto lui detesti essere chiamato come suo padre perciò abbiamo deciso che l’avrei chiamato solo Nick, e lui è d’accordo. È proprio un bel ragazzo ora che ci penso: alto, muscoloso, pelle bronzea, capelli castano chiari, occhi blu e due profonde fossette sulle guance; ecco perché ha sempre una sfilza di ragazze che gli sbavano dietro. Tipo la gallina qua presente, ma lui non ci ha mai dato troppo peso, certo ogni tanto faceva il cascamorto con qualcuna ma mai cose serie. Mi rendo conto di essermi persa nei suoi occhi solo quando Haymitch annuncia che si fermeranno tutti a cena, yuppi! Per tutta la durata me ne sto zitta a mangiare e a giocherellare con le posate ascoltando la gallinella Katy blaterare sullo schifo che c’è nel giacimento e di quanto le persone che ci abitano siano trasandate. Non reagisco perché quando, due anni  fa, le avevo tirato uno schiaffo per quello che aveva detto mi ero beccata 3 settimane di punizione nella quale  il mio tutore aveva nascosto l’arco e i miei vari coltelli. Non ne valeva la pena, e tutte le volte mi viene in mente un discorso che mi fece Nick un po’ di tempo fa: ”  Non arrabbiarti Piccola Dea, suo padre ha sempre voluto il meglio per lei, ha fatto di tutto per non farle conoscere la povertà come lui con i suoi fratelli”. Fortunatamente la mia tortura finisce e se ne vanno dopo quelle che sembrano ore. Anche Nick va via con loro, mi da il classico saluto ed esce nella fitta nebbia del distretto. Aiuto Haymitch a sistemare la cucina fino a quando non sentiamo il classico cannone che ci annuncia che sono salva anche per oggi. Lui mi guarda e sorride con un’infinita tristezza negli occhi, so quello a cui sta pensando, vorrebbe vedermi libera e felice. Lo saluto e vado in camera mia. Non so quanto ancora dovrò aspettare prima che vengano a prendermi, spero solo che questo non succeda mai. È così che sono adesso.. gli Hunger Games intendo, dimenticate quelli che conoscevate prima, ora sono molto peggiori. A partire dalla mietitura. Non sai mai quando possono venire a prenderti si sa solo che di giorno si è sempre a rischio di essere mietuti. È così che funziona, un attimo prima stai sistemando tua sorella o aiutando tua madre a preparare da mangiare e quello dopo i pacificatori irrompono in casa tua e ti caricano a forza sul treno diretto a Capitol City. Da quel giorno puoi solo pregare di morire e basta. Nessuno torna uguale a prima dai giochi della fame,  e nessuno può dire cosa succede nel mese della preparazione che si aspetta prima di vedere i tributi nell’arena. Guardo ancora fuori dalla finestre per poi infilarmi nel letto e addormentarmi appena tocco il cuscino, ma il mio non è un sonno tranquillo, non lo è mai.
 




Eccoci con il primo capitolo che ve ne pare?!? 
Piccola nota, la nostra protagonista si chiama " Giolsidea", si lo so nome strano ma mi piace troppo!
Spero di tornare domani con il prossimo capitolo. 
Fatemi sapere cosa ne pensate accetto critiche e qualsiati tipo di insulto come vi pare!
ciaoo :)

 
  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Hunger Games / Vai alla pagina dell'autore: _AppleJack_