-È piovuta su di noi, datti una calmata carota – rispose seccato il biondo levando la creaturina dalle braccia di Arito e cullandola con dolcezza
-Misael?- Durbe si avvicinò all’ amico e lo guardò negli occhi.
-La prossima volta che parli di precipitazioni, puoi specificare cosa sta cadendo dal cielo? Sai, non vorrei che ci portassi a casa un elefante dopo avermi chiesto della grandine …- sussurrò poi, studiando attentamente la pallina che era diventata tra le braccia del biondo.
-Nel piano “Vector conquista il mondo, Yeah!” non ci dobbiamo occupare di una sottospecie di piccione con le esteshon (non so scriverlo xD) e di una lattante… -
Calò il silenzio, la bimba saltò addosso all’ interlocutore tirandogli i capelli, mordendolo, riempiendolo di pugni e di calci fino a finirlo. Poi torno tra le braccia di Misael che la guardava con un maligno sorriso.
-Penso che la marmocchietta mocciosetta piccoletta ed io andremmo d’accordo. Anche se … questo comportamento è più alla “AritoacuihaidettocheKotorièracchia” che mio …-
-KOTORI NON E’ RACCHIA, MAMMINA- gli urlò addosso l’ex-gladiatore prima di riappropriarsi della piccola, e andarsene in camera.
********************
Era sera, la piccola era stesa lunga su torso nudo di Arito che la coccolava. Era carta che quel ragazzo era l’unico della strana cricca con un cuore d’oro.
Arito indosso la canotta mentre la piccina si imbronciava eggià,
-Se tu mi offri riparo nel tuo cuore … io ti offrirò riparo dalla sofferenza.- la voce era molto di più di quella di una bimba e i suoi occhi brillavano di una strana luce, mentre piano scivolava tra le braccia di Morfeo.