Draco Malfoy si svegliò di soprassalto nel suo letto
nel dormitorio Serpeverde, sudato all’inverosimile,
scosso, e con un’orribile, enorme erezione tra le gambe.
La
cosa più umiliante era che non era la prima volta che gli accadeva una cosa simile.
Dal suo secondo anno, infatti, dopo quel fottuto
duello, faceva ad intervalli regolari sogni straordinariamente osceni,
mortalmente imbarazzanti, in cui Potter gli si strusciava addosso (e, per Dio!
A volte non solo quello…) usando quella sua linguaccia per sussurrare in Serpentese.
Così,
ogni dannata volta, Draco Malfoy
doveva costringersi a spararsi una sega terribilmente avvilente (cercando in
tutti i modi di ignorare quella vocina che gli suggeriva di pensare a Potter
che si faceva uscire dalla gola quei suoni indecenti) per placare in qualche
modo quelle erezioni terribilmente dolorose.
Quella
volta di certo non sarebbe potuta andare diversamente, pensava, mentre,
assolutamente mortificato, si recava silenzioso nel bagno del dormitorio.
Alcuni anni dopo…
Le
immagini gli arrivavano come rallentate, quasi estranee. I suoi genitori che lo
stringevano convulsamente, in modo quasi doloroso; Harry Potter che faceva un
discorso appassionato al Signore Oscuro chiamandolo Tom; e poi le maledizioni che scaturivano furiose dalle bacchette
di entrambi, entrando come in contatto; infine Voldemort
che cadeva a terra privo di vita, ucciso dal rimbalzo della sua stessa
maledizione1. Colui-che-non-deve-essere-nominato ridotto ad un
fantoccio.
Gli
ci volle un po’ per realizzarlo: semplicemente, la guerra era finita.
Come
prevedibile San Potter aveva salvato il culo a tutti, e lui, Mangiamorte fatto e finito in effetti (aveva il Marchio, il
resto non sarebbe contato), non aveva la minima idea di cosa gli sarebbe
accaduto. Azkaban, probabilmente.
Realizzò
anche che a quel punto non aveva più niente da perdere (considerando che la
faccia, alla quale tanto teneva, quella l’aveva persa già da un po’) ma uno sfizio
che voleva togliersi, bè quello ce l’aveva ancora. In fondo, a quel punto aveva
solo da guadagnarci, no?
Così
andò da lui, il Golden Boy, l’eroe dei due
Mondi (trovandolo dopo una buona mezzora davanti al Gargoyle
che sorvegliava l’ingresso dell’ufficio del preside -pareva che potesse
scomparire, quel fottuto-) armato della sua migliore faccia da culo, e con
estrema nonchalance gli disse:
«Di’
qualcosa in Serpentese»
«Prego?»
«Per favore, di’ qualcosa in Serpentese»
«Oh Dio. Vodemort
deve avergli fritto il cervello. Ma
che cazz…?» gli rispose solamente quello, ma lo
fece fissando lo stemma Serpeverde appuntato sul
petto dell’altro, così che dalla sua gola uscirono solo sibili incomprensibili.
Draco Malfoy semplicemente non disse nulla, non
ringraziò e se ne andò via. Quello che si sarebbe per sempre portato nella
tomba come il più turpe dei segreti è che, in realtà, gli era venuta
un’erezione da paura a sentire quei quattro suoni strascicati, ed era andato a
soddisfarla nel bagno delle ragazze al secondo piano. Sì, proprio quello di
Mirtilla Malcontenta, che al momento era quello più facilmente raggiungibile.
Negli
anni a venire, l’uomo che divenne non si pentì mai realmente di quell’azione
sconsiderata, ricordando le motivazioni e le circostanze che lo avevano indotto
a compierla, il fatto di essersi tolto un notevole sfizio, e per ultimo, ma non
per importanza, il fatto che, grazie a Dio, dopo quell’episodio non aveva più
fatto quei sogni imbarazzanti.
In
realtà, dopo anni di matrimonio, Astoria si chiede ancora come mai l’uomo che
ha sposato a volte bisbigli nel sonno qualcosa come «Di’ qualcosa in Serpentese… per favore, di’ qualcosa in Serpentese»,
e poi gli diventi incredibilmente duro.
Subito
dopo, però, pensa anche che, dopotutto, potrebbe pure tenersi il dubbio.
1Parole di mamma Rowling (Harry Potter e i Doni della Morte)
ndHebi.
Salute a tutti! È la
prima storia che pubblico nel fandom, e avrei tanto
voluto che fosse una roba brillante, purtroppo
invece è uscita fuori questa… cosa.
(Ti prego perdonami,
oh Somma Row
T_T)
Mio malgrado mi sono
divertita moltissimo a scriverla, quindi spero che leggerla possa strappare a
voi una risata :)
Grazie a chiunque
passerà, e a chi vorrà farmi sapere cosa ne pensa!
Hebi